Costruire il Genio superando la morte del corpo
nella Religione di Roma antica

Capitolo sesto - Oltre la morte nella Religione Pagana

di Claudio Simeoni

Liber Pater, Libera, Cerere
Pale, Venere, Pomona
Saturno, Opi, Proserpina

indice di ciò che porta a diventare eterni
nella religione di Roma antica

 

La Religione di Roma che porta a diventare eterni

L'impegno nel lavoro agricolo era tale da assicurare la vita e la prosperità alla comunità o, se trascurato, il suo annientamento. Tale impegno era totale. Coinvolgeva l'intero Essere Umano, l'intera sua Attenzione. Il lavoro dei campi consentiva all'Essere Umano di vivere e prosperare coltivando la propria eternità mutamento dopo mutamento. Mentre lavorava i campi, trasformando la terra e il suo divenire, l'Essere Terra trasformava l'Essere Umano mostrandogli le altre sfaccettature in cui si esprimeva l'intelligenza delle concentrazioni di Energia Vitale che le relazioni, fra sé e l'Essere Terra, andava costruendo azione dopo azione.

Il processo di manipolazione dell'Attenzione umana da parte dell'Essere Terra, partendo dai bisogni umani, sarà oggetto di trattazione in un'altra parte. Quello che qui voglio sottolineare è come quanto l'Essere Umano fonda, attraverso le relazioni con l'oggettività (o a volte incontra già formato e trasforma attraverso le relazioni che egli impone per soddisfare i propri bisogni) si sviluppi, nel corso del suo divenire, assumendo un significato che travalica il senso originale (e la forza originale) finendo per diventare una conditio sine qua non per lo sviluppo della Libertà del divenire umano oltre la morte del corpo fisico. I centri di Energia Vitale che nascono o prendono vigore dalle azioni dell'uomo, in relazione all'oggettività in cui queste azioni si inseriscono, alimentano le attività dell'Essere Umano nel costruire sé stesso, trasformazione dopo trasformazione, fino a diventare eterno consentendogli di mantenere compatta la propria Energia Vitale superando la soglia della morte del corpo fisico.

Mi interessa sottolineare, sia pur soltanto a livello di idea, come il Potere di Avere portato dal cristianesimo abbia tentato di trasformare l'idea della Religione Romana sugli Dèi per impedire all'uomo di costruire con loro delle relazioni. Per impedire all'uomo di riconoscere gli Dèi nelle sue azioni quotidiane.

Che cosa significa Liber e Libera?

"Permettimi di fare quello che voglio" dice l'Essere Umano penetrando la Terra. "Tu farai quanto io ti consento di fare", gli risponde l'Essere Terra.

La relazione viene regolata attraverso l'equilibrio nella crescita. In questo è sintetizzata la relazione Liber-Libera. La relazione Essere Umano ed Essere Terra si estende all'intera relazione fra soggettività ed oggettività della Specie Umana. Una relazione attraverso la quale si produce adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate.

L'Essere Terra adatta sé stessa e le sue trasformazioni per la presenza degli Esseri Umani che mettono in atto delle azioni che modificano l'Essere Terra. Le scelte dell'Essere Terra costringono gli Esseri Umani ad adattarsi e a trasformarsi in base a quelle sollecitazioni.

Nelle relazioni emotive fra l'Essere Umano e i soggetti del mondo, le parti non si annullano nella relazione, ma si trasformano negando la loro realtà che ha preceduto la relazione in funzione di una diversa realtà che nasce dalla relazione come modificazione della realtà precedente.

L'adattamento, negando la violenza d'annientamento nella relazione, produce il divenire nella Libertà: produce Cerere, la crescita. Liber, Libera e Cerere sono attributi sessuali. E' la pratica sessuale a garantire la crescita.

Ogni tipo di pratica sessuale che si svolge nella Natura.

E' necessario dividere i mezzi attraverso i quali si risolvono le contraddizioni fra noi e la Natura. Come scritto nel Libro dell'Anticristo, a proposito della dipendenza, i rapporti fra noi e la Natura sono rapporti fisici, ma solo nella misura in cui noi consideriamo la Natura come oggetto di relazione nel quotidiano della ragione. Quando si altera la percezione la Natura è un insieme di Coscienze che percorrono il proprio cammino per diventare eterne. La relazione fra noi e la Natura, in questo caso, cessa di essere per diventare una relazione fra noi. E i rapporti fra noi sono rapporti di sesso.

Le Coscienze della Natura si riproducono come l'Essere Umano, anche questa è una forma di uguaglianza e la sopravvivenza dell'Essere Umano nel quotidiano della ragione è data dalla capacità degli Esseri della Natura di riprodursi.

Dunque, volendo considerare la Natura come oggetto nel quotidiano della ragione, non possiamo non considerare la Natura come somma di insiemi che esercitano delle relazioni, al loro interno, che sono relazioni di sesso. La Natura riproduce e conserva sé stessa attraverso il sesso. Il piacere nell'esercitare il sesso garantisce alla Natura la funzione propria del proprio divenire.

Il contadino, per poter continuare a riprodurre una situazione oggettiva dalla quale trarre il proprio benessere, agisce sui rapporti sessuali della Natura. Liber, Libera e Cerere sono dei centri vitali della crescita all'interno della Natura. Dei centri di Energia Vitale assoluti venutisi a formare con la nascita della Natura nel momento stesso in cui gli Esseri Unicellulari, in quell'ipotetico brodo primordiale, hanno preso coscienza di Sé stessi e hanno iniziato a dilatarsi e a mettere in atto strategie di sopravvivenza.

Una volta che la Natura inizia a diventare essa stessa cosciente di sé mette in atto le proprie strategie di sopravvivenza e sviluppo che interferiscono nelle condizioni dello sviluppo dei singoli Esseri e delle singole Specie che costituiscono la Natura.

Le azioni diventano condizioni. I singoli Esseri nascono attraverso azioni che rispondono a condizioni e la loro trasformazione assume la direzione della loro crescita rispondendo ai loro bisogni e alle condizioni oggettive che la Natura costruisce rispondendo ai propri bisogni.

Cerere deve esercitare la propria volontà e le proprie determinazioni nella Natura come in ogni singolo Essere della Natura. Cerere è crescita. Sempre. Qualunque siano le condizioni o il soggetto che cresce.

Cerere costringe a percorrere serie di mutamenti che garantiscono il diventare e l'eternità. Il mutamento, la trasformazione, garantisce alla coscienza di arrivare all'attimo dopo questo presente. Non esiste sequenza di mutamenti se a mutare non è il soggetto. Il presente muta se muta la soggettività che contribuisce a formare il presente. Ogni soggettività che contribuisce a formare quello che chiamiamo presente, muta in un diverso presente che chiamiamo futuro.

Cerere è il dio le cui "cellule del corpo" sono composte da mutamento e da intento di crescere. Queste cellule sono presenti nella materia. Stanno mute, in potenza, finché condizioni favorevoli le mettono in moto. Quando le condizioni sono favorevoli, come quell'ipotetico "brodo primordiale", la materia si mette in moto e la Coscienza che emerge esprime Necessità di espansione.

In quel momento nasce la contrapposizione o la relazione fra ciò che è consapevole e ciò che, rispetto a quel consapevole, non è consapevole (non posso escludere altri tipi di consapevolezza che, essendo incompatibili, non posso prenderli in considerazione: per esempio, la consapevolezza che si esprime nel "brodo primordiale" esprime delle relazioni con l'inconsapevole che è diverso dalla consapevolezza di una galassia che esprime delle relazioni col cosmo inconsapevole).

La relazione fra consapevole e inconsapevole determina la relazione sessuale all'interno della Natura. Se all'inizio l'altro è inconsapevole, l'altro, anche quando è soggetto che mette in atto azioni nel mondo, è considerato dalla Coscienza un inconsapevole attivo con cui costruire delle relazioni. L'altro, nella relazione sessuale, non è ciò che è, ma ciò che noi pensiamo che sia. La relazione fondamentale è fra consapevole e inconsapevole. Il consapevole, agendo e modificando il mondo, favorisce le dinamiche dell'oggettività in cui la soggettività agisce e crea delle relazioni, ma anche se l'oggettività diventa un insieme di consapevolezze che agiscono, queste sono sempre separate emotivamente dal soggetto (da ogni singolo soggetto) che nei loro confronti si comporta come se non fossero consapevolezze. Infatti, per il soggetto, la consapevolezza non agisce nel mondo in relazione ad un mondo di consapevolezze, ma agisce rispondendo alle azioni del mondo al di là che le azioni, che modificano il suo ambiente, siano il prodotto di soggetti che può individuare come consapevoli o siano il prodotto di azioni alle quali non è in grado di attribuire la fonte (la consapevolezza).

La direzione che Cerere impone è la formazione di due centri di Energia Vitale quali Liber e Libera. Liber e Libera qualificano la relazione attraverso la quale Cerere si sviluppa. Libertà significa "poter mutare", "poter trasformarsi", "poter veicolare sé stessi nelle condizioni del mondo. Liber-Libera qualifica la relazione sessuale all'interno della Natura. Così in origine Liber e Libera proteggevano il lavoro dei campi in quanto relazioni sessuali attraverso le quali costruire il divenire degli Esseri attraverso la soluzione delle contraddizioni.

Col Letistemio del 496 la triade Liber, Libera e Cerere diventano la forza propulsiva di Roma. Liber e Libera cessano di essere considerate soltanto la qualifica della relazione fra gli Esseri nelle loro relazioni sessuali come risultato dell'Essere Umano in relazione all'Essere Terra, per rappresentare la relazione fra le azioni umane nelle relazioni col mondo circostante. In altre parole, solo relazioni di libertà, di mutamento e trasformazione continua, possono condurre alla crescita del Sistema Sociale umano. La libertà, all'interno della relazione sessuale, era fondamentale come lo era nella relazione fra ogni essere e il suo circostante. Solo gli adoratori di un dio padrone introdurranno il concetto di distruzione per la distruzione.

Per introdurlo devono innanzi tutto deviare il sentiero dalla direzione in cui lo sviluppo del concetto Liber Libera portava. Partendo da alcuni elementi comuni, ad esempio Liber veniva celebrato attraverso il vino mentre Cerere era rappresentata dalle messi e dal loro processo di crescita, si pensarono a delle forme di sincretismo che portarono ad associare Liber e Libera trasformandoli in una sola entità e disperdendola nell'immagine, di origine greca, di Dioniso.

Se entrambe le immagini avevano in comune il vino come referente e il carattere di libertà sessuale, divergevano nello sviluppo della loro forma. Intanto Liber e Libera erano due e rappresentavano entrambi i sessi, a differenza di Dioniso che invece era quasi un "padrone" delle baccanti (anche se le baccanti, attraverso la loro azione, si fondevano con Dioniso diventando Dioniso esse stesse).

In secondo luogo Liber e Libera erano divenuti dalla relazione fra le necessità umane e le necessità della Natura, mentre Dioniso non solo era descritto come il figlio di un dio padrone, ma era anche risorto in quanto figlio del dio padrone (la stessa operazione sarà ricalcata dai cristiani).

[NOTA 2016: Allora, nel 1996, l'immagine delle divinità Greche che assumevo in contrapposizione a quelle di Roma era quella trasmessa da stoici, platonici e neoplatonici e fatta propria, anche se ulteriormente deformata, dai cristiani. Quando analizzo il mito Greco, effettivamente Dioniso si può associare a Liber pater, ma questo è un altro discorso.]

La connotazione marcatamente orgiastica del suo culto lo rendeva utile al fine di fissare lo sviluppo di Liber e Libera in una forma prettamente sessuale impedendo loro di svilupparsi ulteriormente come centri vitali da cui scaturiscono le azioni umane diventando guardiani di pulsioni e del pensiero con cui fondare il divenire umano.

Dioniso era forma umana, nato da un dio e una mortale (altro tema ripreso dai cristiani) e come tale poteva essere definito e indicato ad esempio, mentre Liber e Libera imponevano uno sforzo notevole per costruire la relazione. Spesso la strada attraverso la quale gli Esseri Umani si mettono in ginocchio sembra molto più facile di quella che porta alla libertà del loro divenire eterni.

Il sincretismo Liber Libera, Liber Pater, Bacco e Dioniso, lungi dall'essere pensato dal Comando Sociale, fu introdotto a Roma attraverso le "religioni misteriche".

Questo tipo di sincretismo fu uno dei primi tentativi di introdurre l'uomo-dio. La percezione identifica delle condizioni, la ragione costruisce una forma, la superstizione attribuisce tale forma ad un oggetto esterno che assume la figura dell'ideale della ragione. Una super ragione o un super uomo.

Ne seguiranno altri con maggior successo. Questo non significa che si neghi l'importanza che il culto di Dioniso che ebbe sia in Grecia che in altre parti allo scopo sia di costruire processi di alterazione della percezione che di seminare il concetto di libertà nell'attività umana. Voglio solo sottolineare come le operazioni sincretiche hanno spesso lo scopo di svuotare un centro di Energia Vitale del suo significato per riempirlo di un altro significato, spesso tanto diverso da cambiarne il senso.

La persecuzione senatoriale contro i culti Bacchici fu necessaria per riportare l'attenzione nella società, ma fini per distogliere ulteriormente l'Attenzione dal concetto Liber Libera Cerere, anche se nel frattempo altre Triadi (Minerva-Giove-Giunone, Marte-Giove-Quirino ecc.), con altri significati, avevano preso il posto di Liber-libera-Cerere alimentando le trasformazioni della società romana.

La relazione fra gli Esseri Umani e sé stessi, la relazione fra gli Esseri Umani e la Natura, intesa come insieme di Coscienze di Sé che attraverso relazioni di sesso fonda il proprio divenire eterno, ha costruito e fatto propri i centri di Energia Vitale che vanno sotto il nome di Liber Libera e Cerere proiettati nella loro sequenza di cambiamenti e trasformandoli in guardiani a protezione del divenire umano. Nello stesso tempo altre scelte, da parte di Esseri Umani e di altri Esseri, hanno portato a formulare scelte differenti con nuovi Dèi che si esprimevano nelle necessità umane.

E' necessario mettere sempre molta attenzione nei sincretismi e chiedersi se questi sono funzionali allo sviluppo del divenire umano o se, piuttosto, non rappresentano delle trappole all'interno delle quali bloccarne lo sviluppo per costruire una qualche forma di dipendenza per l'Essere Umano stesso.

Pale è il prodotto dell'azione umana in relazione alla pastorizia. E' un Centro di Energia Vitale talmente importante nella storia di Roma che la data della sua festa coincide con la presunta data della fondazione di Roma. A Roma non ha nessun culto ufficiale e la sua memoria è coltivata soltanto dai pastori. Pale è la Coscienza di Sé del Branco quando il branco è costretto alla convivenza e i singoli membri sono costretti a rinunciare alla propria individualità.

Il branco che fagocita il singolo e il singolo soggettiva i bisogni del branco (o del popolo, della specie, della città, della società, ecc,).

Inizialmente Pale si forma come una relazione fra l'Essere Umano e Esseri Animali che egli costringe alla coabitazione. A mano a mano che l'Essere Umano radicalizza la sua azione nei confronti degli animali, la relazione, Pale, si alimenta e cresce alimentando la relazione stessa. Pale diventa la Coscienza del branco sottoposto a sottomissione. Pale alimenta equilibri e relazioni fra il branco e gli uomini e fra gli uomini e il branco. Porta gli uomini a riconoscere i singoli individui del branco e il branco a riconoscere i singoli uomini, le loro intenzioni e i possibili vantaggi.

Non c'è un'azione, una relazione, senza che quell'azione e quella relazione non sia espressa dal bisogno di un "dio" che chiama i soggetti a relazionarsi mentre essi stessi manifestano i loro bisogni nella relazione.

Pale è una "divinità" ignorata a Roma, e non può essere altrimenti. Imporre quella divinità significa imporre la sottomissione. I pastori esaltano quella Coscienza di Sé supplicandola di difenderli dagli assalti degli Esseri Lupo. In realtà, spesso questa deve difendere il branco dai loro stessi assalti. Soltanto in rari casi si costruisce una simbiosi fra una specifica Coscienza di Sé Pale e i pastori.

Normalmente questi vivono e sviluppano sé stessi in sponde diverse. Questa Coscienza subisce l'attività degli Esseri Umani e cerca un proprio adattamento nel tentativo di diventare eterna come ultima risorsa per il sacrificio delle individualità che la compongono. Gli Esseri Umani hanno contribuito alla formazione di questa Coscienza e anche se durante la sua festa le offrono focacce, latte, vino e miglio in realtà la supplicano di estendere sé stessa per costringere il branco a rimanere compatto e a sacrificarsi soltanto per i loro bisogni.

Con Pale c'è Luperca, un'altra Coscienza di Sé del branco che tende ad incarnare lo spirito di ribellione e la ricerca della fusione con la Coscienza di Sé dell'Essere Lupo più che con quella degli Esseri Umani. Luperca raccoglie le ultime tensioni di libertà dei membri del branco ed è pronta a dare Energia Vitale qualora qualche membro del branco riesca ad uscire dal branco. Pale e Luperca sono due esempi di Coscienze di Sé costituitesi per ovviare ai disastri che il fare umano ha provocato all'interno della Natura e sono pronte ad intervenire qualora qualcuno operi nello stesso modo nei confronti degli Esseri Umani.

I Lupercali furono gli ultimi riti aboliti dai cristiani.

C'è un rapporto particolare che l'uomo ha con l'Essere Lupo fin da tempi molto antichi. C'è una sorta di "patto" fra l'Essere Umano e l'Essere Lupo e, gli Esseri Cani che vivono con l'uomo, sono i testimoni di questo patto.

Luperca incarna la forza che impedisce agli Esseri Umani di mettersi in ginocchio o che consentiva loro di alzarsi dall'inginocchiatoio per guardare in faccia l'esistente. Era la forma di Luperca che gli Esseri, autospacciatisi per dio creatore, dovevano distruggere per impedire agli Esseri Umani di cercare la libertà sottraendosi alla loro morsa distruttiva. Così nel mito Luperca fu identificata con la moglie di Fauno o di Faustolo allontanando dal pensato della ragione degli Esseri Umani il significato della sua esistenza e del fine delle trasformazioni per il proprio divenire. Ancora una volta il sincretismo è stato usato per mascherare la sostanza allontanandola dalla percezione umana. Ciò che portava a diventare eterni era stato nascosto al pensato della ragione trasformandosi in un elemento del mito. Luperca, la Lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo è il nome che a Roma avevano le "prostitute" anche se a Roma e fra i popoli italici non possiamo parlare di "prostituzione" perché il cristianesimo non c'era.

Quando si parla della Coscienza dell'Essere Lupo, riferita all'Essere Umano, si parla sempre della proprio respiro di Libertà. Della propria aspirazione a spezzare le catene, di qualunque forma. Questo è il senso dell'essere Lupo riferito agli Esseri Umani nel pensato della ragione. Allontanare il centro di Energia Vitale Luperca dall'associazione immediata con lo spirito dell'Essere Lupo e delle sue caratteristiche, significa rendere molto più faticosa l'associazione ideale e il significato, rendendo più faticosa la relazione e la percezione che l'azione di Luperca sugli Esseri Umani esercita costringendoli a seguire la sequenza dei propri mutamenti fino a diventare eterni. Il sincretismo come ostacolo al divenire eterni degli Esseri Umani.

Per capire il ruolo del lupo nella società di Roma Antica è necessario ricorrere alle moderne ricerche sugli animali. Agli studi attuali sul comportamento dei lupi. I lupi non abbandonano mai i loro cuccioli e nemmeno Roma abbandonava i suoi figli anche se la pratica dell'abbandono dei figli a Roma era diffusa come era diffusa l'adozione: difficilmente bambini che venivano abbandonati non trovavano chi li accoglieva.

Ancora l'associazione di due Coscienze di Dèi. Partono dalla stessa concentrazione di Energia Vitale e dalla stessa relazione, ma divergono sviluppandosi seguendo due predilezioni diverse attraverso cui mutare: Pomona e Venere. Entrambe traggono origine dalla relazione fra l'Essere Umano e il giardino inteso come insieme di coscienze di Sé della Natura che convivono con l'Essere Umano.

Pomona è il giardino che si relaziona con l'Essere Umano e i suoi bisogni, Venere è l'azione dell'Essere Umano nel giardino che si relaziona rispettando i bisogni del giardino. Venere è una trasformazione romanizzata dell'etrusca Turan della quale inizialmente ha gli stessi attributi. Pomona e Venere rappresentano i due aspetti dell'azione umana che conducono l'uomo al divenire eterno.

Il giardino ammalia il contadino che ammalia il giardino. Sviluppando la relazione attraverso l'ammaliare si costruisce il divenire del giardino e del contadino. La civiltà attuale conosce molte tecniche attraverso le quale produrre il massimo attraverso la coltivazione della terra. La civiltà attuale ha perso la relazione non solo con la terra che coltiva, ma con la Coscienza di Sé dell'Essere che ha piantato e che intende far crescere per soddisfare i suoi bisogni.

Nelle civiltà antiche il contadino non piantava "una pianta", ma una coscienza, un Essere, dl quale intendeva ricavare profitto e, per poterlo fare, doveva venerarlo. Ciò che veniva piantato dal contadino era un Essere divino e doveva essere venerato in quanto Essere divino. In quanto venerato scambiava Energia Vitale col contadino consentendogli di crescere forte e robusto. Con l'avvento delle religioni rivelate questa relazione si è persa. Gli animali e le piante sono Esseri inferiori che devono essere obbligati a servire un padrone.

L'aspetto nero della pulsione di morte si allarga come un velo coprendo tutti i comportamenti umani. Così il contadino non si fa più Venere nei confronti di quanto pianta, ma prega un dio padrone affinché obblighi il piantato a crescere per soddisfare i suoi bisogni.

Il piantato deve difendersi da un nemico che raccoglierà tutto quanto gli è possibile saccheggiando l'Essere Terra col massimo impegno in quanto qualcuno saccheggerà lui (incominciando dalla decima) costringendolo alla miseria più nera. La terra non si fa più Pomona nei confronti del contadino perché il contadino la considera senza coscienza, senza consapevolezza, senza volontà d'esistenza, incapace di costruire delle relazioni. Un oggetto che deve funzionare per i suoi voleri in quanto donatogli da un dio assassino per soddisfare i suoi bisogni. Al contadino le religioni rivelate insegnano che la terra non è l'Essere Terra, ma oggetto creato dal loro dio padrone per i suoi capricci e che quanto pianta non è una Coscienza di Sé che tenterà di diventare eterna, ma è un seme muto e incosciente creato del suo dio per fargli piacere.

Le due Coscienze di Sé seguono i propri mutamenti integrandosi l'una con l'altra. L'una non può sviluppare la propria sequenza dei mutamenti senza l'altra. Ma l'una e l'altra possono divergere nel mutare in quanto le forze che concorrono al loro divenire sono diverse, diversi i bisogni, i desideri e gli adattamenti soggettivi per questo si relazionano in maniera diversa.

Se Pomona viene rappresentata nella sequenza fiore-frutto e dal benessere (la cornucopia) che questo comporta, Venere invece è rappresentata dalla bellezza. Bellezza che non è intesa come forma, ma come relazione fra i soggetti e l'oggetto delle loro attenzioni. Deve essere rappresentata come bellezza in quanto l'oggetto delle attenzioni non è passivo all'Attenzione, ma ha una propria Coscienza di Sé, una propria volontà e proprie determinazioni. Se tale oggetto procede necessariamente per adattamento, come ogni movimento della Natura, può comunque esercitare le proprie determinazioni, la propria volontà e la propria Attenzione nel processo di adattamento. Costringere l'oggetto a funzionare per sé stessi si ottiene sì il suo adattamento alle condizioni imposte, ma anche l'attesa, da parte dell'oggetto, di condizioni migliori attraverso le quali esercitare il proprio divenire. Costringere una pianta a funzionare per i propri bisogni se ne può ottenere l'adattamento alle condizioni imposte, ma si creano anche le condizioni di attesa per poter sfruttare variazioni nelle condizioni imposte e soddisfare maggiormente i bisogni propri della pianta.

Essere Venere significa sviluppare sé stessi in armonia col circostante. Significa che le proprie mani sono le mani del circostante; le proprie determinazioni sono le determinazioni del circostante; i propri desideri sono i desideri del circostante inducendo il circostante a far sue le nostre determinazioni, la nostra volontà e i nostri desideri.

La relazione Venere-Pomona porta l'Essere Umano a marciare lungo una precisa linea di mutamenti per favorire il proprio divenire. Il problema nasce quando la pulsione di morte, nel tentativo di assoggettare l'Essere Umano, si vede costretta a rompere questa relazione per impedire all'Essere Umano di raccogliere forza ed Energia Vitale dalla relazione stessa. La pulsione di morte deve distruggere ogni relazione fra l'Essere Umano e il mondo circostante inducendo l'Essere Umano a credersi padrone del circostante e illudendolo di poterlo soggiogare

La pulsione di morte non può agire direttamente su Pomona in quanto le Coscienze di Sé che la formano sono fuori dal suo raggio d'azione, ma può agire su Venere in quanto Venere, nel quotidiano della ragione, è la qualità dell'azione umana nei confronti del circostante. La pulsione di morte deve distruggere il modo con cui l'Essere Umano si relaziona. Il sincretismo distruttivo deve intervenire su Venere. Ciò che porta a diventare eterno l'Essere Umano deve essere distrutto per impedirgli di cogliere dall'albero della vita eterna.

Anche in questo caso assistiamo ad un lungo processo degenerativo nella presentazione dell'immagine di Venere. Si costruiscono dei nuovi attributi funzionali alla forma sui quali si concentra l'Attenzione e si nasconde la realtà sostanziale della Coscienza di Sé che le relazioni umane hanno costruito. Nel frattempo, oltre agli interventi della pulsione di morte, assistiamo ad una trasformazione dell'Essere Umano dalla relazione costruita dall'azione umana nei confronti degli orti e dei giardini alla sua estensione in tutte le relazioni umane.

Da un lato la pulsione di morte tende a distruggere l'ammaliare (il venerare) dell'uomo, dall'altro il desiderio e il piacere del dominio per il dominio espande la sua azione all'intera attività umana nelle relazioni col circostante.

Venere costruisce sé stessa e la propria Coscienza di Sé inducendo l'Essere Umano, e ogni altro Essere della Natura, ad agire nei confronti del circostante attraverso relazioni di reciproco sviluppo mentre, la pulsione di morte, costringe l'Essere Umano ad appiattire la sua relazione con Venere esaltandone la bellezza e i suoi attributi sessuali per poter dominare il mondo.

Bellezza e sessualità sono attributi fondamentali di Venere, ma sono i soli che stravolti, possono essere usati dal Comando Sociale per appropriarsi dell'immagine di Venere distraendone l'Essere Umano dalla complessità della figura di Venere, dalla sua volontà e determinazioni nel condurre l'Essere Umano lungo una via per lo sviluppo di sé stesso in funzione dello sviluppo del circostante.

Lo sviluppo dell'Essere non come eletto da un dio creatore, ma come parte integrante del circostante. Mentre Venere è costretta a combattere una titanica battaglia con la pulsione di morte degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra, Pomona continua il suo sviluppo continuando ad ammaliare l'Essere Umano per mantenere vivo un ponte attraverso il quale impedire la distruzione della relazione fra l'Essere Umano e il circostante.

Il circostante è cosciente della titanica lotta che l'Essere Umano è costretto a condurre per impedire alla pulsione di morte di trasformarlo in un deserto arido e sabbioso. Il circostante non intende abbandonare l'Essere Umano. Per sua scelta continua a farsi Pomona. Continua a favorirne lo sviluppo dell'Essere Umano aspettando che, mutamento dopo mutamento, egli riconquisti il suo posto nella Natura. Così Venere si erge come un titano poderoso contro l'azione degli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra mantenendo viva negli Esseri Umani la coscienza dell'appartenenza come soggetti della Natura e del divenire nel circostante anche quando la devastazione negli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra diventa quella dei pazzi sterminatori.

A fianco di Venere marcia Pomona che ne alimenta l'azione con la sua energia ricordando all'Essere Umano che anche nelle situazioni più tragiche e disperate, in cui gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra lo costringono, c'è sempre una speranza e una via d'uscita. I mutamenti sono eterni, per chi si relaziona col circostante facendosi Venere, mentre, gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra, possono soltanto supplicare la morte perché ponga fine ai loro tormenti e alla loro degenerazione.

Il lavoro, quando non è costrizione, è magia.

La magia emotiva del lavoro trasforma gli individui quando la coercizione non li annienta. Del lavoro gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra conoscono soltanto la fatica, il sudore sulla fronte dei loro schiavi, il sudore attraverso il quale costruiscono il loro benessere (annientando il loro divenire) e la miseria attraverso la quale sacrificano gli schiavi al loro dio. Quando il lavoro non è costrizione è un'attività attraverso la quale un sistema umano marcia lungo la sequenza dei propri mutamenti per diventare eterno. Quando non è costrizione è magia emotiva e quella magia emotiva contiene in sé il potere per riprodursi. Quella magia emotiva è viva in quanto riprodotta da centri di Energia Vitale attraverso i quali sviluppare la propria Coscienza di Sé e, attraverso i mutamenti, diventare eterna.

Per diventare eterna deve perpetuarsi attraverso le azioni che gli forniscono vitalità e quelle azioni appartengono alle scelte degli Esseri Umani, soltanto ad essi, all'interno della loro vita.

Tre centri di Energia Vitale nati dal fare degli Esseri Umani si perpetuano soltanto se gli Esseri Umani continuano il loro fare per sviluppare il loro Potere di Essere.

Saturno porta ad Opi. Opi è la ricchezza portata dalla soluzione delle contraddizioni. Le contraddizioni sono il sale dell'esistenza, sono le tappe del progresso umano. La loro soluzione porta benessere: l'assoggettamento alle contraddizioni porta miseria. Opi è l'abbondanza ed è l'elemento attraverso il quale affrontare le contraddizioni. Se l'azione degli Esseri Umani, attraverso lo sviluppo della coltivazione della terra, ha sviluppato le condizioni e le contraddizioni costruendo un Centro Vitale, Saturno, che sollecita l'Essere Umano ad affrontare l'esistente; Opi è un centro di Energia Vitale che sollecita l'Essere Umano a sviluppare il benessere all'interno del sistema con cui costruire delle condizioni migliori per affrontare l'esistenza. Opi e Saturno viaggiano appaiati, l'uno spinge all'azione per affrontare lo sconosciuto e l'altro usa lo sconosciuto per costruire benessere e ricchezza.

La ricchezza è quanto emerge dalla cornucopia di Opi, ma il farsi Saturno degli Esseri Umani è l'artefice di quella ricchezza. E' l'azione coraggiosa dell'uomo che costruì questi centri di Energia Vitale per garantirsi lo sviluppo futuro.

Il Mito tardo di Roma racconta che Saturno, scacciato da Zeus in Grecia si rifugiò nel Lazio e fu ospitato da Giano con cui costruì "l'età dell'oro" portando l'agricoltura e l'abbondanza. Saturno è ogni uomo e donna che hanno il coraggio di affrontare lo sconosciuto che li circonda. Uno sconosciuto nel quale entrano, una sorta di Ade della conoscenza, e dal quale emergono con idee, scoperte e nuove intuizioni.

Chiude questa triade Proserpina portando l'Essere Umano a diventare uno con la Terra. Proserpina è l'Essere Luminoso che cresce dentro l'Essere della Natura che, attraverso la soluzione delle contraddizioni e attraverso lo sviluppo del proprio benessere nel quotidiano, diventa eterno. Il lavoro è magia, ma la magia emotiva non è sufficiente per far esplodere l'individuo nella libertà. La magia emotiva sviluppa l'individuo permettendogli di sviluppare l'Essere Luminoso e di mantenere compatta la propria Coscienza di Sé all'atto dell'abbandono del corpo fisico.

Il centro di Energia Vitale Saturno incita gli Esseri Umani a diffondere sapere e la conoscenza per sviluppare il proprio benessere.

Il centro di Energia Vitale Opi indica agli Esseri Umani come le condizioni di vita nel benessere sia un elemento fondamentale attraverso il quale affrontare le proprie contraddizioni e costruire la ricchezza della conoscenza.

Proserpina è ciò che cresce nell'Ade, nell'oscuro, della nostra esistenza razionale. Persefone è la potenza che sta nel seme, nel feto, nell'uovo o nella cellula e che spinge per germinare alla luce. Così Proserpina è il corpo luminoso che spinge per crescere dentro all'Essere Umano che affronta con coraggio le condizioni e le contraddizioni della sua esistenza.

Saturno Opi e Proserpina sono una via al divenire eterni.

Proserpina è la forza che, nata dalle sfide esistenziali dell'Essere Umano, aiuta l'Essere Umano a conservare la propria Coscienza di Sé dopo la morte del corpo fisico diventando uno con l'Essere Terra, diventando uno con l'Essere Sole, diventando uno con l'Essere Natura o, conquistando la libertà di essere sé stessi oltre la morte del corpo fisico. Proserpina, come Persefone, fanno molto di più perché mentre l'Essere Umano costruisce e plasma il proprio corpo luminoso nelle sue sfide dell'esistenza, crescendo, Proserpina o Persefone, plasmano l'Essere Umano affinché le sue sfide nell'esistenza siano nutrite dall'intuizione e vivano continuamente l'intento della trasformazione soggettiva. Il corpo fisico costruisce la Proserpina, il corpo Luminoso, il Genio o la Juno, ma Proserpina , il Genio o la Juno, guidano la direzione della costruzione.

Attraverso il farsi Saturno e la costruzione di Opi, l'Essere Umano si fa Proserpina diventando uno con l'Essere Terra e, con esso, mantiene compatta la propria Coscienza di Sé procedendo lungo la propria linea dei mutamenti in un cammino verso l'eternità.

Proserpina diventa un successo del divenuto dell'Essere Umano.

La maggior parte degli Esseri della Natura, all'atto dell'abbandono del corpo fisico, si sedimentano con l'Essere Natura. Costoro compongono questa grande Coscienza di Sé che avvolge l'Essere Terra e, sedimentandosi, trasformano quella coscienza costruendo il suo divenire. Molti mammiferi e molti rettili si sono affrancati dalla dipendenza del proprio divenire dall'Essere Natura, ma nessuno ha una ragione così fortemente radicata come quelle dell'Essere Umano e nessuno deve combattere la dittatura della ragione per giungere alla propria Libertà.

Proserpina è la piccola Demetra che si è calata nel lato "oscuro" dell'uomo dominato dalla "luce" della ragione. Proserpina è il lato luminoso delle emozioni umane che vivono la luce della vita nell'oscurità esistenziale della ragione.

L'Essere Umano diventa un Guardiano. Si fa Saturno, penetra lo sconosciuto che lo circonda e in quello sconosciuto, col suo coraggio, esplora nuove possibilità da portare alla propria specie.

Con questa azione quell'Essere Umano costruisce il benessere degli uomini. Alimenta la Cornucopia di Opi e col benessere consente agli uomini di non vivere nella disperazione. Permette agli uomini di costruire il loro corpo luminoso, di alimentare la Proserpina dentro di loro, sedimentando il proprio corpo luminoso con la Natura, con la Terra o con l'Essere Sole.

Ma per l'uomo e la donna che si sono fatti Saturno, c'è un altro futuro che li attende oltre la morte del corpo fisico: la libertà!

Il corpo luminoso, il GENIO, che hanno costruito, non si sedimenta con la Natura, con la Terra o con il Sole, ma continua a vagare libero da ogni condizionamento o, almeno, da quei condizionamenti dovuti alla sedimentazione che ad altri corpi consentono di continuare a svilupparsi dopo la morte del corpo fisico.

Quando si altera la percezione in un Sistema Sociale retto dalla morale cristiana ci si accorge che la massa degli Esseri Umani non ha divenire dopo la morte del corpo fisico anche se, di tanto in tanto, qualcuno diventa Essere Natura, alcuni diventano Essere Tellus (riuscendo a farsi Proserpina nonostante tutto). All'interno di un Sistema Sociale retto dalla morale cristiana diventa un grande successo per il divenire umano riuscire a sedimentarsi con l'Essere Sole mentre è quasi impossibile giungere alla Libertà. Nel Sistema Sociale dell'Antica Roma, la maggior parte degli Esseri Umani (di ogni casta sociale) diventano Essere Terra, i più deboli diventano Essere Natura, un buon numero diventano Essere Sole mentre alcuni giungevano alla Libertà.

Sono rari gli Esseri Umani, senza l'ideologi cristiana, che non hanno divenire dopo la morte del corpo fisico e questo spesso è dovuto soltanto alla precocità della loro morte più che all'irruzione della morale coercitiva come avviene nel Sistema Sociale retto dalla morale cristiana. In altre parole, mentre la sconfitta del divenire eterno di una delle uova dell'Essere Storione, è data più dal fatto che qualcuno si mangi quell'uovo che non dal fallimento dell'Essere Storione adulto nato da quell'uovo; nell'Essere Umano, in un Sistema Sociale retto dalla morale cristiana, il fallimento del suo divenire eterno è dato dall'imposizione della morale coercitiva che il cristianesimo ha fatto all'Essere Umano fin dalla sua infanzia che non dal fallimento della sua esistenza nel diventare fisicamente adulto. Per completare questo concetto sono necessarie introdurre un'altra serie di variabili, ma per il momento è sufficiente mantenere questo quadro per comprendere il concetto di diventare eterni nella Religione di Roma Antica.

Marghera, 1996

Revisione Luglio-agosto 2016

NOTA: La revisione ha lo scopo di rendere i concetti un po' più leggibili. Non modifica né lo spirito, né la forma né l'impatto emotivo del momento in cui questo libro è stato scritto. Per questo motivo, molte difficoltà espressive, non sono state modificate.

indice di "ciò che porta a diventare eterni, nella Religione di Roma

TORNA ALL'INDICE GENERALE DEL SITO

 

L'indice delle Antiche Religioni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

L'antica religione di Roma

Due elementi fondamentali caratterizzano la religione di Roma Antica. Il mutamento e il patto con gli Dèi. Il mutamento e il patto con gli Dèi appartengono anche alla religione pagana attuale. Il mutamento lo individuiamo in "Ciò che porta a diventare eterni..." e il patto con gli Dèi lo individuiamo nel "Sentiero d'Oro".