Guglielmo d'Occam (Guglielmo di Ockham) detto "dottor invincibilis" per la sua arte logico-oratoria. Fu un francescano che studiò ed insegnò ad Oxford. Per alcune affermazioni sospette fu invitato a comparire nel 1324 davanti alla corte papale di Avignone. In seguito fu trascinato nella controversia teologica nell'ambito del francescanesimo sulla povertà di cristo (la controversia consisteva nella questione se Gesù fosse padrone o meno degli abiti che indossava? Questa era la domanda dei francescani a cui la chiesa cattolica rispondeva che Gesù poteva appropriarsi del profumo della donatrice e rubare l'asino per l'entrata in Gerusalemme, dunque la chiesa poteva rubare per esaltare la propria funzione missionaria! infatti la questione vera non era se Gesù fosse o no povero, ma se la chiesa potesse o dovesse essere povera!).
Colpito da scomunica, Guglielmo si rifugiò a Pisa, quindi a Monaco, dove, sotto la protezione dell'imperatore, continuò ad esercitare la propria funzione di ministro generale dei francescani. Solo poco prima di morire restituì il sigillo.
Il pensiero di Occam era perfettamente in linea con le esigenze teologiche della chiesa cattolica. Se da un lato egli combatteva contro una visione verticistica della chiesa, dall'altro ne esaltava il ruolo in termini filosofici e ideologici. Egli combatte l'ambizione dei filosofi di costruire prove razionali delle verità della fede. La fede è fuori della ragione; la fede può essere imposta con la violenza ma non può essere dimostrata logicamente. Infatti ancora oggi i preti non sono in grado di dimostrare la logicità dell'esigenza della fede e sono costretti a soccombere alle altre religioni qualora si trovino all'interno di un regime che garantisca la libertà di ogni fede, nonostante continuino a mettere in ginocchio i bambini incapaci di difendersi.
Dio, dice Occam, potrebbe essere conosciuto solo se ne avessimo una conoscenza diretta, ma dice anche che per l'uomo ciò è impossibile. In realtà egli sa benissimo che è impossibile per chiunque, in quanto non esiste nessun dio creatore.
Occam con queste posizioni mette fine al discorso degli scolastici, il cui scopo era quello di dimostrare attraverso la logica e le prove l'esistenza di dio. Pone inoltre le basi per separare la filosofia dalla teologia. Sono strade diverse, egli afferma! In realtà egli dimostra implicitamente il fallimento e la truffa della filosofia che ha alla sua base il dio creatore. Una filosofia che ha alla sua base una truffa altro non può fare che svolgere un tema truffaldino. Quando un sistema filosofico parte da premesse false è falso in sé.
Occam non emancipa, come alcuni vorrebbero, la filosofia, ma intende soggiacerla al concetto del dio creatore. Separando la filosofia dalla teologia egli altro non fa che far soggiacere la filosofia alla teologia, impedendo alla filosofia di sviluppare la critica alla struttura teologica in quanto oggetto diverso dalla filosofia stessa.
Ciò che non è dimostrabile, è ipotizzabile a priori. Il dio teologico viene imposto educazionalmente e la filosofia non lo può discutere. Questo è il progetto di Occam.
Lo stesso concetto di libertà in Occam è il concetto di libertà del possesso. Dio possiede gli Esseri Umani, i quali non determinano il proprio divenire attraverso le loro azioni, ma dio interviene indipendentemente dalle loro azioni con il proprio libero arbitrio che non è condizionabile da tali azioni. Da qui il concetto di angoscia in Kierkegaard, in quanto nessuno può sapere cosa dio decida. Egli non decide in base alle azioni, ma in base al proprio libero arbitrio in quanto dio non può essere condizionato dalle azioni umane.
Questa proiezione Occam la esercita anche nei confronti della chiesa cattolica che, essendo emanazione di dio e sua rappresentante in terra, non è tenuta all'osservanza delle leggi e dei precetti. Ella è indipendente dalle leggi e dai precetti, in quanto le leggi e i precetti determinano i comportamenti dei sottoposti ad essa, dei più deboli, di chi non si può difendere.
D'altronde egli combatte per una chiesa più furba nel pascolare il suo bestiame, una chiesa tollerante nei confronti della ricerca filosofica e una chiesa come libera comunità dei credenti e senza gerarchia. Questo gli costerà la scomunica.
Vediamo dunque come le idee si facciano largo fra mille difficoltà. Da un lato la necessità di determinare dio come padrone degli Esseri Umani, una determinazione funzionale al divenire della chiesa, e dall'altro l'esigenza di vedere la chiesa in modo diverso, un'adesione funzionale fra apparenza e realtà dove l'apparenza della propaganda diventa la realtà del quotidiano. A questa buffonata reagisce la chiesa che, in quanto rappresentante di dio in terra, non può tollerare in nessun caso la menomazione del suo potere.
Sono gli esseri deboli che devono essere messi in ginocchio, non le gerarchie.
Occam inoltre porta avanti il discorso dell'indipendenza scientifica dal condizionamento della teologia e della metafisica in generale.
Quando Occam parla dell'esperienza sulla quale costruire l'individualità introduce il concetto di divenire e il concetto di indipendenza della ricerca del sapere dall'assolutezza del sapere di dio.
Rimane tipico della filosofia inglese l'atteggiamento empirico che, costruito da Ruggero Bacone troverà in Occam un suo alleato.
Ma se l'esperienza determina il divenire delle persone, che ne è di dio? Ma la teologia è un'altra cosa dice Occam.
I percorsi cominciano a far breccia nel pensiero degli Esseri Umani. L'aspetto dell'empirismo giocherà un gran brutto scherzo ai filosofi. Scopriranno il circostante. Scopriranno il potere dell'essere natura. Scopriranno il concetto divino di libertà come Potere di Essere e non come possesso degli Esseri Umani da parte del dio.
1997
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.