Saper rinunciare a qualche cosa, anche importantissima, pur di conservare ciò che si ritiene importante.
Pistore è un dio che sta dentro di noi e che si trasforma in un imperativo morale spingendoci a mediare nelle relazioni che viviamo nella Natura. Pistore si esprime nelle azioni dell'Essere Umano mentre affronta la realtà in cui vive seguendo i suoi bisogni e le sue necessità. Emerge quando i bisogni e le necessità incontrano altri bisogni e altre necessità con le quali è necessario mediare.
L'Essere Umano che esprime Pistore è un Guardiano perché la mediazione che mette in atto fra le sue necessità e le necessità del mondo modifica il mondo, l'Essere Umano e la realtà nella quale vive.
Quando il Guardiano si fa Pistore? Quando soggettivamente si separa dai possibili risultati della soluzione della contraddizione in cui sta agendo, non per indifferenza, ma perché ha soggettivato l'oggettività in cui vive e i suoi interessi coincidono con le trasformazioni del mondo.
Un Guardiano ha tutto il necessario dentro di sé: l'abilità delle proprie mani, il Sapere e la Conoscenza che ha coltivato e alimentato giorno dopo giorno, lo sviluppo del proprio corpo luminoso forgiato nelle sfide della propria vita.
Tutto il resto, il Guardiano lo può buttare. Non è un gettare imposto da un dettato morale, ma è uno sbarazzarsi di cose inutili e superflue. Come molte casalinghe che acquistano oggetti per preparare il cibo e poi, alla fine, di tutti gli oggetti per tagliare e modellare, finiscono per usare solo il coltello e la forchetta. Ciò che la pubblicità aveva presentato come un oggetto indispensabile, nella pratica è superfluo.
Il Guardiano, lungo il suo cammino, si libera degli impegni. Questa azione che impegna il mio tempo, la mia attenzione e le mie energie: mi serve, oppure no?
Cosa ricavo impegnandomi in questa azione?
Posso liberare il mio tempo facendone a meno?
Il Guardiano si chiede: l'impegno sociale che blocca l'individuo in doveri morali, mi è utile? E' utile al mondo in cui vivo?
Gli impegni ridondanti che la società ci propone sono spesso un modo per controllare l'azione e le scelte degli individui. Ti sta bene quel controllo?
E' un atteggiamento che deve trasformarsi in una costante che guida le scelte dell'individuo.
L'accumulo di oggetti crea dipendenza dell'accumulante con gli oggetti accumulati. L'uno e l'altro si imprigionano a vicenda.
L'esempio da cui nasce Giove Pistore è molto più semplice, attaccato, un corpo rinuncia a una parte per sopravvivere.
L'Essere Umano rinuncia alla sua flora batterica per salvarsi da un attacco di polmonite ingurgitando antibiotici.
Giove Pistore si esprime nelle azioni degli Esseri della Natura. Un'azione che esprime il dio in un modo particolarmente spettacolare in quegli Esseri che si riproducono abbandonando le proprie uova. Molte di esse, in seguito all'abbandono, non vedranno mai nascere nuovi Esseri di quella specie, ma quella non nascita sarà funzionale alla nascita di quegli Esseri che riusciranno a farcela.
Giove Pistore è grandissimo fra questi Esseri: è una delle loro strategie per diventare eterni.
Nella Specie Umana, Giove Pistore è si esprime negli Esseri Umani mediante la mediazione nella contraddizione. Giove Pistore diventa importante nell'azione del Guardiano che modificando sé stesso e l'oggettività in cui vive consente la nascita di nuovi rapporti nel mondo. E i rapporti, costruiscono il futuro.
Testo 1993
Revisionato nella forma attuale: Marghera settembre 2018
Pagina tradotta in lingua Portoghese
Tradução para o português Pistore, mediação na contradição na Religião Romana
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.