Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù
Cod. ISBN 9788893322034 (il secondo volume è in preparazione)
Che cosa significa il battesimo fatto dai cristiani?
Che cosa significa battezzare i bambini?
Quali conseguenze ha il battesimo sulla psiche dei bambini?
Quali conseguenze ha il battesimo nei confronti della società civile?
Come il battesimo coinvolge la psiche delle persone?
Queste sono domande alle quali il credente cristiano risponde attraverso le convinzioni della sua fede. Ma le convinzioni della fede del credente cristiano sono la manifestazione dei suoi desideri all'interno di una realtà immaginata al fine di difendersi dall'ansia e dall'angoscia.
Quale ansia? Quale angoscia?
Si tratta dell'ansia e dell'angoscia che il cristiano prova nell'affrontare la vita quotidiana come individuo responsabile e autosufficiente. La realtà sociale deve essere piegata al suo dio, altrimenti si sente perso.
La difesa dall'angoscia e dall'ansia viene costruita dalla chiesa cattolica mediante la veicolazione delle difese psichiche all'interno di un apparato illusorio precostituito.
"Tu sei così perché...
"Ahimé! Figli miei, vedo che vi lascio / legati alla mia colpa di madre. / Adamo peccò e ne fui io lo strumento, /tentandolo a mangiare la mela; / io fui compagna e complice del serpente / e da questo nacque la guerra tra Dio e l'uomo...".
Tratto da "Il peccato e la paura" Jean Delumeau ed. Il mulino.
La chiesa cattolica costruisce l'angoscia e l'ansia nelle persone e gestisce le persone veicolando la loro angoscia negli schemi che lei offre eliminando militarmente la concorrenza nella società civile.
La chiesa cattolica può imporre ai bambini i sensi di colpa; può criminalizzarli senza che nessun cittadino si indigni. Come lo fa? Attraverso l'ideologia del creato in contrapposizione all'ideologia del divenire. Il bambino, secondo la chiesa cattolica, è incapace e stupido, non è un soggetto che deve cresce e che si trasforma. Così, anziché accompagnare il bambino nella sua crescita, lo si criminalizza perché non è adeguato alle richieste. "Tu sei stupido!" dice il cattolico al bambino piccolo offendendone la struttura psicologia e costringendo il bambino a rinchiudersi su sé stesso. Il cattolico impedisce al bambino di aprirsi al futuro possibile che gli sta davanti. Non servono i racconti raccapriccianti delle violenze che i cattolici hanno inflitto ai bambini è la quotidianità che i bambini vivono fra i cattolici che rappresenta l'orrore dal quale emergono i racconti raccapriccianti.
Una volta chiuso il futuro al bambino inizia quel processo di criminalizzazione il cui scopo è impedire alle energia della crescita dei ragazzi di trovare delle veicolazioni sociali e ideologiche capaci di arricchire l'intero tessuto sociale.
Così il ragazzo si rinchiude nella violenza, nella prevaricazione, nel bullismo, cortocircuitando la propria energia vitale che non trova sbocchi nella partecipazione al divenire della società.
Nella società civile non esiste nessun tipo di educazione sistematico nei confronti dei bambini cittadini che non sia sotto il controllo della chiesa cattolica. Proprio per questo i cittadini non conoscono il significato del battesimo, attuato dalla chiesa cattolica, e il suo significato eversivo nei confronti della Costituzione della Repubblica.
Il marchio della chiesa cattolica sulla sua attività di distruzione sociale si chiama BATTESIMO!
Distinguiamo le varie fasi in cui si articola la violenza cattolica nei confronti dei ragazzi:
1^ fase comprende l'aggressione ad opera degli adulti nei confronti del bambino il cui scopo è quello di imporre nel bambino l'idea della propria inadeguatezza, incapacità, impotenza, impossibilità, di vivere ed agire nel mondo degli adulti.
2^ fase comprende l'imposizione di spiegazioni razionali del suo stato di essere. Le spiegazioni razionali non spiegano, ma definiscono: "Tu sei così perché..." dove la definizione rientra nell'ambito di affermazioni fideistiche che fermano la capacità di critica del bambino: il bambino non critica il Dio padrone né la verità del Dio padrone. Non gli sono stati forniti né gli strumenti di critica né gli strumenti con i quali difendersi dalla violenza impositiva dell'adulto.
3^ fase che comprende la soggettivazione delle spiegazioni razionali della sua inadeguatezza che da un lato soddisfano la ragione nel suo immaginarsi in quella spiegazione e dall'altro lato preservano l'individuo dall'angoscia e dall'ansia che le inadeguatezze gli creano nella sua vita quotidiana.
4^ fase consiste nei compromessi attraverso i quali gestire il conflitto psicologico. L'insieme illusorio e fideistico con cui l'individuo giustifica le sue inadeguatezze nei confronti del quotidiano, in alcuni aspetti specifici, viene modificato attraverso la sovrapposizione di esperienze che la vita ti costringe a fare. Così il bullo riceve delle risposte dalla società e può valutare la convenienza fra le sue azioni di bullismo e le risposte che riceve. L'educazione cattolica lo spinge a scegliere una collocazione fra incubo e succube; l'esperienza lo costringe a mediare tale collocazione.
5^ fase consiste nella riproduzione nella società dei modelli ideologici e fideistici di difesa dall'ansia e dall'angoscia. L'oggettivazione di tali modelli consentono al singolo individuo di impiegare una minore quantità di energia per rinnovare quelle difese dall'ansia: se tutti pensano allo stesso modo non devo convincermi che devo pensare in quel modo in quanto quel modo è il modo normale di pensare!
6^ il battesimo permette la marchiatura delle persone affinché costringano i bambini all'angoscia e all'ansia e permettano, in questo modo, l'imposizione dei modelli delle illusioni fideistiche per poterli dominare.
Questo schema sintetico delinea mezzi e fini della chiesa cattolica per imporre il battesimo ai bambini, ma, nello stesso tempo, le necessità di rendere oggettive le motivazioni attraverso le quali la chiesa cattolica giustifica la violenza del battesimo nei confronti dei bambini. La menzogna del "peccato originale", con cui la chiesa cattolica giustifica l'imposizione dei sensi di colpa nei bambini, non viene discussa in quanto menzogna o atto criminale, ma viene discussa solo l'influenza del peccato originale nella vita delle persone. Il peccato originale, da truffa per impedire alle persone di affrontare il loro futuro, diventa oggetto in sé, oggettività, dal quale le persone non possono prescindere. Si discute di come agire per evitare gli effetti del peccato originale, ma non si discute della truffa del peccato originale. I cristiani impongono l'idea del peccato originale con la violenza e quando qualcuno nella società li accusa di violenza criminale si nascondono dietro la fede pretendendo che la società civile si inginocchi davanti alla loro fede in assoluto disprezzo del dettato Costituzionale.
Scrive ne "Il peccato e la paura" Jean Delumeau ed. Il mulino:
"Quindi "i bambini che non hanno ricevuto il battesimo subiranno gli effetti della sentenza pronunciata contro quanti non hanno creduto e saranno, quindi, condannati" [Agostino lettera 217]. La necessità del battesimo per i bambini diede modo ad Agostino di precisare che "la grazia non è data tutti e che coloro ai quali è data non l'ottengono in forza del merito procurato dalle loro opere buone, né in forza del merito del loro buon volere; e questo è palese particolarmente nel caso dei bambini". [Agostino lettera 217]. Il Concilio di Cartagine (418), che condannò i Pelagiani, fece propri i punti di vista di Agostino e dichiarò con tutta solennità: "Se qualcuno dice... che esiste nel regno dei cieli o altrove un luogo intermedio dove i bambini morti senza battesimo vivono felici... anathema sit... In fatti ha detto il padrone "chiunque non rinasce dall'acqua e dallo spirito non entrerà nel regno dei cieli"; e, dunque, quale cattolico esiterà a chiamare coerede del demonio chi non ha meritato di essere coerede di cristo? Chiunque non sarà alla destra, sarà inevitabilmente a sinistra." Dietro questa condanna alla dannazione dei bambini non battezzati, scopriamo di bel nuovo la visione drammatica di una colpa originaria talmente enorme che avrebbe dovuto condurre logicamente la giustizia divina offesa a cacciare nell'inferno tutta l'umanità peccatrice in Adamo. Ma ecco che la redenzione esime da quel tragico destino gli eletti....
La concezione del peccato originale esercitò un'influenza così profonda che nell'Occidente cristiano tutta la riflessione teologica su questo problema andò ruotando attorno a quella concezione o per sfumarla (con Tommaso, con Erasmo o con Molina) o per renderla ancora più fosca; e questo fu quello che fece in modo particolare Lutero. Ma ciò che ci preme, volendo situarci sul piano di una storiografia delle mentalità, è il fatto che il pessimismo agostiniano raggiunse la sua colorazione più intensa e il suo ascolto più ampio proprio nel periodo in cui qui dedichiamo la nostra peculiare attenzione, vale a dire i secoli XV-XVII. E questo provocò una reazione in senso contrario: il molinismo divenne il bersaglio preferito degli "antipelagiani" e offrì nuovo alimento alla loro malinconia. Non si esagera affermando che il dibattito sul peccato originale (con i suoi vari sotto-prodotti e cioè i problemi della grazia, del servo e del libero arbitrio, della predestinazione) assurse allora ad una delle sollecitudini principali dell'intera civiltà occidentale e finì per coinvolgere proprio tutti: dai teologi fino ai più umili contadini. Anche questi, infatti, si trovarono coinvolti nelle Guerre di religione. Ma poi ne furono toccati persino gli Indiani d'America, che ci si affrettò a battezzare affinché, quando morivano, non andassero a raggiungere all'inferno i loro avi."
Tratto da "Il peccato e la paura" Jean Delumeau ed. Il mulino.
[la stessa cosa con la quale la Teresa di Calcutta aggrediva e offendeva la società civile indiana].
Come la chiesa cattolica giustifica l'imposizione del battesimo?
Leggiamo dal catechismo della chiesa cattolica:
"1237 – Dal momento che il battesimo significa la liberazione dal peccato e dal suo istigatore, il diavolo, viene pronunziato uno (o più) esorcismi (i) sul candidato. Questi viene unto con l'olio dei catecumeni, oppure il celebrante impone su di lui una mano, ed egli rinuncia esplicitamente a Satana. Così preparato, può professare la fede della Chiesa alla quale sarà "consegnato" per mezzo del battesimo." (vedi Romani 6:17)
Dal momento che:
" 1231 – Dove il battesimo dei bambini è diventato largamente la forma abituale della celebrazione del sacramento, questa è divenuta un atto unico che, in modo molto abbreviato, implica le tappe preparatorie dell'iniziazione cristiana. Per la sua stessa natura, il battesimo dei bambini richiede un catecumenato post-battesimale. Non si tratta della necessità di una istruzione posteriore al battesimo, ma del necessario sviluppo della grazia battesimale nella crescita della persona. E' l'ambito proprio del catechismo."
Per arrivare a:
" 1269 – Divenuto membro della chiesa, il battezzato non appartiene più a sé stesso, ma a colui che è morto e resuscitato per noi. Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, a servirli nella comunione della chiesa, ed essere obbediente e sottomesso ai capi della chiesa e a trattarli con rispetto e carità. Come il battesimo comporta responsabilità e doveri, allo stesso modo il battezzato fruisce anche di diritti in seno alla chiesa: quello di ricevere i sacramenti, di essere nutrito dalla parola di Dio e sostenuto dagli altri aiuti spirituali della chiesa."
L'individuo, con il battesimo, è ridotto a non persona, oggetto di possesso e soggetto d'obbedienza. Non è più un cittadino, ma uno schiavo che deve amare con tutto il cuore e con tutta l'anima il suo padrone: la chiesa.
Si tratta di atti di violenza che suonano come atti di eversione della Costituzione della Repubblica in quanto, gli atti del battesimo all'interno del contesto in cui viene imposto, determina gravi disfunzioni psichiche nei confronti del bambino. Lo costringono ad ammalarsi di fede prima di aver assunto degli strumenti critici con cui affrontare tale fede.
Ricordo che col battesimo i genitori consegnano il loro figlio alla chiesa cattolica.
Fanno un vero e proprio commercio di persone. Vendono il loro figlio come uno schiavo privo di diritti al fanatismo cattolico. Lo vendono appena nato. Rinunciano ad essere dei genitori e assumono il ruolo di impositori della fede al loro bambino indifeso.
Battezzando il bambino i genitori assumono l'impegno di distruggere nel bambino la sua capacità critica per costringere le sue emozioni a fagocitare il cristo cristiano come difesa dall'angoscia: si impegnano a costruire nel bambino l'angoscia e a non fornire al bambino gli strumenti migliori per diventare un cittadino propositivo nella società! Il bambino deve diventare un fedele, pecora del gregge cattolico e obbediente al padrone e non un cittadino portatore di diritti e doveri nell'ambito della Costituzione.
Col battesimo la chiesa cattolica aggredisce l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica:
Dice la Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 32
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."
Col battesimo i genitori vengono meno ai doveri di tutelare la salute del bambino e lo costringono ad un trattamento sanitario lesivo delle sue capacità psichiche.
La chiesa cattolica pretende il diritto di ledere la sanità psichica dei ragazzi. E' Tihamer che volgarmente e criminalmente afferma:
"L'eterna golosità, l'arrogante ostinatezza, l'inclinazione alla disobbedienza, alla superbia e all'ambizione e simili difetti, prima dell'uso della ragione, non possono essere chiamati peccati. Ma trascurandoli, non correggendoli, volta per volta, finiscono per diventare più tardi tali, perché è difficile abbandonare azioni abituali, anche dopo il risveglio e la reazione della ragione. Un segno, inciso nella scorza di un alberello, cresce naturalmente inosservato insieme ad esso; voler portare la riforma in un'anima quando ormai si è sviluppata, è quasi impossibile."
Tratto da Toth Tihamer "L'educatore spirituale del giovane" Libreria emiliana editrice Venezia
E ancora:
"Si può dire i tutti di bimbi ciò che Carlyle dice della folla: "La folla grida forte: Guidami, educami! Io sono un nulla, sono intristita e non posso educarmi da sola". Fra tutti i diritti umani è evidente quello che ha il popolo di essere guidato dai saggi sulla retta via del bene."
Tratto da Toth Tihamer "L'educatore spirituale del giovane" Libreria emiliana editrice Venezia
E qual è la strategia d'azione dei cattolici?
"Si possono trovare in gran numero dei fanciulli precoci che già all'età di tre o quattro anni dimostrano un senso finissimo, capacità di giudizio e perfino un meraviglioso interesse per il bene e le verità fondamentali della religione [cattolica ndr].
La psicoanalisi moderna, constatando che certi disturbi e anormalità spirituali si possono attribuire ai perniciosi influssi impressi nell'anima sensibile come la cera del piccolo bambino, non fa che dimostrare l'importanza della educazione della prima età e conferma le parole con le quali il padrone maledice coloro, che recano scandalo ai fanciulli."
Tratto da Toth Tihamer "L'educatore spirituale del giovane" Libreria emiliana editrice Venezia
I cristiani scandalizzano i bambini e minacciano le persone di non interferire col loro odio. Il loro Dio maledice chi aiuta i bambini a non farsi circuire dalla chiesa cattolica e dal cristianesimo in generale.
Il battesimo coinvolge la famiglia per manipolare i bambini. Ancora negli anni '30 Tihamer sapeva perfettamente (come ha sempre saputo la chiesa cattolica) come manipolare mentalmente i ragazzi per renderli dipendenti e impedire loro di diventare dei cittadini. E' lo Stato e le Istituzioni che sono venute meno ai loro doveri aiutando la chiesa cattolica a stuprare mentalmente i ragazzi. I danni psicologici fatti nell'infanzia dei ragazzi dalla chiesa cattolica sono la malattia con la quale il ragazzo prima e l'adulto poi sarà costretto a convivere; disastro dopo disastro; ossessione dopo ossessione!
Il battesimo è il marchio con cui la chiesa cattolica si ritiene la padrona delle persone in disprezzo di ogni Istituzione Nazionale.
Prendiamo dal Catechismo Romano le citazioni di Paolo di Tarso che la chiesa cattolica usa per giustificare quell'atto criminale, il battesimo, con cui separa i cittadini dalla società civile rendendoli nemici delle Istituzioni.
"Ignorate forse che tutti noi, battezzati in Gesù cristo, fummo battezzati nella sua morte? Con il battesimo fummo sepolti con lui nella sua morte, affinché come cristo che resuscitò dai morti per la gloria del padre, così anche noi camminiamo in una vita nuova."
Tratto da: Paolo di Tarso, lettera ai Romani 6, 3-4
Noi, dice Paolo di Tarso, mediante il battesimo siamo entrati nella morte di cristo! Da allora in poi uomini eroici hanno combattuto l'orrore cristiano. L'orrore con cui si imponeva un padrone per volontà di cristo.
Paolo di Tarso dice di essere resuscitato, ma nessuna delle sue azioni porta beneficio alla società. Ogni sua azione esprime odio sociale in funzione della sua gloria come agente di cristo. Ogni frase dimostra il disprezzo per la società civile. Tutta la società deve, per Paolo di Tarso, morire e camminare a fianco del suo padrone.
La chiesa cattolica, che ritiene di rappresentare in terra il suo padrone, e pertanto padrona degli Esseri Umani, manifesta lo stesso disprezzo nei confronti dei cittadini: devono essere costretti a camminare per la gloria del suo padrone.
"In tutti i sensi è già dannoso per voi aver liti gli uni contro gli altri. Perché non sopportate piuttosto qualche torto? Perché non preferite soffrire qualche danno? Invece siete voi a far dei torti, siete voi a portare danno, e ciò a fratelli! Non sapete voi che gl'ingiusti non possederanno il regno di Dio padrone? Attenti a non illudervi: né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti; né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapinatori saranno eredi del regno del Dio padrone. E tali eravate alcuni di voi, ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore nostro Gesù cristo e dallo spirito santo."
Tratto da: Paolo di Tarso Lettera ai Corinti 6, 7-11
Alcuni di voi erano delinquenti. Ma poi siete stati battezzati e santificati nel nome del padrone.
Non avete riparato alle azioni delittuose. Non avete giustificato con intenti nobili le azioni delittuose che avete compiuto. Non avete riparato aiutando la società civile. Vi siete semplicemente estraniati dalla società. Prima la danneggiavate e ora continuate a danneggiarla a maggior gloria di Dio che giustifica, per la sua gloria, le vostre azioni. Un po' come Wojtyla che anziché pagare i danni ai 200.000.000 di persone che i cristiani hanno comperato e venduto in Africa, chiedono perdono al loro padrone. Lo stesso padrone per la gloria del quale hanno trafficato in schiavi. Non è solo ridicolo, ma offensivo nei confronti di ogni società civile.
Non dovete combattere gli altri appartenenti al gregge. Dovete sopportare qualche torto per la gloria del padrone. Secondo la logica di Paolo di Tarso, il battesimo ha trasformato degli avari, degli ubriaconi, dei ladri e dei rapinatori in eredi del regno del Dio padrone.
"Come il corpo, infatti, è uno solo ed ha molte membra, pur essendo molte, non sono che un sol corpo, così il cristo. Infatti, noi tutti siamo stati battezzati in un solo spirito, giudei e gentili, schiavi e liberi, per formare un corpo solo, e tutti siamo stati dissetati con un solo spirito."
Tratto da: Paolo di Tarso Corinti 12, 12-13
Col battesimo ci siamo separati dalla società civile. Siamo morti alla legge. Non abbiamo più doveri nei confronti della società. Formiamo un corpo unico col padrone. Nella società continuiamo ad essere schiavi e liberi, giudei e gentili, ma nel padrone siamo uguali. Uguali in ginocchio davanti al padrone e in diritto di violare la legge della società. Gli altri, quelli che non si mettono in ginocchio, devono diventare i nostri schiavi. Lo dice Paolo di Tarso nella lettera ai Filippesi che rivela le intenzioni criminali dei cristiani nelle società civili:
"Per questo il padrone lo esaltò e gli donò il nome che è sopra ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio in cielo, in terra e negl'inferi ed ogni lingua confessi che cristo Gesù è il padrone a gloria del Dio padrone."
Tratto da Paolo di Tarso lettera ai Filippesi 2, 9-11
Noi, dice Paolo di Tarso, siamo i padroni della legge, in diritto di delinquere a maggior gloria di dio. Noi, dice Paolo di Tarso, costringeremo ogni ginocchio a prostrarsi davanti a Gesù!
"E così la legge è stata il nostro pedagogo, per condurci a cristo, affinché fossimo giustificati per la fede. Venuta la fede, non siamo più sotto il pedagogo. Voi tutti, infatti, siete figli di Dio mediante la fede in cristo Gesù: infatti, quanti siete stati battezzati in cristo, vi siete rivestiti di cristo. Non c'è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né uomo né donna, perché tutti siete una sola persona in cristo Gesù. E se siete in cristo, siete progenie di Abramo, eredi secondo la promessa."
Tratto da Paolo di Tarso, Lettera ai Galati 3, 24-29
Ci siamo sottomessi alla legge, dice Paolo di Tarso, fintanto che non è venuto il nostro padrone che ha giustificato i nostri delitti per le necessità di imporre la fede. Dunque noi siamo i padroni in quanto siamo tutti figli del padrone mediante la fede in cristo. Infatti, dice Paolo di Tarso, quando vi siete battezzati vi siete tutti rivestiti di cristo: siete diventati a vostra volta i padroni di chi non si è battezzato. Siamo tutti liberi di delinquere contro chi non è battezzato perché noi, nel farlo, siamo giustificati dalla gloria di dio. Ognuno di noi è il popolo eletto; la razza ariana! Secondo la promessa.
Col battesimo il cristiano si è separato dalla società e pretende di esserne il padrone: la situazione di oggi nel 2008 in cui il cristianesimo si trova ad aggredire le società Costituzionali, per molte condizioni, è molto simile a quella di allora quando il cristianesimo aggrediva i diritti civili dei cittadini.
"State attenti che nessuno vi faccia sua preda con sottili ragionamenti filosofici e con vane astuzie basate sulla tradizione degli uomini o sugli elementi del mondo, ma non su cristo; perché è in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, ed è in lui che voi siete ripieni, essendo egli il capo di ogni Principato e Podestà.
In lui siete stati pure circoncisi, di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di cristo, che consiste nello spogliarsi del corpo della carne. Anzi con lui, mediante il battesimo, siete stati sepolti e con lui siete pure risorti per la fede nella potenza di dio, che lo ha resuscitato dai morti. Voi eravate morti a causa dei peccati e dell'incirconcisione della vostra carne, ma Dio vi richiamò alla vita insieme con cristo, dopo avervi perdonato tutti i peccati. Cancellò l'obbligazione da noi contratta e che in tutti i suoi punti era contro di noi: la tolse di mezzo e la inchiodò alla croce e dopo aver spogliato i Principati e le Podestà, li espose alla pubblica derisione, trionfando di loro per mezzo di cristo."
Tratto da Paolo di Tarso, Lettera ai Colossesi 2, 7-15
Paolo è consapevole dei contenuti criminali della sua azione e dei crimini impliciti nel battesimo. Ha paura di chi ha cultura; consapevolezza per la vita; amore per la vita; ha paura delle persone che, a differenza di lui, traggono piacere dalle relazioni sessuali. Che cos'ha da temere il cristiano? La cultura! Quella forma di conoscenza che si basa sulla razionalizzazione della filosofia e sulle tradizioni dei popoli che altro non sono che sedimentazione della loro esperienza nell'abitare il mondo.
Che cosa hanno da temere i non cristiani, i popoli, dai cristiani? Ce lo dice Paolo di Tarso:
"Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; facendo così ammasserai carboni accesi sul suo capo"
Tratto da Paolo di Tarso lettera ai Romani 12, 20.
Si teme la viltà dei cristiani; si temono i crimini dei cristiani; si teme il genocidio perpetrato dai cristiani e la volontà dei cristiani di perpetrare il genocidio fra gli uomini a maggior gloria del loro Dio padrone!
I cristiani si devono temere quando si è deboli; si devono temere quando un sistema sociale è in difficoltà perché in quel momento le patologie psichiatriche di chi è stato battezzato, ed è incapace di affrontare la vita e i problemi, ammassa carboni ardenti su chi non è in grado di difendersi. Così, ogni ginocchio si piegherà davanti al padrone Gesù e al cristiano che lo rappresenta.
Il battesimo è la circoncisione dello spirito: il marchio a fuoco dell'infamia posta sul capo di bambini indifesi da genitori codardi.
Non c'è nessuna differenza fra battesimo, circoncisione e infibulazione. La circolazione delle informazioni, oggi come oggi, attenua le conseguenze del battesimo, ma è altrettanto vero che i cristiani continuano ad ammassare carboni accesi sulla società civile imponendo miseria e disperazione per aggravare la coercizione educazionale alla quale il battesimo obbliga i genitori. Davanti alle norme Costituzionali che indicano la famiglia delle persone, i cristiani impongono la famiglia dei ruoli, la famiglia dell'odio. Quella famiglia che neghi il futuro ai suoi figli costringendoli in ginocchio davanti al crocifisso.
La chiesa cattolica nel catechismo romano raccomanda ai parroci per propagandare il battesimo:
"Per esempio sarebbe assai opportuna la circostanza quando, dovendo somministrare il battesimo a qualcuno, essi notano l'intervento di molto popolo per assistere alla cerimonia. Sarà allora molto facile, se non richiamare tutti i capi che si riferiscono a questo sacramento, almeno spiegare l'uno o l'altro elemento cosicché i fedeli vedono espressa dalle cerimonie battesimali la dottrina che ascoltano e la meditino con animo attento e devoto. Né seguirà che ognuno, colpito da quello che vede compiere su di un altro, andrà dentro di sé all'obbligazione contratta con Dio nel ricevere il battesimo e insieme si domanderà se la vita e i suoi costumi lo mostrino quale esigerebbe la sua professione di cristiano."
Tratto dal Catechismo romano, il battesimo ed Leonardo.
Riattivare la sottomissione degli individui ricordando la loro impotenza nell'affrontare la vita partendo da sé stessi. Dai loro bisogni, dai loro desideri, dalla loro intelligenza.
"Cosa vuoi che sia il battesimo! E' solo un po' di acqua sulla testa!" Solo che i danni non ricadono sotto i sensi, sono nella struttura psichica del bambino. I danni sono fatti riversando la credenza imposta mediante le azioni in un insieme sociale di cui i genitori sono i guardiani e gli aguzzini. I danni sono nel tempo, non nell'immediato. Non è come un colpo di pistola che uccide qualcuno. E' come il proliferare di una cellula cancerosa che silenziosa cresce e manifesta il danno quando ha infettato tutto il corpo. Quando il danno è distruttivo non si ha più memoria da dove ha avuto inizio e perché (come per l'asbestosi). Dopo, nel mutare della crescita infantile. Danni fatti da un individuo adulto mai completato e sempre attraversato da paure, angosce e sensi di colpa; pervaso dalla depressione per un futuro che non è mai in grado di dischiudere. In questa incapacità, quell'individuo, ha una sola possibilità per spegnere la sete dell'impotenza: danneggiare il presente a maggior gloria della propria fede; del suo Dio padrone!
"E sia pure; io non vi sono stato d'aggravio: ma da furbo qual sono, vi ho presi con inganno."
Tratto da Paolo di Tarso seconda lettera ai Corinti 12, 16
E i cristiani distruggono i diritti civili della società prendendola con l'inganno: che cosa vuoi che sia un po' d'acqua?
Marghera, 02 novembre 2008
Aggiunta del 11 gennaio 2009 dopo le vergognose dichiarazioni di Ratzinger!
Se qualcuno aveva qualche dubbio che il battesimo non fosse un atto di violenza con cui il cristiano sottrae il bambino al bambino stesso, alla società di cui è parte, è bene che si legga le riaffermazioni di Ratzinger sul SUO possesso dei bambini.
Il bambino, per Ratzinger non è sé stesso: è la bestia che i genitori devono costringere per la gloria del suo Dio padrone che, secondo Ratzinger, lo avrebbe creato!
Ratzinger, come vicario del suo Dio in terra, riafferma di essere il padrone del bambino. E i genitori, che lo hanno battezzato, hanno detto a Ratzinger: "Si, buana!". Con quel "Si, buana!" i genitori hanno rinunciato alle proprie responsabilità di soggetti per assumere la volontà del loro Dio padrone. Il loro figlio non sarà più un bambino attrezzato per affrontare il suo futuro, ma verrà disarmato affinché, a sua volta, dica "Si buana!".
E' il significato del battesimo cristiano. Cattolico nel nostro caso!
Il padrone come affida le pecore e le capre al pastore che le deve allevare e macellare per i suoi bisogni, così affida la "bestia" bambino ai "genitori" che la devono allevare in funzione del loro padrone!
2009-01-11 11:18
CITTA' DEL VATICANO - I figli non sono né una "proprietà" dei genitori da "plasmare" secondo "desideri e aspirazione" di questi, né qualcuno da soddisfare "in ogni desiderio" e far crescere in "piena autonomia" secondo un atteggiamento considerato "libertario". Verso di loro invece, sostiene il Papa, i genitori devono avere un atteggiamento educativo che li conduca alla ricchezza della vita e della vera libertà. Benedetto XVI lo ha detto celebrando nella cappella Sistina il battesimo di 13 neonati, 9 maschi e 4 femmine. "Il bambino - ha detto papa Ratzinger - non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità, liberamente e in modo sempre nuovo, affinché essi lo aiutino ad essere un libero figlio di Dio: solo se i genitori maturano tale consapevolezza riescono a trovare il giusto equilibrio tra la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri, e l'atteggiamento libertario che si esprime nel lasciarli crescere in piena autonomia soddisfacendo ogni loro desiderio e aspirazione, ritenendo ciò un modo giusto di coltivare la loro personalità ".
Tratto da:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_850224848.htm
Si tratta di offese alla società civile. Offese ai bambini con relativa richiesta di poterli stuprare impunemente. Infatti, se il bambino non è padrone di sé stesso nelle relazioni della società civile, non gli sottrai nulla stuprandolo e dunque nulla, secondo Ratzinger, può pretendere.
I doveri delle persone sono quelli che la società richiede per consentire loro di rivendicare i propri diritti di soggetti di diritto ai quali le Istituzioni devono rispondere per legge.
E' vergognoso che si permetta a Ratzinger di offendere i bambini imponendo loro un padrone.
Il battesimo è il marchio del bestiame. E i magistrati italiani consentono la violenza della chiesa cattolica sui bambini.
Il battesimo è il marchio di possesso di Ratzinger per impedire ai bambini di costruire sé stessi come individui sociali e sottometterli alla truffa di un padrone creatore davanti al quale rinunciare ad esprimere la loro personalità nelle condizioni che la società richiede.
Marghera, 11 gennaio 2009
Il male assoluto e la distruzione del divenire dell'uomo |
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015 |
Il Male non è un oggetto da definire in quanto tale, ma è un insieme di azioni, di situazioni e di doveri morali imposti che distruggono il divenire della persona. Non si reagisce a chi produce il Male come insieme, ma si reagisce a mano a mano che del male si percepiscono gli effetti e gli intenti sulla nostra struttura psico-emotiva: il Dio dei cristiani, Gesù e l'ideologia ebraica sono il Male Assoluto quando quell'ideologia viene veicolata nella società civile.