Abu Ali al Husayn ibn Sina detto Avicenna in occidente.
E' un filosofo che nasce verso la fine del X secolo e la sua fortuna comincia nel momento in cui, diciassettenne, riesce a guarire da una malattia considerata grave il principe di Buchara che per ricompensarlo gli apre la sua biblioteca. Per il suo tempo è considerato un buon medico e i suoi libri di medicina vengono tradotti in occidente e usati per studi universitari. La filosofia di Avicenna è andata quasi interamente perduta in particolare per quanto riguarda la cosiddetta filosofia orientale. In pratica si tratta della filosofia specifica di origine gnostica. E' necessario ricordare come il problema di distruggere lo gnosticismo non fosse soltanto un problema dei cristiani ma fu anche un problema dei musulmani. In altre parole Avicenna sta all'islam come Scoto Eriugena sta al cristianesimo.
Avicenna ha accesso, prima che in occidente, ai testi di Aristotele. Egli deve coniugare l'antica filosofia greca con la ricchezza gnostica e con il corano vincente in quanto supportato dalle armi.
Come Eriugena anche Avicenna espone concetti molto vicini al panteismo. Gli Esseri Umani sono sensibili al divino che li circonda e questo divino non può essere ignorato per poter imporre la filosofia di morte. Il divino ci circonda, la pulsione di morte impone la rinuncia ad ascoltare il divino immanente per trasformarlo in dio trascendente. Quest'operazione doveva essere fatta sia da Eriugena che da Avicenna mentre poteva essere ignorata e condannata qualche secolo dopo, quando il circostante come divino ormai è stato dimenticato, per costrizione del condizionamento educazionale come risultato del terrore delle armi.
Il concetto di partenza nasce dai bisogni coranici di sottomissione a dio come essere necessario e intelligenza perfetta. Perché essere necessario? Perché se non lo premetti e non pieghi la filosofia a quel concetto ti tagliano la testa. Sia fra gli arabi sia nell'occidente cattolico. Da qui ne deriva che se la causa del mondo opera in eterno (ammessa e non concessa la staticità nell'operare nell'esistenza del mondo) essa deve operare in eterno. La staticità è all'origine come nel prosieguo del tempo: la trasformazione non è ammessa perché se fosse ammessa non sarebbe accettabile il concetto a priori dell'essere necessario e intelligenza perfetta (dunque non perfettibile). Quindi Avicenna prende dagli gnostici il concetto di intelligenze degradanti progressivamente da dio alle varie sfere celesti.
Ecco dunque il demiurgo o ultima di tali intelligenze che regge il nostro mondo producendo le anime e dà la forma alla materia concepita come eterno principio di molteplicità indipendentemente dall'intelligenza (come afferma e suggerisce Aristotele).
Le anime umane, per l'azione della loro intelligenza, realizzano la loro potenzialità intellettiva e diventano immortali.
Questo concetto oggi fa ridere: considerare l'intelligenza come elemento fondamentale del divenire umano. Eppure questo concetto serviva per dimostrare come l'essere umano fosse diverso dagli altri esseri della natura. Immagine e somiglianza del dio creatore. Ancora nel 1900 gli scienziati antropologi inglesi (sarebbe meglio chiamarli truffatori) elaborarono un modello attaccando e adattando la mandibola di un babbuino alla testa di un uomo di qualche centinaia d'anni fa per dimostrare come il processo evolutivo umano dipendeva dall'intelligenza e non dalla sua fisicità come in tutti gli altri animali. La loro truffa fu scoperta soltanto negli anni sessanta quando fu accettata la scoperta dell'uomo australopiteco e si poté procedere alla prova del carbonio radioattivo.
Le dottrine di Avicenna erano conciliabili con le esigenze della filosofia cristiana. Entrambi dovevano mettere in ginocchio gli Esseri Umani. Non sono importanti i nomi con cui si chiama il dio padrone. Quando qualcuno mette in ginocchio sono sempre la stessa tensione e gli stessi bisogni che lo spingono.
Questo è Avicenna.
1997
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La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.