Ogni rito, in qualsiasi religione, è un "rito di armonizzazione" fra i soggetti che lo compiono e gli oggetti divini cui si rivolgono. Per un sistema religioso il rito non è un punto di partenza, ma un punto d’arrivo della propria pratica religiosa. Il rito rappresenta la sintesi della struttura religiosa che si è elaborata e dei percorsi di relazione propri di quell’elaborazione.
Può essere nel cristianesimo, dove i riti servono per rinnovare il patto col dio padrone e la comunione che consiste nel mangiare il corpo del dio padrone e farlo penetrare nel fedele cristiano. Può essere il pellegrinaggio musulmano a La Mecca o i riti ebraici. Tutti questi riti, sia individuali che collettivi, rinnovano la relazione fra l'individuo e la sua concezione del divino.
Un altro aspetto dell'affermazione è: "il ritmo naturale delle forze vitali segnato dalla fasi della luna".
Le forze vitali sono quelle che un soggetto manifesta e nel manifestarle si mette in relazione con la loro manifestazione nell'oggettività delle forze manifestate nel mondo in cui vive.
Il rito non è fatto dall'Essere Luna: il rito è fatto dall'Essere Umano!
Che l'Essere Luna agisca nella propria oggettività diventando variabile di adattamento soggettivo per gli Esseri Umani è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che l'Essere Luna influenza il mondo circostante. Non per questo io assumo le variabili immesse nell'oggettività dall'Essere Luna come misura della mia esistenza emozionale nel mondo in cui vivo. Al massimo posso usare l'Essere Luna quale misura dello scorrere del tempo; misura dei mutamenti attraverso i quali stabilisco il periodo in cui fare i riti. Ma non di più! Come Stregone posso dire che creo una relazione empatica con l'Essere Luna, ma anche con l'Essere Sole, l'Essere Terra, l'Essere Natura, tutti gli Esseri che la Natura comprende, come tutti gli Esseri della mia specie capaci di comunicare attraverso le emozioni. Però, nulla di tutto questo è detto nell'affermazione sui riti dei Wicca.
Che il Wicca affermi di seguire le trasformazioni della Luna, io ne posso prendere atto. Però devo prendere atto che in questa struttura di regole non esiste né il "PERCHE' SI ESEGUE UN RITO!" né le finalità del rito al di là di una ricerca di armonizzazione fra sé e la natura, né le modalità esecutive del rito.
Quest'affermazione sui riti è vaga e può comprendere tutto e il contrario di tutto, anche quanto censura la legge: i limiti del buoncostume, come del resto una vicenda di Wiccani di qualche anno fa' ha confermato.
Si tratta di un'affermazione priva di contenuto e di sostanza, buona per ogni occasione in quanto non impegna chi la fa. In compenso, chi la fa, presta il fianco all'altrui interpretazione: all'interpretazione degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra.
Marghera, 28 marzo 2008
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo P.le Parmesan, 8 30175 – Marghera Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.