La pratica sessuale di Gesù nei vangeli:
la pederastia

I vangeli ci dicono quali erano
le tendenze sessuali di Gesù

di Claudio Simeoni

 

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

La pederastia come possesso
sui bambini piccolissimi
è una pratica religiosa cristiana per imporre la fede.

 

Varie idee che emergono dai vangeli

 

Mentre stavo analizzando la posizione di Giuda all'interno del concetto di tradimento mi sono capitati fra le mani alcuni passi del Gesù di Nazareth che, associate ad alcune informazioni dei quotidiani nazionali, mi hanno obbligato a prendere in considerazione quest'aspetto.

Dice il vangelo di Matteo:

"Allora gli furono presentati dei fanciulli, affinché imponesse loro le mani e pregasse. I discepoli li ostacolavano, ma Gesù disse loro: "Lasciate i bambini e non impediteli di venire da me, perché a quelli come loro appartiene il regno dei cieli". Quindi impose loro le mani e partì da lì."

Vangelo di Matteo 19, 13-15

Dice Marco in Gesù e i fanciulli:

"Gli conducevano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano quelli che glieli presentavano. Gesù veduto questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate venire a me i bambini e non impediteli, perché il regno di dio è di quelli che sono simili a loro. In verità vi dico: chi non riceverà il regno di dio come un fanciullo, non c'entrerà". Poi li abbracciò e li benedisse imponendo loro le mani.

Vangelo di Marco 10, 13-16

Luca non è diverso da Marco. Almeno su questi passi. Ma continua Marco a proposito della cattura di Gesù:

"Allora abbandonatolo, tutti fuggirono. Vi fu però un giovinetto che lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, e lo presero. Ma lui, lasciato il lenzuolo, scappò via nudo"

Vangelo di Marco 14, 51-52

Il problema che voglio affrontare sono le relazioni sessuali di Gesù come descritte nei vangeli ufficiali. Scartando il vangelo di Giovanni che viene scritto talmente tardi e con scopi diversi dai primi, anche se comunque il gioco interpretativo non lascia molto spazio a idee diverse sulla sessualità di Gesù, proviamo a scoprire le pulsioni sessuali di Gesù che emergono dalla lettura dei vangeli.

Ho iniziato la ricerca in questa direzione stolato da una lettera scritta da una parrocchiana della parrocchia di Tutti i Santi al vescovo Thomas Tschoepe per elogiare il sacerdote Rudolph Kos accusato, alla fine degli anni '80 e inizio degli anni '90, di aver abusato e stuprato molti chierichetti e condannato (oltre alla pena) a pagare in solido con la parrocchia oltre 200 miliardi di lire come risarcimento degli stupri subiti da 11 ex chierichetti di cui uno suicidatosi nel 1992.

La lettera è riportata nel quotidiano La Repubblica del 26 luglio 1997.

"Il suo vestibolo è sempre pieno di chierichetti. Li segue anche dopo la messa. Rimanda gli altri impegni per restare con i giovani. E ha scelto di lavorare con i giovani dicendo semplicemente: "Li amo". Forse dio gli ha dato una missione speciale nelle diocesi, perché curi giovani e adolescenti. La chiesa ha bisogno di persone come queste per formare la prossima generazione dei cattolici."

La lettura della lettera dà un'interpretazione sul vestibolo parrocchiale pieno di giovani chierichetti. Un'immagine che aderisce all'interpretazione data dai cattolici sul comportamento di Gesù con i giovani "i genitori portavano i bambini affinché lui li toccasse". Un'interpretazione vissuta dal fedele cristiano come un arricchimento di cristiani nel Sistema Sociale.

Quest'immagine non è prodotta dalle capacità analitiche e dall'indagine messa in essere dalla parrocchiana. Questa immagine non è frutto dell'esperienza della parrocchiana. Questa immagine è prodotta del suo immaginario, dal suo desiderio di interpretare la realtà, come adesione soggettiva al condizionamento educazionale cattolico. L'immagine che la parrocchiana descrive nella sua lettera è il risultato della distruzione operata dal condizionamento educazionale cattolico della capacità critica dell'individuo e dell'esercizio della sua volontà e delle sue determinazioni per risolvere le contraddizioni all'interno della sua esistenza.

Pur conscio dell'enorme quantità di dati e di informazioni nascoste o distrutte dalla censura cattolica o dall'incuria nei confronti di quanto doveva custodire e diffondere, pur conscio che gli avvenimenti passati vengono raccontati e trasmessi rispondendo ai bisogni di dominio del cattolicesimo, appare chiaro come l'orrore pedofilo e pederastico che si riassume nella diffusa violenza sull'infanzia di cui la chiesa cattolica è portatrice venga nascosto e alterato fino a criminalizzare chi quell'orrore è costretto a subire.

Partendo dal modo col quale la parrocchiana interpretava l'attività stupratrice di Rudolph Ros è necessario rileggere i vangeli per comprendere il motivo e la radice ideologica non solo dell'attività degli stupratori cattolici, ma dell'attività della chiesa cattolica che anziché denunciarne i comportamenti pederastici e pedofili, tendeva sempre a coprirne l'attività.

Ricordiamo che gli istituti religiosi per orfani e simili sono stati e sono tutt'ora dei veri e propri lager di torture e maltrattamenti stragi di milioni di indifesi per il divertimento sadico di preti e suore. Istituiti dai quali la magistratura si è sempre tenuta lontana, salvo casi eccezionali, in quanto educata nell'ideologia cattolica, ha teso sempre a considerare i bambini bestiame del gregge senza diritti e, quando andava meglio, carne da lavoro.

La domanda che mi posi fu questa: qual era e qual è la sessualità descritta del Gesù di Nazareth nei vangeli?

L'attività, continua e sistematica, di pederasta e omosessualità portata avanti e sviluppata in 1500 anni da preti e frati è frutto delle loro personali scelte o fa parte anche di indicazioni della loro dottrina? In altre parole, se le azioni nascono dalle loro personali scelte, perché nel corso di millecinquecento anni la chiesa cattolica le ha sempre coperte e comunque quell'attività l'ha sempre considerata meno grave di un'eresia o di adulterio?

E' vero che la chiesa cattolica deve trafficare in schiavi per cui abbisogna di bestiame da mettere in ginocchio, umiliare e sfruttare ma è altrettanto vero che ha imposto una specie di verginità ai preti cattolici, specie negli ultimi 3-400 anni, che suona molto sospetta. Sembra che voglia proteggere le malefatte di preti e vescovi pedofili, pederasti, violentatori. In sostanza la chiesa cattolica avrebbe detto ai suoi preti: l'omosessualità noi la condanniamo, ma se voi la praticate come arte della violenza, per la glori del dio padrone, noi vi copriamo. Come copriamo i preti che violentano le parrocchiane o che stuprano bambini e bambine. Ciò che socialmente era proibito, era concesso ai preti e ai vescovi per affermare la gloria del loro dio padrone.

Il problema della pratica della pederastia fra i cristiani è solo di devianza soggettiva o esistono delle indicazioni dottrinali attraverso le quali favorire o comunque coprire la "devianza soggettiva"? I preti cattolici sono "naturalmente pedofili e pederasti, ma vengono educati mediante la violenza sulla loro sessualità ad esserlo?

Qual è il senso dell'analisi? L'analisi va fatta sui comportamenti di Gesù. Sulle indicazioni dottrinali relative al sesso e alla sessualità. Sappiamo che Paolo di Tarso era sessualmente impotente e tale impotenza sessuale veniva definita da Paolo di Tarso un dono di dio e segno distintivo del suo essere cristiano. Sappiamo che nell'elencare le relazioni sessuali proibite e condannate dal dio padrone nella bibbia, manca la condanna della pedofilia e della pederastia in quanto la bibbia considera i bambini oggetti di proprietà del padre (e per estensione del dio padrone, detto "padre" e del prete cattolico detto, anch'esso "padre").

Se nei vangeli fosse scritto che Gesù ha scopato una donna avremmo potuto dire che Gesù era eterosessuale. Mancando queste indicazioni e leggendo il Magnificat declamato da Maria in Luca, si deduce che Gesù aveva un feroce odio per le donne e l'ideale cristiano della donna è quella che viene indicata da Maria nel Magnificat: la schiava puttana che rinuncia ad essere persona in nome del padrone.

Primo elemento da condannare è questo: Gesù pone l'accento sull'accettazione della sua dottrina da parte dei bambini. I bambini in quanto sottomessi; i bambini come oggetto di godimento. In questo caso non è il godimento fisico ma il godimento intellettivo. Che cos'è il godimento intellettivo? E' il godimento dell'incubo nella sua azione sul succube o su chi è costretto a subire l'azione. Il succube soggiace all'azione dell'incubo, la accetta in quanto la sua sopravvivenza è legata alla sua accettazione al di là che interiorizzi o soggettivizzi l'azione o si limita a subirla. E' importante notare come il pensiero espresso da Gesù non sia apprezzato né dai Sadducei, né dai Farisei, né dai gran Sacerdoti, né da nessun altro Essere Umano che possedesse un minimo di conoscenza della vita in termini filosofici o teologici. Questa lacuna sarà colmata solo nell'ultimo vangelo ufficiale, quello di Giovanni che nessuno potrà contestare in quanto quello è un documento finalizzato a prendere il potere da parte delle singole comunità cristiane nelle varie città.

Ogni volta che Gesù si scontra con i Sadducei, i Farisei o altri si limita ad inveire e insultarli. E' costretto ad insultarli in quanto l'affermazione di sé stesso quale figlio del dio padrone potrebbe al massimo suscitare ilarità. Chi è dunque colui che non contesta Gesù? I bambini. Coloro che non sanno né leggere né scrivere né sono smaliziati in termini di esercizio del dominio; non sono in grado di contestare le sue contestazioni assolute da delirio di onnipotenza (Freud troverà questa sindrome nell'analisi dell'infanzia), possono soltanto subire la sua violenza. Anche oggi, mettere in ginocchio i bambini, sottometterli ad un'immagine trascendentale è il fondamento del cattolicesimo. Guai per i cattolici se la formazione del pensiero precede il condizionamento violento che mettono in atto sull'infanzia.

I bambini non vanno da Gesù, ma gli vengono portati! Sono costretti ad andare da Gesù come se non avessero cose migliori da fare. Ci sono chiaramente degli adulti che determinano le scelte dei fanciulli. I fanciulli sono condotti, dunque, e al di là delle intenzioni, sono costretti ad andare da Gesù.

Quest'affermazione la troviamo sia in Matteo che Marco e Luca. Se in Matteo troviamo la frase (nella bibbia dei Paolini):

Gli furono presentati dei fanciulli, affinché ponesse loro le mani e pregasse.

Nel Vangelo di Marco la frase è tradotta in questo modo:

"Gli conducevano dei bambini perché li toccasse".

Indicando un approccio sessuale e morboso nei confronti dei bambini.

Appare evidente come nella frase di Matteo c'è un tentativo di mascherare l'obbligo mentre l'obbligo e il sospetto di relazione sessuale pederastica e pedofila è più chiaro in Marco.

"A quelli come loro appartiene il regno dei cieli" dice Matteo, mentre Marco afferma: "perché il regno di dio è di quelli che sono simili a loro". Non è precisato cosa si intende con l'essere simile a loro in quanto l'unica cosa che i bambini presentano è la sottomissione a chi li porta a Gesù che impone loro le sue mani e che li tocca. Essere simili a loro significa essere costretti alla sottomissione. Farsi succube davanti all'incubo.

Non esistono altre indicazioni che individuano intenzioni diverse.

Ricordo che la frase: "Chiunque scandalizza uno di questi piccoli che credono in me sarebbe bene che si legasse una macina ecc." Appartiene ad un contesto diverso. Un contesto di determinazione di proprietà degli Esseri Umani. Una proprietà che trova inammissibile scandalizzare un piccolo che crede in lui (da lui posseduto) ma che indica come chiunque creda in lui può scandalizzare ogni altro fanciullo che in lui non crede. La frase determina la proprietà del bestiame umano non una relazione col fanciullo.

Secondo Matteo, dopo aver imposto le mani se ne andò di lì mentre Marco calca ulteriormente la mano sul concetto affermando: "Chi non riceverà il regno di dio come un fanciullo, non c'entrerà". Anche questa frase sta ad indicare la sottomissione per poter entrare nel regno di dio.

Sottomettersi a Gesù, sottomettersi alla chiesa in quanto continuazione dell'azione di Gesù. Conclude Marco: "Poi li abbracciò e li benedisse".

Gesù umilia chi non si può difendere, inveisce contro chi chiede spiegazioni. Questo è un atteggiamento psicologico comune a chi si ritiene padrone di altri individui indifesi e di perdere il controllo o il potere sugli schiavi posseduti.

Il senso di farsi come un fanciullo è quello di farsi indifeso. La distruzione della cultura ad opera dei cristiani servirà per impedire alle persone di difendersi, ma i bambini sono indifesi in sé. Questa relazione morbosa di Gesù, che è attorniato esclusivamente da uomini con il compiacimento che prova nell'umiliazione della donna che gli versa il profumo in testa e sui piedi o della poveretta che supplica un intervento miracoloso per salvare la figlia e che Gesù tratta come un cane, servono ad indicare una precisa vocazione sessuale di Gesù.

Gesù appare come circondato da uomini (omosessuale) se non fosse più esplicita la sua tendenza alla pederastia.

O meglio l'individuo la cui storia è usata come traccia dagli evangelisti per formare i loro vangeli veniva descritto con tutte le caratteristiche dell'omosessuale e diventa esplicita, nel bambino nudo che lo segue, la sua attività di pederasta. Il tipo di pederastia che pratica Gesù col bambino nudo che lo segue era una pratica di violenza duramente condannato che non ha nulla a che vedere con i rapporti omosessuali fra maestro e allievo raccontati nell'Accademia di Atene con cui spesso i cattolici giustificano le pratiche di pederastia di Gesù e dei preti cattolici.

A conferma di questo si ha nel vangelo di Marco un passo che da sempre è stato ignorato e non si è mai voluto spiegare se non come ipotesi della presenza di Marco al seguito di Gesù. .

Il problema è che il vangelo scritto da Marco viene dettato da Pietro, almeno così sostiene la chiesa cattolica, pertanto l'interpretazione ufficiale appare artificiosa e pretestuosa e tesa a nascondere la reale dottrina della chiesa cattolica.. Dice Marco:

"...tutti fuggirono. Vi fu però un giovinetto che lo seguiva avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo. Lo presero. Ma lui lasciato il lenzuolo scappò via nudo".

E' evidente che cosa facesse un fanciullo nudo (non ci sarebbe stato motivo di sottolineare la sua nudità!) di notte con Gesù nell'orto al momento della cattura.

Questo episodio non viene riportato da nessun altro evangelista e testimonia quanto fosse importante per i cristiani la violenza pederastica per imporre la fede.

E' del tutto evidente come l'inganno subito dalla parrocchiana della parrocchia di Tutti i Santi è avvenuto soltanto perché lei vedeva l'azione del sacerdote come le era stato insegnato a vedere l'azione di Gesù. In pratica, lei era stata ingannata apriori. Era stata costretta a fagocitare un'immagine che nulla aveva a che fare con la reale figura di Gesù e pertanto non era diffidente sulle reali intenzioni, scopi e azioni del sacerdote cattolico che rappresenta Gesù in terra.

La parrocchiana è stata costretta a subire delle interpretazioni il cui scopo era quello di distruggere la sua capacità critica nei confronti della chiesa cattolica e dei suoi membri. Lei era come Gesù la voleva per renderla padrona del regno di dio suo padre. Non solo non era critica ma aveva fagocitato al punto tale la sottomissione, il farsi succube, da non riuscire più a vedere quanto stava accadendo. Giunse a lodare le azioni che portavano allo stupro dei chierichetti tanto erano diventate spesse le fette di prosciutto sui suoi occhi.

Se lei avesse interpretato le scritture come noi le interpretiamo si sarebbe incuriosita e avrebbe verificato. Magari poi avrebbe comunque lodato il prete oppure, lo avrebbe denunciato. In ogni caso il suo giudizio, sia pur sempre suscettibile di errore, sarebbe stato più preciso e socialmente più utile.

Un sacerdote sa perfettamente come l'immagine di Gesù nei vangeli ufficiali è quella di un pederasta, ma se ne guarda bene dal diffonderne il sospetto. Un sacerdote cattolico deve il suo ruolo, il suo stipendio e il suo tenore di vita all'organizzazione cattolica. Questa giustifica il proprio ruolo sociale in quanto emanazione e gestore della parola di Gesù. La sposa [puttana] di cristo; dio essa stessa. Se l'immagine del Gesù dio si dimostra diversa da quella che la chiesa cattolica intende far credere, la chiesa cattolica perde le ragioni teologiche e morali sulle quali fonda il proprio dominio, anche se le restano sempre le ragioni economiche.

La chiesa cattolica ha sempre coperto l'attività pedofila e pederastica dei suoi preti e dei suoi vescovi. La pederastia è imitazione dottrinale di cristo, emanazione del Gesù di Nazareth. Nessun apostolo era sposato (salvo l'episodio della suocera di Pietro che può far pensare che Pietro fosse o fosse stato sposato) e nessun apostolo aveva figli. Dunque, anche se la chiesa cattolica cerca di imporre il celibato anche a preti con pulsioni sessuali etero dentro la chiesa cattolica la gerarchia è dominata da attività pedofile e pederastiche che, anche se non praticano l'una o l'altra pulsione, esprimono un profondo odio per la donna salvo che per la figura di madre e serva.

La chiesa cattolica combatte il desiderio dell'Essere Umano femminile di autodeterminazione per costringere la donna a diventare madre ad ogni costo. La costringe a partorire impedendogli, compreso il ricorso alla violenza, di abortire. Ricordiamo l'attività di Wojtyla nell'organizzare la mafia dei medici per imporre l'obiezione di coscienza contro le leggi vigenti in Polonia.

La chiesa cattolica vuole costringere la donna ad annullarsi distruggendo il suo essere persona e la sua intelligenza affinché il Sistema Sociale diventi misero. La chiesa cattolica vuole annullare la donna esattamente come Gesù amava i fanciulli che si annullavano accettandolo.

Potete negare le interpretazioni, ma le interpretazioni si legano a fatti che hanno attraversato 1500 anni di storia cattolica. La storia e i fatti dimostrano come l'interpretazione fin qui data sia rispondente alla realtà; al concetto dei teologi. ripulito dalla propaganda, per violentare l'infanzia degli Esseri Umani sottomessi all'orrore portato da Gesù di Nazareth.

Di tutta la violenza sull'infanzia i cattolici sono collettivamente responsabili in quanto cattolici che si mettono in ginocchio e che costringono in ginocchio bambini davanti al pederasta Gesù. I cattolici sono responsabili di pratica di magia nera, perché la magia nera è arte che impone sottomissione. I cattolici sono responsabili di delitti contro l'umanità, Delitti atroci che mettono in atto contro l'infanzia. E sono collettivamente responsabili perché rinnovano la pederastia assumendo a modello religioso il pederasta Gesù

Marghera, Agosto 1997

NOTA: Le citazioni dei vangeli sono tratte dalla bibbia delle edizioni Paoline 1968

Indice del primo Male.

 

L'odio di Gesù, continua in questa pagina.

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

Gesù e il cristianesimo

Il cristianesimo è un modo per distruggere il divenire degli uomini. Per capire la strategia di distruzione dell'uomo del cristianesimo è necessario leggere i vangeli e interpretarli alla luce dell'uomo ridotto in schiavo obbediente, oggetto di possesso e privato della propria capacità di vivere e abitare il mondo in nome del dio cristiano che altri non è che il Macellaio di Sodoma e Gomorra, il criminale che ha distrutto l'umanità e la Natura col Diluvio Universale e che ordina il genocidio dei popoli per favorire i criminali del Popolo Eletto.