Moneta - l'avvertitrice

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

L'avvertitrice.

E' considerata un attributo di Giunone, onorata sulla sommità del Campidoglio.

Chiamata in questo nome in seguito all'allarme lanciato dalle oche sacre allevate nel cortile del tempio durante un tentativo di assalto dei Galli.

In realtà Moneta è una profezia, un imperativo comportamentale fuori dal tempo.

Moneta impone ai Romani di condurre le guerre con giustizia. La giustizia, intesa da Moneta, era la guerra il cui scopo non era l'annientamento del nemico, ma la sua incorporazione nello stato romano fino al suo divenire cittadino romano. Per Moneta essere giusti significava considerare il nemico uguale a sé stessi. Da combattere, ma da non umiliare.

Potremmo dire: "Il nemico si può uccidere, ma non umiliare!".

Solo conducendo la guerra con quello spirito Roma non avrebbe sofferto la mancanza di moneta battuta nel tempio di Giunone.

In quel tempio si stampava il denaro e dal tempio prende il nome di "moneta".

E' strano; quando i cristiani spogliarono i templi romani per arraffare l'oro e le ricchezze contenute, la moneta non valeva più nulla. Veniva gettata mentre lo scopo non era più commerciare, ma arraffare.

Giunone guardava molto lontano quando dette quest'avvertimento.

Vale anche per tutti gli Esseri Umani che cercano la Conoscenza e la Consapevolezza lungo la via per lo sviluppo della Coscienza di Sé. Le azioni degli Esseri Umani sono determinanti, come la scelta dei mezzi con cui veicolare le azioni, per raggiungere il fine che ci si è prefissati.

L'azione in base alle scelte ci modifica e questa modificazione è un altro noi stessi che emerge dal nostro agire. Agire con giustizia costruisce un noi stessi, agire per sopraffazione costruisce un diverso noi stessi.

Fintanto che gli Esseri Umani agiranno nell'oggettività supportati da un senso di giustizia e discrezione, per quanto soggettiva possa essere la misura della giustizia e della discrezione, non verrà loro meno il flusso di Energia Vitale né il soccorso delle Potenze dell'esistente.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera giugno 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Moneta, a Avisadora na Religião Romana

 

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.