La violenza che fa inorridire:
la violenza dei cristiani

di Claudio Simeoni

Idee e riflessioni sulla società

 

La manifestazione contro la violenza alle donne fatta a Roma il 24 novembre 2007 è importante per comprendere la VIOLENZA CHE FA INORRIDIRE.

I media parlano di violenza, di omicidi, di ferimenti, nei confronti delle donne e dei bambini e, di volta in volta, indicano un mostro responsabile di tali omicidi e di tali ferimenti.

I media applicano un principio di violenza inaudita nell'indicare il "mostro" di turno. Non si tratta di dire che quella persona non sia materialmente responsabile di tali atti, ma si tratta, dal punto di vista dei media, di nascondere l'origine di tali atti. Come se gli atti di violenza fossero manifestazione della malvagità innata dell'individuo e non dei suoi processi di adattamento a stimoli, socialmente imposti, che ne hanno determinato il suo divenuto.

I media e i giornali hanno uno scopo. Uno scopo preciso. Nascondere le cause che determinano il divenuto dell'individuo che mette in atto azioni distruttive o violente nella società civile.

Tutti i media, indistintamente, hanno un solo scopo, allontanare da loro la responsabilità degli atti di violenza che vengono fatti nella società civile. Mettere delle ragazze nude in un programma televisivo fa piacere allo spettatore, alza gli ascolti e rende gradevole lo spettacolo, qualunque esso sia. Diverso è quando i seni delle ragazze diventano l'unica cultura popolare rappresentata dai media ed usata per sbeffeggiare, deridere e offendere la cultura nazionale e i bisogni delle persone. Quanto dietro ai seni delle ragazze si nascondono stragi e terrori. Quando dietro i seni delle ragazze si nascondono le violenze sui bambini. Quando dietro ai seni delle ragazze si giustifica la violenza domestica. Quando dietro ai seni delle ragazze si nasconde il pericolo sui posti di lavoro. Quando dietro ai seni delle ragazze si nascondono i problemi scolastici o si giustificano molte forme di violenza fra coetanei. Dopo di che, ci sono altri media che per nascondere l'origine della violenza nella società civile, an ziché ricercarne le cause, criminalizzano i seni delle ragazze in televisione affermando che è questa rappresentazione a spingere le persone ad atti criminali.

Non si tratta solo di propaganda, ma si tratta di una cosa molto più grave: i media favoriscono la violenza nella società civile.

Dobbiamo leggere le statistiche per scoprire come la violenza su donne e bambini sia attuata, principalmente, all'interno delle relazioni familiari e abbia nelle relazioni parentali la giustificazione dell'atto da parte del violentatore. Il violentatore legittima la sua violenza proprio attraverso la relazione parentale forte del controllo culturale ed emotivo che esercita sulla vittima.

Il controllo culturale ed emotivo sulla vittima è quanto inorridisce. Il carnefice è una figura istituzionalizzata, sia a livello giuridico che a livello culturale, che attraverso il proprio ruolo, nella relazione con la vittima, pretende di esercitare una forma di diritto morale.

Nelle statistiche, dalle denuncie delle donne che hanno subito un tentato stupro (da La Repubblica 2007) scopriamo (scopriamo è la parola esatta perché i media hanno provveduto a nascondere la drammaticità della situazione presi da altri interessi) che il 37,9% delle azioni è fatta dal partner, il 27,4% da un conoscente, il 9,5% da amici, il 7,9% da un collega e il 5% da un parente. Tutte persone che hanno relazioni sociali con le vittime e solo il 16,4% subisce tentati stupri da estranei.

Lo stupro, dunque, è una sorta di riaffermazione del potere dello stupratore nella relazione sociale con la donna o col bambino.

Una riaffermazione che ha la sua legittimità nella cultura trasmessa e negli adattamenti che a quella cultura il violentatore ha messo in atto.

Ciò che inorridisce è questo!

Le botte o la violenza sessuale in sé non sono distruttive per le persone, lo diventa quando quella violenza penetra nella struttura emotiva distruggendo la capacità di determinazione psichica della persona nel mondo in cui vive. Inorridisce quando l'azione di violenza fisica ha il preciso scopo di impedire alla persona di esercitare la propria determinazione emotiva nel quotidiano ricattandone sentimenti emozioni e quell'investimento relazionale che la persona aveva fatto nel corso della propria vita. Quando chi ami ti massacra di botte perché pretende un comportamento. Chi uccide la struttura psichica non sono tanto le botte, quanto la rottura di quella relazione sulla quale si era investito la propria struttura emotiva: "Io, sfuggita alle botte dell'uomo che amavo. Dovevo fare sempre quello che lui decideva. E bastava un gesto, una parola, un rifiuto per ricevere insulti e botte." (La Repubblica 21.11.2007)

La violenza che inorridisce è quella violenza che sancisce il dominio psichico della persona e, guarda caso, avviene proprio dentro alla famiglia e, in misura minore, sui luoghi di lavoro. Là dove le persone possono essere ricattate emotivamente (in famiglia) o economicamente (sui posti di lavoro).

C'è una sorta di dominio psicologico dell'aguzzino nei confronti della vittima a monte della violenza ed è esattamente quella condizione che i media, giornali e televisioni, vogliono nascondere per consentire alla violenza sulle donne e sui bambini di poter esprimersi in tutta "libertà" salvo strapparsi i capelli e indicare il mostro di turno quando un episodio, più efferato di altri, si presenta alla cronaca.

A fondamento della violenza sulle donne, sui bambini, sui sottoposti nei posti di lavoro, sulle persone detenute dall'autorità giudiziaria, c'è sempre la stessa pulsione di ordine educazionale, sociale, culturale, in aperta violazione delle norme sociali come costituzionalmente determinate.

In queste forme di violenza, l'altro è considerato, nella testa dell'aguzzino, un soggetto privo di diritti: "Hai firmato il contratto coniugale? E ora fai ciò che prevede e se non lo fai ti violento! Sei mio figlio e se non fai quello che voglio io ti massacro; sei mio figli e come tale se ho voglia di farti violenza fisica devi subirla, perché tu "devi onorare il padre e la madre"! Sei il mio dipendente, io ti do' il lavoro e tu mi devi essere grato e se ti faccio violenza tu la devi subire come atto di gratitudine! Hai fatto il reato, e allora ti massacro di botte nel posto di polizia, tu sei un emarginato, mica sei Berlusconi!" Tutte queste forme di violenza vengono legittimate da chi fa la violenza proprio per il dominio che il violentatore ha sulla sua vittima. Diverso è per le attività di mobbing o di bullismo in cui le finalità dell'atto sono quelle di costringere chi subisce la violenza a accettare il ruolo di vittima, ma è ancora riconosciuto dagli aguzzini un loro possibile concorrente.

Da dove nasce questo tipo di ideologia della violenza che fa inorridire in quanto priva le persone dei loro diritti?

Dall'ideologia cristiana imposta mediante la struttura educativa nella società civile in antitesi alla morale Costituzionale.

In una società monarchica, l'educazione cristiana era perfettamente funzionale con la gerarchia di dominio sociale, in una società democratica l'educazione cristiana costruisce degli individui inadeguati alla società civile. Se la violenza alle donne, specialmente in famiglia, era una condizione normale nella società monarchica e nella morale cattolica, diventa delitto, prevaricazione e orrore in una società in cui gli individui sono dei soggetti di diritto Costituzionale in ogni fase della loro vita, in ogni ruolo sociale occupato, in ogni funzione sia legittima che illegittima. Un individuo non può mai essere costretto a prescindere da sé stesso, sottoposto a violenza per essere ridotto a bestiame privo di volontà e di diritti.

Può forse stupire questa notizia di oggi anche se accaduta in Nuova Zelanda?

26 novembre 2007
Nuova Zelanda: donna accecata e uccisa durante esorcismo

WELLINGTON (Nuova Zelanda) - Dalla Nuova Zelanda arriva una notizia che sembra uscita da un film dell'orrore. Janet Moses, una giovane di 22 anni, e' stata uccisa lo scorso mese di ottobre da una quarantina di parenti durante un esorcismo. La donna ha prima subito l'asportazione degli occhi, poi le e' stata iniettata dell'acqua in gola, prima di essere annegata. Lo ha reso noto il quotidiano locale 'Dominion Post', precisando che la famiglia della donna uccisa ritiene di essere vittima di una maledizione da quando uno dei suoi membri ha rubato una statua di pietra da un pub. La stessa sorte e' poi toccata alla cugina 14enne di Janet Moses, ma l'adolescente e' riuscita a sopravvivere ed e' ora ricoverata in gravi condizioni in un ospedale, dove e' stata sottoposta a un intervento d'urgenza nel tentativo di salvarle la vista. (Agr)

Oppure questa notizia?

Imola, 26.11.2007 ore 09:52
IMOLA: ITALIANA TROVATA MORTA IN CASA CON SEGNI SU COLLO

Una donna italiana di 38 anni, le cui generalità non sono ancora note, è stata trovata morta nella sua abitazione a Toscanella di Dozza, nell'Imolese. Non si conoscono ancora le ragioni del decesso. I carabinieri stanno indagando per capire, con l'aiuto dei periti, se la donna - che presenta alcuni segni al collo - possa essere stata uccisa o meno. Il marito, da cui era divisa, date le ultime notizie, è stato arrestato. Nella casa c'erano due figli di 15 e 14 anni che, da quello che si dice in queste primissime ore, non si sono accorti di nulla.

E sono notizie di oggi, 26 novembre 2007. Se frughiamo nella stampa ne troviamo centinaia di notizie simili. Ebbene, tutti questi delitti avvengono perché vengono violate la nome della Costituzione nell'educazione dei bambini. I responsabili di tali delitti sono le Istituzioni che, violando il dettato Costituzionale, impongono ai bambini un'educazione di prevaricazione in nome di un crocifisso e non trasmettono le norme morali della Costituzione e tanto meno le modalità di relazione fra le perone che la Costituzione prevede.

La violenza che inorridisce è quella violenza che costruisce nella persona violentata uno stato di prostrazione psichica che gli impedisce di chiedere giustizia o di rivendicare i suoi diritti. La violenza che inorridisce è quella violenza che incide nella struttura emozionale delle persone impedendo loro di troncare quella relazione violenta perché non hanno mezzi, conoscenza o consapevolezza per poterlo fare. Mezzi, conoscenza e consapevolezza che sono stati sottratti loro dalle Istituzioni che avrebbero dovuto fornirli per attrezzare i cittadini affinché possano vivere nella società civile e contribuire a "concorrere al progresso materiale o spirituale della società".

La violenza che inorridisce è la violenza che proviene dall'ideologia cristiana che si contrappone e sovrappone all'ideologia del rispetto della persona propria della Costituzione della Repubblica. La violenza che inorridisce è la violenza voluta da individui che all'interno delle Istituzioni non hanno rispetto né attenzione per il dettato Costituzionale ma, ritenendosi in diritto di vessare i cittadini in quanto loro "sono l'istituzione, esenti da doveri e sottratti dall'essere perseguiti dagli organi competenti, preferiscono stuprare la capacità critica dei bambini costruendo degli adulti inadeguati che sapranno veicolare la loro sessualità solo all'interno della violenza prevaricatrice nei confronti dei più deboli. Saranno poi magistrati giuridicamente corrotti e moralmente vigliacchi che perseguiteranno tutte quelle azioni che le persone vessate e violentate metteranno in essere per non soccombere a quella violenza che i magistrati stessi, con le loro azioni paranoiche e farneticanti, collaborano per imporre alla società civile.

Marghera, 26 novembre 2007

NOTA: I cristiani e le Istituzioni scoprono solo dopo 10 anni (da questo scritto) la strage del femminicidio. Se non fermeranno il dio padrone cristiano e i modelli sociali che impone nella società, le loro chiacchiere serviranno solo ad alimentare il genocidio in corso.

Idee e riflessioni sulla societa'

La lotta del cristianesimo contro le antiche religioni non è una lotta di idee, ma un insieme di crimini che oggi classificheremmo come terroristici e mafiosi. Tutt'oggi tali crimini continano nonostnte le leggi democratiche. Leggi che vengono disattese da cattolici che occupano ruoli Istituzionali.

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Claudio Simeoni

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Società civile e libertà

La società, in cui viviamo è importante e permettere ai cristiani di distruggere i sacri principi Costituzionali è un delitto la cui pena sarà pagata dai nostri figli.