Indice commento dell'Upanisad Brhadaranyaka
E' scritto nell'Upanisad Brhadaranyaka:
Il giorno sorse dopo il cavallo come il mahiman situato davanti; il suo luogo d'origine è nell'oceano orientale. La notte sorse dopo il cavallo come il mahiman situato posteriormente; il suo luogo d'origine è nell'oceano occidentale. L'uno e l'altro sono sorti come mahiman ai due lati [del cavallo].
Come Haya (destriero) è la cavalcatura degli DEI, come Vajin (stallone) è la cavalcatura dei Gandharva, come Arvan (corsiero) è la cavalcatura dei Demoni, come Asva (cavallo) è la cavalcatura degli Uomini. L'oceano è a lui legato con vincoli di parentela, l'oceano è il luogo d'origine."
Scrive Esiodo:
"Da Notte provennero Etere e Giorno che lei concepì a Erebo unita in amore."
In questo passa si passa a concepire il cavallo non più come oggetto sacrificato, ma come inizio del percorso di trasformazione dell'universo. L'Universo, attraverso l'immagine del Cavallo, sta per giungere in un luogo, in una destinazione. Questo luogo e questa destinazione è la Coscienza universale. E' il raggiungimento della Coscienza di Sé del tutto attraverso il raggiungimento e la cavalcata di trasformazione di ogni sua parte.
Si trasformano gli DEI, si trasformano i Gandharva (Esseri semidivini, musici celesti), si trasformano i Demoni, si trasformano gli Esseri Umani. Tutti cavalcano verso quella destinazione. Ognuno cavalca con la specificità della sua cavalcatura, con le determinazioni che gli sono state fornite dalla sua specie: col suo specifico destriero.
Quando l'universo si è messo in moto, ecco emergere da esso le trasformazioni, il mutamento. Il mutamento è scadenzato dallo scorrere del tempo, dal susseguirsi della notte al giorno.
In Esiodo il veggente vede Nera Notte dalla quale emerge il giorno. In Esiodo il tempo viene dopo. Generato da Gaia per effetto dell'azione di Urano Stellato. Nell'Upanisad Notte e Giorno sono effetti del sacrificio del cavallo.
Prospettive diverse!
Però nell'Upanisad i soggetti esistenti che il veggente individua montano le loro cavalcature e iniziano a percorrere un sentiero. In Esiodo la generazione degli DEI è il sentiero stesso!
Per gli Orfici, Nera Notte è la madre di tutte le trasformazioni. L'utero del tempo. Un tempo primordiale dal quale l'esistente emerge.
L'Upanisad, anche se si rivolge a categorie specifiche della vita, è come se dicesse: "Cavalcate, cavalcate guerrieri, sempre alla fine del tempo giungerete e alla fine del tempo ricostruirete la Coscienza di Sé Brahama!"
Cavalcate e trasformatevi!
Cavalcate e trasformatevi che manifesta la vostra esistenza.
Sono chiarificatrici del pensiero che vogliamo esprimere le parole di Walter Otto:
"Questa conoscenza di Dèi che riempie il tutto, che non solo stanno nel mondo, non ha nulla a che fare col panteismo. Tutto quello che è sostanziale e vero, si potrebbe dire, rivela una figura divina. Ma l'inverso è più esatto: le figure divine sono quelle che rivelano tutto ciò che è sostanzialmente vero. Già qui noi vediamo tutto ciò che sarà più chiaro in seguito: che i Greci poterono attuare così profondi sguardi nei mille tesori dell'Essere, perché le figure degli Dèi aprirono loro gli occhi."
Cavalcare nell'immenso di Dèi che cavalcano è un modo di indicare la via dell'infinito per ogni Essere, qualunque sia la sua natura; qualunque sia il suo divenuto; qualunque siano i mezzi che usa per percorrere il proprio sentiero.
Giugno 2005
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo P.le Parmesan, 8 30175 – Marghera Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.