Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; o no, no:
quel che vi è di più proviene dal male.
Vangelo di Matteo 5, 37

di Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, è in correzione e di prossima pubblicazione

Il modello ideologico del "sì, sì; no, no"

 

E' una frase che serve a delimitare un comportamento, inquadrarlo e definirlo entro ambiti ristretti.

Ambiti sempre più ristretti fino ad una totale semplificazione in cui, chi la subisce, ha completamente annullato sé stesso per aderire al modello che quel comportamento impone. Affinché un individuo parli per "sì e no" è necessario che il suo interlocutore abbia nella sua testa l'esatto significato del "sì e del no". In ogni spazio ed in ogni tempo, quel "sì e quel no" manifestano lo stesso ed identico significato sia nella forma in cui vengono espressi, che nella relazione fra interlocutori che tale espressione implica.

Non esistono più persone distinte che costruiscono una relazione dialettica, ma esiste un'unica persona psico-emotiva su cui l'altra si appiattisce ed aderisce. Aderisce al punto tale che nel momento stesso in cui quel "sì e quel no" implicano una variabile o delle eccezioni, la persona è costretta ad un atto di pentimento e di autoumiliazione perché tale variabile o eccezione è prodotta dal male.

La frase vuole annullare ogni soggettività.

Chi è che manifesta le categorie di pensiero a cui l'altro deve rispondere mediante il "sì o il no"? Colui che ha il potere di repressione rispetto a chi non aderisce alle categorie imposte.

Dice: "Sia il vostro parlare...". Non dice: "Sia il mio parlare...".

Egli è il giudice che detiene le categorie del significato.

Sul significato delle categorie non si discute.

Quando si discute sul significato delle categorie; ciò proviene dal male.

Ciò che proviene dal male non si discute; si condanna!

Come i cristiani giustificano questa pretesa di gestione assoluta delle categorie della vita alle quali pretendono che gli Esseri Umani si adeguino pena la loro condanna?

La giustificano affermando che la verità è stata rivelata.

Quale verità?

Ogni verità!

Ogni verità, da quella religiosa a quella della vita quotidiana.

Da chi è stata rivelata?

Dal dio creatore onnisciente dell'universo che si è degnato di rivelarla agli uomini mediante le "Sacre Scritture" e l'incarnazione di Gesù. Gesù è la verità.

Per il cristiano la sapienza viene dal suo dio; non dal lavoro e dalla trasformazione degli Esseri Umani. Gli Esseri Umani, davanti al cristiano, devono dire solo sì, sì, o no, no!

Quando vengono introdotte delle variabili, queste vengono ispirate dal male.

In quanto ispirate dal male, vanno condannate. Qualunque queste siano!

"Io Galileo, figlio del defunto Vincenzo Galilei di Firenze, di 70 anni, costituito personalmente in giudizio, e inginocchiato davanti a voi Eminentissimi e Reverendissimi Cardinali Inquisitori generali in tutta la Repubblica Cristiana contro la malvagità eretica; avendo davanti agli occhi i santi Vangeli, su cui poso le mani, giuro che ho sempre creduto, credo e con l'aiuto divino crederò per l'avvenire tutto ciò che accoglie, predica e insegna la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica. ma poiché questo Sant'Uffizio, per avere io, dopo essermi stato formalmente intimato con un precetto dello stesso di abbandonare completamente la falsa teoria che il Sole è al centro del mondo e non si muove, e di non mantenere, difendere e insegnare in qualunque modo, né a parole né per iscritto, la suddetta falsa dottrina, e dopo essermi stato notificato che tale scrittura è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro in cui ne parlo pur essendo già stata condannata e porto argomenti efficaci a suo favore, senza prendere netta posizione, mi ha giudicato veramente sospetto di eresia, cioè di aver tenuto fermo e creduto che il sole è centro del mondo e immobile e la terra non ne è il centro e si muove, volendo cancellare dalla mente delle Vostre Eminenze e da quella di ogni cristiano questo grave sospetto, giustamente concepito contro di me, con cuore sincero e autentica fede abiuro, maledico e detesto i suddetti errori ed eresie e in generale qualunque altro errore, eresia o setta contraria alla Santa Chiesa; e giuro che per l'avvenire non dirò mai più né asserirò, né a parole né per iscritto, cose tali per cui possa rinascere su di me un tale sospetto, ma se m'imbatterò in qualche eretico o sospetto d'eresia, lo denuncerò a questo Sant'Uffizio, ovvero all'Inquisitore o Ordinario del luogo dove dovessi trovarmi. Giuro altresì e prometto di adempiere e osservare interamente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno inflitte da questo Sant'Uffizio e che se, Dio non voglia, dovessi contravvenire in qualche modo alle mie promesse o ai miei giuramenti, mi sottometterò a tutte le pene e ai castighi previste dal diritto canonico e dalle altre disposizioni generali e particolari previste e promulgate contro questi reati. Mi possa in ciò aiutare Dio e i suoi santi Vangeli, su cui poso le mani.

Io, suddetto Galileo Galilei, ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obbligato come sopra; e in fede della verità ho firmato di mio pugno il presente documento d'abiura e l'ho recitato parola per parola, a Roma, nel convento di S. Maria sopra Minerva [chissà dove sta, in questo documento e nell'attività di Galileo, l'apporto della DEA Minerva! nota Claudio Simeoni], oggi 22 giugno 1633. Io Galileo Galilei, ho sottoscritto la suddetta abiura, di mio pugno."

L'abiura di Galileo è tratta da: "Lettere Eretiche" di Galileo Galilei ed. Demetra

Così i cardinali, proprio perché rappresentanti di Gesù, dicono a Galileo: "Sia il tuo parlare: Sì, sì; no, no". Ma avendo Galileo aggiunto tutta una serie di motivazioni, prove e giustificazioni, delle sue osservazioni che contrastavano con le "Sacre Scritture", che per i cardinali cattolici sono ispirate dal loro dio padrone, sapiente e onnisciente, Galileo ha "attinto dal male". Non solo alle "Sacre Scritture" ha detto "no, no", ma ha giustificato e dimostrato come il suo "no, no" fosse manifestazione di una verità negata dalle "Sacre Scritture". Ha dimostrato come le "Sacre Scritture" fossero un coacervo di menzogne la cui funzione è quella di impedire agli Esseri Umani la ricerca del vero.

Per il Gesù dei cristiani la sottomissione dell'individuo al giudice deve essere totale. Deve essere totale non al giudice sottoposto alla legge che giudica in base ad una legge a cui egli stesso deve obbedienza, ma l'individuo deve essere sottomesso alle categorie soggettive interpretative con le quali il giudice definisce la realtà oggettiva alla quale l'individuo DEVE aderire.

La frase del Gesù di Nazareth;

"Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; quel che vi è di più proviene dal male".

E' un'affermazione malvagia e criminale. Se in passato, questa frase, è stata fonte di orrore e morte; oggi, calata come metodo di relazione sociale, appare in tutta evidenza come sia la negazione di tutti i principi a fondamento della società civile. Appare come una manifestazione del delirio da onnipotenza attribuita al Gesù di Nazareth e imposto come modello, attraverso l'educazione ("Devi dirmi la verità"), alla società civile al fine di impedire l'attuazione dei principi sociali.

C'è sempre un Galileo che il cristiano vuole costringere in ginocchio davanti al suo dio!

C'è sempre la manifestazione di una verità davanti alla quale il cristiano pretende che gli Esseri Umani dicano "Sì, sì; no, no". Sia per poterli usare per ricattare la società civile, sia per ricattarli e condannarli essi stessi.

E' necessario leggere i vangeli della chiesa cattolica per comprendere i meccanismi e il disagio sociale, che spesso sfocia nel crimine nella società civile.

Marghera, 22 aprile 2007

Testo revisionato per la pubblicazione: Marghera, 03 dicembre 2015

NOTA: Le citazioni dei vangeli sono tratte dalla bibbia delle edizioni Paoline 1968

 

Indice del Male.

 

L'odio di Gesù, continua in questa pagina.

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Claudio Simeoni

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Gesù e il cristianesimo

Il cristianesimo è un modo per distruggere il divenire degli uomini. Per capire la strategia di distruzione dell'uomo del cristianesimo è necessario leggere i vangeli e interpretarli alla luce dell'uomo ridotto in schiavo obbediente, oggetto di possesso e privato della propria capacità di vivere e abitare il mondo in nome del dio cristiano che altri non è che il Macellaio di Sodoma e Gomorra, il criminale che ha distrutto l'umanità e la Natura col Diluvio Universale e che ordina il genocidio dei popoli per favorire i criminali del Popolo Eletto.