Dobbiamo fare i riti e le conferenze. Dobbiamo fare gli stand alle fiere cittadine e sfilare con i nostri simboli. Dobbiamo sviluppare maggiormente la nostra cultura e affrontare la società civile per quello che siamo, presentare noi stessi in ogni dibattito pubblico al quale possiamo accedere
Noi della Federazione Pagana non solo abbiamo iniziato a fare riti pubblici quando tutti avevano paura, ma abbiamo iniziato a caricare le foto dei riti. A rendere pubblici i riti religiosi. Abbiamo iniziato ad annunciare pubblicamente i riti. Abbiamo iniziato a coinvolgere le autorità civili e le autorità di polizia in modo che i nostri riti siano ben conosciuti.
Un poliziotto wiccan americano diceva, in un libro, che è solo un caso se non si è consumata una tragedia a causa della segretezza dei riti che facevano i Wicca. Diceva: provate ad immaginare qualcuno che passa vicino e vede un gruppo di matti attorno al fuoco. Eccitato dai film, pensa subito a riti satanici. Ed ecco che arriva la polizia e punta le pistole. Allora la sacerdotessa con l'athame apre un varco nel cerchio, ma che cosa vede il poliziotto? Solo una matta che lo minaccia col coltello. Se non si è sfiorata la tragedia è stato solo un caso. Eppure, aggiungeva questo poliziotto, sarebbe sufficiente raggiungere il posto di polizia più vicino, andare dalla polizia e dire loro che si ha intenzione di fare un rito religioso. Magari il poliziotto chiederà dei chiarimenti e si potrà benissimo spiegare il rito al poliziotto. Fare riti non è illegale, ma aver paura rischia di provocare seri problemi.
Inoltre, quando si ha paura gli altri dicono di te quello che vogliono ed è più facile che venga creduta la diffamazione fatta da un prete cattolico in una chiesa che non un milione di smentite.
Chi non ha segreti è più difficile da diffamare e colpire (però per colpirti personalmente i cattolici, educati ad essere vigliacchi, se le inventano).
Marghera, 01 gennaio 2010 (postato in web 30.12.2011) Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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Non si può voler diventare uno Stregone. Lo si diventa. O per impegno soggettivo nel nostro vivere nel mondo, o perché la vita non ti lascia alternative. Quando questo succede non puoi far altro che "andare avanti" approfondendo la nuova percezione del mondo e vivendo con passione.