In questa trasmissione parleremo del 900 e il fatto di cui parleremo è la schiavitù. In questo secolo la schiavitù intesa come status giuridico tende a sparire. In realtà non sparisce: si trasforma.
Se nell'economia e nella storia si distinguono tre stadi diversi di organizzazione del lavoro, lo schiavismo, il servilismo medioevale e l'operaio nell'industria moderna (vedi ad esempio la teoria marxiana sull'organizzazione del lavoro), nella Stregoneria si distinguono due sole situazioni inerenti al lavoro: l'individuo che attraverso il suo lavoro costruisce se stesso, sviluppando il proprio Potere di Essere attraverso lo sviluppo della libertà del proprio fare, e lo schiavo, colui cioè che svolge delle mansioni costretto a farlo non per scelta ma per costrizione. Alla Stregoneria i sistemi coercitivi interessano soltanto nella misura in cui viene fondato un percorso di liberazione.
D'altronde il passaggio dalla schiavitù in senso classico al servilismo medioevale è stato un peggioramento delle condizioni di vita, non un miglioramento, anche se ha impostato un percorso diverso di mutamenti. Inoltre le trasformazioni non sono avvenute per volontà soggettiva degli schiavi ma per convenienza degli schiavisti a peggiorare le condizioni degli schiavi. Peggiorando le condizioni degli schiavi nel loro presente hanno consentito di mutare il percorso di trasformazione del divenire. Per quanto possa apparire assurdo diremo che il peggioramento delle condizioni in quel presente ha consentito di costruire un futuro diverso.
Quando osserviamo il fare degli stregoni ricordiamo sempre che uno stregone ha l'intento fissato sul tempo che viene incontro, sul futuro in costruzione pertanto, spesso, è spietato nei suoi comportamenti nel presente. Per costruire una casa è necessario scavare la terra per porre le fondamenta. Se qualcuno vede lo scavo non è detto che veda come sarà la casa. Magari si arrabbia perché qualcuno ha scavato la terra e considera questa un'azione stupida. Gli stregoni praticano il sognare e l'alterazione della percezione pertanto percorrono i mutamenti possibili. Ciò non è possibile a chi ha passato una vita in ginocchio o a lamentarsi per le condizioni in cui è costretto a vivere.
Il cristianesimo ha attraversato la storia affermando che uno dei motivi della sua vittoria sul paganesimo fu il fatto che il cristianesimo era contrario alla schiavitù. Questo non è vero. Il percorso d'uscita dalla schiavitù fu un percorso lungo, durato molti secoli e il percorso di schiavitù non può essere distinto da quello servile se non quando il potere emetterà le prime costituzioni attraverso le quali comincerà a limitare il proprio potere assoluto nei confronti degli Esseri Umani.
Rotari fu un re longobardo cristiano anche se ariano (la moglie Gundeberga era cattolica), estese il dominio nell'Italia settentrionale dalla Liguria ad Oderzo e morì nel 652. Rotari promulgò nel febbraio del 643 un editto di leggi composto da 388 capitoli. Alcuni di questi capitoli riguardano gli schiavi.
Vediamo cosa dicono:
221 - Se un servo avrà osato unire in matrimonio una donna o una ragazza libera, sia punito con la morte e i parenti di colei che fu consenziente al servo abbiano il diritto di ucciderla o di venderla come schiava fuori dal regno e facciano quello che vogliono dei beni della donna stessa. Se i parenti trascureranno di fare quanto sopra, allora possa il gastaldo regio o lo sculdascio condurla in una curs del re e metterla tra le schiave del laboratorio.
224 - Se qualcuno vorrà rendere libero un suo servo o una sua ancella (schiava) gli sia permesso fare come gli piace. Infatti chi vuol renderlo fulcfree e indipendente da sé, cioè amund, deve fare così; in primo luogo lo consegni nella mani di un altro uomo libero e davanti alla gairethinx (assemblea) lo confermi; e il secondo lo consegni al terzo, nello stesso modo dal terzo al quarto e il quarto lo conduca ad un quadrivio e pronunci questa formula: puoi andartene libero per quella che vorrai di queste quattro vie. Se così sarà fatto, allora sarà amund e la sua libertà sarà incontestabile; fatto questo il suo padrone non abbia più alcun diritto di pretendere qualche cosa da lui o da un suo discendente; e se colui che è stato liberato sarà morto senza eredi legittimi, gli succede la corte regia e non il padrone o i suoi eredi.........
233 - Nessun servo possa, senza il permesso del suo padrone, vendere terreni né vendere o liberare uno schiavo. Se qualcuno avrà comperato qualcosa da un servo, perda il prezzo pagato e restituisca al padrone quello che avrà comperato dal servo.
273 - Se un servo vaga fuggendo all'interno della provincia, e il padrone lo trova, e il servo fuggendo si rifugia in una curs altrui, il padrone inseguendolo lo cattura, non sia fatta colpa al padrone, che sfogando il suo furore contro il servo si impadronisce di una cosa già sua, per essere penetrato in una curs altrui.
Questo è l'editto rotariano ripreso da: "L'operazione storica" ed. Mondadori
Dal 643 vediamo come il diritto dell'editto rotariano si trasforma nel capitolare di Carlo magno edito fra l'800 e l'813 in cui la situazione non solo non cambia ma viene riaffermata.
803 - Se qualcuno avrà ottenuto legittimamente la libertà con una carta di emancipazione del suo padrone sia libero. Se altri ingiustamente tenterà di ridurlo nuovamente in schiavitù ed egli, esibendo la carta di emancipazione, avrà provato che l'avversario avrà tentato ingiustamente di asservirlo, chi si è reso colpevole del tentativo sia costretto a pagare della multa scritta sulla carta (di emancipazione). ecc...
781 - Nessuno venda fuori dal nostro regno schiavi cristiani né pagani, né qualsiasi arma o stallone; chi lo faccia sia costretto a pagare l'ammenda regia; se non potrà far tornare quegli schiavi sia costretto a pagare il guidrigildo (il prezzo da pagare per l'uccisione di un uomo per evitare la vendetta dei famigliari).
Vediamo pertanto come la schiavitù nel cristianesimo si riaffermi con tutta la sua violenza. A testimonianza che i cattolici trafficavano in schiavi c'è un altro documento sulla donazione all'abbazia di Cluny in data 19 gennaio 1062
Dice:
-- Facciamo dono al signore iddio e al signore abate Ugo [abate di Cluny 1049- 1109] della villa di Berziaco con i servi e le schiave che ovunque in quel patrimonio vivano e abitino, siano costoro liberi o siano servi.
Ed è la stessa chiesa cattolica che mette le mani avanti affinché nessuno schiavo possa diventare chierico o prete se non prima di aver avuto la libertà ed è col concilio di Toledo del 633 che afferma
-- Tutti coloro che hanno ricevuto la libertà dai loro signori in modo che il padrone non abbia conservato per sé l'obsequium, costoro, se non hanno commesso reati penali, possono essere ammessi liberamente all'ordine del clero, essendo notoriamente liberati con una manomissione diretta. coloro che sono manomessi con riserva di obsequium, poiché sono ancora legati al padrone con un vincolo di servitù, in nessun modo possono essere promossi all'ordine ecclesiastico; e ciò per evitare che, quando lo volessero i loro padroni, da chierici diventino servi.
Quanti in quel periodo sapevano leggere e scrivere? Nessuno! La chiesa cristiano-cattolica si guardava bene dall'insegnare a leggere e a scrivere. Uno schiavo era uno schiavo e basta. Doveva essere oggetto del massimo disprezzo! Doveva ascoltare quanto il prete diceva e soggettivarlo. Non aveva diritti, non poteva verificare quanto gli veniva detto. Qualunque servo poteva essere uno schiavo, d'altronde il termine servo era sinonimo di schiavo, aveva lo stesso significato. A Roma i plebei appartenevano ad una classe sociale libera, avevano rappresentanti nel senato e nei collegi giudicanti, sapevano leggere e scrivere e avevano propri templi (nel tempio di Cerere erano custoditi gli archivi della plebe). Sotto i cristiani ogni uomo è servo e ogni servo è schiavo!
Questo era il vero progetto del cristianesimo sin dall'inizio e Celso lo aveva capito perfettamente.
La trasformazione avviene all'interno del X secolo, nel 900, il secolo di cui stiamo parlando. ed è in questo secolo:
Gli schiavi tradizionali si fecero più scarsi mentre le condizioni delle classi contadine si venivano livellando nel nuovo stato generale di servitù. La condizione di libertà divenne sempre più un privilegio raro, riservato alla nascente classe feudale. Questa era composta da uomini la cui attività principale era la guerra (in altre parole banditi, ladri e rapinatori con riconoscimento giuridico da parte della chiesa - Carlo Magno è solo un assassino professionista) e che vedevano ormai nei contadini una razza umana inferiore, da sfruttare e angariare in tutti i modi.
E' vero che rare furono in quel secolo le rivolte contadine nei confronti dei soprusi. I contadini preferivano defilarsi, aspettare che l'odio del prepotente passasse.
Si parla di una rivolta in Normandia. Questa rivolta venne sedata. Leggiamo la cronaca del dopo rivolta per comprendere come i cristiani ridurranno le persone in schiavitù:
- il conte Raul andò talmente in collera che non volle tenere alcun processo. Li rese tutti tristi e dolenti, a parecchi fece strappare i denti, gli altri li fece impalare, fece loro strappare gli occhi e tagliare le mani, a tutti fece arrostire le gambe anche se ne dovevano morire. Altri furono bruciati vivi o immersi nel piombo bollente. Li fece così sistemare tutti; orribili furono a guardarsi. Non furono più visti in nessun luogo senza essere riconosciuti. Il comune è ridotto a nulla; i villani si guardarono bene dal farlo ancora. Si sono ritirati e dimessi da quanto avevano intrapreso.
Cosa avevano intrapreso questi disgraziati? Un sogno che diceva:
- E così possiamo andare nei boschi, tagliare gli alberi e prendere quel che vogliamo, prendere il pesce negli stagni e la selvaggina nelle foreste. La nostra volontà sarà fatta nei boschi, nelle acque e nei prati. Siamo uomini come loro
Si semina soltanto tristezza e disperazione quando si coltivano i sogni senza aver inchiodato l'intento e praticato l'agguato. Lo impararono in quel tempo gli apprendisti stregoni. Lo impararono a loro spese mentre un mondo attorno a loro si stava intristendo. Tutto il mondo cristiano diventava un campo di concentramento di schiavi che agivano a vari livelli per servire il potere ecclesiastico.
La ferocia degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra e del pazzo di Nazareth era talmente grande da giustificare qualsiasi atto di ribellione degli Esseri Umani.
Gli stregoni reimpararono che l'essere umano non è creato ma è divenuto per adattamento alle condizioni incontrate. Dovevano imparare ad agire con leggerezza per rispondere alle condizioni che storicamente avrebbero incontrato per trasformare il sentire degli Esseri Umani e trasformare l'oggettivita in cui vivevano.
Sfruttando un documento della fine del XIII secolo di Philippe de Remi signore di Beaumanoir cosa si dice dei servi:
1431 - Il servo che si sottrae alla sua condizione deve essere perseguito dal suo diretto signore in base alla sua origine, nella corte della signoria dove vive se si fa libero, oppure nella corte del signore del quale si riconosce uomo di corpo.
1434 - La servitù viene da parte della madre, perché tutti i figli di colei che è serva sono servi, anche se il padre sia un uomo libero. se il padre fosse cavaliere e sposasse una serva, tutti i figli avuti da lui sarebbero servi. E sarebbero privati della nobiltà (gentillece) tanto da non poter essere cavaliere, perché non è lecito ad un servo diventare cavaliere, benché la nobiltà per la quale si debba diventare cavaliere debba venire dalla parte del padre, per quanto la madre sia vile (villaine), possono essere cavalieri, purché quella non sia serva, nel qual caso non potrebbero... e ancora risulta che quando un uomo è servo e prenda una moglie libera, tutti i figli sono liberi.
1451 - Non tutti i liberi sono nobili; c'è una grande differenza fra i nobili e gli altri uomini liberi. Diversa è la libertà degli altri uomini, perché la loro libertà viene da parte di madre (chiunque nasce da madre libera è libero) e hanno la condizione di fare quel che vogliono, tranne i delitti e le malefatte che sono proibite tra i cristiani per il bene comune.
1452 - Abbiamo parlato del secondo stato (il primo stato è quello del clero) cioè dei nobili e dei liberi. Il terzo stato è quello dei servi. Ma questa categoria di persone non è tutta della stessa condizione e vi sono diversi tipi di servitù. Perché alcuni dei servi sono così soggetti al loro signore che questo può prendere loro tutto ciò che hanno in morte o in vita e, a torto o a ragione, tenerli in prigione ogni volta che vuole, non essendo tenuto a rispondere altro che a dio. Gli altri sono trattati più benevolmente, perché fin che vivono il signore non può chiedere loro alcunché[…]quando muoiono o si sposano con donne libere ciò che hanno tocca ai loro signori, beni mobili ed eredità; perché quelli che si sposano fuori dalla loro condizione o della signoria (se formarient) devono affidarsi alla volontà del loro signore. E se muore non ha nessun altro erede che il suo signore e i figli del servo non hanno alcun diritto se non lo riscattano al signore come farebbe un estraneo.
Questa è la condizione della schiavitù che viene a fissarsi nel XIII secolo. Questo terzo stato sarà il protagonista della rivoluzione francese, quando gli stregoni riusciranno a costruire gli adattamenti a mano a mano che incontrano situazioni storiche. Ampliano la coscienza soggettiva, sviluppano le determinazioni di massa, sviluppano l'intento e la capacità di promuovere sé stessi al di là delle condizioni specifiche.
Ricordiamo che per come ha coltivato lo schiavismo la chiesa cattolica ne è responsabile ab aeternum e in eterno è chiamata a rispondere di quelle azioni. Qui non siamo davanti ad una condizione del tempo, qui siamo davanti ad una dottrina assoluta come emanazione di un dio assoluto e di un profeta che è dio assoluto, che giustificano una chiesa cattolica come assoluta emanazione di ciò.
La chiesa cattolica attuale e tutti i suoi membri sono responsabili di quanto fecero i loro predecessori perché uguale è il pensiero del dio assoluto e del profeta assoluto che è dio. E questo pensiero non è determinato dalle mie affermazioni ma dalle affermazioni della stessa chiesa cattolica che "non ha mai sbagliato e secondo le sacre scritture non sbaglierà mai". Infatti la chiesa cattolica non ha mai cacciato i massacratori ma ha fatto santi e venerabili quei massacratori che contribuirono alla sua maggior gloria.
I delitti contro l'umanità non cadono mai in prescrizione!
1997
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.