Nella Stregoneria di Castaneda c'è un principio che si chiama "ricapitolare".
La Stregoneria è un cammino di trasformazione emotiva nelle relazioni con il mondo. Quando l'accumulo delle tensioni emotive raggiungono una soglia, la nostra coscienza "si rompe" e la ragione è costretta a comprendere aspetti nuovi e non considerati del mondo. Aspetti dell'elaborazione della realtà fatta col "cervello antico" e con fenomeni che la ragione fino a quel momento ignorava si presentano alla coscienza con una forza tale che la ragione è costretta a farli propri. Questo evento si chiama "illuminazione". Per un attimo, per un istante, la presenza di quel fenomeno ci dà la sensazione di "aver capito tutto". Subito dopo inizia la riscossa della ragione che da un lato tende ad annullare la percezione emotiva della comprensione del nuovo e dall'altro, riorganizza la propria descrizione comprendendo aspetti dell'illuminazione che è giunta alla coscienza.
Per fissare parte della forza di quell'illuminazione nella ragione è importante l'uso della volontà nel ricapitolare la nuova descrizione del mondo o i nuovi aspetti del mondo che abbiamo intuito. La ricapitolazione permette, da un lato la fissazione dell'intuizione nella ragione e, dall'altro lato, tiene aperta la porta della sorgente, da cui è sgorgata l'intuizione, per nuove e ulteriori intuizioni.
In questa operazione ci aiuta la cultura. Ciò che viene intuito deve essere comunicato con le categorie culturali dell'ambiente in cui viviamo. Non si può farneticare dicendo: "In verità, in verità vi dico..." perché la cultura, con cui comunichiamo, è l'unica cartina di tornasole che ci permette di distinguere l'intuizione e la visione come dilatazione della nostra coscienza nel mondo dalle allucinazioni e dai deliri della malattia psichiatrica. Riuscire a comunicare quanto intuiamo dipende dagli strumenti culturali che disponiamo e dalla nostra capacità di usarli in modo tale da essere compresi anche da chi non ha avuto la stessa intuizione, da chi magari ha strumenti culturali infinitamente maggiori dei nostri e avrebbe detto le cose che diciamo in maniera ben più efficace, ma non ha dovuto fare lo sforzo emotivo per trasformarsi e generare l'intuizione.
I miei "scoppi emotivi", il mio cammino, sono i libri che ho scritto. Questi libri sono lo sforzo di ricapitolare ciò che ho intuito unito alla ricerca culturale per argomentare attorno alle mie intuizioni. Un argomentare che carico in internet, metto a disposizione di chiunque e che chiunque può analizzare, attingere, contestare, confutare.
Nella via della Stregoneria c'è un continuo andare oltre. Un continuo superamento dell'intuizione presente. Una continua liberazione della nostra capacità di percepire il mondo che non accetta nessuna verità che possa interrompere il cammino di libertà.
Quando scopro che le Linee di Tensione che legano ogni oggetto della e nella Natura sono intelligenze, hanno scopo, direzione, volontà e intento; non scopro nulla che altri uomini hanno già scoperto, ma lo rielaboro. Scrivo "Il sentiero d'Oro" e descrivo quelle Linee di Tensione riscrivendo, di fatto, gli Dèi di Roma Antica e la cui intuizione sfocerà nel libro "Ciò che porta a diventare eterni nella Religione Romana". Quando scrivo quei libri ho un grande "disprezzo" per gli Dèi della Grecia e per Esiodo in particolare. Poi, altre intuizioni emergono e scopro il significato degli Dèi in Esiodo e il mio atteggiamento cambia; un'altra intuizione. Come un'altra intuizione mi porta a commentare i frammenti degli Oracoli Caldaici e, un'altra ancora, gli Inni Orfici. Per farlo, devo fondere la pratica della Stregoneria con la cultura. Quei libri, e altri, per quanto male siano scritti, contengono delle novità assolute rispetto a quelle manifestate nel panorama culturale.
Marghera, 01 gennaio 2010 (postato in web 30.12.2011) Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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Non si può voler diventare uno Stregone. Lo si diventa. O per impegno soggettivo nel nostro vivere nel mondo, o perché la vita non ti lascia alternative. Quando questo succede non puoi far altro che "andare avanti" approfondendo la nuova percezione del mondo e vivendo con passione.