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Per fare il sacrificio umano è necessario che l'uomo sacrificato non abbia diritti. Non sia un soggetto di diritto, ma sia un oggetto posseduto da colui che ritiene di poterlo sacrificare.
Il fondamento dell'ideologia del sacrificio umano parte dal presupposto che il sacrificante abbia tutti i diritti rispetto al sacrificato.
A chi fa religione non interessa sapere chi materialmente ha fatto o non ha fatto "sacrifici umani", ma chi manifesta un'ideologia che, privando gli uomini di diritti sociali, un'ideologia del possesso dell'uomo sull'uomo, legittima la proprietà dell'uomo potendolo, se vuole, sacrificare.
L'atto del sacrificio fa parte delle ricerche storiche; l'ideologia del sacrificio umano rientra nell'ambito della filosofia e della religione.
Per comprendere quanto si vuole analizzare nella relazione fra ebrei e altre religioni è necessario ricordare che i testi che noi stiamo analizzando sono testi ebrei. Sono le affermazioni che gli Ebrei fanno degli altri che non considerano, come considerano sé stessi, il popolo eletto. Pertanto gli ebrei usano delle affermazioni, qualunque queste siano, al fine di giustificare la scelta del loro Dio eleggendo loro a popolo eletto e non gli altri popoli che con loro confinano.
In psicologia esiste un termine, PROIEZIONE, che ci consente di comprendere molte affermazioni fatte dagli ebrei e rese sacre, come parola e manifestazione del loro dio, attraverso la bibbia.
Cosa devo sottolineare del significato del termine PROIEZIONE?
Proiezione:
"assume un significato specifico in psicanalisi dove indica l'operazione attraverso cui un soggetto localizza fuori di sé (esternalizzazione), in persone o cose, ciò che rifiuta o non riconosce come proprio.”
E ancora:
"Meccanismo di difesa inconscio con cui il soggetto reagisce ad eccitazioni interne spiacevoli da cui non può sfuggire, negandole come proprie e attribuendole a cose o persone esterne (persone altre).
Il meccanismo agisce nella paranoia dove il soggetto riferisce ad altri rappresentazioni intollerabili che misconosce in sé stesso potendo così agirle sotto l'apparenza di un'azione di difesa ei suoi nemici.
Il meccanismo della proiezione agisce nella fobia in cui l'io si comporta come se il pericolo dello sviluppo dell'angoscia che lo minaccia non provenisse da un moto pulsionale, ma da una percezione, e può quindi reagire contro questo pericolo esterno con i tentativi di fuga rappresentati dagli scansamenti fobici.
Il meccanismo agisce nella gelosia protettiva dove il soggetto si difende dal proprio desiderio di essere infedele imputando l'infedeltà al proprio partner.”
Dal dizionario di psicologia di Umberto Galimberti ed. Garzanti
Proviamo a comprendere da dove nasce l'esigenza degli ebrei di affermare che "gli altri” bruciano o sacrificano ai loro dèi i bambini. Gli ebrei elaborano il concetto secondo cui loro sono persone che appartengono al loro dio: il loro Dio è il loro padrone che pretende da essi un comportamento. Il loro Dio pretende un'obbedienza cieca ai suoi voleri e si indigna qualora i suoi voleri non sono prontamente obbediti o qualora le persone tentino di sottrarsi dall'essere "roba” sua.
Pertanto, esiste fra gli ebrei la paura che alcuni ebrei si sottraggano dall'osservanza degli obblighi imposti dal loro Dio in quanto, tale sottrazione, dimostrerebbe l'inconsistenza del dettato divino.
Così il Dio degli ebrei esercita quel diritto al possesso delle persone senza limiti e le persone non sono autorizzate a supporre che il loro Dio sia impotente nell'ottemperanza dei suoi doveri nei confronti del "suo” popolo qualora non mantenga le sue promesse. Quando il benessere del popolo ebreo viene messo in discussione non è per l'inadeguatezza del loro Dio o per la precarietà delle relazioni che tale popolo ha costruito col mondo esterno, ma è perché tale popolo ha peccato. Ha mancato nell'eseguire prontamente la volontà del suo dio.
La pretesa del Dio degli ebrei di essere il padrone è quanto di più violento e perverso noi possiamo leggere nella storia delle relazioni fra Esseri Umani e Dèi di ogni popolo conosciuto.
"Ogni primogenito è mio; come pure è mio ogni primo parto maschio, sia del tuo bestiame grosso che di quello minuto. Ma riscatterai con un agnello il primo parto dell'asino; se poi non vuoi riscattarlo, troncagli il collo. Riscatterai tutti i primogeniti fra i tuoi figli. Nessuno comparisca davanti a me a mani vuote.” Esodo 34, 19-20
"E il signore parlò a Mosé dicendo: "Ecco io ho scelto i Leviti fra i figli d'Israele, in luogo d'ogni primogenito, che apre il seno materno, tra i figli d'Israele. I Leviti saranno miei, perché ogni primogenito è mio: il giorno che io in Egitto percossi tutti i primogeniti, io consacrai a me tutti i primogeniti d'Israele, tanto degli uomini, quanto degli animali. Saranno miei, io sono il signore.”” Numeri 3, 11-13
"Il signore ordinò a Mosé: "fa il censimento di tutti i primogeniti maschi tra i figli d'Israele, dall'età di un mese in su, e fa il conto dei loro nomi. Poi, in luogo dei primogeniti dei figli d'Israele, tu prenderai per me, il signore, i leviti; così pure prenderai il bestiame dei leviti, in luogo dei primi nati del bestiame dei figli d'Israele.”” Numeri 3, 40-41
"Allora il signore così ordinò a Mosé: "Prendi i leviti in luogo di tutti i primogeniti dei figli d'Israele, e il bestiame dei leviti in luogo del bestiame di quelli, e i leviti siano miei: io sono il signore.”” Numeri 3, 44-45
"Dopo questo i leviti cominceranno ad esercitare il servizio al Tabernacolo di convegno: purificali e offrili con gesto di presentazione, affinché siano interamente miei, tra i figli d'Israele. Io li ho presi per me, in luogo d'ogni maschio che apre il seno materno, in luogo d'ogni primogenito di ciascuno dei figli d'Israele. Ogni primogenito dei figli d'Israele, tanto degli uomini, quanto del bestiame, è mio: io li ho consacrati a me il giorno che in Egitto percossi tutti i primogeniti; ma in luogo d'ogni primogenito dei figli d'Israele io mi sono preso i leviti.” Numeri 8, 15-18
"La parte riservata ai sacerdoti: "Siano tue tutte le primizie della loro terra, che essi presenteranno al Signore: ne mangi chiunque di casa tua, purché sia puro. Ogni cosa interdetta in Israele sarà tua. Ogni primogenito di ogni carne che si offre al signore, tanto degli uomini, quanto degli animali, sarà tuo: però sia assolutamente riscattato il primogenito dell'uomo, sia pure riscattato il primo nato dell'animale impuro.”” Numeri 18, 13-15
Il possesso delle persone è assoluto, non lascia spazio ad interpretazioni.
Le persone sono "roba mia".
Questa idea storica è la novità introdotta dagli ebrei.
E' la novità che, presente nelle relazioni sociali ed economiche della società civile di quei tempi, viene trasferita come volontà che il Dio manifesta nei confronti degli uomini.
Si tratta di capovolgere i principi fondamentali delle Antiche Religioni dove, in una società che presentava, comunque, dei problemi, le divinità erano la soluzione di quei problemi o erano state assunte come divinità proprio perché avevano indicato soluzioni a problemi sociali. Gli antichi Dèi indicavano agli uomini la giustizia e la libertà in condizioni sociali che manifestavano questo bisogno; con la rivoluzione religiosa ebrea, il Dio indica la schiavitù e il proprio volere discrezionale che impone a società civili già cariche di problemi.
Gli ebrei, deportati come coloni a Babilonia (circa 5000) si inventano una loro storia antica e, in questa storia antica, si inventano un Dio più potente degli Dèi Babilonesi e degli Dèi Caldei. Un Dio potente che li rassicuri della loro importanza di popolo eletto. Questo Dio viene imposto agli ebrei con una tale violenza da occupare tutti gli aspetti della loro vita. Non c'è un momento della loro esistenza che quel Dio non detti delle regole a proprio vantaggio e al solo fine di farsi obbedire. La ricerca dell'obbedienza degli ebrei da parte del loro Dio è una vera e propria ossessione. Quel dio, in realtà, altro non fa che rappresentare l'ossessione per l'obbedienza che i "capi” ebrei hanno nei confronti delle persone al fine di impedire loro di integrarsi con la popolazione Babilonese.
Così gli ebrei inventano un esodo dal paese d'Egitto che è ottenuto dal loro Dio divertendosi a macellare tutti i bambini primogeniti degli Egiziani. Quel dio, secondo il racconto degli ebrei, si è semplicemente divertito a macellare i bambini Egiziani, infatti, egli stesso afferma che gli Egiziani avrebbero voluto o potuto far partire gli ebrei, ma egli, per potersi divertire, ne ha indurito il cuore così da permettergli di giustificare il proprio divertimento nel macellare tutti i bambini egiziani.
Questa pratica viene accettata e diventa un elemento religioso fondamentale della dottrina ebrea: macellare chi non appartiene al "popolo eletto”. Dalle rivolte dei Maccabei, al massacro di Gerusalemme che dette il via alle guerre fino alla distruzione della città nel 70, al massacro di Cirene e Salamina ecc.
Questo gesto eroico del Dio onnipotente degli ebrei diventa la giustificazione attraverso la quale il Dio degli Ebrei pretende di possedere gli ebrei stessi. Possedere, non essere il Dio degli Ebrei!
"E quando il signore ti avrà introdotto nella casa del Cananeo, come egli giurò a te e ai padri tuoi, e te l'avrà data, offri al signore ogni primo nato; come pure di ogni primo parto del tuo bestiame, i maschi sono del signore. Però riscatterai ogni primo nato dell'asino con un agnello; e se non vuoi riscattarlo, troncagli il collo. Riscatta pure ogni primogenito d'uomo tra i tuoi figli. E se in avvenire tuo figlio ti domanderà: che cosa significa questo? Tu gli dirai: con potenza il signore ci trasse dall'Egitto, dalla casa di schiavi. E poiché Faraone si ostinava a non farci partire, il signore uccise tutti i primogeniti nella terra d'Egitto, dal primogenito dell'uomo al primo nato delle bestie; perciò io sacrifico al signore il nato di ogni primo parto; e riscatto ogni primogenito dei miei figlioli. E ciò ti sia per segno sulla tua mano e per frontale in mezzo ai tuoi occhi ; poiché con potenza il signore ci trasse dall'Egitto.” Esodo 13, 11-16 Il possesso delle persone, intese come bestiame sacrificato o offerto al dio, deve essere imposta agli ebrei mediante una feroce azione di manipolazione mentale esercitata sui bambini. Infatti, la frase: "E ciò ti sia per segno sulla tua mano e per frontale in mezzo ai tuoi occhi ; poiché con potenza il signore ci trasse dall'Egitto.” Esodo 13, 16 sta ad indicare l'azione che deve fare il padre sul figlio affinché anch'egli ricordi di sacrificare il proprio figlio al suo stesso Dio padrone. Pertanto, esiste un doppio sacrificio umano messo in atto dagli ebrei, il primo è la cessione del primogenito al Dio padrone che viene riscattato (ma proprio perché viene riscattato se ne riconosce la proprietà al dio) e il secondo è l'attività di manipolazione mentale esercitata sui figli affinché anch'essi, a loro volta, sacrifichino i propri figli al Dio padrone degli ebrei. Inoltre, il Dio degli ebrei, condisce la sua pretesa con una menzogna. La menzogna consiste nelle affermazioni del Dio degli ebrei:
"E poiché Faraone si ostinava a non farci partire, il signore uccise tutti i primogeniti nella terra d'Egitto,” in quanto è il Dio degli ebrei che ha impedito a "Faraone” di farli partire: "...il signore indurì il cuore di Faraone che non lasciò partire i figli d'Israele dal suo paese.” Esodo 11, 10 .
La menzogna del Dio degli ebrei è funzionale alla costruzione della schiavitù degli ebrei e, per estensione, di tutti i popoli assoggettati all'ideologia cristiana.
La volontà di possedere persone dei "profeti” ebrei è tale che oggi rappresenta un insulto per tutte le società civili:
"Ogni primogenito è mio; come pure è mio ogni primo parto maschio, sia del tuo bestiame grosso che di quello minuto. Ma riscatterai con un agnello il primo parto dell'asino; se poi non vuoi riscattarlo, troncagli il collo. Riscatterai tutti i primogeniti fra i tuoi figli. Nessuno comparisca davanti a me a mani vuote.” Esodo 34, 19-20
E questa volontà di possesso viene sancita da un doppio possesso..
Il Dio degli ebrei si fa assegnare un gruppo di ebrei che vengono, in pratica, marchiati dal Dio e che, posseduti dal dio, avranno il diritto di possedere tutti gli altri ebrei dai quali dovranno ottenere tutta una serie di privilegi e donazioni.
"E il signore parlò a Mosé dicendo: "Ecco io ho scelto i Leviti fra i figli d'Israele, in luogo d'ogni primogenito, che apre il seno materno, tra i figli d'Israele. I Leviti saranno miei, perché ogni primogenito è mio: il giorno che io in Egitto percossi tutti i primogeniti, io consacrai a me tutti i primogeniti d'Israele, tanto degli uomini, quanto degli animali. Saranno miei, io sono il signore.”” Numeri 3, 11-13
"Il signore ordinò a Mosé: "fa il censimento di tutti i primogeniti maschi tra i figli d'Israele, dall'età di un mese in su, e fa il conto dei loro nomi. Poi, in luogo dei primogeniti dei figli d'Israele, tu prenderai per me, il signore, i leviti; così pure prenderai il bestiame dei leviti, in luogo dei primi nati del bestiame dei figli d'Israele.”” Numeri 3, 40-41
"Allora il signore così ordinò a Mosé: "Prendi i leviti in luogo di tutti i primogeniti dei figli d'Israele, e il bestiame dei leviti in luogo del bestiame di quelli, e i leviti siano miei: io sono il signore.”” Numeri 3, 44-45
La gerarchia del possesso viene così stabilita. Che i Leviti abbiano creato il Dio padrone per costringere gli altri ebrei a diventare bestiame posseduto o che l'ideatore dell'ideologia di possesso abbia voluto trasferire il diritto del possesso degli individui a una forma di dominio che fosse stabile, poco importa. Ciò che importa è che l'ideologia delle persone private di diritti e possedute dal Dio padrone fu portata a compimento.
Questa ideologia fu portata a compimento con un'operazione ideologica che venne posta a fondamento della nascita dell'ideologia di possesso elaborata dagli ebrei.
Ogni popolo ha, come miti di fondazione, atti eroici del proprio fondatore: gli ebrei, a fondamento della loro ideologia di possesso, hanno l'accettazione del sacrificio umano imposto dal loro dio. Solo quando il Dio degli ebrei si accerta della disponibilità, assoluta e incondizionata, di Abramo ad ammazzare suo figlio, il Dio gli concede la "grazia”, ma solo perché Abramo ha accettato di sacrificare suo figlio. Come sono tenuti a fare tutti gli ebrei e tutti i cristiani attraverso la circoncisione e il battesimo:
"Abramo!” Egli disse: "Eccomi!”. E Dio gli disse: "Orsù prendi tuo figlio, l'unico che hai e che tanto ami, Isacco, e va nel territorio di Moria, e lì offrilo in olocausto sopra un monte che io ti mostrerò.” Genesi 22, 1-2
Quando un invito simile è fatto da Venere a Numa, Numa, giocando sulle parole, offre a Venere delle teste di cipolle e la divinità apprezza il gesto di Numa! L'ideale di Numa è il benessere dell'umanità, non la sottomissione dell'umanità ad una divinità!
L'accettazione da parte di Abramo di sacrificare suo figlio E' IL VERO PATTO FRA IL Dio DEGLI EBREI E GLI EBREI! Gli ebrei, e dopo di loro i cristiani, da allora sacrificheranno sempre i loro figli al Dio padrone privando i loro figli degli strumenti attraverso i quali affrontare le condizioni della loro vita.
Per garantire che gli ebrei continueranno a sacrificare i loro figli al loro Dio padrone, i Leviti veglieranno.
I Leviti veglieranno sulla tradizione.
Loro, che sono stati sacrificati per riscattare ogni primogenito ebreo, otterranno dei privilegi da ogni ebreo riscattato:
"Dopo questo i leviti cominceranno ad esercitare il servizio al Tabernacolo di convegno: purificali e offrili con gesto di presentazione, affinché siano interamente miei, tra i figli d'Israele. Io li ho presi per me, in luogo d'ogni maschio che apre il seno materno, in luogo d'ogni primogenito di ciascuno dei figli d'Israele. Ogni primogenito dei figli d'Israele, tanto degli uomini, quanto del bestiame, è mio: io li ho consacrati a me il giorno che in Egitto percossi tutti i primogeniti; ma in luogo d'ogni primogenito dei figli d'Israele io mi sono preso i leviti.” Numeri 8, 15-18
"La parte riservata ai sacerdoti: "Siano tue tutte le primizie della loro terra, che essi presenteranno al Signore: ne mangi chiunque di casa tua, purché sia puro. Ogni cosa interdetta in Israele sarà tua. Ogni primogenito di ogni carne che si offre al signore, tanto degli uomini, quanto degli animali, sarà tuo: però sia assolutamente riscattato il primogenito dell'uomo, sia pure riscattato il primo nato dell'animale impuro.”” Numeri 18, 13-15
Questa tradizione sarà assunta dal cristianesimo che farà della trasformazione dei popoli in schiavi il fondamento della propria ideologia finché con l'Illuminismo inizierà un percorso di riscatto della società civile.
Sarà necessario il Concilio Ecumenico Vaticano II perché la chiesa cattolica al suo Dio che ordina di uccidere chi non si sottomette a lui, cedi un po' alla società civile e alle imposizioni sociali illuministe:
"Ogni genere di discriminazione nei diritti fondamentali della persona... in ragione del sesso, della stirpe, del colore, della condizione sociale, della lingua o religione, deve essere superato ed eliminato, come contrario al disegno di dio.” Dal Catechismo della chiesa cattolica ed. Leonardo 1994 terza parte, sezione prima, capitolo secondo, articolo 3
Nel cristianesimo i preti cattolici potranno vessare le persone con una crudeltà sconosciuta nel corso della storia e con i loro privilegi costringeranno alla miseria la società civile come il Dio degli ebrei comanda.
Una volta che una struttura ideologica, una struttura di pensiero, viene formulata nessuno garantisce che i privilegi siano esercitati in perpetuo da chi si è pensato più furbo del resto dell'umanità. Così gli ebrei che hanno voluto imporre all'umanità sé stessi come popolo eletto del loro Dio e hanno voluto imporre il loro Dio quale unico Dio (ci impiegarono oltre 20 anni i romani per comprendere che la rivolta di Gerusalemme aveva come unico scopo imporre il loro Dio a tutto il mondo), hanno dovuto subire le vessazioni di altri ebrei, detti cristiani, che come loro si dichiaravano popolo eletto dell'unico Dio al quale sacrificavano tutti i bambini.
Così, il sacrificio umano, inteso come l'attività religiosa mediante la quale si distrugge la vita dell'individuo sottomettendolo ad una volontà esterna alla sua, è il fine della religione ebrea e cristiana.
I cristiani stessi, al sacrificio di Isacco al quale suo padre Abramo era pronto a tagliare la gola, oppongono il sacrificio del loro "profeta” che la gola se la taglia da solo. Egli diventa "l'agnello sacrificale” e indica ad ogni "sottomesso” ai cristiani il dovere di sacrificare la loro vita a maggior gloria del Dio padrone e dei suoi rappresentanti.
Dio, i profeti, i Leviti sono di volta in volta i padroni delle persone ebree, così anche per i cristiani, dio, il papa, i vescovi, i preti, sono i padroni delle persone costrette ad essere cristiane. Persone che vengono private del diritto di determinare sé stesse per essere violentate ed annoverate fra il bestiame che i cristiani possiedono con la pratica violenta del battesimo.
Lusiana, 27 agosto 2006
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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E' sciocco nascondere la testa sotto la sabbia. La chiesa cattolica è una monarchia assoluta in nome e per conto del suo Dio padrone. Fino a modificazioni sostanziali, l'Italia è una Repubblica Democratica. I due regimi sono antagonisti e la chiesa cattolica disprezza la libertà sociale della Democrazia che deve distruggere in ogni modo, spesso con la complicità di Istituzioni complici.
Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù
Cod. ISBN 9788893322034 (il secondo volume è in preparazione)