Che il nuovo sia una trasformazione cosmica o una generazione di Esseri Umani che guardano in maniera diversa lo sviluppo della vita è poco importante. Che l'Iniziato operi su scala cosmica o nel proprio quotidiano è poco importante: sempre le stesse forze mette in moto! Scrive la cosmologia del Papiro di Derveni:
E proprio allora, secondo quanto gli era consentito, inghiottì la forza vitale del dio, di Protogono re degno di venerazione; e a lui allora tutti gli immortali, gli déi beati e le dee, si assimilarono e i fiumi e le sorgenti amabili e tutte le altre cose che allora erano venute all'esistenza, ed egli così divenne unico.
PROTOGONO: nato prima, nato da poco, antico, primogenito. Il termine viene usato anche come nobile e illustre.
"Si assimilarono": loro si resero simili! Assimilare: (in biologia) trasformare le sostanze nutritive in parti integranti di un organismo vivente!
Perché Zeus doveva inghiottire Protogono?
Perché Zeus si stava trasformando in un costruttore di vita. La sua trasformazione aveva modificato l'intera oggettività esistente sul pianeta terra e quella modificazione aveva posto le basi affinché sul pianeta Terra nascesse la vita come noi oggi la pensiamo: nascesse la Natura. Protogono è IL NATO PRIMA, ed anche fra gli Esseri della Natura c'è un NATO PRIMA.
C'è sempre un NATO PRIMA ogni volta che c'è una trasformazione delle specie e degli Esseri: c'è sempre un'AURORA!
Mentre in Esiodo Zeus fagocita Meti e acquista la capacità di progettare la sua esistenza, qui siamo alla capacità di Zeus di amalgamare tutte le condizioni che portano in essere i figli di Hera: l'Essere Natura.
Ciò che si presenta all'Iniziato è l'imitazione di Zeus nelle sue azioni.
Quanto si deve mangiare; quanto si deve fagocitare per modificarsi e per modificare assieme l'oggettività nella quale stiamo vivendo. La capacità di generare di Zeus è data dalla sua capacità attraverso la quale piega gli oggetti del proprio esistente per i propri fini: per l'INTENTO che lo attraversa. Si tratta di una diversa rappresentazione della Titanomachia attraverso la volontà generatrice di Zeus.
Questo assimilarsi andrebbe inteso come acquisire il medesimo INTENTO. La fusione degli INTENTI di tutti i soggetti nell'esistente. Un aspetto rappresentato, in Esiodo, dalla Titanomachia.
Zeus piega i soggetti della propria oggettività al fine di indurli a partecipare al medesimo INTENTO. Questo avviene perché ZEUS fagocita Protogono e tutti i soggetti della sua oggettività partecipano agli INTENTI specifici del Protogono che Zeus ha fatto proprio. Soggettivare l'oggettività fondendo gli Intenti; sia i soggetti che hanno delle rappresentazioni materiali (sorgenti e fiumi) che i soggetti che sono tensioni della vita (gli immortali, gli déi beati e le dee).
Nel fagocitare Protogono Zeus ha stabilito i fini della sua azione e quei fini sono noti all'intero esistente che vi partecipa in quanto, quel progetto per quei fini, arricchisce ognuno di loro nel loro cammino di eternità.
E si tratta di una lezione per l'Iniziato: ogni Iniziato dovrà fagocitare il proprio Fanete che, al di là che si presenti come Protogono, è in grado di chiamare i soggetti nel proprio esistente a partecipare ai propri progetti.
Per questo motivo Zeus divenne unico.
Prima di lui nessuno aveva fatto le stesse cose. Come nel fagocitare Meti si era reso unico in Esiodo in quanto nessun DIO prima di lui progettava sé stesso, ma si limitava ad esprimere sé stesso, così fagocitando Protogono egli diventa unico generando quelle condizioni all'interno delle quali Hera, l'Essere Natura, avrebbe potuto sviluppare sé stessa.
Ora è il re di tutti gli esseri e lo sarà anche in futuro. Zeus nacque per primo, per ultimo Zeus dalla vivida folgore; Zeus è la testa, Zeus il mezzo; tutto si è prodotto da Zeus; Zeus da solo controlla il compimento di tutti gli esseri, Zeus è la Moira possente; Proprio per aver piegato tutti gli oggetti del mondo ai suoi progetti Zeus ne è re, nel senso che gli oggetti del mondo hanno fatto propri i progetti di Zeus.
L'Iniziato, nella sua azione, deve piegare gli oggetti del mondo. Dice Hekate nei frammenti degli Oracoli Caldaici: "Con quali catene mi incatenasti?". Con le catene della passione, dell'Intento. Un Intento che manifesta tanta passione da "piegare" gli Intenti degli oggetti del mondo in quanto, la passione degli oggetti del mondo ha piegato il mio Intento. Ecco, può dire l'Iniziato, io sono re perché il mondo ha piegato a sé il mio Intento e il mio Intento diventa mezzo e fine degli Intenti del mondo. Non è importante se stiamo parlando del mondo grande come Zeus o del mondo piccolo come quello che circonda la vita di un Essere Umano: è sempre un Zeus che si fa re nel proprio mondo agendo in esso spinto dal proprio Intento.
Il soggetto che manifesta l'Intento "nacque per primo", l'ultimo della serie è Zeus "dalla vivida folgore!"
Appare evidente che l'Essere che nel papiro viene chiamato Zeus ha poco a che vedere con la Teogonia. Si tratta di ogni individuo che manifesta l'Intento, dal primo sussurro del Cosmo fino alla quotidianità degli Esseri figli di Hera.
Pertanto abbiamo che ogni Essere che manifesta sé stesso è uno Zeus: un DIO!
Pertanto Zeus è colui che manifesta l'Intento d'azione nell'oggettività nella quale sta vivendo. Tutto si è prodotto dall'azione d'esistenza di un soggetto che manifesta l'Intento della sua stessa esistenza: tutto si è prodotto da coloro che manifestano la loro esistenza mediante il proprio Intento.
Chi manifesta il proprio Intento è fuso con la "Moira possente": egli diventa la Moira possente in quanto partecipa a forgiare il futuro della vita.
L'Iniziato diventa un "costruttore di destino". La Moira è quel potere che determina i limiti soggettivi attraverso i quali affrontare la propria esistenza. La Moira è quel potere che determina i limiti oggettivi entro i quali un soggetto è in grado di affrontare la propria esistenza. L'Iniziato forzando i suoi limiti soggettivi sposta anche i limiti della qualità oggettiva nella quale agisce. Così Zeus è la Moira possente in quanto forgia il divenire dell'Essere Natura e di tutti gli Esseri che la compongono. Così l'Iniziato diventa una Moira quando nel mondo in cui vive introduce delle variabili che si generano dalla qualità con la quale egli affronta la sua esistenza.
Marghera 17 novembre 2004 (data desunta dal file)
Il commento alla Cosmologia del Papiro di Derveni, è suddivisa in cinque capitoli:
1) La divinità Aurora manifestata dall'Iniziato all'Orfismo;
2) L'Iniziato all'Orfismo e la manifestazione del potere;
3) Come agisce l'Iniziato Orfico;
4) Il potere di generare dell'Iniziato Orfico
5) L'Iniziato Orfico è Zeus: Afrodite, Armonia e Persuasione;
Gli altri capitoli sul Papiro di Derveni
Indice sulle religioni antiche
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Nella costruzione della Religione Pagana le persone religiose devono prendere i principi delle Antiche religioni. Devono rendere quei principi attuali, veicolarli nella società in cui viviamo, e renderli principi vivi. Se si imita il passato, si riproduce il cristianesimo perché ciò che ci giunge dal passato è interpretato dai cristiani per aumentare la gloria del loro dio padrone.