La pagina contiene:
1) La Devotio nel rito della Devotio;
2) Il rito della Devotio e la Religione Pagana;
Il racconto del rito della Devotio è stato postato sul sito religionepagana.it per questioni puramente tecniche.
Il rito consiste nell'accensione di un fuoco centrale e nella recitazione della Devotio. La Devotio è un "elenco" di Dèi ai quali viene affiancato un inento nell'oggettività nella quale viviamo.
Nella seconda parte della Devotio viene sottolineato l'intento della relazione dialettica esistente fra l'insorgenza di quel Dio nell'Essere Umano e l'intento dell'Essere Umano che porta all'insorgenza di quel Dio dentro sé stesso.
Al centro dell'elenco della Devotio ci sono le "divinità del male" quelle che insorgono nell'uomo per sé stesse e che nutrono sé stesse danneggiando la vita dell'uomo.
Si tratta di uno dei discorsi teologici della Religione Pagana.
La Devotio non vuole essere un discorso esaustivo rispetto alla Religione Pagana, ma un modello che serve al Pagano per comprendere il mondo fuori di lui e dentro di lui mettendo in relazione i due mondi al fine di perseguire i propri intenti.
Si possono cambiare tutti i nomi della Devotio, trovare altre forze, o combinazioni di forze diverse, che emergono dentro i viventi e nulla inficia la Devotio che resta un modello di teologia religiosa che si presta ad essere uno strumento che risponde alle necessità dei soggetti che la praticano.
Per questo motivo, un paio di anni fa, decisi di integrare la Devotio con delle brevi spiegazioni parafrafo per paragrafo.
In questo momento ho caricato in rete 120 riflessioni (al 09.12.2021) su circa 150 o 160 che servono per completare il ciclo.
Fu piuttosto difficile nel 1997 spiegare ad alcune persone che seguivano la trasmissione radiofonica di "Magia, Stregoneria e Paganesimo" che conducevo, il significato fattivo di "rito religioso".
Era diffusa l'idea secondo cui il rito religioso era un rito di sottomissione. Secondo molti era un rito di accettazione passiva di una realtà superiore alla quale ci si sarebbe dovuti sottomettere.
Dicevano: "Tutte le religioni sono uguali".
Le persone erano prigioniere dell'idea secondo cui i dogmi religiosi sottomettevano le persone mentre la negazione del dogma liberava le persone dalla sottomissione.
Mi fu molto difficile far comprendere che potevano esistre dogmi diversi. Dogmi che anziché sottomettere le persone servivano a garantire la libertà delle persone da chi voleva e poteva imporre loro dei dogmi che li avrebbero sottomessi.
Non è mai esistito il concetto di "religione di libertà". E' sempre esistito il concetto di "religione di verità". La "verità" (in campo filosogico-religioso) è una descrizione che sbarra la strada all'individuo perché l'individuo, giunto alla "verità" non può andare oltre. Se esistesse un oltre la "verità", magari dichiarata dal Dio assoluto e onnipotente, non sarebbe "la Verità", ma una verità relativa.
La Religione di "libertà" tiene aperto il cammino di una trasformazione continua dell'uomo che passa di verità in verità a mano a mano che svela lo sconosciuto nel quale vive. Ma soprattutto i dogmi di una "religione di libertà" censurano come il male assoluto ogni tentativo di sottomettere l'uomo o di impedire il suo cammino di conoscenza nella sua vita.
Fu un concetto complesso, difficile da far interiorizzare alle persone, ma il rito della Devotio garantiva questo.
Per questo iniziai a portare le persone, una volta all'anno, sull'Altipiano di Asiago nel comune di Rotzo. Una particolare conformazione rocciosa aveva aimentato una leggenda locale che quello fosse un antico luogo di culto precristiano. In realtà non era vero, ma le persone tendevano a crederci e il luogo era sufficientemente suggestivo e isolato da poter essere utilizzato per scopi religiosi.
Il rito della Devotio è un rito che ha lo scopo di chiamere gli Dèi affinché partecipino alle azioni che facciamo nel nostro quotidiano.
Il rito della Devotio lega gli uomini al mondo.
Anche se la Devotio cita un certo numero di Dèi rimane il simbolo di tutti gli Dèi del mondo.
Si tratta di una peculiarità della Religione Pagana che parte dal presupposto che ogni Essere della Natura è un cumulo di Dèi che si esprimono nelle sue emozioni e nelle sue emozioni e che, una volta che quel Dio insorge nella coscienza dell'individuo, manifesta sé stesso in quanto, con la sua insorgenza emotiva viene espresso dal soggetto nelle sue azioni.
In questo modo quando Venere insorge dentro di me, la mia coscienza è invasa dale tensioni emotive riconducibili a Venere e queste chiamano la Venere del mondo affinché la sorregga nei suoi intenti. Vale per Marte, Quirino, Giunone, Diana ecc.
Ogni individuo, ogni soggetto della Natura è un coacervo di Dèi che ogni tanto emergono, o lui li fa emergere, alla coscienza a seconda delle condizioni e delle necessità dell'esistenza.
Durante il rito c'è sempre un fuoco centrale che rappresenta i singoli Dèi che vengono chiamati dai partecipanti del rito.
Negli ultimi anni abbiamo trasferito la celebrazione del rito dall'Altipiano di Asiago al Bosco Sacro di Jesolo.
I riti della Religione Pagana scandiscono le tappe della vita dell'uomo. Celebrano la nascita, la conoscenza, le relazioni con gli Dèi , la morte e la vita nei mondi oscuri. Ricordano, inoltre, il passato per poter meglio costruire il futuro degli uomini.
Riti religiosi Religione Pagana
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione dicembre 2021
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.