Lara - svelare i segreti

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Lara è come Prometeo che rubò il fuoco agli Dèi per donarlo agli Esseri Umani pagandone le conseguenze.

Lara, ruba a Giove il Potere di Avere attraverso il quale vuole soggiogare Giuturna.

Non si limita a sottrarlo, lo sparge ai quattro venti rendendo manifeste le sue intenzioni segrete. Lara rende inutile l'accordo fra Giove e le Ninfe per assecondarlo nelle sue intenzioni amorose.

Le Ninfe sono Coscienze di Sé formatesi attorno alla fonte, dove l'acqua giunge alla luce dopo essersi aperta una via nelle viscere del Pianeta.

Giove è il cielo, che avvolge la Terra, la cui Attenzione è sempre attratta dalle fonti e dalle Coscienze di Sé che presso queste vengono formandosi.

Il cielo non può ergersi a padrone della fonte come nessun Essere può ergersi a padrone di un altro Essere. C'è sempre una Lara pronta a gettare dal piedistallo, o dall'altare, chi si erge sopra.

Ogni Guardiano ha una Lara dentro di Sé.

Una Lara che lo costringe a guardare i giochi degli Esseri nel mondo del quotidiano della ragione con scetticismo e malizia. Una Lara che non gli consente mai di accettare le cose per come appaiono.

Lara, per il suo gesto, non viene premiata.

Nessuno costruisce statue agli uomini che agiscono per la giustizia degli uomini. Le statue vengono erette a coloro che creano ingiustizia affinché gli uomini, guardandole e ammirandone la grandezza, non analizzino l'ingiustizia commessa.

L'azione di Lara è descritta come "un difetto", un suo tradimento del suo abitare il mondo: è considerato tradimento il raccontare ai quattro canti del mondo quanto i potenti gli confidano in segreto per dominare gli Esseri Umani. Col segreto il "potente" costruisce l'inganno e Lara svela l'inganno danneggiano il "potente" per aiutare la sua vittima.

Difendere sé stessi, difendendo chi dà l'assalto al cielo della Conoscenza e della Consapevolezza, da chi intende troncare il cammino degli uomini non è considerato un merito dal Comando Sociale, ma una grave offesa da punire nel modo più duro e deciso.

C'è sempre un Giuda che protegge gli uomini dal criminale Gesù.

Giove le strappò la lingua.

Giove affidò Lara a Mercurio affinché la conducesse negli inferi lontano dalla luce del sole.

Si racconta che lungo la strada Mercurio fece a Lara quanto Giove voleva fare a Giuturna: "Hai voluto evitare a Giuturna di essere vittima di Giove? Sii tu, dunque, la vittima; anche questo t'insegni a mantenere i segreti del tuo padrone". Ma la storia potrebbe essere diversa. Mercurio corre veloce come messaggero degli Dèi e la violenza non appartiene agli Dèi, agli Dèi appartiene la costruzione del futuro.

Lara partorì i Lari: le voci che corrono lungo i crocicchi delle strade.

I Lari alimentano le voci e l'intuizione dentro il cuore degli uomini.

La storia di Lara è raccontata da Ovidio. Nell'epoca imperiale e, prima, nel periodo delle guerre civili, iniziarono ad imporsi una serie di credi il cui scopo era la preparazione dell'avvento del dio padrone. O, meglio, sembrava comodo e funzionale diffondere quei credi senza capire che erano il prologo all'avvento del dio padrone.

Dapprima servirono ad imporre l'imperatore e poi il dio dei cristiani di cui chiesa, papa e imperatori si autonominarono emissari.

Dal dio cristiano in forma personale (l'uomo creato a sua immagine e somiglianza) all'Essere assolutamente necessario come creatore dell'universo.

I Lari sono i crocicchi.

I Lari sono le Coscienze generate dall'incrocio di flussi di Energia Vitale e i crocicchi rappresentano non solo le intersezioni dei percorsi degli Esseri Umani ma anche le strade percorse dai loro desideri, bisogni, speranze, ansie e dolori.

Nel crocicchio si arriva, si costruiscono le relazioni, nei crocicchi si sceglie la strada da percorrere, nel crocicchio si prosegue, nel crocicchio si gira.

Nel crocicchio convergono le voci, nel crocicchio si discute, nel crocicchio escono le voci.

Lara è viva nei crocicchi.

Lara è potente nei crocicchi. La sua voce è un rombo di tuono che grida: "abbattete i piedistalli su cui si ergono gli Dèi quando pretendono di essere dei padroni"; "abbattete gli altari sui quali gli Esseri Umani vengono sacrificati!".

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera febbraio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Lara, desvendar os segredos na Religião Romana

 

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.