John Locke

1632 - 1704

Un filosofo del secolo 1600

1600 - Il papa Paolo V° e la reazione cattolica al protestantesimo
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La storia della Stregoneria dall'800 al 1800
Nona parte - Uno dei filosofi rappresentativi

di Claudio Simeoni

Storia della Stregoneria

 

Siamo in presenza di un filosofo inglese che vive le vicende del suo tempo al più alto livello del comando sociale. Egli vive in particolar modo la vicenda che vede contrapposti gli Stuart cattolici contro Guglielmo Dorange. Dal momento che quest'ultimo vince anche se non soddisfa nel suo operato le idee di Locke porta questi ad avere un'influenza notevole nello sviluppo del pensiero e nella direzione che il suo pensiero imporrà alla costruzione e alla trasformazione dell'Inghilterra.

Ricordiamo che mentre i paesi anglosassoni sono figli della riforma protestante, quelli mediterranei sono figli della controriforma e dell'inquisizione. Pertanto, anche le strutture sociali, nella formazione del loro divenire, obbediscono a criteri e a momenti in trasformazione diversi.

Al di la delle varie vicende, anche molto interessanti, della vita di Locke è importante il suo pensiero.

Egli sviluppa il suo pensiero partendo da Descartes e come Descartes ammette l'importanza dell'impostazione matematica che permette chiarezza espositiva. Considera fondamentale l'analisi delle idee che reputa più importante del chiedersi la forma della realtà in sé.

Polemizza contro i neoplatonici e il loro innatismo di Cambrige partendo dall'affermazione che non esistono idee innate nella mente (gli archetipi, le idee, che i neoplatonici attribuiscono a Socrate). Locke afferma che l'intelletto umano, prima dell'esperienza è una tabula rasa anche se questo non significa che non abbia attitudini, capacità e potenzialità. Tutte le conoscenze derivano dall'esperienza e dalla capacità soggettiva di elaborarle. Esistono idee e sensazioni semplici ed elaborazioni complesse di tali sensazioni che costruiscono idee complesse. Esistono delle qualità primarie mentre altre sono modificazioni del soggetto. Le idee sono un prodotto legato alla nostra mente.

Da qui appare evidente come esista una trasformazione soggettiva che diversifica il divenire del soggetto. Ogni soggetto è diverso da un altro per potenzialità soggettive ed è diverso per la diversità degli stimoli ricevuti. Dunque, la diversità sta sia nella qualità che nella quantità degli stimoli sia nella capacita soggettiva di elaborarli.

Locke introduce il discorso di divenire soggettivo attraverso la relazione fra soggettività ed oggettività. Incontra la formazione del Potere di Essere del soggetto, attraverso la formazione delle idee, attraverso la stimolazione sensoria. Egli incontra il circostante che stimola il divenire del soggetto.

Questa stimolazione, di cui Locke è più o meno cosciente tanto da ritirarsi negli ultimi quattordici anni dalla vita pubblica, porta Locke a sostituire all'idea del governo come diritto divino, di cui la chiesa cattolica si era sempre dichiarata emanazione e attraverso questo incoronava re e imperatori con una sovranità fondata sul consenso dei sudditi, all'idea di governo come emanazione sociale. Locke è un precursore della moderna democrazia. Egli muove dai principi di Hobbes ma, a differenza di questi, egli ritiene che i cittadini trasferiscono solo una parte delle deleghe, non l'intera delega e ritiene che quando lo stato supera quei limiti è diritto di ogni cittadino abbatterlo.

Dunque, non emanazione del dio assoluto, ma strumento per formare il divenire degli Esseri Umani. Da qui corregge alcune storture nell'educazione dei giovani nel suo tempo.

Infine, in Locke emerge l'idea di un cristianesimo più razionale, quel cristianesimo primitivo ancora immune dalle incrostazioni dogmatiche ed esente dalle colpe della mattanza sociale di cui il cristianesimo, al suo tempo, è diventato responsabile.

Concludendo, si può scorgere in Locke un filosofo che, con tutte le sue contraddizioni, cerca di ampliare le libertà del divenire umano, ne aumenta i margini di libertà, individua la costruzione dell'Essere Umano nelle relazioni con il suo circostante.

Con Locke si apre una pagina nuova nella filosofia. Un cammino di libertà del pensiero umano che si arricchisce filosofo dopo filosofo. Quel grande cammino che porterà non tanto alla tolleranza religiosa ma al riconoscimento della necessita della fondazione di libertà nel divenire umano liberandolo dalle costrizioni religiose. Non a caso, contro il concetto di tabula rasa di Locke, si schiererà Leibniz che tenterà in tutti i modi di ricostruire le lacerazioni all'interno del cristianesimo.

1997

 

Diventare uno stregone

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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La Storia della Stregoneria

La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.