Efesto nella Teogonia di Esiodo

Claudio Simeoni
capitolo 45

Significato di Teogonia:
L'insieme dei miti che illustrano l'origine e la discendenza degli Dèi in chiave simbolicamente antropomorfica.

La Religione Pagana, i poeti e la filosofia

Efesto

La Religione Pagana e la Teogonia di Esiodo - Indice Generale

Cosa fa irritare Era?

La nascita di Atena!

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

Era poi generò, né d'amore fu l'opera, Efesto;

e con lo sposo ne fu contesa, con grave furore

ch'abile fu nell'uso dell'arti su tutti gli Urani.

Teogonia, Esiodo 927 - 929

Atena è la capacità degli Esseri della Natura, Esseri Umani nel nostro caso, di usare e manipolare il grande figlio di Era, Ares, la contraddizione. Volgere a proprio favore la contraddizione attraverso la pratica dell'Agguato: Atena. L'arte dell'agguato che Zeus ha generato dalla sua testa perché ha fagocitato Meti e dell'arte dell'agguato, per progettare il futuro della Natura, Zeus è il "più valente". Zeus dona l'arte dell'Agguato agli Esseri della Natura permettendo loro di bussare alle porte dell'Olimpo.

Gli Esseri della Natura, ogni Essere della Natura, costituisce il corpo di Era. La relazione che nasce fra Era e il suo corpo è una relazione dialettica di mutua inferenza: i soggetti che costituiscono il corpo di Era condizionano le scelte strategiche di Era; le scelte strategiche di Era, attraverso la manipolazione delle condizioni oggettive, manipolano la trasformazione dei singoli soggetti delle singole specie che costituiscono il suo corpo.

L'intelligenza progettuale viene costruita dalle singole specie di Era (veicolando l'Atena dentro di loro) e permette alle singole specie di superare la sedimentazione della propria Coscienza di Sé in Era. L'intelligenza progettuale è l'arma vincente, nella costruzione del dio che emerge nei singoli Esseri della Natura, nel momento in cui viene alimentato attraverso la cultura. Le specie si forniscono di strumenti genetici attraverso i quali superare la sedimentazione in Era. Con quegli strumenti sedimentano la cultura nei nuovi nati facendola diventare un patrimonio di specie. Ed eccola Era irata, per la nascita di Atena, manifestare la sua rabbia e il suo dolore. Accidenti a te, Zeus, dovevi proprio agire per impedirmi di sedimentare nella mia coscienza i germinati nella Natura?

Allora, senza unirsi in amore con nessuno, Era genera Efesto.

Efesto il distruttore.

Efesto l'artefice della distruzione.

Efesto la cui furia devastatrice costringe gli Esseri della Natura a ripensare e riprogettare la propria esistenza. Efesto è anche un portatore di nuovi equilibri, di nuove armonie. Quando una specie della Natura è troppo soffocante, ogni tanto, non troppo spesso, Rea erutta e costringe le specie, figlie di Era, a ricominciare il proprio cammino nell'evoluzione.

Efesto è illustre.

Efesto è il costruttore di futuro; la fucina nella quale nuove Coscienze di Sé prendono vita dalla modificazione repentina dell'oggettività nella quale germinano. Sia la grande Atena a condurre gli Esseri della Natura nell'infinito delle loro trasformazioni, ma sia Efesto, che protegge ERA, a permettergli, in ogni caso, di sedimentare continuamente sempre nuove Coscienze di Sé e svilupparsi nell'infinito dei mutamenti.

C'è un Efesto dentro ogni specie degli Esseri della Natura.

Efesto è identificato col vulcano che erutta, ma esistono vulcani emotivi e vulcani d'azione altrettanto distruttivi capaci di costringere la vita a ricominciare da capo sotto molti aspetti.

C'è un Efesto che sconvolge la vita degli Esseri della Natura e c'è un Efesto che sconvolge, eruttando, la vita degli Esseri Umani. Quando la strada di sviluppo delle specie di Esseri della Natura imbocca strani sentieri che mettono in pericolo la Natura, Efesto erutta e Ares irrompe sulla scena della vita degli Esseri Umani. In passato sotto forma di una peste, di una guerra distruttiva, di un'invasione di uomini o cavallette o di un asteroide che cade. Quando gli Esseri Umani dimenticano l'intelligenza progettuale con cui affrontare la vita e fondare il loro futuro, allora Efesto erutta nella specie la sua lava distruttrice. I cammini evolutivi si interrompono, le civiltà si inceppano e gli Esseri Umani sono costretti a forgiare nuovi percorsi nei quali costruire il proprio divenire. Devono costruire una nuova intelligenza progettuale, una nuova Atena, devono esprimere Afrodite in modo diverso. La vecchia Atena soccombe con quegli Esseri Umani nella situazione che è stata distrutta. La vecchia Afrodite soccombe sotto i colpi di Efesto e gli Esseri Umani sono costretti a costruire una nuova Afrodite, una nuova Atena che pur essendo la vecchia Afrodite e la vecchia Atena sono assolutamente nuove, quasi rinate uscendo dall'immersione nella lava con la quale Efesto le ha coperte.

Efesto sta alla Natura come Tifone sta all'universo. La differenza fra Efesto e Tifone è che Efesto è il prodotto della ragione mentre Tifone è generatore del movimento della materia e risponde solo all'intelligenza emotiva, a Urano Stellato. Entrambi, in ogni caso, spazzano via il presente in funzione di un futuro che deve germinare. Per questo motivo Efesto ha fatto arrabbiare Zeus che lo ha gettato dalla rupe azzoppandolo,

Dell'azione di Efesto ne trae beneficio Era.

Dopo l'azione di Efesto gli Esseri faticano a ritrovare gli Dèi dentro loro stessi. L'intelligenza progettuale va riformulata e adattata alla nuova situazione prodotta da Efesto. Esseri di molte specie della Natura non sono in grado di costruire un corpo luminoso sufficientemente forte per staccarsi dal pianeta e trasformano la loro morte del corpo fisico e la nascita del loro corpo luminoso sedimentando il loro corpo lumino nella coscienza di sé dell'essere Natura. In questo modo ERA riassorbe nuove Coscienze di Sé attraverso le quali continuare a costruirsi. Era si ciba, anche se è un fagocitare, un far proprio e non un distruggere, delle consapevolezze dei nati nelle specie della Natura. Poi, un po' alla volta, generazione dopo generazione, i singoli individui delle singole specie, evocando l'Atena dentro di loro, costruiscono un corpo luminoso sufficientemente forte per staccarsi dalla Natura, dal pianeta e anche, in molti casi, dall'Essere Sole diventando Dèi.

Zeus, con i suoi figli, ha stabilito le regole all'interno delle quali nuovi Esseri, nati nella Natura, possono diventare nuovi Dèi; Era, da sé stessa, ha costruito una sicurezza per continuare a crescere indipendentemente dal volere di altri Dèi.

Comunque, si presenterà un Efesto a distruggere quanto è stato costruito; comunque un Efesto porrà le basi affinché il nuovo continui a germinare.

Efesto, Efesto, quali tormenti!

Quando l'intelligenza progettuale del divenire dell'Essere Umano viene distrutta, quanti dolori e quanto impegno comporta la sua ricostruzione. Era forse necessario scendere tanto in basso per distruggere il divenire di questa specie? Era forse necessario fare dello sterminio, Ares cieco, la valanga che si abbatteva sulla specie tanto da terrorizzare Nera Notte e i suoi figli?

Efesto, Efesto, nella tua forgia e sul tuo incudine batti un futuro che ancora non germina nel cuore degli Esseri Umani e alimenti un fuoco che ancora è sconosciuto alla loro intelligenza progettuale.

Efesto, Efesto, quanto fuoco ancora serve per alimentare il fuoco della conoscenza e della consapevolezza fra Esseri Umani costretti in ginocchio a supplicare una provvidenza? Quanto fuoco serve perché Nera Notte prenda il coraggio assieme ai suoi figli? Quanto fuoco serve per ricostruire i sentieri perduti delle specie in Era? Efesto, Efesto, serviva tutto quel calore per costruire un nuovo sentiero? Se Era avesse intuito quanto stava accadendo, avrebbe generato Efesto? Certamente lo avrebbe fatto; per Rea non c'era alternativa. Per Era non c'era alternativa, era necessario per assicurarsi la costruzione del proprio futuro!

NOTA: Le citazioni della Teogonia di Esiodo sono tratte dalla traduzione di Ettore Romagnoli "Esiodo i poemi" Edito da Nicola Zanichelli Bologna 1929

Appunto trasmissione radiofonica del 2000 - inizio revisione 18 settembre 2014

Marghera, 12 novembre 2014

Pagina tradotta in Portoghese:

Tradução para o português 45/B) Hefesto na Teogonia de Hesíodo

 

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Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

L'analisi della Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana ha forgiato una propria visione del mondo, della vita e del venir in essere delle coscienze fin dalle origini del tempo. Tali idee collimano nel tempo presente con le idee delle religioni e dei culti prima dell'avvento della filosofia e furono osteggiate militarmente dall'odio cristiano contro la vita. Analizzare Esiodo ci permette di chiarire il punto di vista della Religione Pagana.

Oggi possiamo dire che le religioni del Mito erano religioni evoluzionistiche in cui gli Dè erano parte della materia e dell'energia in perenne modificazione e in trasformazione e la religione non stabiliva le "verità del Mito", ma stabiliva le condizioni opportune affinché uomini e donne potessero trasformarsi in Dè come parte di un mondo in trasformazione.

La bellezza non รจ un oggetto in sé, ma dipende dagli occhi "belli" di chi guarda l'oggetto e scorge in esso la "bellezza che lui è". In questo senso solo chi è aperto al mondo scorge la bellezza nel mondo. Solo chi è aperto agli Dèi scorge l'intelligenza negli oggetti del mondo e le relazioni fra questi e la sua stessa intelligenza.

In altre parole, le Antiche Religioni, prima della filosofia, erano "evoluzioniste" e non "creazioniste"; dal punto di vista sociale diremmo che erano religioni "democratiche" e non "assolutiste" o "dittatoriali". La divinità era la materia e l'energia e non un soggetto esterno alla materia e all'energia.

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Ultima modifica marzo 2024

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