In questa trasmissione parleremo del XIII secolo, quello che inizia nel 1201. L'argomento che vogliamo trattare sono le eresie.
Cosa sono le eresie? Sono percezioni di libertà degli Esseri Umani nei confronti del terrore coercitivo della chiesa cattolica. Non troverete mai delle eresie che tendono ad aumentare il potere coercitivo, ma troverete delle eresie che tenderanno a limitarlo.
Questo vale sia per le eresie dottrinali, vedi l'arianesimo, con le due nature di Gesù a cui i cattolici contrapposero dio da dio, sia quelle sociali come l'eresia patara.
Il problema da cui nasce l'eresia è la dicotomia fra dottrina coercitiva e propaganda alla gente per far accettare la coercizione. Ad esempio Gesù dice: siate uguali fra di voi, intendendo: siate uguali fra di voi in ginocchio davanti a me. La chiesa cattolica, che si identifica con Gesù, come lui dice "siate uguali fra di voi in ginocchio davanti a me". Le persone, attraverso la propaganda, sono indotti ad immaginare che Gesù abbia detto: tutti gli uomini sono uguali. Ed ecco la condanna degli anticlericali alla chiesa che non obbedirebbe agli insegnamenti di Gesù. Pertanto, il male non è solo nella chiesa, ma è nella chiesa cattolica che manifesta l'ideologia e gli insegnamenti di Gesù. E' Gesù il male, il criminale che disprezza gli uomini di cui i cristiani manifestano i principi. L'eresia altro non è che cercare di mitigare l'ideologia criminale della chiesa cattolica interpretando in maniera diversa l'ideologia di Gesù. In questo caso l'eretico non mette in discussione che Gesù possa essere il padrone degli uomini, ma mette in discussione la gerarchia che in nome di Gesù pretende di essere considerata la padrona degli uomini.
Quando il dissenso nasce su interpretazioni ideologiche, si parla di eresia. Quando il dissenso verte sulla rappresentanza della chiesa cattolica, dei preti, di Gesù o del dio padrone, si chiama anticlericalismo.
L'eresia è dunque sempre un respiro di libertà degli Esseri Umani.
L'eresia che vogliamo analizzare è l'eresia catara.
All'origine dell'eresia catara ci sono i principi dualistici. In pratica il principio del male distinto dalla divinità, il dio padrone, indicato come bene! Questo principio viene diffuso da un monaco, tale Bogomil, vissuto fra il 927 e il 969 in Bulgaria.
In cosa consiste l'eresia? Consiste nel fatto che per la chiesa cattolica esiste il potere di dio che è il bene e che consente al male di agire, ma non esiste un altro potere in alternativa a dio. I Catari invece affermavano che esistono due poteri in contrapposizione e che chi è contro i principi di uguaglianza abbia aderito al potere del male che sta combattendo quello di dio.
Per i cattolici il male è permesso da dio, ma non si contrappone a dio di cui i cattolici sono espressione.
Per i catari il male è identificabile e per questo si può combattere. Questo non è ammissibile per i cattolici che, approfittando della loro posizione di potere, lo articolano per conservarlo, seminando miseria fra gli Esseri Umani terrorizzandoli con la presenza del male che loro combatterebbero.
Se il male è identificabile, attraverso gli atti compiuti, si può identificare anche chi si è schierato con il male in quanto i suoi atti lo identificano. Gli atti dei cattolici, secondo i catari, dimostrerebbero che loro si sono schierati con il male e, dunque, sono nemici di dio.
Il catarismo incontra il favore delle persone e della gente e l'opposizione violenta del clero. Si diffonde nelle regioni meridionali della Francia. Per tutta risposta i cattolici bruciano vivi cinque catari giunti dalle Fiandre a Colonia.
Fra il 1167 e il 1177 si tiene un concilio cataro a Saint Felix di Camaran vicino a Tolosa. Il catarismo dimostra la sua forza di attrazione degli Esseri Umani e per contro un atteggiamento sempre più feroce dei vertici ecclesiastici.
Raimondo diventa conte di Tolosa ed è accusato di proteggere i catari. La città di Albi diventa la roccaforte dei catari che vengono chiamati anche albigesi.
Tutto il resto è cronaca di una lotta per la sopravvivenza. Da un lato una filosofia di vita che attrae la gente e le persone per le pessime condizioni di vita in cui esse vivevano e, dall'altra, i cattolici sanguinari il cui unico scopo è mettere in ginocchio gli Esseri Umani che non sono in grado di difendersi.
Il legato del papa viene ucciso a Tolosa da un servitore di Raimondo.
Innocenzo III chiama i cavalieri franchi alla crociata contro gli eretici: "ammazzateli tutti, tanto dio distinguerà i suoi", questa è la frase di un rappresentante del papa diventata famosa. La crociata organizzata in quaranta giorni si trasforma in una vera e propria guerra di conquista della contea di Tolosa.
Gli abitanti di Beziers vengono massacrati (uomini, donne e bambini come nella migliore tradizione cattolica). Carcassonne viene conquistata. Simone de Montfort è a capo dei crociati. Raimondo VI chiede aiuto al re d'Aragona Pietro II che l'anno precedente ha sconfitto i mori a Las Navas di Tolosa. Entrambi vengono sconfitti da Simone de Monfort. Pietro II muore in battaglia.
Nel 1215 il concilio laterano IV condanna l'eresia catara.
L'ordine dei predicatori (dominicani) creato da Domenico di Guzman (i torturatori) ottiene il riconoscimento papale.
Intanto muoiono sia Simone di Monfort che Raimondo VI dopo aver riconquistato la contea di Tolosa ai cavalieri franchi. Gli succede Raimondo VII.
Fra il 1223 e il 1226 re Luigi VIII riprende la guerra contro Tolosa. Mentre nel 1226 l'assemblea del clero cattolico di Pamiers prevede il rogo per gli eretici (come se già non venissero bruciati).
Raimondo VII viene sconfitto dai franchi ed è costretto ad accettare le condizioni imposte Fra l'altro quella di dare in moglie la figlia ad Alfonso di Poitiers, fratello di re Luigi IX.
Il 1232 è l'anno infame per Milano. Moltissimi catari milanesi vengono portati al rogo, mentre l'anno dopo viene istituito il tribunale dell'inquisizione i cui giudici sono domenicani (predicatori).
La reazione catara è sempre più debole e volta alla sopravvivenza soggettiva. Alcuni inquisitori vengono uccisi. I giustizieri catari si rifugiano a Montsegur dove vengono assediati fra il 1243 e il 1244 e massacrati.
Nel 1252 uno dei torturatori che si è maggiormente messo in luce nel milanese, tale Pietro da Verona, inquisitore milanese, viene ucciso dai catari lombardi.
Infine l'ultimo episodio infame che vale la pena di ricordare: nel 1278 l'inquisitore di Verona manda al rogo duecento catari molti dei quali immigrati dalla linguadoca.
Questa è la cronaca dello scontro. Uno scontro nato attorno al 950 si conclude all'inizio del 1300, esattamente quando, finito questo scontro, partirà il massacro degli ebrei accusati di collaborazione col sultano di Spagna. Con essi saranno perseguitati anche i lebbrosi prima che il potere costituito, per terrorizzare gli Esseri Umani, cominci a perseguitare le donne chiamate streghe.
Questo è quanto riesce a comprendere la Stregoneria di quel tempo: le tensioni delle classi subalterne erano fortissime. Le condizioni precarie di vita erano tali da far partire lo scontro con enorme facilità, ma la ferocia assassina dei cattolici era tale da far dello sterminio e della mattanza la regola della propria condotta. Era necessario attraversare ogni classe sociale, era necessario sviluppare il sistema sociale, era necessario costruire un comando sociale le cui esigenze fossero condizioni di vita migliori, non per l'interesse e i bisogni dei bifolchi, ma per il proprio interesse e per sviluppare un proprio bisogno. A questo proposito diventa importante il filosofo di questo secolo.
1997
Pagina tradotta in lingua Portoghese
Tradução para o português 5) 1200 - as heresias, os Cátaros
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.