Le Parche, usate come plurale, sono Nixe usata al singolare. Mentre Nixe appartiene al divenire dell'Essere Umano non nato e agli sforzi fatti dall'Essere Umano femminile per partorirlo, le Parche si riferiscono alle trasformazioni dell'Essere Umano adulto.
Le Parche rappresentano l'ingresso del fanciullo nell'età adulta, la sua vita sessuale e la sua trasformazione in Essere Luminoso.
Queste tre fasi, del divenire umano, non permettono facilmente la costruzione di leggende.
Le Parche sono ammonimenti all'Essere Umano di proseguire la propria esistenza lungo una via.
Ognuna di queste fasi deve essere osservata scrupolosamente. Ogni Parca è preludio dell'altra.
L'Essere Luminoso non è possibile senza una vita sessuale. La vita sessuale non è possibile senza il divenire adulto del fanciullo. Troppi fanciulli invecchiano prima di diventare adulti. Troppi adulti impongono ai fanciulli schemi comportamentali che, o in un senso (castità) o nell'altro (perversione sessuale), tendono a soffocare il divenire della loro maturità. Così costoro si trovano adulti già vecchi senza aver avuto la possibilità di crescere per fondare il proprio divenire.
Le Parche sono delle guardiane delle tappe di trasformazione della vita umana. La sua nascita, la sua trasformazione e la sua morte. Le Parche sono attente, per quanto a loro è possibile, affinché nessuno, che abbia la possibilità di diventare eterno, ripieghi su sé stesso distruggendo le proprie possibilità di eternità.
Le Parche sono le necessità del divenire umano.
Che cos'è la Libertà dell'Essere Umano?
Seguire il divenire scadenzato dalle Parche! Svilupparsi, estendendosi fino a divenire eterno.
Nei tempi più antichi, si dice che c'era una sola Parca: la trasformazione dell'Essere Umano in Essere Luminoso.
Poi i veggenti videro che per giungere a questo erano necessarie alcune cose che apparivano loro come globi luminosi nei quali l'Essere Umano si tuffava per uscirne molto più potente.
I veggenti riuscirono a distinguere due globi: riuscire a diventare adulti, non tutti gli Esseri Umani ci riuscivano, e la vita sessuale, non tutti gli Esseri Umani la praticavano.
I veggenti individuarono la Parca in tre coscienze distinte: Nona, Decuma e Morte.
In questo i poeti trovarono le affinità con le Moire della Grecia che maggiormente si prestavano per essere cantate dai poeti.
Le Parche entrarono nel mito col nome di Fata. Le Parche si esprimevano nelle trasformazioni "necessarie" allo sviluppo della vita degli Esseri della Natura. Non erano "protettrici", erano il "dio" che si esprime nel momento stesso in cui un feto si trasforma in bambino; nel momento stesso in cui bambine e bambine si trasformano in uomini e donne; nel momento stesso in cui uomini e donne si trasformano in Esseri Luminosi.
In ogni altro momento dell'esistenza, qualsiasi altro Essere poteva accedere a quelle stesse visioni perché l'oggetto di quelle visioni altro non era che il percorso della sua stessa vita e, pur usando altri nomi, indicare gli stessi momenti della trasformazione umana che i veggenti Romani indicavano col nome di Parche.
E' necessario ricordare le Parche perché è necessario ricordare quale sia la via da percorrere anche quando sembra che tutto congiuri contro gli Esseri Umani nei vari momenti della loro esistenza. Queste sono le tappe che vanno attraversate dall'Essere Umano adulto per diventare eterno, ma soprattutto, l'Essere Umano deve mettere cura e Attenzione al divenire dei propri figli, fornire loro gli strumenti affinché diventino adulti con la consapevolezza e i mezzi di assumersi la responsabilità del proprio esistere. Non ci si può permettere di soffocarne lo sviluppo dell'infanzia perché altrimenti la società perde il proprio patrimonio sociale come lo perderebbe ignorando i bisogni dei propri figli.
Gli Esseri Umano devono essere attenti nella ricerca della propria libertà rimuovendo gli ostacoli che nel proprio vissuto percepiscono come impedimenti e fastidi trasmettendo ai giovani la necessità di agire percependo e rimuovendo quanto impedisce o ostacola il loro agire. E' dall'azione dell'adulto che il bambino apprende, non dagli insegnamenti razionali (parlato) perché l'azione dell'adulto veicola anche le sue emozioni e le sue emozioni, veicolate mediante l'azione, comunicano direttamente con le emozioni del bambino.
Se l'Essere Umano adulto cercherà la libertà da ciò che egli ritiene che gli impedisca di agire sviluppando la propria Coscienza di Sé lungo la via del Se, anche i figli lo imiteranno; se l'Essere Umano adulto pregherà un dio in ginocchio, insegnerà ai suoi figli a pregare un dio in ginocchio deresponsabilizzandoli nei confronti dei problemi della loro vita in attesa dell'intervento di quel dio.
L'Essere Umano ai propri figli insegna ciò che fa e non ciò che dice, o meglio, i figli imparano ciò che dice nella misura che quanto detto descriva quanto fa e non ne sia in contraddizione.
Fu in questo modo che il feto si trasformò in bambino; che cosa il bambino ha incontrato? Riuscirà a diventare "adulto" o la sua infanzia sarà abortita e vivrà la sua vita come un eterno bambino alla ricerca di qualcuno da cui dipendere?
Le Parche, come le Moire o le Norne norrene, reggono il filo che l'individuo nato tesse con le sue azioni; con le sue scelte l'individuo forgia il proprio "destino"; e, infine, quella vita, così forgiata, sfocia nell'immenso mare della morte fisica.
L'Essere Umano fila il filo della sua vita, forgia il suo destino e trionfa nella morte. Il questo c'è un po' tutta la Religione di Roma antica.
Testo 1993
Revisionato nella forma attuale: Marghera agosto 2018
Pagina tradotta in lingua Portoghese.
Tradução para o português Parcas, formar o destino próprio na Religião Romana
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.