La fedeltà va ai propri principi, ai propri bisogni, ai propri desideri non al proprio padrone, al proprio padre, al proprio fratello ecc. Mai mettere onore e dovere davanti ai propri principi, ai propri desideri, ai propri bisogni alla propria visione del mondo e della vita. Guai a far del dovere e dell'onore principi da opporre ai propri desideri e ai propri bisogni.
Desideri, bisogni, principii e relazione con l'oggettività devono sempre essere in armonia, mai ciò che facciamo dovrebbe stridere con ciò che avremmo voluto fare.
Caca è essenzialmente un imperativo morale nato dal cuore degli Esseri Umani in contrapposizione al volere e all'imperativo di un Comando Sociale, in questo caso il fratello Caco che ruba le mandrie a Ercole, il cui scopo è di assoggettare gli Esseri Umani imponendo sé stesso come oggetto di onore e dovere.
Caca agisce in Sé e per Sé. In obbedienza ai propri desideri e ai propri bisogni. Il verme (e chiedo scusa all'Essere Verme per il paragone) è Caco che per le sue scelte doveva chiedere adesione, sottomissione e fedeltà.
Che diritto aveva di fedeltà se non in virtù della sua forza e della sua prepotenza? Cosa abbia dato Ercole a Caca non è dato sapere, certo era in grado di soddisfare un qualche bisogno che Caco, attraverso l'imposizione dell'obbedienza al proprio dominio, ne impediva la soddisfazione.
Solo l'imbecille che si spacciava per figlio del macellaio di Sodoma e Gomorra chiede ciò che Caco imponeva a Caca.
"Giuda; lo avrebbe tradito." Tuona Giovanni evangelista. Balle! Anche se la descrizione di Giovanni fosse vera (e non lo è, è solo costruita per fini di propaganda) Giuda avrebbe comunque agito in Sé, seguendo le proprie convinzioni con le proprie determinazioni mentre l'imbecille che si spacciava per figlio del macellaio di Sodoma e Gomorra chiedeva adesione acritica alle proprie affermazioni con cui si spacciava come padrone degli uomini in quanto figlio del padrone degli uomini.
Caca, dunque, ribadisce con forza il diritto alla libertà. Non una libertà qualsiasi, ma alla libertà del proprio corpo e della propria azione per costruire il proprio Potere di Essere. Vi giunge, onorata Essa stessa come Essere Eterno; eternamente presente nel cuore degli Esseri Umani.
Libertà di non sottostare ad onore e dovere ma di vivere e di agire in Sé!
Questa è Caca!
Questo modo di aire, come Essere, vive in noi, spesso soffocato dall'imperativo morale imposto dal Comando Sociale e sorretto dalla disperazione di chi, tagliando i ponti con l'esistente, abbisogna di un bastone per la propria vecchiaia.
Così Caca messa a tacere, da onore e dovere imposti ma estrani all'Essere Umano, si manifesta mediante atti di insoddisfazione e intolleranza. Piccole rabbie circoscritte. Chi non è in grado di liberarsi dal proprio Condizionamento Educazionale socialmente imposto, vive i conflitti fra l'osservanza dei comportamenti imposti e il bisogno di seguire un sentiero per lo sviluppo del proprio Potere di Essere spezzando i dogmi dell'educazione.
Quando Caca muore dentro l'Essere Umano, muore la speranza verso la libertà; muore lo stimolo per lo sviluppo del proprio Potere di Essere.
Quando muore Caca, l'Essere Umano si trova già da tempo in ginocchio, assoggettato agli imperativi obbedendo ai quali chi non ha più divenire né soddisfa i propri bisogni e la sua azione si riduce a riprodurre le difficoltà esistenziali che la società ha imposto a lui.
Ricordare Caca significa ricordare sé stessi come un piccolo universo nell'Universo.
Significa ricordare come la soddisfazione dei propri bisogni avvenga in una situazione oggettiva armoniosa dove nessuno è costretto ad inginocchiarsi davanti a qualche padrone vigliacco, dio fellone, perché è stato privato della capacità di attingere l'intento e scopo delle sue azioni da sé stesso.
Ricordare Caca è riconoscere ciò che noi facciamo in un mondo che agisce nei nostri confronti. Ricordare Caca significa che noi scegliamo.
Ricordarci di Caca serve per non dimenticare cosa è e cosa non è importante in ciò che facciamo e nelle scelte che mettiamo in atto nella nostra vita.
Testo 1993
Revisionato nella forma attuale: Marghera 02 febbraio 2017
Pagina tradotta in lingua Portoghese
Tradução para o português Caca, fidelidade a si mesmos na Religião Romana
Il sentiero d'oro: gli Dèi romani |
La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona
Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona
La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio
Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne. |
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
I Romani erano costruttori di PontiPonti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi |
La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.