Indice commento dell'Upanisad Brhadaranyaka
Le Upanisad sono i testi religiosi alla base dell'antica religione dell'India.
"La maggior parte degli studiosi delle Upanisad vediche considera più antiche, nell'ordine, la Brhadaranyaka Upanisad..." Dall'analisi dei testi viene datata attorno al VII° secolo VI° a.c. come elaborazione di testi precedenti.
Per dare un'idea della loro antichità diciamo che la Teogonia di Esiodo si colloca fra l'VIII° e il VII° secolo a.c.
L'elaborazione della Teogonia di Esiodo, secondo la maggior parte degli studiosi, introduce tutta una serie di elementi propri della Teologia-filosofia orientale propri degli Ittiti e dei Babilonesi.
A tal proposito, scrive Mario Untersteiner in "La fisiologia del Mito" ed Bollate Boringhieri:
"Converrà ora ricordare un'altra Teogonia, la Storia Fenicia di Sanchuniathon. Le vicende di dèi che in essa si narrano costituiscono un ulteriore parallelo con i miti di Kumarbi, e quindi con Esiodo, come aveva subito avvertito il Guterbock, il quale postulò diretti influssi hurriti sulla Storia Fenicia. La prova è sorpresa nelle tavolette in lingua hurrita scoperte a Ras Shamra (Ugarit), tavolette di contenuto culturale-mitico, che, con le loro coincidenze, dimostrano influssi hurriti e non della Grecia classica, sulla mitologia fenicia e, inoltre, la credibilità, un tempo posta in dubbio, di Filone di Biblo, che ha raccontato questa cosmologia Fenicia. Senza entrare nei dettagli basterà ricordare che anche Sanchuniathon ci racconta di una successione di quattro divinità, non senza il motivo della mutilazione. Naturalmente i rapporti fra quesyte due teogonie e quella esiodea sono evidenti soprattutto per il concetto della "successione degli dèi" nel governare il mondo. Tuttavia si deve subito far notare che Esiodo, cioè lo spirito greco, ha dato a queste Teogonie Orientali un'impronta e un tono nuovo."
Proviamo a leggere la prima parte, quella relativa alla nascita dell'universo (cosmogonia) della Brhadaranyaka Upanisad:
"Om! In verità la testa del cavallo sacrificale è l'aurora, l'occhio è il sole, il respiro è il vento, la bocca spalancata è il fuoco universale, il corpo è l'anno. Il dorso del cavallo sacrificale è il cielo, il ventre è l'atmosfera, l'inguine è la terra, i fianchi sono i punti cardinali, i lombi sono i punti intermedi, le membra sono le stagioni, le articolazioni sono i mesi e le quindicine, i piedi sono i giorni e le notti, le ossa sono le costellazioni, le carni sono le nubi. Il cibo che si trova nello stomaco è la sabbia, gli intestini sono i fiumi, il fegato e i polmoni sono le montagne, i peli sono le erbe e gli alberi, la parte anteriore è il sole oriente, la parte posteriore è il sole dell'occaso. Quando spalanca la bocca si ha il lampo, quando s'agita si ha il tuono, quando orina piove, il suo nitrito è la parola."
Il giorno sorse dopo il cavallo come il mahiman situato davanti; il suo luogo d'origine è nell'oceano orientale. La notte sorse dopo il cavallo come il mahiman situato posteriormente; il suo luogo d'origine è nell'oceano occidentale. L'uno e l'altro sono sorti come mahiman ai due lati [del cavallo]. Come Haya (destriero) è la cavalcatura degli DEI, come vajin (stallone) è la cavalcatura dei gandharva, come arvan (corsiero) è la cavalcatura dei demoni, come asva (cavallo) è la cavalcatura degli uomini. L'oceano è a lui legato con vincoli di parentela, l'oceano è il luogo d'origine."
Tratto da Upanisad Vediche ed. Tea a cura di Carlo della Casa ed. 1988.
E' importante che, al di là della descrizione culturale (a Roma Antica l'anno iniziava con il sacrificio del Cavallo da guerra in marzo e il periodo "attivo" terminava in ottobre col sacrificio di ringraziamento sempre col Cavallo da guerra), noi notiamo che l'universo sorge dal "sacrificio". Il sacrificio era ed è inteso come l'annientamento di una Coscienza di sé in funzione di....
Quanto viene dopo è "GERMINAZIONE DEL PRESENTE DOPO IL SACRIFICIO!"
E' quella che viene definita nelle Teogonie la successione degli Dèi "non senza mutilazione", cioè non senza sacrificio.
Il nuovo che germina trasforma e sacrifica una parte del vecchio che torna a manifestarsi in forma diversa nel nuovo. Urano Stellato non scompare per l'azione di Cronos. Nella descrizione viene mutilato. Ma dalla sua mutilazione emerge quanto si manifesta all'interno delle condizioni di Cronos. Urano Stellato continua il suo processo di trasformazione mentre il lettore sposta la sua attenzione, da quel momento, su un altro processo di trasformazione che da Urano Stellato è emerso. La sposta al punto tale che alcune Teologie dimenticano come Afrodite sia una manifestazione di Urano Stellato fra i figli di Cronos, per trasformarla in una manifestazione di Zeus all'interno degli Esseri della Natura.
Il sacrificio, da cui il nuovo emerge, è presente in tutte le antiche religioni. Il nuovo emerge perché il costruttore del nuovo si è aperto uno spazio nel vecchio che lo ha preceduto e dal quale è emerso. Si è appropriato di qualche cosa manifestando sé stesso. Ha costretto il vecchio che lo ha preceduto e dal quale è germinato a cedergli qualche cosa: lo ha sacrificato! Lo stesso "vecchio", costruendo le condizioni affinché il nuovo germini: si è sacrificato!
E' per questo motivo che non può essere accettata nelle Antiche religioni una separazione fra Materia, sostanza dei soggetti figli dell'Essere Natura, e la mente o lo spirito.
(Data file: 17 settembre 2005)
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo P.le Parmesan, 8 30175 – Marghera Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.