La parabola delle mine
vangelo di Luca 19, 11-27

di Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

Gli insegnamneti di Gesù nella parabola delle mine
vangelo di Luca 19, 11-27

 

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La parabola delle mine di Luca è molto simile alla parabola dei Talenti in Matteo. La novità principale sta nell'ordine esplicito di Gesù di scannare (uccidere mediante il taglio della gola) coloro che si rifiutano di farsi dominare da Gesù. Come i musulmani dell'ISIS.

Il re in questione è Gesù che "risorto" chiede conto ai suoi discepoli se hanno moltiplicato il suo dominio sugli uomini e ordina di macellare coloro che non hanno accettato il suo dominio.

Anche se l'ordine di macellare gli uomini non è molto diverso da quello della parabola dei Talenti di Matteo, Luca dimostra come il macello degli uomini che non vogliono sottomettersi al padrone sia, di fatto, il vero fine delle attività di Gesù e dei cristiani.

Scrive Luca nel suo vangelo:

"Mentre stavano ascoltando queste parole, egli aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che la manifestazione del regno di Dio fosse imminente. "Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe se ne andò in un paese lontano a prendere in suo possesso un regno e poi ritornare. "Chiamò dieci dei suoi servi e dette loro dieci mine dicendo: "Mettetele a frutto fino al mio ritorno". Ma i suoi concittadini lo odiavano ed inviarono dietro di lui un'ambasciata a dire: "Non vogliamo che costui regni sopra di noi". "Quando fu di ritorno, dopo aver preso possesso del regno, fece chiamare a sé quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno l'aveva fatto fruttare. "Si presentò il primo e gli disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttate dieci". "Bene, servo buono, gli rispose, perché sei stato fedele nel poco, prendi il governo di dieci città". "Venne poi il secondo e disse: "La tua mina, o Signore, ne ha fruttate cinque". "Tu pure, gli rispose, sii a capo di cinque città". Poi venne un altro e disse: "Signore, ecco la tua mina che io ho custodito avvolta in un pezzo di panno. Ho avuto paura di te, che sei un uomo severo; tu cogli ciò che non hai piantato, e mieti ciò che non hai seminato". "Ed egli a lui: "Dalle tue parole ti giudico, servo iniquo! Tu sapevi che io sono un uomo severo, che colgo ciò che non ho piantato, e mieto ciò che non ho seminato! Perché, dunque, non hai messo il mio denaro in una banca? Al mio ritorno io l'avrei potuto esigere con l'interesse". Poi disse a quelli che erano presenti: "Riprendetegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli osservarono: "Signore, egli ha dieci mine". "lo vi dico: a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Intanto conducete qui i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza ».

Vangelo di Luca 19, 11-27

Il racconto delle mine in Luca verrà analizzato da più punti di vista per sottolineare i vari aspetti in cui si presenta l'orrore ideologico cristiano.

Nel contesto di questo lavoro di analisi ci interessa mettere in luce il diritto che i cristiani si arrogano di torturare chi non si può difendere e come questo diritto alla tortura sia un dettato divino del loro fondatore Gesù.

Le persone, per il Gesù di Nazareth, sono solo bestiame da condurre al macello e assumono valore soltanto nella misura in cui lo aiutano portando atro bestiame al macello. L'esempio che viene usato da Luca è quello della ricchezza materiale. L'unica ricchezza concepita dai cristiani e dalla chiesa cattolica, ed è l'unica ricchezza che la chiesa cattolica intende accumulare per poter ricattare e costringere in ginocchio chi non si può difendere. Altri esempi Luca non li poteva trovare, tanta è la sua bramosia di dominio sull'uomo per il dominio che sviluppa una vera e propria attività sadica nel costringere le persone in ginocchio, unica condizione che gli concede un po' di piacere esistenziale. Per giustificare questo sadismo, Luca deve ostentare la ricchezza del padrone, la sua ricchezza, esattamente come la chiesa cattolica, l'organizzazione più ricca al mondo, ostenta la ricchezza, la sventola sotto gli occhi dei poveri e parla di "povertà" illudendo i poveri e gli indigenti, costruiti dai cristiani, di poter accedere alle briciole di quella ricchezza. E' sadismo!

Una volta che le persone sono in ginocchio attraverso l'ostentazione della sua ricchezza Luca, i cristiani e la chiesa cattolica costringono i poveri ad alimentare la sua ricchezza in quanto, solo l'alimentando la sua ricchezza permette ai cristiani e alla chiesa cattolica di continuare a costringere persone in ginocchio. Per i cristiani le persone hanno valore solo nella misura in cui costringono altre persone in ginocchio.

Non a caso nella sua storiella Gesù si identifica come un re di "nobile stirpe". viene identificato con un padrone di nobile stirpe. Un padrone la cui proprietà e il cui diritto certamente nessun ascoltatore mette in discussione. E' come se Luca affermasse che all'interno della cultura in cui egli parla gli individui di nobile stirpe hanno il diritto di bastonare e torturare chi vogliono, come vogliono e quando vogliono. E' come se Luca dicesse: "Vedete, il padrone in ogni tempo bastona chi vuole e come vuole, è una cosa normale!". Al di là della menzogna di cui si circonda Luca in quanto storicamente nessun Sistema Sociale si è mai circondato del terrore come fece la chiesa cattolica per le indicazioni dottrinali di Gesù scritte da Luca stesso, ma il fatto stesso di attribuire questa indicazione al suo Gesù come manifestazione di verità, porta la chiesa cattolica a considerare un suo diritto, per volontà divina, quello di bastonare chi non si può difendere. Un'attività, quella di bastonatore e torturatore vo luta da Gesù nelle sue azioni che, proprio per questo, fanno della tortura sugli Esseri Umani, mezzo per imporre agli uomini di sottomettersi e obbedire. Da Gesù ha origine la violenza in famiglia per costringere i familiari a soddisfare il Gesù padrone in cui si identifica il padre della famiglia.

Il Gesù di Nazareth non pone un uomo quale protagonista del suo racconto, ma egli stesso! Egli stesso, in quanto figlio del dio padrone suo padre. E' Gesù che concede le mine e dal denaro prestato intende ricevere gli interessi. Gesù concede le mine e la morte. Gesù concede la miseria e dalla miseria intende trarre interesse.

Cosa fanno gli schiavi nel racconto di Luca?

Gli schiavi moltiplicano il bestiame umano del suo gregge. Il potere della mina viene restituito al padrone con gli interessi. Ognuno di loro ha fatto quanto poteva ed ha alimentato il potere del padrone.

Quel padrone era un individuo odioso, esattamente come Gesù. E' Gesù che si identifica nel re che, una volta tornato sulle nubi con grande potenza, pretende gli interessi di quanto avrebbe dato.

Quel padrone andava in un paese a prenderne il possesso: esattamente come i missionari cattolici! I missionari cattolici si sentirono dire: andatevene, noi abbiamo già i nostri Dèi! I missionari cristiani si mascheravano da commercianti per poter distruggere quelle società civili (come in Etiopia). I missionari cristiani arrivano con le armi, con il terrore e con il ricatto e l'inganno, truffano e macellano chi, ingenuamente, li accoglie. Con la violenza, lo stupro e il genocidio i missionari cristiani aggrediscono la società civile. Una volta stuprate le relazioni fra gli Esseri Umani e il loro circostante, riescono a costringere quei popoli in ginocchio davanti al macellaio di Sodoma e Gomorra e il Gesù di Nazareth.

Bene, dice il padrone allo schiavo, ti ho dato una mina e tu mi hai portato dieci schiavi per incrementare il mio gregge: comanda dieci città! Stuprali, costringili in ginocchio finché non anelino a diventare anch'essi, come te, padroni di altri schiavi. Agisci su quelle città affinché gli schiavi trasformino i loro figli in schiavi!

Bene, dice il padrone allo schiavo, ti ho dato una mina e tu mi hai portato cinque schiavi per incrementare il mio gregge: comanda cinque città! Stuprali, costringili in ginocchio finché non anelino a diventare anch'essi, come te, padroni di altri schiavi. Agisci su quelle città affinché gli schiavi trasformino i loro figli in schiavi!

Infine lo schiavo restituisce la mina che ha preso. Dice lo schiavo a Gesù: "Ho riposto la mina per paura della tua malvagità: tu sei un criminale, tu rubi quello che non ti spetta e depredi chi costruisce il futuro! Io non metterò in ginocchio donne, uomini e bambini davanti alla tua perversione criminale".

Chi è malvagio?

Il Gesù di Nazareth che violenta gli uomini per sottometterli al suo delirio o lo schiavo che dice "Io non macello uomini per te!".

"Ti giudico dalle tue parole – dice Gesù – non ti sei messo in ginocchio! Tu hai paura del mio terrore, ma nonostante questo non vuoi essere il mio schiavo produttore di altri schiavi! Tu sei malvagio perché non vuoi trasformare i tuoi simili in schiavi!"

Il padrone farà capo di schiavi chi agirà per procurargli nuovi schiavi. Distruggere gli Esseri Umani per costringerli in ginocchio, questo è l'intento del vangelo di Luca nel descrivere Gesù di Nazareth. Attraverso questo, Luca sollecita i suoi seguaci a procurarsi altri schiavi da mettere in ginocchio davanti al dio padrone. Attraverso questo Luca sollecita ad essere spietati nei confronti degli Esseri Umani affinché il dio padrone, di cui è portavoce, li faccia capi di altre città, di altri schiavi.

Per concludere, Luca si arroga il diritto allo STERMINIO!

Per concludere, Luca si arroga il diritto al GENOCIDIO!

E nell'arrogarsi tale diritto indica alla chiesa cattolica l'arte e la necessità dello sterminio dei popoli per costringerli a metterli in ginocchio.

Il terrore del Gesù di Nazareth attraverserà l'intera storia dell'umanità. Interi popoli saranno annientati, distrutti, seviziati. Interi popoli saranno sterminati e costretti a mettere in ginocchio i loro figli per compiacere Gesù.

La distruzione dell'umanità è definita come "volere del dio padrone". E' il volere del dio padrone che impone la distruzione degli Esseri Umani. E' per ordine del dio padrone che la chiesa cattolica stermina costringendo in ginocchio chi non si può difendere. E' un imperativo divino. La volontà del criminale Gesù.

E' la verità!

La verità impone alla chiesa cattolica di uccidere chiunque non accetta la sottomissione a Gesù. Glielo impone Gesù. La chiesa cattolica esegue. Esegue con dovizia e accuratezza il proprio compito di aguzzina dell'umanità. Il compito che il suo Gesù gli ha assegnato e che la chiesa cattolica ha sposato (sposa di cristo). La chiesa cattolica impone il dominio di Gesù e ai suoi sterminatori Gesù concederà di esercitarsi su molte città per annientare chi non si può difendere.

Chi ha arso vivo Giordano Bruno? La chiesa cattolica per ordine del macellaio di Sodoma e Gomorra indicato ideologicamente da Gesù. Bruno non voleva che la chiesa cattolica dominasse ed ella, per ordine di Gesù, lo ha scannato!

Chi è l'assassino?

Gesù è l'assassino, mandante ed esecutore nel medesimo tempo.

Marghera, 08 febbraio 2000

Testo revisionato per la pubblicazione: Marghera, 30 novembre 2015

NOTA: Le citazioni dei vangeli sono tratte dalla bibbia delle edizioni Paoline 1968

 

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Indice del primo Male.

 

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Claudio Simeoni

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

Gesù e il cristianesimo

Il cristianesimo è un modo per distruggere il divenire degli uomini. Per capire la strategia di distruzione dell'uomo del cristianesimo è necessario leggere i vangeli e interpretarli alla luce dell'uomo ridotto in schiavo obbediente, oggetto di possesso e privato della propria capacità di vivere e abitare il mondo in nome del dio cristiano che altri non è che il Macellaio di Sodoma e Gomorra, il criminale che ha distrutto l'umanità e la Natura col Diluvio Universale e che ordina il genocidio dei popoli per favorire i criminali del Popolo Eletto.