Februo - rendersi puliti, pronti, appropriati

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Februo è un imperativo morale e comportamentale, era il ripulirsi: purificarsi.

Februo sta alla struttura emotiva dell'uomo come le armi stanno a Marte. L'uomo lustra la sua struttura emotiva. Mette in ordine le sue relazioni con il mondo emotivo e con i suoi sentimenti. Per Marte la lustrazione delle armi, per Februo la lustrazione dell'Essere Umano. La lustrazione è un prepararsi in funzione della soluzione delle contraddizioni che si risolvono mediante la guerra. La vita emotiva, le relazioni con le emozioni dei soggetti nel mondo vanno affrontate con le stesse leggi e le stesse regole con cui si affronta una guerra. Februo coinvolge, nella sua purificazione, l'intero ciclo della vita.

Le due immagini, e le Linee di Tensioni atte a sviluppare la visione, tendono a sovrapporsi quasi coincidendo. Sembrerebbe che Februo e Marte appartengono a popoli diversi che chiamavano, con nomi diversi, gli stessi meccanismi della vita visti da veggenti diversi.

Non è importante la storia, l'importante è il significato delle visioni nelle quali convergono e dipartono Linee di Tensioni prodotte dalle scelte e dalle azioni degli Esseri Umani.

Sul finire dell'inverno l'Essere Umano si prepara all'arrivo della Primavera. Ringrazia tutti per quanto è riuscito ad ottenere nella relazione con l'oggettività. Ringrazia gli antenati, fonte del suo divenuto come Essere della Natura, ringrazia l'Inverno, ringrazia le case e il fuoco che lo riscaldò, dopo di che; seppellisce i sentimenti nel suo cuore e si incammina verso la primavera che gli viene incontro.

Così vengono rappresentate nel mese di febbraio sia le feste in onore dei "morti" sia le feste della rigenerazione come i Lupercali.

Questo è uno dei temi ricorrenti nella struttura del pensiero Romano. La rigenerazione avviene come atto di volontà dell'Essere Umano, non come dono di qualcuno o di qualche cosa.

L'Essere Umano rivendica il proprio diritto alla rigenerazione attraverso l'azione dei riti il cui scopo è quello di compattare sé stesso per affrontare l'oggettività dell'esistente.

Solo la filosofia greca prima e poi il cristianesimo, le "religione rivelate" (ebraica e maomettana), imporranno all'Essere Umano di abbandonarsi all'esistente confidando nella divina provvidenza.

Quando verranno proibiti i Lupercali, a Roma non ci saranno più relazioni fra l'Essere Umano e il divino che lo circonda.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera agosto 2017

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Februo, tornarem-se polidos, prontos, apropriados na Religião Romana

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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Piaz.le Parmesan, 8

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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.