Le condizioni psicologiche che predispongono ad essere vittime di mobbing

Non essere padrone della propria attenzione.

Il mobbing e le strategie della stregoneria
Capitolo decimo

di Claudio Simeoni

 

 

Non essere padrone della propria attenzione

 

Essere padrone della propria attenzione significa poter usare la propria attenzione in funzione del proprio intento.

Il sistema educazionale agisce in modo tale da portare l'Essere Umano a subire ogni cosa che gli viene presentata. E' come il gioco della pubblicità. Il suo successo si esprime attraverso la capacità di concentrare l'attenzione dello spettatore su aspetti voluti dal manipolatore della pubblicità stessa. Tanto più, chi organizza il sistema pubblicitario, riesce a concentrare l'attenzione dello spettatore sui fini da lui imposti, tanto più grande sarà il suo successo.

Non ci si può del tutto sottrarre dalla possibilità che l'oggettività manipoli la nostra attenzione, ma possiamo far in modo che la nostra attenzione sia soprattutto al servizio del nostro Intento sottraendola dalla dipendenza di quanto agisce su di noi.

In Stregoneria la manipolazione della propria attenzione affinché sia al servizio dell'Intento passa attraverso la manipolazione dell'attenzione relativa a tutti i sensi. Una volta che un individuo concentra la propria attenzione sui relativi sensi, sulle tensione e sui bisogni che da lui si muovono verso l'esterno, anche se continua a subire le stimolazioni provenienti dall'esterno la sua azione sarà determinata essenzialmente dalle sue predilezioni e dal suo Intento.

Quando dall'esterno diventa difficile manipolarlo per ottenere delle risposte conformi, allora anche l'azione mobbing ha effetti molto relativi. Il mobbing, per riuscire, necessita che l'individuo che lo subisce risponda alle sollecitazioni. Ad esempio: manifesti stupore, incredulità o offesa per le calunnie che vengono diffuse, per le maldicenze o per i sospetti che molte domande vanno mascherando.

Se a quelle sollecitazioni non viene risposto, l'azione mobbing non è in grado di toccare l'individuo anche se magri tocca l'ambiente in cui l'individuo si muove. Allora vedremo la tecnica per rompere l'accerchiamento.

E' fondamentale che la persona sia padrona della sua attenzione. Essere padrona della propria attenzione significa mettere i fenomeni mobbing che si ricevono dall'ambiente nell'esatta posizione in cui si determinano. Si agisce non per quello che la calunnia si aspetta come reazione, ma in quanto calunnia quale elemento prodotto di un calunniatore! La calunnia ha riuscita quando il calunniato ammette nel calunniatore la buona fede. Quando il calunniatore può perseverare nella calunnia senza che venga accusato di essere un calunniatore. La persona padrona della propria attenzione non ha problemi ad imputare la calunnia al calunniato in quanto conosce perfettamente sia i fatti che l'intento che li ha mossi e conosce perfettamente come l'affermazione non sia il frutto di una errata valutazione della situazione, ma frutto di un calcolo di destabilizzazione personale.

Per far questo è necessario giungere ad un buon controllo della propria attenzione in modo che nessuno la possa manipolare per fini che non collimino con i nostri.

Negli ambienti di lavoro si usa la diplomazia. Un atteggiamento diplomatico che si pretende dal calunniato, ma non dal calunniatore. Gli ambienti di lavoro operano in modo tale per garantire sé stessi. In questo modo l'azione del pollaio è estremamente più avvantaggiata nell'azione di distruzione del singolo il quale, costretto a rispettare delle regole imposte dal calunniatore, si trova in condizioni precarie.

Facciamo un esempio.

Un ufficio contiene dieci impiegati che lavorano calunniando e perseguitando l'undicesimo (il Fantozzi di turno) in quanto la sua abilità e la sua dedizione mettono in risalto la loro incapacità e la loro superficialità. Dieci voci diffamano, nascondono il lavoro, alterano i dati contro una persona che lavora. Quando quella persona tenta di difendersi viene accusata di poca solidarietà, viene accusata di voler mettersi in mostra, viene accusata di fare la spia, viene accusata di voler fare carriera, viene accusata di diffamare. Il diffamare non è il rendere manifesto quello che è nascosto, ma è alterare la realtà per costruire delle valutazioni errate. Diffamare non è difendersi; diffamare è costringere le persone a difendersi. In questa situazione per uscirne fuori la persona diffamata deve agire su tre livelli differenti. Il primo è l'ufficio in cui le persone la diffamano; il secondo è il capo in quanto gestore della diffamazione e il terzo è il capo del capo esterno alla diffamazione che potrebbe essere danneggiato non tanto dalla guerra in corso, ma dal lavoro scarso o scadente prodotto.

Vedremo come quando parte un'azione di diffamazione è necessario togliere ogni spazio a chi diffama a meno che non vi siano intenti e scopi esterni alla diffamazione e si usa la diffamazione subita e manifesta per coprire la preparazione di obiettivi diversi: Il salto di concentrazione dell'attenzione per ottenere risultati su un Intento diverso dall'immediato.

Essere padroni dell'attenzione soggettiva significa essere padroni del proprio intento. L'intento come espressione della persona e non come risposta della persona a sollecitazioni esterne.

Scritto a Marghera nel 2003

Detto questo la pratica del mobbing può avere successo sull'individuo quando questi:

1) Si ritiene al centro del mondo

2) Non è in grado di sospendere il giudizio

3) Non sa ascoltare il mondo attorno

4) Non è diventato padrone della propria attenzione

5) Non pratica l'agguato né vive per sfida

Non aver fatto propri questi modi di essere manifestandoli nelle sue azioni nelle relazioni col mondo e nell’attività con cui l’individuo costruisce la propria vita, consente al mondo che lo circonda di mettere in atto, contro di lui pratiche di mobbing al fine di distruggere la sua struttura psico-fisica fino all’annientamento.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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Il Mobbing e le strategie della Stregoneria

Il mobbing è l'arte costruita dai cristiani per distruggere psicologicamente l'uomo che non si adegua al gregge. Tanto più il sistema giuridico preserva l'uomo nella sua attività sociale e tanto più violente vengono articolate le strategie di aggressione personale per impedire all'individuo di fruire della libertà d'azione che la legge gli garantisce. Il mobbing può essere messo in atto solo nell'ambito cristiano e da cristiani perché per essere mobizzati è necessario essere individui che sperano nell'intervento salvifico del dio padrone.