Karol Wojtyla e la pederastia

L'uso degli insegnamenti di Gesù alla pederastia
come interpretati e applicati dalla chiesa cattolica

di Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

 

Valori morali e valori sociali

 

La pederastia insegnata da Gesù e interpretata
da Wojtyla nelle questioni austriache

Da Pierre Pican a Murphy-O'Connor

Se qualcuno vuole sapere qual è l'ideologia di una persona, non deve puntare la propria attenzione sulle parole o sulla sua "propaganda". Deve osservare le azioni, la direzione nella quale le azioni sono dirette e da tale direzione dedurre la sua ideologia.

In questo modo analizziamo il pensiero della chiesa cattolica nella sua pratica di pedofilia e pederastia.

Nel giugno del 1998 si è verificato un episodio chiarificatore sull'esatta interpretazione dei vangeli ufficiali a proposito della relazione fra Gesù e i bambini e la pratica della pedofilia e della pederastia nella chiesa cattolica. Sappiamo perfettamente che col gioco delle interpretazioni si può nascondere qualsiasi cosa e si può creare una dicotomia a quattro livelli fra interpretazione della dottrina, l'azione che applica la dottrina, la propaganda e l'interpretazione della propaganda al fine di preservare l'azione e i suoi effetti. Una persona sottomessa a Gesù e convinta aprioristicamente della sua bontà non andrebbe mai ad interpretare i passi dei vangeli ufficiali come li interpretiamo noi. Il suo considerare Gesù un essere buono e figlio del dio padrone le impone di leggere le sue azioni in modo tale da confermare che Gesù è buono e figlio del dio padrone. Noi, che non siamo sottomessi e che rigettiamo questa interpretazione, possiamo permetterci di interpretarla in modo diverso sostenendo l'interpretazione con prove oggettive e non col solo desiderio del sottomesso a Gesù.

Da cosa è possibile desumere una corretta interpretazione della dottrina cristiana? Dal modo con cui i vertici della chiesa cattolica applicano ed interpretano quegli insegnamenti. La pratica della chiesa cattolica ci permette di comprendere cosa Gesù volesse dire.

E' chiaro che ogni cristiano ha il diritto di dirci che la nostra interpretazione non è vera e che ci sbagliamo, ma prima di venirlo a dire a noi deve dirlo ai vertici della chiesa cattolica. E' una pratica costante da parte dei cattolici quella che, quando qualcuno chiede giustizia per le loro malefatte, anziché rendere giustizia agiscono su chi chiede giustizia per impedirgli di continuare a chiedere giustizia e costringerlo ad accettare il torto subito, magari come un dono del loro dio.

E' una pratica che noi aborriamo e che indichiamo come malvagia non solo quando viene messa in atto, ma per il solo fatto di far parte della dottrina cattolica. Infatti, quando i Farisei rimproverano il Gesù dei vangeli per il fatto che né lui né i suoi "apostoli" rispettano le tradizioni, egli non dà spiegazioni ma insulta e tenta di criminalizzare i Farisei attraverso invettive e calunnie affermando che loro, che chiedono ciò, sono malvagi. In seguito i suoi seguaci bruceranno sul rogo chiunque chieda il rispetto delle leggi.

L'episodio che ci permette di chiarire la pederastia di Gesù ci è dato dalla visita effettuata nel giugno del 1998 in Austria da parte di Wojtyla in qualità di Pontefice cattolico. Wojtyla, in quanto capo e responsabile della chiesa cattolica, è il garante della qualità della dottrina della sua religione. Nessuno che chiami sé stesso "cattolico" può interpretare la dottrina cattolica in modo diverso da come la interpreta il suo capo: in caso contrario, la religione cristiana cattolica, lo dichiara eretico (e ci fu un tempo, prima della nostra Costituzione, in cui venivano bruciati sui roghi).

La visita è preceduta dalle polemiche sul caso del vescovo Groer. Il vescovo di Vienna venne rimosso solo di recente in quanto accusato di molestie sessuali nei confronti di giovani seminaristi. Le prove delle sue azioni erano talmente evidenti, documentate e numerose, da costringere la chiesa cattolica a sostituirlo con un altro vescovo. Questa sostituzione è avvenuta in modo molto tardivo e non priva di molte resistenze in Vaticano. Prima della sostituzione le proteste dei cattolici austriaci contro la pederastia di Groer furono numerose tanto che almeno cinquecentomila cattolici hanno abbandonato la chiesa cattolica fondando il movimento "La Chiesa siamo noi".

Le resistenze alla rimozione del vescovo Groer hanno avuto la massima resistenza da parte dei vertici Vaticani tanto che non solo Wojtyla continuava a riceverlo a colloquio in Vaticano, in quanto vescovo e in quanto pederasta, ma un altro vescovo, Krenn, sempre austriaco, parla delle accuse mosse a Groer come delle calunnie.

Il vescovo Groer era stato imposto dal Vaticano per cacciare un vescovo scomodo tale Koening che il giornale La Repubblica definisce come "uomo di fede, aperto al dialogo con la società moderna, ubbidiente al Papa, ma non in ginocchio, una personalità che prende sul serio il Concilio Vaticano II e la sua promessa di gestione collegiale della chiesa. La linea Koening non andava bene, ci voleva un'obbedienza cieca."

In Austria si ricorda ancora che per imporre Groer si erano impedite delle indagini che ne avrebbero rivelato le pratiche pederastiche. Il Vaticano doveva imporre un uomo obbediente. Un conservatore del potere ecclesiastico per il potere ecclesiastico in quanto rappresentante del potere ecclesiastico. In altre parole, col linguaggio teologico cristiano: un pederasta!

In questa situazione Wojtyla effettua la sua visita in Austria.

I suoi atti costituiscono la reale interpretazione dei vangeli cristiani nelle direttive dottrinali che ho citato.

Se quelle ciazioni indicano l'esercizio di una pederastia finalizzata al possesso degli Esseri Umani in quanto bestiame sottomesso nel gregge come indicazione "divina" alla chiesa, che è espressione degli insegnamenti di Gesù, la chiesa cattolica non è nelle condizioni di condannare o cacciare Groer in quanto questi altro non ha fatto che mettere in pratica quegli insegnamenti. Al contrario, se l'interpretazione che diamo noi è sbagliata e il significato delle indicazioni di Gesù vanno interpretate in maniera diversa, allora la chiesa cattolica doveva cacciare Groer in quanto "scandalizzando uno di quei piccoli che credono in lui" avrebbe dovuto mettersi una macina al collo. Noi riteniamo che la chiesa cattolica non interpreti questo passo come chi crede in un Gesù buono vorrebbe, ma interpreta, correttamente, nel senso che chi scandalizza uno di quei piccoli, che credono in lui e che non appartiene alla chiesa, allontanandolo dalla credenza e dalla sottomissione in Gesù, deve suicidarsi. Il passo non si riferisce a chi scandalizza il bambino stuprandolo e aiutando Gesù a mettere quel piccolo ancora di più in ginocchio. Quest'ultimo non lo scandalizza ma fa la volontà di Gesù. Quest'ultimo viene elevato agli altari, vedi il don Bosco.

Quali sono gli atti che ha compiuto Wojtyla in Austria?

Innanzi tutto il Vaticano non ha mai pronunciato un giudizio sulla pederastia di Groer. Ma ha fatto di peggio: ha frenato tutti coloro che dovevano accertare la verità. In pratica, c'era un'ammissione a priori, da parte del Vaticano, sulla colpevolezza di Groer. Il Vaticano aveva accertato che Groer era colpevole sono che i reati commessi da Groer erano funzionali al Vaticano e ai suoi fini di evangelizzazione. Il Vaticano organizza e favorisce la pratica delle pederastia sia per diffondere la fede in Gesù, sia come metodo attraverso il quale, conoscendo le predilezioni dei singoli preti, li può controllare ricattandoli.

La chiesa cattolica, in quanto rappresentante del dio padrone in terra, ritiene di essere al di fuori e al di sopra di ogni giudizio. Di ogni legge. Come afferma Paolo di Tarso.

Cosa dice Wojtyla nel suo discorso iniziale? Invita i fedeli austriaci a "diffondere la Buona Novella (compreso l'invito a stuprare chi non si può difendere?) che può illuminare anche le oscurità della nostra vita". E mentre invita a diffondere il cattolicesimo all'interno delle istituzioni, omette quella parte dedicata al ruolo guida del magistero. In altre parole, si nasconde per nascondere le sue responsabilità.

L'Europa che Wojtyla sognerebbe sarebbe uno "spazio di libertà, giustizia e pace, ispirato al cristianesimo e alla dottrina sociale della chiesa". Chiacchiere di propaganda nazista. Come tratta la vicenda Groer appare evidente che sono solo eufemismi per definire la costruzione di un campo di sterminio nei confronti di chi non si può difendere e deve sottomettersi. Auspica l'avvento di un altro nazismo.

A Sankt Poelten, in una diocesi a sessanta chilometri da Vienna, elogia il vescovo Krenn che per difendere Groer ha invitato i fedeli a pregare per lui. Nonostante la presenza di cartelli dei fedeli che chiedevano di essere liberati dal vescovo Krenn e la raccolta di 54.000 firme in appoggio alla richiesta, Wojtyla, come il Gesù di Nazareth, può riaffermare davanti al suo gregge che il padrone è lui e che la via al macello la determina lui. Infatti, Wojtyla ha colto l'occasione per elogiare Krenn pubblicamente per il suo impegno (non per la sua moralità) nel reclutamento di nuovi preti e ai contestatori ha ricordato, senza affrontare il caso Groer, "che i vescovi sono capi e pastori, perché così ha deciso Gesù!". In pratica, ha detto al gregge che se Groer stupra bambini è per il volere di Gesù di cui i vescovi sono espressione. Ha detto al gregge che deve essere sottomesso e non deve chiedere giustizia. Ha detto al gregge che non si deve permettere di sindacare sulla strada che conduce al macello in quanto s ta ai vescovi determinare quella strada.

A pranzo insieme ai vescovi Wojtyla li incoraggia nella loro iniziativa di dialogo con tutte le componenti ecclesiali e: "Attenti a sorvolare sulle differenze di fondo. Attenti ai mass-media. Attenti a cedere alle interferenze dell'opinione pubblica!". In altre parole, a Wojtyla interessa esclusivamente mettere in guardia i preti pederasti dall'opinione pubblica e dai mass-media. Secondo Wojtyla non sono i preti pederasti e pedofili che producono guai alla chiesa cattolica, ma è l'opinione pubblica e i mass-media i responsabili dei problemi della chiesa cattolica. Non il vescovo Groer che stuprava ragazzini e gli altri preti che fanno questo, ma chi informa i cittadini che preti e vescovi impongono la fede con pratiche di pedofilia e pederastia. La logica del criminale che gode di impunità.

Tutti i termini del diritto internazionale vengono stravolti, offesi. Nel desiderio di mettere in ginocchio chi non si può difendere Wojtyla si identifica col dio padrone e non tollera nessuna critica al suo operato in quanto il suo operato è l'operato del suo dio in terra. [Nota: per aver partecipato all'attività di pedofilia e di pederastia, la chiesa cattolica farà beato e poi santo Wojtyla.]

Così Wojtyla ci dimostra qual è la reale interpretazione dei vangeli cristiani a proposito di toccare i bambini e del ragazzino che fugge nudo col lenzuolo addosso che si legge in Marco. La reale interpretazione è data dalle decisioni prese da Wojtyla e dal suo desiderio di sottomettere chi non si può difendere.

Ora, se l'interpretazione di quei passi evangelici che ho proposto è esatta, appare del tutto ovvio che Wojtyla non condanni Groer. Groer si è comportato esattamente come gli ha insegnato il suo Gesù e Wojtyla se la prende con i mass-media in quanto questi hanno divulgato delle informazioni che dovevano rimanere riservate. Infatti, Wojtyla alla richiesta che la chiesa cattolica diventi una casa di vetro afferma che "ci devono essere stanze particolari, che all'inizio non sono aperte a tutti gli ospiti, per colloqui da svolgere con la dovuta riservatezza". Questa riservatezza consiste nel stuprare bambini. La dovuta riservatezza nella quale i mass-media non possono intervenire per impedirglielo.

Se qualcuno avesse dei dubbi sull'esatta interpretazione dei vangeli deve guardare i comportamenti delle gerarchie ecclesiastiche mentre affrontano i problemi di cui i vangeli sono espressione.

L'intera ideologia dei vangeli è fatta in modo tale da costruire sottomissione. Questa sottomissione è l'arte con cui una setta separa gli Esseri Umani dalla società in cui vive. Quando la setta si impossessa della società deve impedire ogni respiro di libertà. Così sono i non cristiani (i Pagani, qualche ateo, sempre pronto a prostrarsi a richiesta) che ritengono che stuprare un bambino per sottolinearne il possesso sia una cosa abietta. Il pensiero cristiano è organizzato per sottomettere l'uomo alla fede nel dio padrone. E' organizzato per strappare all'uomo la sua capacità critica. Il pensiero cristiano fa della sottomissione, per cui della violenza sessuale alle donne e dello stupro dei bambini, un mezzo con cui sancire il proprio potere e il proprio dominio sul singolo individuo e sulla società tutta. In tutta la giurisdizione cattolica la donna come oggetto di possesso è uno dei motivi ricorrenti tant'è che la violenza coercitiva cattolica nel tentativo di ricostruire la schiavitù dell'Essere Umano femminile, ha combattuto ferocemente il divorzio prima e l'aborto oggi.

Trafficare in schiavi non ha nulla di umano ma molto di cristiano!

Wojtyla col suo comportamento ci dice che il Gesù dei vangeli ufficiali era un pederasta ed egli non può condannare un vescovo che violenta bambini perché si richiama agli insegnamenti di Gesù e Wojtyla non può condannare Gesù. Per contro, può condannare con estrema durezza e decisione il frate Leonardo Boff, l'estensore della teoria della liberazione. Quest'uomo, come quasi tutti i cristiani, ha dato una propria interpretazione degli insegnamenti del pazzo di Nazareth. Boff riteneva che gli uomini dovevano essere uguali per il fatto che il pazzo di Nazareth affermava: "Io dico a voi che dovete amare i vostri nemici!" solo che non si era reso conto che Gesù affermava anche: "Ecco ora portate i miei nemici, quelli che non hanno voluto che io regnassi su di loro e sgozzateli in mia presenza!". In realtà Gesù dice che gli uomini devono essere uguali in ginocchio davanti a lui e la chiesa, che lo rappresenta in terra, deve pretendere che gli Esseri Umani siano in ginocchio davanti a lei. Non uguali in quanto uguali, ma uguali in quanto ugualmente schiavi. Dunque, la chiesa cattolica, che non può condannare al rogo Boff, gli intima di non parlare, di non scrivere e di non apparire in pubblico.

I trafficanti di schiavi usano sempre gli stessi metodi e Wojtyla non è da meno!

Marghera, Luglio 1998

Da Pierre Pican a Murphy-O'Connor

Quanto scritto deve essere riaffermato in tutta la sua pericolosità sociale. Oggi, ottobre 2001, dobbiamo registrare altri avvenimenti che confermano quanto si è detto. Prima di tutto il processo che ha portato alla condanna il vescovo di Bayeux-Lisieux tale Pierre Pican di 66 anni per aver coperto le attività pederastiche dei preti di cui era a conoscenza. La cosa più importante, nello svolgimento di questo processo, è stato il suo ASSOLUTO DISPREZZO per le vittime delle violenze e l'emergere, nel corso del processo, di direttive specifiche impartite dal Vaticano il cui fine è coprire le attività di pedofilia e pederastia dei preti cattolici. Wojtyla, manifestando un assoluto disprezzo per gli Esseri Umani e in particolare per i bambini di cui lui è responsabile della violenza che hanno subito, si è rifiutato di deporre al processo: LUI E' CREATO AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DEL DIO PADRONE; LUI RAPPRESENTA IL DIO PADRONE IN TERRA E IL DIO PADRONE, SECONDO WOJTYLA NON SI PROCESSA PER DELITTO! Wojtyla sputa in faccia ai bambini violentati. Come si permettono di portare a processo il loro dio padrone?

L'altro episodio che merita di essere citato, sono le dichiarazioni di tale Murphy-O'Connor arcivescovo cattolico inglese e riportate dal giornale La Repubblica in data 07.09.2001 secondo cui la complicità delle gerarchie della chiesa cattolica con la pratica della pedofilia dei preti ha contribuito ad allontanare le persone dalla chiesa cattolica. Peccato che come individuo che pratica la vigliaccheria sociale non abbia condannato e cacciato dalla chiesa cattolica chi mantiene in essere le pratiche di pedofilia e pederastia per imporre la fede! Può la chiesa cattolica allontanare dalla chiesa cattolica chi agisce AD IMITAZIONE DEL GESU' DI NAZARETH DI CUI LA CHIESA CATTOLICA SI RITIENE LA RAPPRESENTANTE?

Marghera, Ottobre 2001

Marghera, agosto 1997

Appendici del 1998 e 2001

caricato in rete il 21 ottobre 2001

(controllo e formattazione, 16 dicembre 2014)

Revisione per la pubblicazione in cartaceo 06 dicembre 2015

(controllo e formattazione, 08 dicembre 2014)

 

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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