Ares e Afrodite nella Teogonia di Esiodo

Claudio Simeoni
capitolo 47

Significato di Teogonia:
L'insieme dei miti che illustrano l'origine e la discendenza degli Dèi in chiave simbolicamente antropomorfica.

La Religione Pagana, i poeti e la filosofia

Ares e Afrodite

La Religione Pagana e la Teogonia di Esiodo - Indice Generale

In Esiodo Afrodite è compagna di Ares. In altri Miti Afrodite è compagna di Efesto e di Ares.

Afrodite è l'emozione che nasce dal pene di Urano Stellato, Ares è la contraddizione come metodo di trasformazione degli Esseri nella Natura. La contraddizione segue l'intendo di Afrodite.

Due Dèi a guardia del divenire degli Esseri della Natura e a garanzia del divenire della Natura: di Era.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

A Marte die' la Dea di Citèra Sgomento e Spavento,

terribili, che insieme con Marte che abbatte le rocche,

sperdono, nella guerra cruenta, le fitte falangi,

ed Armonia, che fu consorte al magnanimo Cadmo.

Esiodo, Teogonia 933 - 937

Da Ares e Afrodite emergono tre figli che li accompagnano sempre: Armonia, Terrore (Deimo) e Paura (Fobo).

Si tratta delle condizioni psico-emotive vissute dal soggetto mentre affronta le contraddizioni della vita: timore, apprensione, paura che lo predispongono tendendo a una nuova armonia.

Prima che Eraclito pensasse alla soluzione delle contraddizioni con Contesa Furente e Amicizia o gli Orfici elaborassero il concetto di soluzione della contraddizione come Armonia e Peitò (armonia e persuasione), la Teogonia di Esiodo ci parla delle condizioni divine che l'individuo attraversa come condizioni psichiche che si manifestano all'interno della contraddizione che vive e come partecipa ad essa.

Mentre i filosofi guardano lo sviluppo della contraddizione come spettatori esterni, Esiodo, attraverso gli Dèi, guarda la contraddizione dall'interno, dalla parte dell'individuo che abita il mondo e che affronta le contraddizioni della sua esistenza. In Esiodo è il dio che vive e affronta la vita, nei filosofi la vita viene guardata dall'esterno, da quel punto di vista che diventerà il punto di vista del dio padrone.

Ares è una relazione (una contraddizione), Afrodite è il divino di una relazione. Uno è l'azione e l'altra il contenuto emotivo dell'azione.

Afrodite quando esplode negli individui diventa emozione che insorge e travolge la coscienza razionale dell'individuo. Non c'è razionalità o pensiero che possa in qualche modo imbrigliare l'insorgere dell'emozione.

L'emozione travolge ogni pregiudizio, ogni analisi, ogni logica che la ragione mette a guardia dell'Essere che la manifesta. L'emozione, quando si impossessa dell'individuo, lo trasforma destrutturando e disarticolando la sua coscienza e superando ogni limite, ogni tabu, imposto dalla ragione. L'effetto delle emozioni è più evidente nelle malattie mentali dove, spesso, i tabu vengono spazzati via dalle manifestazioni patologiche nell'individuo e rimane l'individuo con un misto di Afrodite/Ares senza i freni razionali inibitori che permettono le relazioni con l'ambiente sociale. Per contro, altri tipi di malattie psichiche, sono manifestazioni di violenza che Afrodite e Ares hanno subito nell'individuo affinché non si manifestino nelle relazioni nell'ambiente sociale.

Le manifestazioni nell'individuo di Afrodite e Ares modificano la ragione in modo profondo. Poi, magari col tempo, cessata l'emozione il condizionamento educazionale imposto tenta di riprendere il sopravvento, ma non sarà mai più come prima. Non esiste un ritorno al prima, ma esiste una trasformazione dell'individuo in una diversa ricomposizione della ragione.

L'emozione, e l'emozione amorosa è una delle più coinvolgenti, travolge ogni certezza razionale nell'individuo, ogni strategia, ogni intelligenza riconducibile all'idea aprioristica del mondo e della vita.

Quando la contraddizione esistenziale assume caratteri distruttivi, le Erinni, sorelle di Afrodite, nella forma di Ares, emergono per salvaguardare il divenire dell'individuo. Ares si scatena e le Erinni alimentano serpenti della vita che diventano pronti ad affrontare ogni anfratto dell'esistenza per aprirsi un varco fra le condizioni avverse. Ogni pensiero e ogni idea apriori è travolta. Ogni intelligenza, progettualità, scopo e intento annichilisce per lasciare il posto alla furia devastatrice, la sola che può consentire all'individuo di uscire dalla situazione nella quale si trova.

Se Afrodite ed Ares possono apparire di primo acchito due opposti, in realtà sono la stessa cosa. Ares appartiene al piano della fisicità. E' corpo che vive nella contraddizione; corpo che abita il mondo nelle contraddizioni razionali in quanto nato da Era, l'Essere Natura. Afrodite è il potere dell'emozione che insorge in ogni ambiente, in ogni dove, in ogni corpo come in ogni azione. Afrodite, staccatasi da Urano Stellato, si manifesta in ogni soggetto ne quale noi incontriamo la Vita. Afrodite, è figlia di Urano Stellato è l'emozione che travolge ogni divino spingendolo a dilatarsi in ogni angolo della propria esistenza. E' la crescita di ogni divino che fra gli Esseri della Natura. Afrodite ha nell'attività di espressione dell'Energia Sessuale, nell'energia della vita, il fulcro in cui si manifesta l'emozione.

Quando possiamo vedere Ares rappresentare la sopravvivenza dell'Essere Fisico in una cieca lotta per la persistenza nel suo presente in funzione della fondazione del proprio futuro (troveremo nella mitologia che questo "dio della guerra" sarà sconfitto da altri soggetti che pur manifestandolo hanno la capacità di usare il l'intelligenza progettuale) così possiamo vedere Afrodite partecipe alla sopravvivenza dell'Essere Psichistico, il dio che cresce dentro ogni Essere della Natura, impedendo alla ragione e alla fisicità di bloccarne le trasformazioni.

In ogni relazione divina i soggetti partecipi alla relazione mettono in evidenza aspetti che in quel momento sono principali e qualificano gli individui stessi e sono tutti aspetti riconducibili ad Afrodite.

Da Ares e Afrodite emergono due figli e sono Deimo il terrore e Fobo, la paura. Questi due figli si esprimono in maniera diversa se accompagnano Ares o Afrodite. Nel primo caso è il terrore della distruzione, sia chi lo porta che chi lo subisce; nel primo caso è la paura della qualità e della quantità della trasformazione che il superamento della contraddizione comporta. Questi accompagnano ogni contraddizione. Si esprimono nelle contraddizioni esistenziali in un modo tanto più violento per la contraddizione che si risolve mediante la guerra. Nel secondo caso, nel caso dell'insorgenza di Afrodite, il terrore e la paura sono relativi a contraddizioni che l'individuo vive nelle sue emozioni e nelle sue percezioni che, anche se non sono fisicamente misurabili o quantificabili, sono altrettanto violente e distruttive. La distruttività di Afrodite è la distruzione dell'equilibrio psico-emotivo raggiunto dal soggetto che viene distrutto dall'insorgenza dell'emozione e che il soggetto vive nella fase di ricomposizione della destrutturazione emotiva con Paura e Terrore, quando è consapevole che tutto non sarà più come prima.

Così Deimo e Fobo accompagnano sia Ares che Afrodite e vengono limitati e bloccati dagli Esseri della Natura che, pur esprimendoli, sviluppano l'intelligenza progettuale alimentando il loro essere Apollo, il loro essere Atena e praticando la Demetra che dentro di loro spinge per alimentare le loro trasformazioni.

La soluzione delle contraddizioni espresse da Ares e Afrodite conduce alla figlia di Ares e Afrodite: Armonia!

Cosa significa risolvere una contraddizione? Significa superare uno stato conflittuale modificando i soggetti che a quello stato partecipavano. Significa rimuovere le tensioni che portavano ad esplodere e a radicalizzare la contraddizione. Significa modificare le parti che partecipano alla contraddizione e l'ambiente in cui tale modificazione è avvenuta. Una modificazione che non è necessariamente un guadagno, salvo l'esperienza, ma sicuramente un mutamento e una trasformazione che apre a nuove possibilità. Variare lo stato presente, risolvere la contraddizione, porta ad Armonia, alla nascita di un nuovo e diverso equilibrio, all'accordo, a quanto consente di camminare assieme o di costruire situazioni nelle quali poter espandersi. Che una delle parti della relazione soccomba, è irrilevante. La contraddizione si risolve sempre nella direzione della soddisfazione dei bisogni e dei desideri. Soccombere, nella Natura, è Armonia fra le specie: ognuno ha le proprie possibilità. Non si tratta di possibilità di eternità, ma di possibilità attraverso le quali costruire il proprio corpo luminoso. La vita vince sempre; magari dopo mille fallimenti e mille devastazioni! Se la vita viene sconfitta perché le forze della devastazione erano troppo grandi o la vita si esprimeva all'interno di enti e preposizioni inadeguate, la contraddizione non è risolta. La sua soluzione è solo rimandata. Altri scontri, altre devastazioni, altri saccheggi finché la vita non riesce ad imporsi: comunque la vita vince sempre.

Era continua il suo cammino nell'eternità.

Ares e Afrodite, sotto questa relazione, diventano le forze universali per la costruzione del futuro fra gli Esseri della Natura. Sono a guardia dei loro processi di costruzione ed agiscono anche in assenza di intelligenza progettuale. Il nous, inteso come capacità dell'Essere di progettare la propria vita in funzione del proprio intento e dei propri scopi, porta l'individuo a guidare l'insorgenza di Ares e Afrodite dentro di lui, perché all'Ares e Afrodite che sono a guardia della propria nascita egli vi aggiunge la propria volontà prima e la propria capacità di progettare la propria vita a mano a mano che cresce nell'oggettività in cui vive. L'Essere della Natura dà coscienza e consapevolezza all'Ares che da dentro di lui spinge per emergere, crescere ed esprimersi nella sua vita.

NOTA: Le citazioni della Teogonia di Esiodo sono tratte dalla traduzione di Ettore Romagnoli "Esiodo i poemi" Edito da Nicola Zanichelli Bologna 1929

Appunto trasmissione radiofonica del 2000 - inizio revisione 18 settembre 2014

Marghera, 16 novembre 2014

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português 47/B) Ares e Afrodite na Teogonia de Hesíodo

 

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Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

L'analisi della Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana ha forgiato una propria visione del mondo, della vita e del venir in essere delle coscienze fin dalle origini del tempo. Tali idee collimano nel tempo presente con le idee delle religioni e dei culti prima dell'avvento della filosofia e furono osteggiate militarmente dall'odio cristiano contro la vita. Analizzare Esiodo ci permette di chiarire il punto di vista della Religione Pagana.

Oggi possiamo dire che le religioni del Mito erano religioni evoluzionistiche in cui gli Dè erano parte della materia e dell'energia in perenne modificazione e in trasformazione e la religione non stabiliva le "verità del Mito", ma stabiliva le condizioni opportune affinché uomini e donne potessero trasformarsi in Dè come parte di un mondo in trasformazione.

La bellezza non รจ un oggetto in sé, ma dipende dagli occhi "belli" di chi guarda l'oggetto e scorge in esso la "bellezza che lui è". In questo senso solo chi è aperto al mondo scorge la bellezza nel mondo. Solo chi è aperto agli Dèi scorge l'intelligenza negli oggetti del mondo e le relazioni fra questi e la sua stessa intelligenza.

In altre parole, le Antiche Religioni, prima della filosofia, erano "evoluzioniste" e non "creazioniste"; dal punto di vista sociale diremmo che erano religioni "democratiche" e non "assolutiste" o "dittatoriali". La divinità era la materia e l'energia e non un soggetto esterno alla materia e all'energia.

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Ultima modifica marzo 2024

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