Sul concetto di GENERARE
(essere padre e madre)
proprio della Religione Pagana e
della Stregoneria

Quando muore il corpo fisico
può nascere il corpo luminoso
non può nascere un bambino se il feto non muore

Di Claudio Simeoni

 

Generarsi

Indice:

Le condizioni che generano - Prima parte

Perché chi si è generato non ha debiti con chi ha contribuito a generarlo - Seconda Parte

I legami divini di chi genera e di chi è generato - Terza Parte

 

Prima parte
Le condizioni che generano

C'è un concetto che dovremmo affrontare qualora vogliamo praticare Stregoneria e comprendere il divenuto e i percorsi per diventare degli DEI. Se avete notato abbiamo sempre parlato di morte del corpo fisico e nascita del corpo luminoso. Non abbiamo mai parlato del generare, del venire in essere della Coscienza di Sé. Magari della Coscienza di Sé che noi, in questo momento, rappresentiamo e manifestiamo.

Il concetto di generare o di venire in essere è un concetto basilare del Paganesimo Politeista. Veramente è un concetto basilare per chiunque tenti di costruire una filosofia o un percorso religioso, ma nel Paganesimo Politeista rappresenta un concetto da fagocitare se si vuole proseguire sulla via dei mutamenti. Un concetto che va assimilato al punto tale da guardare e misurare il mondo attraverso quel concetto. Se noi pensiamo che il padre e la madre generano i loro figli possiamo partire dal presupposto che il padre e la madre siano i padroni dei loro figli e che comunque possono agire come vogliono perché senza di loro quei figli non sarebbero mai nati. E' vero dal punto di vista della fisicità e della tradizione dei rapporti sociali (di natura monoteista), ma è altrettanto vero che il padre e la madre non sono padroni dei figli! Il padre e la madre hanno costruito le condizioni affinché i loro figli nascessero. La specie ha stabilito delle regole e delle determinazioni affinché, data una situazione e date delle combinazioni (in questo caso di natura fisiologica), una parte dell'Energia Vitale passasse dallo stato di inconsapevole allo stato di consapevolezza e, riconoscendo sé stessa diversa dall'oggettività inconsapevole che la circonda, iniziasse il proprio cammino per dilatarsi nell'oggettività. Il padre e la madre costruiscono le condizioni obbedendo ai bisogni che da dentro di loro spingono. In quelle condizioni una frazione di Energia Vitale si trasforma da inconsapevole a consapevole e, riconoscendo sé stessa, inizia un processo di dilatazione nel circostante in cui si manifesta. Il circostante in cui manifesta sé stessa, nel caso di un Essere Mammifero e di un Essere Umano nel nostro caso, è la pancia della madre prima e del mondo fuori della vagina poi, per continuare nel mondo percepito in maniera diversa quando la coscienza di sé si trasferisce dal corpo fisico al corpo luminoso.

Questo concetto secondo cui nessuno genera qualcuno, ma costruisce le condizioni affinché qualcuno si genera, è un concetto fondamentale che ci permette la pratica della Stregoneria e il riconoscimento del Paganesimo Politeista attraverso l'identificazione degli DEI. Chi sono dunque gli DEI? Sono le Coscienze di Sé che venendo in essere, date delle condizioni manifestate nell'oggettività, riconoscono sé stesse e iniziano un cammino di dilatazione soggettiva nell'oggettività. Dove le condizioni di manifestazione soggettiva sono quelle che incontrano e che le hanno consentito di riconoscere sé stesse diverse dal circostante iniziando un cammino di divenire nell'infinito dei mutamenti.

Detto in questo modo sembra una sciocchezza: che differenza fa' con i concetti manifestati dalle religioni rivelate? Semplicemente riconoscendo che noi, qualora facciamo un rito con coinvolgimento emotivo molto forte e violento in presenza di altre persone che manifestano le stesse tensioni emotive, costruiamo dei centri di Energia Vitale che riconoscendo sé stessi diversi dal circostante iniziano un processo di dilatazione e di costruzione partendo dalle qualità che i partecipanti al rito hanno fuso assieme. Come i partecipanti al rito non sono responsabili del divenire di quell'Essere che in quelle condizioni ha riconosciuto sé stesso diverso dall'inconscio circostante e che cerca di costruirsi, così gli Esseri della Natura non sono padroni dei loro figli e dei processi di divenire che questi percorreranno, ma sono responsabili per non averli, eventualmente, attrezzati adeguatamente per affrontare il divenire della loro vita.

Per il momento è sufficiente che ricordiamo questo: ogni Coscienza e ogni Essere si genera da sé date le condizioni che l'oggettività ha costruito!

Questo vale anche per l'azione dello Stregone. COME AGISCE UNO STREGONE? Costruisce delle condizioni atte a generare delle scelte, delle decisioni o dei comportamenti degli individui.

Dunque, COSTRUISCE DELLE CONDIZIONI ALL'INTERNO DELLE QUALI GLI INDIVIDUI OPERANO E SCELGONO!

Per ora mi fermo qui col discorso a meno che qualcuno non voglia sollecitare altre cose per andare oltre. Ricordate: IMPARATE A COSTRUIRE DELLE CONDIZIONI SE VOLETE OTTENERE DEI RISULTATI. I RISULTATI DEVONO VENIRE SPONTANEAMENTE IN BASE ALLE CONDIZIONI CHE VOI AVETE COSTRUITO!

Questo è la Stregoneria! Gli Stregoni non sono padroni delle cose, ma sanno manipolare le condizioni e destreggiarsi nelle condizioni in cui le cose scelgono ed agiscono. Questo ad imitazione di GAIA e URANO STELLATO spinti da EROS figlio di una "vergine" (i greci bizantini hanno fatto uno sproposito confondendo nato da un dio con nato da una vergine è una questione di termini greci e di passaggi dal greco antico al greco bizantino. Naturalmente i copisti cattolici, davanti ad affermazioni che non comprendevano si sono spinti a cancellare, depennare, inquisire e censurare. Poi la ricerca storica e linguistica ha fatto comprendere l'ignoranza dei cattolici) cioè figlio di condizioni che hanno costruito gli DEI e che hanno consentito loro di "venire in essere"; di esprimere sé stessi.

 

Seconda parte
Perché chi si è generato non ha debiti
con chi ha contribuito a generarlo

Se noi partiamo dal presupposto che il nostro "germinare" è frutto di condizioni che si costruiscono in forma e determinazioni all'interno delle quali noi sviluppiamo noi stessi e nello stesso tempo questi non hanno attuato quelle condizioni affinché noi venissimo in essere, ma le hanno attuate in risposta alle sollecitazioni che da sé stessi affluivano verso l'esterno, allora applichiamo il grande EROS: sciogliamo i legamenti. Non siamo più legati alle IMPOSIZIONI, ma siamo legati alla qualità del nostro divenuto dal quale spicchiamo il nostro balzo verso il nostro divenire. La qualità del nostro divenuto sono tutte le forze e tutte le tensioni che da dentro di noi spingono per esprimersi nell'oggettività nella quale agiamo.

Spinti ad agire in quell'oggettività noi manifestiamo gli DEI che da dentro di noi tentano di manifestare sé stessi. Ma a quegli DEI noi sommiamo la nostra volontà e il nostro intento e quella sommatoria va a qualificare il DIO che noi siamo. Va cioè a costruire quella mediazione per cui: che gli DEI si esprimano attraverso le nostre azioni (si chiama soggettivare l'oggettività), ma che gli DEI che si esprimono dentro di noi siano costretti a soggiacere al nostro volere, alla nostra volontà e ai fini che noi ci prefiggiamo nella qualità della nostra esistenza.

Questo fare noi lo possiamo ottenere soltanto perché noi non ci sentiamo legati a nessuno: noi non siamo generati da qualcuno, ma abbiamo germinato la nostra coscienza e la nostra consapevolezza in un'oggettività costruita da chi non poteva fare a meno di obbedire alle forze e alle tensioni che da dentro sé stessi spingeva per agire nella propria oggettività

So perfettamente cosa sto dicendo negando la discendenza, ma io non sto parlando della specie cui apparteniamo, non sto parlando della sequenza dei mutamenti attraverso i quali mio nonno, uscito dal brodo primordiale, ha costruito la sua esistenza per determinare sé stesso lasciando in eredità ai suoi figli gli sforzi che aveva fatto per modificarsi. Sto parlando di me stesso! Sto parlando di tutti gli Esseri Animali e Vegetali che in questo momento stanno guardando le nostre azioni. Sto parlando di DEI quali frutto di un crogiolo di DEI che dicono, nell'oggettività in cui hanno germinato la loro coscienza e la loro consapevolezza: "IO ESISTO!". E nel dirlo chiamano a testimoni il mondo affinché il mondo diventi consapevole della loro esistenza.

Capisco benissimo chi si ritiene generato da qualcuno e si sente in debito con quel qualcuno viene costretto da quel debito a sacrificare la propria esistenza per onorarlo! Ma questo mi rende furioso! Onorare un debito falso equivale a disonorare, in questo caso, il futuro degli Esseri Umani! Se tu non ti prendi nelle tue mani il tuo futuro, condanni tutta la generazione cui appartieni a rinunciare a prendersi nelle proprie mani il proprio futuro. Condanni al saccheggio tutti i tuoi figli ai quali negherai la possibilità di prendersi nelle proprie mani il loro futuro. Se tu ti pensi generato, a chi ti ha generato, piegherai la tua vita!!!

Ma se tu diventi cosciente di essere, sì stato generato quale la tua fisicità si manifesta nell'oggettività, ma questa tua generazione è dovuta alla costruzione di un'oggettività che ha permesso alla tua Energia Vitale di separare la tua coscienza dall'inconsapevole che la guarda, allora tu sei libero nelle tue decisioni e puoi guardare il futuro che ti viene incontro: TU SEI GIANO! Sei colui che agisce nel presente in funzione del tempo che ti viene incontro consapevole di mantenere le tue radici nel passato che ha fatto di te il costruttore del presente!

 

Terza parte
I legami divini di chi genera e di chi è generato

La questione del generare segue due diverse direttrici. Da un lato il fatto che siamo esseri della natura e che seguono un processo di adattamento all'esistente e pongono le basi affinché le generazioni che verranno possano essere favorite dalle nostre scelte e dai nostri adattamenti. Dall'altro lato il nostro essere Esseri della Natura altro non sono che strategie d'esistenza usate da Hera per trasformare Energia Vitale inconscia (quale manifestazione di Gaia in ogni esistente) in coscienza di sé che da un lato alimenta e sviluppa la Coscienza, la consapevolezza e il divenire di Hera (quale Essere Natura) e dall'altro consente a nuove Coscienze di Sé che germinano in Hera di trasformare la propria Coscienza e la propria Consapevolezza sì da sciogliere i legami con Hera stessa. Da un lato Hera costruisce delle condizioni nelle quali nuove Coscienze di Sé germinino e dall'altro si nutre di queste Coscienze di Sé lasciando comunque loro la possibilità di percorrere un proprio cammino qualora accumulino sufficiente Potere Personale per diventare a loro volta DEI. Non può fare a meno Hera di lasciare questa possibilità. Proprio perché chi germina in Hera ha questa possibilità, può arricchire Hera. Infatti, i germinati in Hera sono spinti ad espandersi dalla stessa forza che spinge Hera ad espandersi: l'Intento; Eros! Proprio perché i germinati in Hera si espandono, Hera si può espandere. La volontà di Hera interviene raramente nei processi di reciproco adattamento al suo interno in quanto la sua volontà si manifesta nei singoli Esseri attraverso le loro strategie d'esistenza. Chi germina in Hera, è soggettività in Hera e di Hera. Hera, a sua volta, è complessità oggettiva di sviluppo di ogni suo soggetto. La Coscienza e la Consapevolezza di Hera si esprime in ogni soggetto che germina in essa, ma nello stesso tempo, ogni soggetto germinando in Hera, ha la possibilità di separare il proprio sviluppo da Hera dopo aver partecipato (e proprio per aver partecipato!) allo sviluppo di Hera stessa!

Prendiamo ad esempio un Essere della Natura. Un Essere Animale e nel nostro caso un Essere Umano. Noi siamo quello che siamo attraverso un processo di sedimentazione biologica. E' abbastanza scontato che noi siamo quello che siamo come trasformazione di una singola cellula in un ipotetico antico brodo primordiale. Generazione dopo generazione, per sedimentazione e aggregazione, siamo diventati organismi pluricellulari. In ogni istante della nostra evoluzione, noi ci riconoscevamo diversi dal mondo circostante e con ogni struttura cellulare che manifestavamo obbedivamo alle nostre tensioni e ai nostri bisogni di espansione nell'oggettività in cui manifestavamo noi stessi. Il riconoscimento di sé stessi, per l'Essere Umano (e ogni altro Essere della Natura), vale per la forma che assume oggi, come quella che aveva qualche miliardo di anni or sono. La coscienza di sé, il riconoscimento di sé stessi diversi dal circostante, è un dato valido oggi, nella forma in cui siamo, come era valido un miliardo di anni or sono. La validità è data dal fatto che la forma in cui oggi noi siamo altro non è che l'effetto delle scelte del soggetto fatte miliardi di anni fa, i suoi adattamenti.

E' abbastanza semplice ipotizzare che ci fosse un tempo in cui la Coscienza di Sé dell'Essere Umano coincidesse con la Coscienza di Sé della singola cellula. Oggi non è così (veramente non lo è da molto tempo). Esiste una Coscienza di Sé della singola cellula ed esiste la Coscienza di Sé complessiva dell'Essere Umano, al di là della qualità della Consapevolezza manifestata. Le singole cellule manifestano una loro coscienza di Sé all'interno di una loro strategia di vita e l'Essere Umano, nel suo complesso, manifesta una propria strategia di vita: l'oggettività e la percezione dell'oggettività in cui la manifestano è diversa; pur tuttavia la manifestazione delle proprie strategie obbediscono alle stesse forze di dilatazione soggettiva che spingono gli DEI a manifestarsi nell'universo dilatandosi.

Detto questo appare più chiaro il discorso che vogliamo fare. L'Essere Natura è una Coscienza oggettiva nella quale si muovono, nascono e crescono un'infinità di altre Coscienze il cui fine è alimentare la Coscienza complessiva dell'Essere Natura di cui sono parte. Solo per questo fine l'Essere Natura costruisce le condizioni affinché nuovi Esseri nascano, si costruiscono, si trasformino e si adattino. Questo per favorire il proprio sviluppo. I singoli Esseri, proprio favorendo lo sviluppo dell'Essere Natura attraverso il rispondere, cioè cercando di soddisfare, alle proprie tensioni e le proprie passioni, favoriscono sé stessi e colgono l'OCCASIONE che l'Essere Natura ha messo a loro disposizione: trasformarsi essi stessi in DEI. Non è concepibile razionalmente il diventare DEI, ma noi già lo siamo, siamo delle colonie di cellule di cui manifestiamo una Coscienza diversa da quella manifestata dalla singola cellula che ci compone! Già le tensioni e i bisogni che manifestiamo sono sì relative alla nostra Coscienza di Sé, ma sono anche manifestate in ogni cellula che compone noi stessi. Così che l'affermare che il corpo luminoso si distacca dal corpo fisico, altro non è che un modo attraverso il quale l'Essere Natura costruisce sé stessa. La partenogenesi è il metodo di partorire degli Esseri Unicellulari ed è manifestato negli Esseri pluricellulari nel distacco del campo di energia dell'Essere Feto dall'Essere Madre o dall'Essere Uovo all'Essere Madre. In pratica, quanto affermiamo è sempre nell'ordine delle cose che accadono sotto i nostri occhi (anche se è vero che siamo facilitati nel farlo dallo sviluppo scientifico; in questo senso gli Stregoni agivano anche quando non avevano strumenti sufficienti per spiegare razionalmente o delle analogia da usare).

Possiamo dire, parlando di noi: l'Essere Natura crea le condizioni per il proprio sviluppo; l'Essere della Natura coglie queste condizioni per trasformarsi in un DIO. Noi abbiamo, come specie, colto le condizioni e al suo interno abbiamo inserito la nostra volontà. Abbiamo messo in atto i nostri adattamenti, ci siamo trasformati ed abbiamo tentato di fornire di strumenti migliori di quelli che abbiamo trovato le generazioni future. Questo veniva fatto quando eravamo un essere unicellulare e lo facciamo ora che siamo esseri pluricellulari. Dalla necessità che ci ha portato all'esistenza come specie, abbiamo inserito la nostra volontà al fine di scegliere i migliori adattamenti e cercare le migliori condizioni di sviluppo: in termini scientifici si chiama evoluzione!

La nostra volontà non era legata alla necessità di generare, ma era legata alla ricerca delle migliori condizioni di sviluppo. La ricerca delle migliori condizioni di sviluppo, in risposta ai nostri bisogni e alle nostre tensioni, ci conduce a fare delle scelte che portano a costruire delle situazioni che spinge altra Energia Vitale a cogliere la propria opportunità per tentare di diventare eterna nell'oggettività e nelle condizioni che, riconoscendo sé stessa diversa dal circostante, tenta un cammino di sviluppo e trasformazione.

Fin dall'inizio del mio percorso di Stregoneria, quando percepivo la Coscienza di Sé Natura, mi era evidente come quella Coscienza fosse formata prevalentemente da Coscienze di Sé che avevano origine da Esseri Virus ed Esseri Batteri. Tuttavia ero consapevole che all'interno di quella Coscienza di Sé erano presenti contributi di altre Coscienze di Sé più grandi, ma più deboli. Questa percezione e il suo sviluppo, allora, lo risolsi affermando che tutti gli Esseri Batteri e gli Esseri Virus (o comunque la stragrande maggioranza se vogliamo considerare una percentuale di fallimenti) trasformano la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso e il loro corpo luminoso continua lo sviluppo all'interno della Coscienza di Sé HERA. In altre parole, la Coscienza di Sé con cui l'Essere Natura riconosce sé stessa diversa dal circostante è formata, alimentata e sviluppata da Esseri Batteri e da Esseri Virus (e quant'altro che io, anche se potrebbe essere diverso, considero Esseri Batteri ed Esseri Virus date le mie condizioni culturali e interpretative) che continuano in quella forma lo sviluppo della propria Coscienza. A questo punto è necessario rispondere a questa domanda: perché sono venuti costruendosi degli Esseri Pluricellulari? E pure bisessuati? Secondo Castaneda l'Aquila, l'Essere Natura, si nutre di consapevolezza, ma non è interessata all'energia dei singoli Esseri. Solo che la Consapevolezza non è oggetto in sé, è una qualità, una trasformazione, che ha subito una porzione di energia. Affermare che l'Aquila si nutre di Consapevolezza o si nutre di Energia cambia solo il modo con cui chiamiamo quella cosa (da una prospettiva diversa mettiamo in rilievo l'aspetto che ci interessa!), ma l'oggetto è sempre lo stesso. Comunque è vero che quando si ha la visione dell'Essere Natura in sé stesso, al di là di come culturalmente lo si descriva, si ha la visione di un Essere che fa propria un'energia in continuazione e si ha la visione di chi ha la forza per superare quell'"essere fatto proprio". Come risolvere la questione? Il fatto è che noi siamo colonie di batteri! Il nostro organismo è una colonia di organismi, le nostre cellule sono ammassi di batteri specializzati. Noi siamo in possesso di una Coscienza che riconosce noi stessi diversi dal circostante, ma dentro di noi ci sono un numero "infinito" di coscienze che riconoscono sé stesse diverse dal circostante. Queste Coscienze altro non hanno fatto che partecipare allo sviluppo di sé stesse nelle condizioni in cui poterono svilupparsi. Ogni Essere pluricellulare è si una Coscienza di Sé che riconosce sé stesso diverso dal circostante, ma dentro di lui ci sono milioni di batteri e di virus che partecipano alla sua esistenza e che comunque riconoscono sé stessi diversi dal circostante e mettono in atto le relative strategie di adattamento soggettivo alle variabili oggettive. Solo che le loro strategie sono relative ai loro divenuti, agli adattamenti che sono incorsi in milioni di anni. Così ogni Essere Pluricellulare nel corso della propria esistenza porta alla consapevolezza di HERA centinaia di milioni (e forse di miliardi, lasciamo il calcolo ad altri) di coscienze di batteri che trasformano la loro morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. TANTO PIU' IL SINGOLO SOGGETTO E' VITALE E TANTO MAGGIORE SARA' IL CONTRIBUTO CHE DARA' ALLA COSCIENZA DI SE' HERA E TANTO PIU' FORTE SARA' IL CORPO LUMINOSO CHE PARTORIRA' ALLA MORTE DEL CORPO FISICO. Come diceva un'amica all'ultimo dibattito, se la Coscienza dell'Essere Umano al momento della morte si stacca, il suo corpo muore un po' alla volta: altre Coscienze di Sé si staccano un po' alla volta. Tutto questo processo di germinazione, trasformazione e adattamento viene negato dal monoteismo che considerando l'Essere umano ad immagine e somiglianza di un dio pazzo separa la Coscienza di Sé dell'Essere Umano non solo dal mondo circostante, ma anche dalla formazione delle infinite Coscienze di Sé che si muovono dentro sé stesso. L'Essere Umano finisce per negare l'esistenza di relazioni e non solo nega le responsabilità divine che lo lega al proprio divenuto (ricordiamo che noi siamo l'unica ragione per la quale i nostri antenati sono vissuti!), non solo finisce per negare le relazioni col mondo che lo circonda, ma finisce per negare anche sé stesso e la propria qualità. DIVENTA PADRONE DEI SUOI FIGLI PERCHE' COME IL DIO PADRONE HA CREATO L'ESISTENTE, COSI' LUI HA GENERATO I SUOI FIGLI. Peccato che lui non abbia generato i suoi figli, lui ha solo fatto all'amore, obbedendo a delle tensioni dentro sé stesso e ha costruito le condizioni perché una frazione di energia Vitale diventasse consapevole di sé stessa. Condizioni significa che egli, nella soddisfazione del bisogno di fare all'amore, si è privato (ha gettato quanto non gli serviva!) di energia e materia che combinandosi con chi ha fatto all'amore e che si è privato a sua volta di energia e materia, trovando le condizioni ideali, una frazione di Energia è diventata consapevole di sé stessa e ha iniziato ad esercitare la propria volontà e i propri adattamenti, rispondendo alle proprie tensioni interne, tentando di diventare eterna. Non esiste responsabilità dei soggetti che hanno fatto all'amore di quella germinazione. Quella germinazione la possono gettare qualora quella germinazione metta in pericolo o in difficoltà la loro esistenza. Diversamente sono responsabili quando quella germinazione si stacca dalla madre ed è loro dovere fornirgli i migliori strumenti per affrontare lo sconosciuto che ha davanti nel suo processo di trasformazione.

Da questo derivano le strategie d'esistenza della Stregoneria e del Paganesimo Politeista. Dal momento che il concetto monoteista di generare (derivato da forme marginali del politeismo più antico) altro non è che un concetto proprio del controllo sociale il cui scopo è ridurre tutte le interpretazioni dei rapporti dell'intera esistenza e delle trasformazioni a cui la specie è giunta all'interno di categorie sociali, pertanto definite e circoscritte. Si tratta di rimuovere il concetto di possesso, da parte di una ipotetica madre e padre, per liberare lo sviluppo delle Coscienze di Sé Esseri Umani dalla sottomissione che, rallentando il fluire dell'Energia Vitale dentro l'Essere Umano, separa le sue scelte e le sue strategie di vita sia dalla qualità del proprio divenuto, sia nelle relazioni con HERA che nelle relazioni con sé stesso!

Marghera, 15 ottobre 2001

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