Vulcano - Il fuoco che distrugge o che libera

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Vulcano è il fuoco che "distrugge".

Vulcano è il cambiamento violento di un presente incontenibile.

Vulcano è il fuoco nel cuore degli Esseri Umani quando qualcuno li costringe alla disperazione.

Vulcano è la carica dell'Essere Rinoceronte.

Vulcano è l'urlo dell'Essere disperato che, senza un piano né una strategia, attacca a testa bassa i detentori degli elementi che provocano le contraddizioni soffocanti della sua esistenza e gli distrugge, Maia, o da questi viene distrutto, Stater Mater.

Vulcano è il fuoco che divora la foresta o un palazzo. Vulcano sono le armi che apportano distruzione; Vulcano è costruttore e distruttore delle armi!

La forgia è Vesta il guardiano del presente; l'esplosione è Vulcano il distruttore che apre ad ogni possibile presente capace di emergere dalla sua distruzione.

Il Sapere e la Sicurezza di poter costruire è legata al fuoco di Vesta; la determinazione di poter distruggere deriva dal fuoco di Vulcano.

Vulcano è il distruttore e, come tale, è anche il cambiamento di un presente che non può più essere vissuto. La vita deve compiere nuove scelte è passato Vulcano. Dove è passata la furia distruttrice della guerra, ai sopravvissuti sono necessarie nuove scelte.

Vulcano è la fine del perdurare di contraddizioni irrisolte e della lenta agonia; al passaggio di Vulcano ogni contraddizione cessa, subentra la quiete e un nuovo ciclo di vita inizia.

Vulcano è l'origine dell'Universo mentre Vesta è la costruttrice delle Coscienze che, attraverso le trasformazioni, ricostruiranno l'Essere Universo.

Quando prende forma Vulcano? Ogni qual volta le contraddizioni fra noi e il nemico necessitano delle "armi" per essere risolte.

Queste azioni alimentano l'Entità Vulcano e, queste azioni, prendono forza dall'Entità Vulcano.

Chi indebolisce Vulcano? Chiunque provochi o procuri morte lenta rendendo impossibile ogni tipo di reazione al dolore subito.

Chi rafforza Vulcano? Chiunque, messo con le spalle al muro, anziché sottomettersi alla resa gioca ogni carta fino all'ultima possibile: la reazione violenta (fa esplodere Bellona dentro di sé). Chiunque, messo con le spalle al muro da condizioni di cui ha perso il controllo e la determinazione, decide di togliersi la vita sottraendosi alla resa.

Vulcano ha una direzione nella quale convogliare la propria Energia. Può essere Energia per la Vita o Energia per la Morte a seconda dei fini (e dei punti di vista assunti) per i quali si attinge Energia da Vulcano. Comunque è sempre energia che viene espressa per disintegrare un presente soffocante.

Il Potere di Avere, il potere che si manifesta attraverso il possesso di individui, usa la distruzione per esaltare sé stesso soggiogando il Sistema Sociale e, poco importa se a tal fine scatena guerre contro altri Poteri di Avere. Il suo scopo è sempre quello del controllo dei dominati all'interno del Sistema Sociale rinnovando la capacità di soggiogare e controllare sia il sistema sociale che i singoli individui. Al Potere di Avere non interessano le distruzioni che provocherà, queste saranno direttamente proporzionali alla sua paura di essere esautorato, nel Sistema Sociale, della sua capacità di controllo e possesso.

La direzione dell’azione di dominio degli individui da parte del Comando Sociale è pulsione di morte, la reazione all’oppressione del dominio è pulsione di vita!

La ricerca della Libertà del fare finalizzata alla costruzione del Potere di Essere dà sempre a Vulcano Energia Vitale con la quale rinvigorirsi.

Le scelte di Vulcano sono sempre determinate dall'insieme di volontà che con lui si rapportano attingendo e versando Energia. Chi combatte il Potere di Avere, in certe condizioni, può anche essere Vulcano in quanto, distrutta la condizione opprimente, può ricominciare a costruire. Il Potere di Avere non può trasformarsi in Vulcano nei confronti del proprio Sistema Sociale in quanto il suo scopo è quello del possesso, uso e controllo del Sistema Sociale, non la sua distruzione che equivarrebbe anche alla distruzione di sé stesso.

Vulcano è dunque l'Essere Tigre che alberga nel cuore umano. Un Essere Tigre dormiente ma pronto ad esplodere qualora le condizioni ne creino la necessità.

Scopo dei cristiani è quello di strappare quell'Essere dal cuore degli Esseri Umani riempiendo quel vuoto col terrore e il timore determinato dal loro dio. Chi è terrorizzato può facilmente essere sottomesso ed utilizzato. Al contrario, chi è Vulcano, producendo continue esplosioni di rabbia e determinazione, non può mai essere controllato e sottomesso. Ancora; chi è abituato a servirsi di servi e schiavi ha già ucciso il Vulcano dentro di sé diventando strumento docile nelle mani del Potere di Avere che si serve della sua incapacità personale per soddisfare i suoi bisogni riproducendo e perpetuando sé stesso. Quest'Essere, senza il possesso di altre mani, è incapace di esistere.

Bruciare una vita in un attimo anziché agonizzare lentamente: questo è Vulcano. Vulcano non si diverte a torturare; Vulcano uccide in un attimo senza provocare sofferenze (o provocandone il meno possibile date le circostanze). Questo era il senso di gettare dei pesciolini nel fuoco: in Vulcano la vita si spegne in un attimo dando la possibilità al corpo di Energia dell'Essere di compattare la propria Coscienza di Sé proiettandosi nell'eternità.

Quanta paura hanno i cristiani di Vulcano.

Il loro dio esige vite che si spengono lentamente nel dolore da cui attinge Energia Vitale Stagnata per cibarsene.

I servi del dio cristiano incitano a partorire dolore, aiutano chi è nella miseria a spegnersi lentamente e sono sprezzanti nei confronti di chi decide di spegnersi in un attimo, quando ritiene di non aver più speranze, anziché sottomettersi al loro dio.

Quanta paura fa loro Vulcano. Quanta paura fa la determinazione nell'esistenza degli Esseri Umani quando preferiscono bruciare piuttosto che trascinarsi lentamente al servizio di un qualche padrone, anche se spacciato per onnipotente.

Vulcano è nemico del dio dei cristiani. Alimenta il furore nel cuore degli uomini. Vulcano abita nel cuore degli uomini; nelle loro emozioni offese. Il dio dei cristiani è nascosto dietro ad aggettivi assoluti, ma vuoti di sostanza. Vulcano è l’uomo che si ribella alle offese ricevute mentre il dio dei cristiani offende ed umilia l’uomo per poterlo dominare. Il dio dei cristiani è un distruttore della vita; Vulcano è un distruttore della sofferenza.

Testo 1993

Sistemazione attuale: Marghera 16 febbraio 2015

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Vulcano, o fogo que destrói ou liberta, os Deuses na Religião Romana

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Home Page

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.