Giovanni Scoto Eriugena

815 - 877

Il filosofo del secolo 800
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800 - il secolo del trionfo del cristianesimo

La storia della Stregoneria dall'800 al 1800
Prima parte - Il filosofo rappresentativo

di Claudio Simeoni

Storia della Stregoneria

 

Nella storia del pensiero filosofico ci sono ben quattro Scoto (Tommaso bruciato come eretico; Douns agente dell’inquisizione contro il libero pensiero anche se è morto prima, Michele traduttore di Aristotele, dall’arabo, e di Averroè) ma Eriugena è un pensatore fondamentale nel suo tempo. E' un irlandese che fugge dalla sua terra e viene accolto da Carlo il Calvo alla corte carolingia dove diviene maestro della scuola palatina. Il suo principale intento è quello di promuovere la filosofia cristiana nel momento in cui i pagani ancora conservano un insieme di concetti che lo sconcertano.

Egli comprende come la sconfitta definitiva del paganesimo non avviene soltanto con le stragi carolinge, ma con un sistema di pensiero sul quale inchiodare l’attenzione degli intellettuali. Le scuole di pensiero attingono al pensiero classico per formare i loro concetti. Se i re e i nobili sono cristiani per convenienza e la gente lo è per violenza, nulla vieta agli intellettuali di superare il pensiero cristiano. Scoto deve costruire un sistema di pensiero in cui accentrare l’attenzione degli intellettuali affinché siano cristiani che razionalizzano la loro sottomissione psicologica al cristianesimo.

Il pensiero di Scoto muove dal presupposto dell’assoggettamento acritico alla fede e dall’oggettività del pensiero retto e disciplinato dalla logica. Peccato che la fede blocchi l'arrivo alla ragione degli elementi che potrebbero arricchire la logica. Disciplina come blocco della dilatazione della conoscenza dell’individuo per assoggettare il suo pensiero ai limiti imposti dalla fede e dalla parola rivelata.

Dunque, l’esaltazione dello sforzo di intendere oggettivamente l’assoggettamento soggettivo imposto dalla fede: folle!

Scoto afferma che la natura è formata da quattro specie che non sono distinte in forma spaziale, ma si distinguono in specie temporali. Afferma che la prima specie è il creatore, dio, che è inconoscibile e si ricollega all’idea gnostica del dio segreto, creatore e inconoscibile. Questo crea gli archetipi delle cose e questa sarebbe la seconda specie mentre la terza è formata dalla degenerazione del prodotto archetipo. La caduta per effetto del peccato nella volgare materialità che però tende alla quarta specie che è il ritorno a dio.

Ecco dunque la teoria circolare. Il neoplatonismo che rientra nel cristianesimo e lo giustifica.

Il problema che Scoto deve risolvere è la trasformazione dell’esistente. Se lui non avesse affrontato il motivo della trasformazione, i pagani avrebbero facilmente dimostrato come la trasformazione sia atto divino in sé. Scoto non può accettare questo, egli vuole dimostrare come la trasformazione tende a risalire dalla caduta nella materia ritornando a dio.

Cosa succede quando la ragione espressiva di questa filosofia viene a mancare? Scoto fu importante per imporre il pensiero cristiano come emanazione del dio padrone e in funzione del dio padrone quando la lotta fra cristianesimo e paganesimo stava volgendo al termine. Ma cosa ne è del suo pensiero filosofico quando il motivo della sua produzione viene a mancare? Dal momento che alcune espressioni possono essere lette sotto forma di neoplatonismo (egli doveva coniugare cristianesimo e paganesimo distruggendo il secondo in funzione del primo) Scoto Eriugena nel 1225 venne condannato e condannato fu il suo pensiero.

Scoto Eriugena fu uno strumento da usare da parte della chiesa cattolica e da gettare nel disprezzo non appena il suo uso fu superato. Questa è la fine che fanno i servi nel cristianesimo!

La condanna fu importante perché permise di mettere in luce come il cristianesimo non avesse una filosofia propria, ma era costretto a rubare alla filosofia classica. I cristiani, al di fuori del concetto di dio padrone, non hanno nessun sistema di pensiero.

Il paganesimo non ha concetti a priori da difendere, ma soltanto la libertà del divenire umano. Questo rende il pensiero pagano vivo e ricco a differenza del pensiero di morte del cristianesimo.

Scoto Eriugena fu molto attivo nei concili per imporre il potere papale sui re. Fu attivo nel costringere gli stati a far propria la morale cattolica. E la chiesa cattolica fu molto attiva nel condannarlo.

Quando le sue opere vennero studiate nelle scuole di pensiero cattoliche, Amalrico di Bène e Davide di Dinant furono condannati dalla chiesa cattolica e con loro anche le opere di Scoto Eriugena nel 1225.

1997

 

Diventare uno stregone

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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La Storia della Stregoneria

La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.