7) LA PRESCIENZA

Di Claudio Simeoni

 

EMPATIA E CAPACITA’ EXTRASENSORIALI!




Cod. ISBN 9788891185822

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Percezione

Sulla formazione della percezione

e la selezione

dei fenomeni percepiti

 

Ciò che per molti è solo un fastidio, per altri è un’intuizione fondamentale per la loro esistenza.

 

Salute di Repubblica del

 

Articolo di Armando d’Amico

““Sesto senso” trovata la sede nel cervello

Una ricerca della Washington University di St. Louis ha identificato una regione del cervello che agisce  come un sistema d’allarme preventivo, che riesce a prevenire l’arrivo di un pericolo, quello che comunemente viene definito il “sesto senso”. “Il nostro cervello” spiega lo psicologo Joshua Brown, uno degli autori dello studio pubblicato su “Science” del 18 febbraio, “è in grado di cogliere i piccoli segni di avvertimento nell’ambiente circostante molto meglio di quanto pensassimo”. La scoperta fornisce rigorose basi scientifiche a un nuovo modo di concettualizzare i complicati processi di controllo esecutivo che hanno luogo nella corteccia cingolata anteriore e nei dintorni, un’area cerebrale situata vicino ai lobi frontali e lungo le pareti che dividono l’emisfero destro da quello sinistro. “In passato”, continua Brown, “abbiamo osservato attività in questa regione quando si prende una decisione difficile, scegliendo fra più opzioni che si escludono, oppure dopo che si commette un errore. Ma ora abbiamo scoperto che la corteccia cingolata può imparare a riconoscere quando si commette un errore anche prima che venga presa una decisione. Questa regione, in poche parole, sembra agire come un sistema d’allarme preventivo avvisandoci in anticipo se il nostro comportamento potrebbe condurci a un risultato negativo, in modo da essere più cauti ed evitare gli sbagli”.”

 

Si è osservata questa parte del cervello reagire ed agire alla presenza di impulsi che per l’attenzione sono “rumori di fondo”: “è in grado di cogliere i piccoli segni di avvertimento nell’ambiente circostante molto meglio di quanto pensassimo”. In sostanza i rumori di fondo vengono comunque elaborati e si presentano alla coscienza sotto forma di sensazioni.

Si tratta di una “capacità extrasensoriale” molto usata. La capacità di cogliere il proprio “sentire” nei confronti del mondo e delle azioni che noi facciamo nel mondo. Tale capacità è tanto più viva quanto più sono frequenti sia le nostre azioni nel mondo che i nostri “travolgimenti emotivi” in relazione ai fenomeni che dal mondo ci giungono.

Ci si stupisce quando assistiamo a delle azioni o a delle scelte che si inseriscono perfettamente nell’insieme in cui noi agiamo o che addirittura precedono il divenire delle cose. Si tratta di quella relazione empatica che gli uomini possono avere con il mondo e che si rivela soltanto nelle loro azioni e nelle loro scelte all’interno delle azioni e delle scelte che fa il mondo che li circonda.

Pensare di mettere questa capacità sotto il controllo della ragione è irragionevole in quanto questa capacità si esprime analizzando situazioni e modi di essere del mondo circostante diversi da quelli considerati dalla ragione e tiene presente le sensazioni, i desideri e i progetti profondi che noi abbiamo. L’elaborazione di quello che risulta essere l’effetto del sesto senso non tiene conto delle motivazioni e degli obbiettivi della ragione, ma tiene conto delle emozioni profonde in armonia con le emozioni del mondo che ci circonda. Affinché l’individuo possa usare questa capacità con una certa regolarità è necessario che l’individuo armonizzi le proprie emozioni profonde con le emozioni del mondo, soggettivi e metta in armonia i propri intenti con gli intenti del mondo. Sappia ascoltare le proprie sensazioni anteponendole, spesso, alle deduzioni razionali che potrebbe fare in relazione al proprio descritto.

Il sistema individuato è importante. Dice l’analisi:

 

“In passato”, continua Brown, “abbiamo osservato attività in questa regione quando si prende una decisione difficile, scegliendo fra più opzioni che si escludono, oppure dopo che si commette un errore. Ma ora abbiamo scoperto che la corteccia cingolata può imparare a riconoscere quando si commette un errore anche prima che venga presa una decisione. Questa regione, in poche parole, sembra agire come un sistema d’allarme preventivo avvisandoci in anticipo se il nostro comportamento potrebbe condurci a un risultato negativo, in modo da essere più cauti ed evitare gli sbagli”.”

 

La corteccia cingolata è in grado di avvertirci quando si commette un errore anche prima che la decisione venga presa. Questa regione sembra agire come un allarme preventivo in relazione alle nostre azioni e al mondo nei confronti del quale agiamo.

La Stregoneria afferma che l’agire umano è una sequenza continua di errori. Errori che stanno fra quanto noi possiamo fare e quanto noi avremmo potuto fare ma non siamo stati in gradi di fare. Quando si riduce il dialogo interno si aumenta la capacità di far uscire le sensazioni del profondo che guidano le nostre azioni soltanto se noi siamo in grado di mettere da parte le ragioni della ragione. Questo meccanismo è importante per confermare una importante capacità extrasensoriale che emerge di tanto in tanto nelle persone. Questa capacità si lega ad una capacità che analizziamo più avanti del dèjà-vu in cui l’emergere della sensazione si lega ai sensi e acquista rilevanza di tatto, rumore, vista, odore o gusto facilitata sia da ricordi (associazioni di immagini) che da impellenze di sopravvivenza soggettive (quando ci assale una “voglia matta” per fare una cosa inusuale).

Il problema, che la sensazione pone alla coscienza, è la difficoltà di interpretazione. Difficilmente siamo in grado di legare quanto emerge dalla corteccia cingolata alla nostra azione. Spesso il suo emergere viene mediato dalla ragione che vi sovrappone i suoi desideri e le sue aspettative interpretando all’interno di queste la sensazione stessa. Ed ecco che quanto emerge dalla corteccia cingolata ci inganna. Solo che l’inganno non è fatto dalla corteccia cingolata o dalle sensazioni profonde, ma dalle interpretazioni che noi facciamo quando le inseriamo nella descrizione della ragione.

L’abilità consiste nel legare le nostre sensazioni all’azione. L’abilità consiste nel non permettere alla ragione di condizionare il nostro sentire. L’abilità è legare le nostre emozioni; alle emozioni che si manifestano nel mondo in cui viviamo. L’abilità consiste nell’agire continuamente e sistematicamente nel mondo immettendo in esso i nostri progetti.

C’è un’abilità in Stregoneria che consiste nell’agire prima che i problemi della vita si presentano. Essere al di là del problema o della situazione. Questa abilità può essere osservata in tutte quelle persone che precedono le mode o sono delle avanguardie artistiche. Fanno delle azioni prima che il tempo le suggerisca loro. Sanno cogliere i piccoli segnali che il mondo attorno a loro manifesta e trasformano questi segnali in un insieme coerente da ripresentare la mondo stesso.

Ora sappiamo da dove nasce questa loro abilità: costruiscono l’armonia emotiva fra sé e il mondo; soggettivano gli intenti del mondo facendoli propri e vivendo in armonia con essi; fermano l’ossessione della ragione; agiscono nel mondo mettendo tutte le loro emozioni e tutte le loro aspettative in quell’azione. Ciò che per gli altri è “rumore di fondo”, per essi è un continuo emergere di soluzioni o di allarmi che acuiscono la loro attenzione. Ciò che le persone vivono come qualche cosa di incredibile che si è presentato loro, chi pratica Stregoneria lo vive come normalità al punto tale che l’intuizione diventa un elemento normale della propria esistenza.

E le persone che non sono preparate a cogliere quel sentire che dalla corteccia cingolata bussa alla loro coscienza? Vivono la cosa con angoscia. Angoscia nelle loro scelte e rimorso per ciò che credevano fosse e invece era... E’ una vita di rimpianto. Le occasioni erano nascoste dietro alle loro scelte, ma le loro scelte erano guidate dalle illusioni e il sentimento che spingeva dentro di loro era messo a tacere dal desiderio che la ragione, prepotentemente, presentava alla loro coscienza.

La diversità di “come si è vissuto” è la differenza che c’è fra la persona che ha disciplinato la sua ragione e la persone che si è lasciata sopraffare dalla ragione.

 

Versione aggiornata'Come si forma la percezione in Stregoneria

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 041933185

e-mail: claudiosimeoni@libero.it