Gesù dice che i presenti lo vedranno venire con grande potenza sulle nubi

Affermazione di fede o delirio da malattia mentale?

Prima Parte (in tre parti)

Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

 

Valori morali e valori sociali

 

SEMBRA CHE UN RADIOASCOLTATORE della trasmissione "Magia, Stregoneria e Paganesimo" a Radio Gamma5 SI SIA LAMENTATO PERCHE' INDICANDO IL GESU' DEI CRISTIANI IO PARLO DEL PAZZO DI NAZARETH

Prima Parte (di tre parti)

1^ Quando si scrive una cosa si deve leggere ed intendere quella cosa! Vedi esempio articolo 12 comma 1° codice civile.

2^ E' bene che i cristiani studino i loro testi sacri, anche quando si costruiscono una loro idea come proiezione delle loro idee e delle loro fantasie.

PREMESSA

Perché nel processo di costruzione della filosofia pagana noi stiamo parlando, sprecando così tanto tempo, col Gesù di Nazareth nella versione imposta dai cristiani in generale e dai cattolici in particolare?

Perché per la prima volta nella sua storia il paganesimo è costretto ad indicare il MALE!

Il paganesimo è quanto lega gli Esseri al mondo che li circonda. Relazioni, contraddizioni, determinazioni, volontà e adattamenti. Nel corso della storia del divenire umano, da alcuni milioni di anni or sono, non si sono mai presentate sulla scena tensioni tali da distruggere il divenire della specie in modo così profondo e totale.

I paganesimi possono essere diversi in quanto diverse sono le percezioni soggettive attraverso le quali l'Essere Umano si relaziona col circostante e diversi sono i bisogni e la forza con la quale sono espressi. I paganesimi devono essere necessariamente diversi in quanto essendo il paganesimo prodotto della percezione soggettiva umana tende a costruire la relazione fra l'Essere Umano e il circostante proprio partendo dalla sua soggettività. Per questo motivo non può esistere nel paganesimo una verità alla quale piegare gli Esseri Umani. Nel paganesimo può esistere soltanto un percorso di libertà soggettivo dove la verità altro non è che la descrizione della relazione soggettività-oggettività a seconda del grado di libertà percettiva raggiunta dal soggetto. Dal momento che non esiste un modello di riferimento del grado di libertà, l'unico metro di misura è il soggetto stesso e le sue tensioni.

Il Male viene indicato partendo da questo. Ogni verità che pieghi il divenire del soggetto spacciandosi come assoluta, di fatto rappresenta un aspetto del Male. Il Male è la fine di ogni tensione di libertà soggettiva. La verità imposta distrugge ogni percorso di libertà in quanto risolve il divenire del soggetto in essa.

Per questo motivo, per la prima volta nella storia, siamo costretti a mettere l'accento su ciò che è il Male.

Essendo la libertà un processo di espansione di un soggetto nel circostante, il Male sarà caratterizzato da tutti quegli elementi che tendono a bloccare lo sviluppo del soggetto stesso. Dal momento che il processo di sviluppo nel circostante, come lo intendiamo noi nella fase di sviluppo in cui siamo, inizia il giorno stesso in cui usciamo dalla vagina di nostra madre, necessariamente il Male sarà il prodotto di azioni esterne esercitate sulla soggettività in formazione del soggetto stesso.

Gesù di Nazareth indica il Male in ciò che esce dall'uomo e, in ultima analisi, nella determinazione dell’uomo di espandersi nel circostante; un pagano indica il Male in ciò che tende a bloccare lo sviluppo della soggettività nel circostante e, in ultima analisi, proprio in Gesù di Nazareth e chiunque è convinto che essendo creato ad immagine e somiglianza di dio la vita non sia un processo di espansione dell'individuo, ma un processo di sottomissione al dio creatore.

Così si stabilisce la contrapposizione fra cristianesimo e paganesimo.

D'altronde, è da ricordare che prima dell'arrivo dell'orrore cristiano, quelli che oggi noi definiamo come Pagani, nemmeno si definivano perché quanto facevano era strettamente connaturato al loro vivere quotidiano. Fu proprio l'avvento della sottomissione rappresentata dall'orrore cristiano che definì chi cristiano non era.

Noi la definizione di "Pagano" l'abbiamo fatta nostra per definire un percorso religioso diverso, assolutamente antagonista alle religioni rivelate e al buddismo.

Parliamo molto del Gesù di Nazareth perché l’ideologia espressa dal Gesù di Nazareth rappresenta il Male, quanto condanniamo perché distrugge l’uomo impedendogli di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. I cristiani spacciano Gesù come sapiente, come verità assoluta e davanti alle sue affermazioni hanno costretto popoli in ginocchio. Hanno distrutto civiltà. Hanno saccheggiato ogni esistente senza rispettare nulla.

Che Gesù non sia esistito, che non sia stato quello che i cattolici dicono che sia, che siano state soltanto farneticazioni di una setta, che siano operazioni politiche, a noi più di tanto non interessa. A noi interessa liberare il pensiero umano affinché non sia sottomesso ad una verità rivelata consapevoli che, non esistendo nessun dio creatore, chiunque si spacci per lui, o per suo delegato o suo figlio è solo un truffatore. Questa truffa a noi interessa smascherarla affinché nessuno mai metta più in ginocchio Esseri Umani.

Siamo consapevoli che quasi duemila anni di condizionamento educazionale non si cancellano in breve tempo ma sono necessarie molte generazioni. Siamo consapevoli che una religione che induce gli Esseri Umani ad assumere il controllo della propria esistenza sottraendosi alla sottomissione non può diventare molto popolare. Però è quello che le nostre visioni e le nostre scelte ci hanno indotto a fare ed è quello che tentiamo di fare.

Sono molti i brani dei vangeli che ci inducono a pensare come il Gesù, descritto dagli evangelisti, sia un povero pazzo o meglio, gli evangelisti hanno voluto descrivere un povero pazzo dalle affermazioni assolute e assolutamente deliranti perché le affermazioni assolutamente deliranti, dato il loro carattere di estraneità alla cultura e alle possibilità di discussione, hanno la caratteristica o di accettazione o di rifiuto.

Nei vangeli la descrizione del delirio di Gesù la troviamo in brani come:

Vangelo di Matteo

L’attesa per il ritorno di Gesù dopo la sua morte.

Or, subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo, tutte le tribù della terra si batteranno il petto e vedranno il figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con gran potenza e gloria. Egli manderà i suoi Angeli che, con tromba dallo squillo potente, raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli. "Imparate dal fico la similitudine: quando i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che il figlio dell'uomo è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno."

Vangelo di Matteo 24, 29 – 35

I doveri degli adepti di Gesù

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Poiché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio, la troverà. Che gioverebbe ad un uomo guadagnare tutto il mondo, se perdesse l'anima sua? O che cosa potrà dare in cambio della propria anima? Il figlio dell'uomo, infatti, verrà nella gloria del padre suo, con i suoi Angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue opere. In verità vi dico: vi sono alcuni fra i qui presenti che non gusteranno la morte prima di aver veduto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno."

Vangelo di Matteo 16, 24 – 28

Gesù davanti ai magistrati.

...Allora il Sommo Sacerdote si alzò e gli disse: "Non rispondi nulla? Cos'è ciò che questi depongono contro di te?". Ma Gesù taceva. E il Sommo Sacerdote riprese: "Ti scongiuro per il Dio vivente, di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio". Gesù gli rispose: "Tu l'hai detto; anzi io vi dico: d'ora in avanti vedrete il Figlio dell'uomo assiso alla destra dell'Onnipotente, e venire sulle nubi del cielo". Allora il Sommo Sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo di testimoni? Ecco, avete sentito la sua bestemmia! Che ve ne pare?" Quelli risposero: "E' reo di morte!". Allora gli sputarono in faccia e lo percossero con pugni; altri lo schiaffeggiarono dicendo: "Indovina, Cristo: chi t'ha percosso?"

Matteo 26, 62 – 68

Vangelo di Marco

Il ritorno di Gesù

"Ma in quei giorni, dopo questa tribolazione, il sole si oscurerà, la Luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le forze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nubi, con grande potenza e gloria. Allora manderà i suoi Angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra all'estremità del cielo. Dal fico imparate il paragone. Quando già i suoi rami si fanno teneri e spuntano le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. "Quanto poi a quel giorno e a quell'ora nessuno ne sa nulla, neppure gli Angeli in cielo, né il Figlio ma solo suo Padre. State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il tempo. E come un uomo, partito per un viaggio, che ha lasciato la sua casa e dato il suo potere ai servi, a ciascuno il suo lavoro e al portinaio di vigilare. Vigilate, dunque, perché non sapete quando il padrone della casa verrà, se la sera tardi, a mezzanotte, al canto del gallo, o la mattina; di modo che, vedendo all'improvviso non vi trovi addormentati. E quello che dico a voi lo dico a tutti: vigilate!".

Vangelo di Marco 13, 24 – 37

Il doveri del seguace di Gesù

E chiamata la folla insieme coi discepoli, disse loro: "Se qualcuno vuol venir dietro a me, rinneghi se stesso, prende la croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare l'anima sua, la perderà; e chi perderà l'anima sua per me e per il Vangelo, la salverà. Che giova, infatti, all'uomo guadagnare il mondo intero, se perde l'anima sua? E che darà l'uomo in cambio della sua anima? Se uno si vergognerà di me e delle mie parole tra questa generazione infedele e perversa, anche il figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli Angeli santi".

Vangelo di Marco 8, 34 – 38

Il delirio di Gesù davanti ai magistrati

...Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il Sommo Sacerdote lo interrogò: "Sei tu il Cristo, Figlio del Benedetto?". Gesù gli rispose: "Io lo sono, e voi vedrete il Figlio dell'uomo assiso alla destra dell'Onnipotente e venire con le nubi dal Cielo". Allora il Sommo Sacerdote, strappandosi le vesti, esclamò: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete inteso la bestemmia! Che ve ne pare?". E tutti sentenziarono che era reo di morte. Allora alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il viso, a dargli schiaffi e a dirgli: "Indovina!". E i servi lo percuotevano.

Vangelo di Marco 14, 61 – 65

Vangelo di Luca

I doveri degli adepti di Gesù

Diceva poi a tutti: "Se uno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua! Poiché colui che vorrà salvare l'anima sua la perderà, ma colui che perderà l'anima sua per me, la salverà. Che giova, infatti, all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde o danneggia se stesso? Chiunque si vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando tornerà nella gloria sua e in quella del Padre e degli Angeli santi. Io vi dico in verità: ci sono alcuni tra i qui presenti, i quali non gusteranno la morte prima di aver visto il regno di Dio."

Vangelo di Luca 9, 23 – 27

L’arrivo di Gesù come giudice

"Vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle; e sulla terra le nazioni si troveranno in angoscia, spaventate dal rimbombo del mare e dei suoi flutti. Gli uomini saranno tramortiti dallo spavento e dall'attesa angosciosa di quel che avverrà sopra alla terra, poiché le potenze dei cieli saranno sconvolte. Vedranno allora il Figlio dell'uomo venire in una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, guardate in alto e alzate il capo, perché la vostra redenzione è vicina".

Vangelo di Luca 21, 25 – 28

L’attesa della venuta di cristo.

E disse loro una parabola: "Osservate il fico e tutte le piante. Quando vedete che già mettono i germogli, voi sapete che l'estate è vicina; così quando vedrete succedere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto ciò sia avvenuto. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Perciò attendete a voi stessi, affinché i vostri cuori non siano aggravati dalla crapula, dall'ubriachezza e dalle preoccupazioni della vita, e che quel giorno non vi colga all'improvviso, come un laccio, poiché piomberà su tutti coloro che si troveranno sopra la faccia della terra. Vigilate, quindi, e pregate in ogni tempo, per poter sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e comparire davanti al figlio dell'uomo". Gesù, durante il giorno, insegnava nel Tempio; di notte usciva e si tratteneva sul Monte degli Ulivi. E fin dal mattino tutto il popolo andava a lui nel Tempio per ascoltarlo.

Vangelo di Luca 21, 29 – 38

Vangelo di Giovanni

...Inoltre il Padre non giudica nessuno; ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna, non va in giudizio, ma passa da morte a vita. In verità, in verità vi dico: viene l'ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del figlio di Dio, e chi l'ascolta vivrà. Poiché come il Padre ha in sé la vita, così pure ha dato al Figlio d'aver la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. Non vi meravigliate di questo, perché viene l'ora in cui tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la sua voce, e quelli che hanno operato il bene ne usciranno per la risurrezione della vita; quelli, invece, che fecero il male, per la risurrezione della condanna..."

Vangelo di Giovanni 5, 22 – 29

Queste affermazioni, anziché essere accolte per ciò che erano, farneticazioni di un povero pazzo che delirava di essere il padrone delle persone, sono state imposte come una verità, La Verità, con cui chiedere sottomissione ed obbedienza agli uomini distruggendo la loro vita, saccheggiando le società civili, imponendo leggi schiaviste e trasformando le società civili in campi di concentramento. A tutt’oggi, questi deliri, giustificano sia la monarchia assoluta che la negazione dei diritti dell’uomo in funzione della legittimazione del diritto del dio padrone a torturare l’uomo.

Le torture dell’uomo ad opera delle farneticazioni di Gesù sono state messe in atto per quasi duemila anni incidendo sulla struttura emotiva degli uomini in modo talmente violento da produrre malformazioni emotive sui suoi figli. Malformazioni emotive da dipendenza dal padrone che si sono tramandate di generazione in generazione spesso fissandosi come naturali nelle scelte degli uomini.

Le esigenze di liberazione degli Esseri Umani dalla coercizione cristiana portano a leggere i testi dei vangeli ufficiali sotto luci diverse da quelle imposte dal cristianesimo.

Anche se noi volessimo negare l'esistenza di Gesù, come del resto storicamente appare ormai accertato, almeno nella forma raccontata dai vangeli, resterebbero sempre questi come arma destabilizzatrice del pensiero umano. La destabilizzazione e l’oppressione non avviene perché esistito Gesù, ma perché ci sono i quattro vangeli che vengono imposti nella società civile. Per noi l'opposizione alla coercizione non ci porta semplicemente a negare la validità storica dei vangeli, ma ci costringe a dimostrare come questi altro non siano che degli strumenti di distruzione del divenire umano. Sono i principi ideologici espressi nei vangeli il Male assoluto. I principi dei vangeli sono esistiti ed esistono, non Gesù. In caso diverso, anche se noi raccogliessimo prove per negare un Gesù profeta, la descrizione che ne scaturisce dai vangeli ufficiali è sempre tale da costruire un'arma di distruzione del divenire degli Esseri Umani stessi.

I vangeli sono delle armi il cui scopo è distruggere il pensiero e la fondazione del divenire umano. Come armi si adattano a qualsiasi uso, distruggono un altissimo numero di situazioni umane per piegarle ai propri schemi e ai propri fini. Così i vangeli propongono molte sfaccettature del Gesù distruttore e ognuna di queste sfaccettature risponde a bisogni coercitivi differenti.

Come si può dire che i miracoli di Gesù furono solo millantati, si può anche dimostrare come egli non facesse nessun miracolo partendo dalla cacciata dei demoni a cui tutti assistevano. Se tutti assistevano e vedevano il demone cacciato, così essi stessi, nella misura in cui vedevano il demone, erano in grado di cacciarli. E' sintomatico il fatto che gli apostoli dicono che ci sono altri che scacciano i demoni (anche se si affrettano a dire in tuo nome per non sminuire l'autorità assoluta del loro "maestro"), dimostrando con ciò l'esistenza di una pratica molto comune come del resto appare nell'opera di Celso. Si può dire, senza tema di smentita, che i miracoli furono millantati (Lazzaro risorge nel vangelo più tardo e non trova traccia né in Marco né in Matteo a riprova che sia Matteo che Pietro sapevano che il loro "maestro" non era in grado di fare tanto anche se parlava, molto probabilmente, di resurrezione dei morti), come si può partire dal racconto dei miracoli per cercare l'insegnamento e il fine ideologico a cui il racconto del presunto miracolo tendeva. Ogni racconto di gesta del Gesù di Nazareth nasconde, sia in positivo che specchiato, un insegnamento ai cristiani sul come distruggere il divenire umano partendo dalla narrazione di una presunta attività di Gesù.

Quello che andiamo ad analizzare ora è la presunta pazzia di Gesù. Nei vangeli ufficiali esiste un crescendo espositivo che termina nelle dichiarazioni di onnipotenza di Gesù. Si possono leggere i vangeli ufficiali come la degenerazione patologica della pazzia di Gesù. Egli si crede il figlio del dio creatore, agisce come se tutto dovesse servirlo e finisce per impazzire. La pena per questa pazzia più o meno millantata è la morte. Proprio al momento della morte i vangeli ufficiali fanno scoprire un minimo di lucidità. E il presunto figlio di dio si scopre abbandonato da dio.

Questo tipo di operazione di svelamento del significato dei principi ideologici cristiani la possiamo fare noi, in quanto pagani, in quanto a noi sta a cuore il divenire umano. La possiamo fare noi in quanto noi sappiamo come di Gesù di Nazareth resti solo la descrizione il cui fine è la distruzione di eternità degli Esseri Umani. Questa operazione non può farla un cristiano in quanto egli, ritenendo a priori che Gesù fosse il figlio del dio creatore, pretende che chiunque si metta in ginocchio e lo riverisca. Un cristiano avrebbe voluto vedere i Gran Sacerdoti, durante il processo, mettersi in ginocchio davanti a Gesù e non comprende come essi, secondo le leggi del tempo, siano stati costretti ad appenderlo. Proprio per questo disprezzo il cristiano restituisce il disprezzo agli ebrei. Il cristiano, convinto a priori che quello era il figlio del dio creatore, non è più in grado di guardare la realtà con occhi diversi, deve per forza annientare chiunque tenti di indagare e di chiarire quanto è successo e quanto succede. Proprio perché un cristiano ragiona a priori come atto di fede non può pensare a quanto orrore e quanta infamia si nasconde nei vangeli ufficiali.

Il momento della pazzia è il momento delle ultime dichiarazioni. L'ultimo gesto di un folle. I cristiani giustificano quelle dichiarazioni spostando nel tempo la minaccia. Secondo i cristiani Gesù non parlava agli Esseri Umani di quel tempo, ma agli Esseri Umani di ogni tempo e di ogni generazione così che nessuna generazione possa chiamarsi fuori e andare a verificare quante fanfaronate Gesù di Nazareth diceva per bocca degli evangelisti.

Un altro vantaggio che noi, come Pagani Politeisti, abbiamo rispetto ai cristiani è che noi neghiamo l'esistenza di una volontà esterna come motore del divenire dell'universo in generale e dell'Essere Umano in particolare. Noi riteniamo che la forza delle trasformazioni sia interna agli Esseri della Natura e questi Esseri divengono per adattamento. La forza di adattamento è tutta interna agli Esseri in generale e agli Esseri Umani nel nostro caso. Dunque, non consideriamo l'esistenza di nessun dio e di nessuna forza creatrice che non quella che opera in questo momento e di cui noi siamo espressione. Negando una volontà esterna a priori noi ci liberiamo da qualsiasi forza assoggettante. Liberiamo il nostro pensiero. Se mai ci fosse una forza creatrice esterna alla vita, la sfidiamo a duello consapevoli che siamo in grado di sconfiggere qualunque Essere che si erga a padrone di un Essere Umano ma, nello stesso tempo, temiamo i roghi e le mattanze fatte da Esseri Umani malati di morte dietro le quali rinnovare il terrore del loro presunto dio creatore.

Parafrasando: "Un uomo preparava la sua valigia per andare a Napoli. Venne dio e gli chiese dove stesse andando. Egli rispose che andava a Napoli. Dio lo corresse dicendo che andava a Napoli se dio voleva. Egli rispose che andava a Napoli. Allora dio lo tramutò in una rana ed egli sguazzò nello stagno. Dopo qualche tempo ritornò uomo e ricominciò a preparare la valigia. Venne dio e gli chiese dove andasse. Egli rispose che andava a Napoli. Dio allora gli disse che andava a Napoli se dio voleva. L'uomo rispose che sarebbe andato a Napoli o sarebbe tornato a sguazzare nel fango (c'è un'altra finale che dice che la rana saltellando arrivò a Napoli)."

Qualunque cosa facciano gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra, gli Esseri Umani coglieranno dall'albero della vita eterna!

Noi possiamo parlare di pazzia del Gesù di Nazareth mentre questo non lo può fare un cristiano. Il risultato del pensiero del cristiano sono i campi di sterminio nazisti come reazione al fatto che i Gran Sacerdoti non si sono messi in ginocchio davanti al loro Gesù. Come risultato è l'attività distruttrice messa in atto dai missionari nei confronti di ogni cultura. L'adesione da parte del cristiano alla pazzia del Gesù di Nazareth non solo non gli consente di cogliere il divino che lo circonda, ma lo induce a distruggere quanto lo circonda per non permettere a quanto lo circonda di scoprire la pazzia dietro le sue parole. Così facendo il cristiano distrugge il divenire umano.

SEGUE SECONDA PARTE

Marghera, 03 maggio 1997

caricato in rete il 21 ottobre 2001

(controllo e formattazione, 08 dicembre 2014)

 

Valori morali e valori sociali

 

(controllo e formattazione, 08 dicembre 2014)

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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Dai microfoni di RadioGamma5 i Pagani parlarono di idee di libertà

finché il terrore cristiano impedì loro di parlare

Gli ebrei e cristiani nella società

La nostra società emerge dall'odio cristiano. La nostra democrazia emerge dalla monarchia assoluta imposta dai cristiani. La società dei diritti dell'uomo emerge dalla società in cui dio aveva ogni diritto sull'uomo, anche quello di sterminarlo. Non esiste un concetto sociale, un'idea filosofica, che non sia emersione dall'ideologia cristiana di dominio dell'uomo sull'uomo.