Giuturna e Ferentina - le Ninfe come Dee

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Giuturna è la Coscienza di Sé formatasi attorno ad una sorgente. Una Coscienza dapprima limitata alla sorgente e ai suoi frequentatori. Poi, le passioni e gli intenti di chi frequentava tale sorgente, il ruolo di tale sorgente nella società umana, il coinvolgimento emotivo della sorgente nelle emozioni degli uomini all'interno dei loro progetti d'esistenza, hanno trasformato la Coscienza nata attorno alla fonte in un Potere di Essere capace di mantenere l'equilibrio fra le Coscienze che hanno alimentato la Coscienza di quella fonte.

Questo tipo di azione era proprio dei popoli Italici. La fonte garantiva la vita e la vita alimentava la Coscienza che si formava e strutturava attorno alla fonte. Questo tipo di azioni ha portato alla nascita di numerose Conoscenze di Sé come Ferentina. La Ninfe delle fonti era una caratteristica molto profonda nel sistema religioso di Roma Antica. Erano gli uomini che parlavano al mondo e il mondo che parlava agli uomini.

Una fonte è un centro su cui convergono Linee di Tensione emotiva ed Energia Vitale della fonte stessa e degli Esseri che vivono attorno.

Quando gli Esseri Umani si stabiliscono attorno ad una fonte si relazionano con questa. Non solo attingono l'acqua, ma la curano (Venerano) e ascoltano il rumore delle acque. Queste azioni guidano l'attenzione degli Esseri Umani e stimolano l'attenzione della fonte costruendo una vera e propria unità di intenti emotivi.

La Coscienza di Sé della fonte si trasforma arricchendosi del contributo dei nuovi venuti. E, come costoro si relazionano con la fonte, questa si relaziona con loro cedendo Energia Vitale e facendo vibrare, a sua volta, le Linee di Tensione legandoli a sé. Più Esseri Umani si relazionano con la fonte, più la Coscienza della fonte si stacca dalla sua condizione originaria diventando un centro di convergenza delle Linee di Tensione di quegli Esseri Umani, dei loro bisogni e della terra stessa.

C'è un momento in cui muore la fonte e nasce la Ninfa.

Trasformazione dopo trasformazione, un giorno non sarà più il solo bisogno dell'acqua ad gli Esseri Umani, ma il bisogno di relazionarsi con quella Coscienza. Pur essendo sempre questo un centro in cui convergono Linee di Tensione di Esseri diversi che trovano nella fonte la sintesi della loro struttura emotiva, assume tuttavia caratteri diversi in relazione ai diversi bisogni trasmessi che quelle specifiche Linee di Tensione portano con sé.

La Coscienza della fonte, trasformatasi in Ninfa, può continuare ad esistere anche lontano dalla fonte (sviluppo della Coscienza di Sé lungo il cammino del Se attraverso le sue trasformazioni), ma è necessario che il parto che ha fatto nascere la Ninfa sia sostenuto da vigorose relazioni degli Esseri che la alimentano.

Quando gli Esseri Umani abbandonano le relazioni con la fonte, perché attratti da relazioni con altri centri o perché costretti ad abbandonare il luogo, questa Consapevolezza di contrae. Se è stata partorita la Ninfa, la Ninfa tende a costruire altre e diverse relazioni attraverso le quali trasformarsi. Se non è stata partorita la Ninfa o quel che resta di Consapevole dopo che la Ninfa è stata partorita, tende a contrarsi su sé stesso mantenendo il sapere e la conoscenza costruita nell'esperienza.

Quando anche la fonte si spegne e si prosciuga il potere acquisito da Ferentina e Giuturna è tale da averle trasformate in Ninfe che continuano lo sviluppo come Esseri Luminosi.

La fonte Giuturna è un insieme di marmi, ma la sua Coscienza di Sé vaga libera mentre altre fonti attendono di relazionarsi con Esseri che tranquilli siedono a rimestar pensieri mentre il gorgoglio dell'acqua accarezza le loro orecchie.

Quando i pensieri si fermano e quel gorgoglio si trasforma in parole sussurrate; non ascoltatele! Sono traduzioni folli della ragione, limitatevi a compiacervi dei flussi di piacere che il fluire delle correnti vegetative dentro il corpo, relazionandosi con quelle emanate dalla fonte, provocano. Così l'Essere Umano espande sé stesso compenetrando la fonte che si arricchisce della sua espansione.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera gennaio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Juturna e Ferentina, as Ninfas como Deusas na Religião Romana

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

Home Page

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.