Skitopolis é l'attuale città di Beth Shean nella Giordania occidentale.
Il campo di sterminio di Skitopolis fu voluto dall'imperatore cristiano Costanzo [si parla, naturalmente di Costanzo figlio di Costantino] che teneva in piedi il proprio potere attraverso un vasto apparato di polizia segreta applicando metodi di terrore gratuito.
Nel 359 d.c. a Skitopolis venne istruito un processo contro dei seguaci delle Antiche Religioni che avevano interpellato Oracoli, indossato simboli religiosi o avevano passeggiato di notte fra le tombe.
L'istruttoria fu affidata, dall'imperatore, a Paolo soprannominato "Tartareus" che era noto per la sua abilità nel trarre profitto dalle torture e dalle sofferenze altrui. Secondo Ammiano, Costanzo inaugurò in Palestina un vero e proprio regime di terrore. Gli storici contemporanei dicono delle informazioni di Ammiano: "Le fonti, a quanto ci consta, sono di prima mano e solo raramente letterarie" [da diz. Antichità Classiche - Garzanti Voce Ammiano Marcellino ]
Questo Paolo sembra originario della Spagna e forse cristiano ariano. Era entrato nella carriera politica come persecutore di chi era accusato di altro tradimento. Sembra che fra le sue imprese ci fosse la persecuzione contro i cristiani Donatisti in Africa, e i seguaci di tale Silvano che dopo aver combattuto al fianco di Costanzo si é trovato invischiato in beghe e gelosie di corte e diffamato attraverso false lettere (sembra che i cristiani hanno sempre avuto questa pratica di diffamare gli avversari per poterli torturare e ammazzare). Fu assassinato da sicari di Costanzo detti "braccati" e "cornuti". L'imperatore cristiano Costanzo dispose che tutti i suoi amici e i sostenitori di Silvano fossero sottoposti a tortura.
Il processo contro i seguaci delle Antiche Religioni nel campo di sterminio di Skitopolis fu una farsa.
Il giudice legittimo del procedimento fu rimosso. Tale Ermogene fu travolto dalle ire dei cristiani in quanto era noto per aver interpellato gli Oracoli alla corte di Licini, ma soprattutto perché amava trascorrere parte delle sue giornate nel tempio di Dike (Giustizia).
Al suo posto venne scelto il cristiano Modesto. Un giudice carrierista buono per tutte le stagioni. Domizio Modesto, della corte di Costanzo, a seconda delle convenienze cambiava di religione: un vero trasformista. Cristiano sotto Costanzo, si convertì al "paganesimo" sotto Giuliano. Dopo la morte di Giuliano si fece battezzare da un cristiano ariano e al servizio di Valente (cristiano ariano) perseguitò con zelo i cattolici (fra i quali il padre della chiesa Basilio). Con Basilio, poi, non mancò di intrattenere relazioni epistolari. Tutto questo trasformismo gli assicurò grandi ricchezze. Iniziò la carriera come povero e la terminò come uno dei maggiori proprietari terrieri dell'epoca.
Questo personaggio non esitò a far massacrare tutti i seguaci della Antiche Religioni poveri del campo di concentramento di Skitopolis. Anche per atti assolutamente irrilevanti, come aver indossato un simbolo religioso contro la malaria, mentre risparmiò la vita a seguaci delle Antiche Religioni ricchi o nobili (non si sa mai).
Sempre nella stessa zona, in Palestina, aveva imperversato Gallo, cugino di Costantino sfuggito agli eccidi del 337d.c.. Un buon cristiano che minacciava continuamente Giuliano pretendendo che ritornasse al cristianesimo. Nel 351 d.c., anno della sua nomina a Cesare trasferì le reliquie di san Babila nel celebre santuario di Apollo a Daphne profanando il luogo di culto delle Antica Religione.
Per capire come pote' essere costruito il campo di sterminio di Skitopolis é necessario inquadrarlo nell'attività dell'imperatore cristiano Costanzo e dell'attività di distruzione sistematica messa in atto dai cristiani. Un vero e proprio regno del terrore.
Nel 346 d.c. fu imposto, con editto, l'immediata chiusura dei templi cittadini e nel 356 d.c. la chiusura di tutti i templi senza eccezione.
"In tal modo gli uomini malvagi non avrebbero più potuto far del male: questa era la giustificazione ufficiale per l'attacco che si stava sferrando contro gli edifici di culto pagani."
L'imperatore cristiano Costanzo aveva decretato la confisca dei beni e la morte per chi entrava nei Templi o faceva dei sacrifici dicendo che "su chi compie misfatti si abbatterà la spada della vendetta". Costanzo fu il primo imperatore a perseguitare a morte i seguaci delle Antiche Religioni e SOLO PER ESSERE SEGUACI DELLE ANTICHE RELIGIONI!
Scrive Libanio su Costanzo:
"ha ereditato dal padre la scintilla del male, e da essa aveva fatto divampare un grande incendio, saccheggiando le ricchezze degli déi, distruggendo i templi, ignorando i precetti divini."
Scrive Karlheinz Deschner:
"Nel 358, l'imperatore minacciò di punire con la tortura anche gli uomini della sua cerchia che godevano di una posizione di privilegio, nel caso in cui fossero ricorsi ad indovini o a maghi. Se il colpevole negava, la pena inflitta doveva essere particolarmente crudele: egli veniva, infatti, consegnato ad uno strumento di tortura in forma di cavallo di legno che ne dilaniava le carni con artigli di ferro. Supplizi e tormenti ben si accordavano con l'idea di fede del sovrano, come con quella di numerose generazioni di cristiani. "La sincerità delle sue convinzioni religiose fuga ogni dubbio... La fede cristiana non era per Costanzo vuota formula, ma norma di vita che investiva non solo la sfera della morale e della religione, ma la totalità della persona dell'imperatore" (Schultze). [Schultze Geschichte, I, p. 73, pp 89s.]"
I cristiani si diedero a violare altari e templi Pagani. Cirillo a Eliopoli divenne famoso per le sue distruzioni e il suo odio. Il sacerdote Marco, in Siria, fece distruggere un santuario (poi Giuliano si adirò). I cristiani in Cappadocia rasero al suolo il tempio di Zeus e quello di Apollo. Ad Alessandria in Egitto il cristiano Georgios distrusse un cospicuo numero di santuari. Spesso i cristiani prendevano le armi gli uni contro gli altri. Fu un'ondata di feroci distruzioni che, sollecitata dall'imperatore Costanzo, si scatenò in tutto l'impero.
La violenza fu soprattutto contro il sentimento religioso. Ambrogio, per disprezzare il sentimento religioso Antico, scrive:
"Dunque anche la nostra fede é la messe dell'anno; la grazia della Chiesa é la vendemmia dei meriti, in virtù della quale sin dall'origine del mondo verdeggiava nei santi, ma negli ultimi tempi si é diffusa tra i popoli, perché tutti si accorgessero che la fede di Cristo non é penetrata in anime novizie (ché non c'é vera vittoria senza avversario), ma, dopo aver scacciato la credenza che dominava prima, si é giustamente preferito il vero."
E ancora:
"Se i vecchi riti le andavano bene, perché la medesima Roma si diede a riti stranieri? Lasciamo stare la terra lastricata a caro prezzo e le capanne pastorali fulgenti di oro degenere. Ma, per rispondere punto per punto alle loro lamentele, perché hanno accolto gli idoli delle città conquistate e gli déi vinti e i riti stranieri, zelanti imitatori di una superstizione esotica? Da dove hanno preso il culto di Cibele che lava il suo cocchio nelle acque dell'Almone, simbolo di un altro fiume? Da dove i preti frigi e le divinità, sempre invise ai Romani, della nemica Cartagine? Quel nume che gli Africani adorano come Celeste e i Persiani come Mitra, i più l'adorano come Venere, il nome é diverso, la divinità é la stessa. Così credettero dea anche la vittoria, che certo é un dono, non una potenza: si dona, non domina, grazie alle legioni, non al potere delle religioni. E' dunque una grande dea quella dovuta al numero dei soldati o donata dall'esito delle battaglie!"
Tutto per offendere il sentimento religioso del vecchio Simmaco il quale non si avvede che all'Antica Pietas i cristiani hanno sostituito il "pietismo sanguinario" che premette la strage di chi non si mette in ginocchio.
Scrive Gregorovius in "Storia di Roma nel Medioevo" Vol. primo ed. Universale Tascabile Newton:
"A Roma i cristiani trionfarono al punto che Serena, moglie di Stilicone, entrata nel Tempio di Rea, prese dal collo della DEA il suo prezioso gioiello e se lo mise indosso. L'ultima Vestale, che aveva assistito a quest'oltraggio versando lacrime di disperazione, pronunciò contro Serena e tutta la sua stirpe la maledizione della DEA; e questa maledizione si adempì. La Sacra Fiamma di Vesta si spense per sempre. Le voci delle Sibille e dell'Oracolo Delfico non parlarono più. [nota Gregorovius: I santuari di Vesta rimasero nelle tenebre per lunghi secoli e furono riportati alla luce soltanto nel 1883. Nota Claudio Simeoni: dopo l'unità d'Italia e la sconfitta del Vaticano!]
Serena, moglie di Stilicone, subì la maledizione dell'ultima Vestale.
Durante l'avanzata di Alarico, Serena fu accusata dal Senato di cospirazione col nemico. Galla Placidia firmò la sua condanna a morte e a Serena, come qualche anno prima a Stilicone, fu tagliata la testa. La testa le fu tagliata per questioni di potere fra cristiani, ma ancora si ricordava:
"... della morte di Serena addusse come vero motivo la vendetta di Cibele (Rea), all'immagine della quale ella, anni prima, aveva strappato una collana per adornarsene."
Ma com'era la situazione sociale imposta dal cristianesimo attorno al 400 d.c.?
"Il cristianesimo, alieno da interessi contingenti, non aveva mai proposto l'abolizione della schiavitù né aveva mitigato la condizione del lavoratore e quella del contribuente: c'era chi, per pagare le tasse, vendeva schiavi i propri figli. Era uno stato caserma, concepito da imperatori ossessionati dal problema della difesa; venuti su dalla gavetta, essi non disponevano di altra esperienza se non quella militare."
E' in questa situazione che viene inventato il Campo di Sterminio per i Pagani.
"Pene atroci erano previste per eretici, pagani, disertori, evasori fiscali, apostati, banditi, adulteri, seduttori: la tortura era prassi normale."
Non abbiamo notizia di quante persone furono sterminate nel campo di sterminio di Skitopolis. Quello che sappiamo é che la logica dello sterminio del diverso, un concetto fondamentale della bibbia dei cristiani, ha in Skitopolis la sua pratica attuazione che continuerà nei secoli.
I seguaci delle Antiche Religioni hanno resistito come hanno potuto davanti ad una ferocia finalizzata alla sottomissione dell'individuo che non ha mai avuto dei precedenti nella storia dell'uomo.
Nel 357 d.c. Costanzo fa togliere la statua della DEA Vittoria dal Senato Romano collocata da Augusto e proveniente da Taranto. Davanti a quella Statua i Senatori giuravano fedeltà all'Imperatore. Davanti a tanto oltraggio piange e si lamenta per l'offesa al proprio sentimento religioso il vecchio Senatore Simmaco.
Nel suo ricordo, dice Simmaco:
"Non si pensi che io difenda solo la causa della religione: da fatti di questo genere sono nate tutte le disgrazie della Romanità. La legge degli avi aveva onorato le vergini Vestali e i sacerdoti con un modesto vitalizio e misurati privilegi. Tale sovvenzione durò inalterata fin quando ignobili esattori trasferirono alla paga di infimi facchini il sussidio alimentare della sacra castità. Ne conseguì una carestia e l'aspettativa di tutte le province fu delusa da un misero raccolto."
Ancora Simmaco sul rispetto della cosa pubblica:
"Che giova dedicare un casto collegio alla salvezza della collettività e sostenere l'eternità dell'Impero con l'aiuto del Cielo, ottenere alle vostre armi, alle vostre aquile l'appoggio di potenze amiche, far voti efficaci nell'interesse di tutti, e poi non avere i diritti di tutti? Allora é meglio essere schiavi al servizio degli uomini. Danneggiamo lo Stato, cui mai é utile essere ingrato."
Valentiniano III dirà:
""Tra le altre angustie di cui, per il nostro amore allo Stato, siamo gravati, sulla maestà dell'Impero pesa in modo particolare la responsabilità della religione... - La "folle audacia", la "criminosa pervicacia" di Giudei, Eretici e Pagani é tale da costringere gli Imperatori a venir meno alla loro proverbiale clemenza ed escluderli dai pubblici uffici e lasciare intendere ben più gravi sanzioni: "dovremmo dunque sopportare ancora che il ritmo delle stagioni sia sovvertito ed eccitata la collera dei cieli per colpa dei Pagani, i quali, accaniti nella loro empietà, non sanno mantenere l'equilibrio delle stagioni? Per quale altra ragione la primavera ha perduto l'usata dolcezza, e un'estate infeconda delude l'agricoltore nella sua speranza delle messi e l'inverno con aspro gelo ed estremo rigore condanna i terreni alla sterilità? Quando mai avverrebbero cose simili se la natura, per punire ella stessa gli empi non violasse la propria legge?.."
E ancora Valentiniano nel 445:
"... non v'ha dubbio che la sola protezione valida per le nostre persone e per l'impero consiste nella benevolenza della Divinità Suprema e il solo mezzo per ottenerla é la fede cristiana e la religione... I privilegi concessi dai nostri santi predecessori alla chiesa di Roma vanno conservati, Ezio, dilettissimo padre."
Sempre da Gregorovius:
"Infatti, in contrasto con le leggi che proibivano ogni sacrificio Pagano, ancora nel V secolo, si nominavano sacerdoti dell'Antica Religione col compito di dare al popolo giochi nel circo e nell'anfiteatro. Ai crocicchi delle strade si ergevano ancora le cappelle dei Lari Campitali e il poeta cristiano Prudenzio lamentava che Roma avesse non uno, ma molte migliaia di Geni, le cui immagini e i cui simboli si vedevano ovunque, sulle porte, sulle case, nelle terme, in ogni angolo. Ancora Girolamo si sdegnava dell'astuzia dei Romani i quali, col pretesto della sicurezza delle loro case, appendevano torce e lanterne davanti alle immagini delle antiche divinità tutelari. [Nota Gregorovius: Più tardi le lampade furono accese davanti alle immagini della Madonna, anziché a quelle dei Lari.]"
Dopo di che, la chiesa cristiana cattolica costruirà un campo di sterminio grande come la società civile. Cinto col filo spinato della propria morale e guardato dalle guardie armate dell'inquisizione. Ogni cattolico si trasformerà in un inquisitore, ad immagine e somiglianza del proprio dio, giudice della morale degli altri pronto a criticarla e a vessarla in ogni modo che gli sarà consentito.
Le camere a gas saranno le torture e i roghi con cui la chiesa cattolica si divertirà a "discutere" con i suoi avversari religiosi. Saranno le vessazioni, il disprezzo, le derisioni a cui la chiesa cattolica ricorrerà per incitare al disprezzo e all'odio religioso contro coloro con i quali non sarà in grado di far prevalere la propria dottrina né il proprio potere di dominio.
Chi dimentica é condannato a ricordare, rivivendo lo stesso dolore che una memoria pavida ha cancellato!
Pagina tradotta in lingua Portoghese.
Tradução para o português O campo de extermínio cristão de Schitopolis ou Skitopolis
La Federazione Pagana vuole istituire un giorno della Memoria Pagana, affinché le persone ricordino e nessuno sia condannato a dimenticare!
29 ottobre 2006
Questo testo é stato scritto sulle tracce dei testi, le citazioni e i riferimenti di:
- Gregorovius "Storia di Roma nel Medioevo" ed. Newton
- Lidia Storoni Mazzolani "Galla Placidia" ed. BUR
- "La maschera della Tolleranza" ed. BUR
- Karlheinz Deschner "Storia criminale del cristianesimo" ed. Ariele
- "Antichità Classica" dizionario Garzanti
29 ottobre 2006
Idee e riflessioni sulla societa' |
La lotta del cristianesimo contro le antiche religioni non è una lotta di idee, ma un insieme di crimini che oggi classificheremmo come terroristici e mafiosi. Tutt'oggi tali crimini continano nonostnte le leggi democratiche. Leggi che vengono disattese da cattolici che occupano ruoli Istituzionali. |
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
La società, in cui viviamo è importante e permettere ai cristiani di distruggere i sacri principi Costituzionali è un delitto la cui pena sarà pagata dai nostri figli.