La pederastia di Gesù e l'interpretazione di Wojtyla:
giugno 1998 agosto 2005
la pederastia come attività religiosa cristiana

I vangeli ci dicono quali erano
le tendenze sessuali di Gesù
Le interpretazioni di Wojtyla e Ratzinger

di Claudio Simeoni

 

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

Wojtyla e la pederastia
da Groer a Krenn,
da Pierre Pican a Murphi O'Connor.

 

Varie idee che emergono dai vangeli

 

Nel giugno del 1998 si è verificato un episodio che avrebbe dovuto chiarire ai cristiani, in particolare ai cattolici, l'esatta interpretazione dei vangeli ufficiali a proposito della relazione fra Gesù e i bambini. Il cattolicesimo non permette ai cristiani di interpretare le sue "sacre scritture", ma tale interpretazione è demandata ai preti e al papa dei cattolici, in questo caso Wojtyla. Col gioco delle interpretazioni si può nascondere qualsiasi cosa, dire tutto e il contrario di tutto. Una persona sottomessa a Gesù e convinta aprioristicamente della sua bontà non andrebbe mai ad interpretare i passi dei vangeli ufficiali come li interpretiamo noi. Lei non parte dalla lettura per formarsi un'idea, ma parte dalla sua idea per interpretare la lettura. Dal momento che lei è convinta a considerare Gesù un essere buono e figlio del dio padrone si impone di leggere le sue sacre scritture in modo da confermare che Gesù è buono e figlio del dio padrone. Noi che non siamo sottomessi e che rigettiamo questa interpretazione possiamo permetterci di costruire la nostra idea partendo dalle letture delle loro sacre scritture e dall'interpretazione delle stesse che ci vengono fornite dalle azioni dei cristiani.

Da cosa è possibile desumere una corretta interpretazione delle sacre scritture cristiane? Dal modo con cui i vertici della chiesa cattolica, in Italia, applicano nella loro vita interpretandoli quegli insegnamenti. La pratica, delle azioni e dai comportamenti reali della chiesa cattolica nascono le nostre interpretazioni sugli "insegnamenti" di Gesù e il loro reale significato sociale.

E' chiaro che ogni cristiano ha il diritto di dirci che la nostra interpretazione non è vera e che ci sbagliamo, ma prima di venirlo dire a noi, che leggiamo i suoi testi sacri, deve dirlo ai vertici della sua chiesa cattolica, deve dire ai vertici della chiesa cattolica che con le loro azioni sbagliano ad interpretare la sua sacra scrittura.

Quando qualcuno chiede giustizia per le malefatte dei cattolici, anziché rendere giustizia a chi rivendica torti, agiscono su chi chiede giustizia per impedirgli di continuare a chiedere giustizia costringerlo ad accettare il torto subito. Magari come un dono del loro dio.

E' una pratica che noi aborriamo e che indichiamo come malvagia non solo quando viene messa in atto, ma per il solo fatto di far parte della dottrina cattolica. Infatti, quando i Farisei rimproverano il Gesù dei vangeli ufficiali per il fatto che né lui né i suoi "apostoli" rispettano le leggi (le chiamano tradizioni), egli non dà spiegazioni ma insulta e tenta di colpevolizzare i farisei affermando che loro, che chiedono ciò, sono malvagi. In seguito, i suoi seguaci, i cristiani, bruceranno sul rogo chiunque chieda giustizia.

L'episodio che ci permette di chiarire l'uso di Wojtyla e della chiesa cattolica della pederastia di Gesù ci è data dalla visita effettuata nel giugno del 1998 in Austria da parte di Wojtyla in qualità di papa cattolico.

La visita è preceduta dalle polemiche sul caso del vescovo Groer. Il vescovo di Vienna venne rimosso solo di recente perché accusato di molestie sessuali nei confronti di giovani seminaristi. Le prove delle sue azioni erano talmente evidenti, documentate e numerose da costringere la chiesa cattolica a sostituirlo con un altro vescovo. Questa sostituzione è avvenuta in modo molto tardivo, con grandi resistenze perché l'attività sessuale di Groer seguiva la dottrina cattolica dell'imitazione dell'attività di Gesù. Prima della sostituzione di Groer le proteste dei cattolici austriaci furono numerose tanto che almeno cinquecentomila cattolici hanno abbandonato la chiesa cattolica fondando il movimento "La Chiesa siamo noi".

Le resistenze alla rimozione del vescovo Groer hanno avuto la massima opposizione nelle gerarchie vaticane. Non solo Wojtyla continuava a riceverlo a colloquio in Vaticano, ma un altro vescovo, Krenn, sempre austriaco, parla delle accuse mosse a Groer come fossero delle calunnie.

Il vescovo Groer era stato imposto dal Vaticano per cacciare un vescovo scomodo tale Koening che il giornale La Repubblica definisce come "uomo di fede, aperto al dialogo con la società moderna, ubbidiente al Papa, ma non in ginocchio, una personalità che prende sul serio il Concilio Vaticano II e la sua promessa di gestione collegiale della chiesa. La linea Koening non andava bene, ci voleva un'obbedienza cieca."

In Austria si ricorda ancora che per imporre Groer si erano impedite delle indagini che ne avrebbero rivelato le pratiche pederastiche. Il Vaticano doveva imporre un uomo obbediente. Un conservatore del potere ecclesiastico per il potere ecclesiastico in quanto rappresentante del potere ecclesiastico. Un pederasta.

In questa situazione Wojtyla effettua la sua visita in Austria.

I suoi atti costituiscono la reale interpretazione dei vangeli ufficiali sulle citazioni dei vangeli in relazione al "lasciate che i bambini vengano a me" e sul "bambino nudo con Gesù".

Se quei passi indicano l'esercizio di una pederastia finalizzata al possesso degli Esseri Umani in quanto bestiame sottomesso del gregge come indicazione "divina" alla chiesa, che è espressione degli insegnamenti di Gesù, la chiesa cattolica non è nelle condizioni di condannare o cacciare Groer in quanto questi altro non ha fatto che mettere in pratica quegli insegnamenti. Al contrario, se l'interpretazione che diamo noi è sbagliata e il significato delle indicazioni di Gesù vanno interpretate in maniera diversa, allora la chiesa cattolica deve cacciare Groer in quanto "scandalizzando uno di quei piccoli che credono in lui" dovrebbe mettersi una macina al collo.

Noi riteniamo che la chiesa cattolica non interpreti questo passo come chi crede in un Gesù buono vorrebbe, ma interpreta nel senso storico e letterale che chi scandalizza uno di quei piccoli che credono in lui, e che non appartiene alla chiesa, allontanando il bambino dalla sottomissione passiva a Gesù, cioè dalla credenza e dalla sottomissione, deve suicidarsi; non scandalizza il bambino chi stuprandolo aiuta Gesù a metterlo in ginocchio, ma, secondo i cristiani, è chi aiuta il bambino a costruire la sua vita sottraendolo alla sottomissione imposta da Gesù mediante lo stupro che lo scandalizzerebbe. Chi stupra il bambino in nome e per conto di Gesù non lo scandalizza ma fa la volontà di Gesù.

Quali sono gli atti che ha compiuto Wojtyla in Austria?

Innanzi tutto il Vaticano non ha mai pronunciato un giudizio sulla pederastia di Groer. Ma ha fatto di peggio: ha frenato tutti coloro che dovevano accertare la verità. In pratica, c'era un'ammissione a priori del vaticano sulla pratica della pederastia. Il vaticano sa che la pratica è diffusa fra i preti e i vescovi cattolici che in questo modo diffondono la fede in cristo. Dal momento che il Vaticano non può invocare tale pratica come legittima, blocca le indagini della società civile per poter continuare a stuprare bambini.

La chiesa cattolica, in quanto rappresentante del dio padrone in terra, si ritiene al di fuori e al di sopra di ogni legge e di ogni giudizio della società civile: come il criminale Gesù che non rispetta nessuna legge.

Cosa dice Wojtyla nel suo discorso iniziale? Invita i fedeli austriaci a "diffondere la Buona Novella (compreso l'invito a stuprare chi non si può difendere?) che può illuminare anche le oscurità della nostra (sua) vita". E mentre invita a diffondere il cattolicesimo all'interno delle istituzioni, omette quella parte dedicata al ruolo guida del magistero. In altre parole si nasconde per legittimare la pederastia!

L'Europa che Wojtyla sognerebbe sarebbe uno "spazio di libertà, giustizia e pace, ispirato al cristianesimo e alla dottrina sociale della chiesa". Cioè all'uomo come oggetto di proprietà privata della chiesa cattolica e del suo dio padrone. La vicenda Groer dimostra l'inganno fra pratica da un lato e dichiarazioni pubblicitarie con cui tende a spacciare per buono un prodotto marcio, deleterio e velenoso. Eufemismi per definire la costruzione di un campo di sterminio nei confronti di chi non si può difendere e deve sottomettersi.

A Sankt Poelten, in una diocesi a sessanta chilometri da Vienna, elogia il vescovo Krenn che per difendere Groer ha invitato i fedeli a pregare per lui. Nonostante cartelli dei fedeli che chiedevano di essere liberati dal vescovo Krenn e la raccolta di 54.000 firme in appoggio alla richiesta, Wojtyla, come il pazzo di Nazareth, deve riaffermare, davanti al suo gregge che il padrone è lui, e che loro sono le pecore a cui lui "può fare del bene ogni volta che ne ha voglia" (e pertanto anche stuprarle ogni volta che ne ha voglia) e che la via al macello la determina lui perché lui è il loro padrone. Infatti, Wojtyla ha colto l'occasione per elogiare Krenn pubblicamente per il suo impegno (non per la sua moralità) nel reclutamento di nuovi preti e ai contestatori ha ricordato, senza affrontare il caso Groer, "che i vescovi sono capi e pastori, perché così ha deciso Gesù!". In pratica, ha detto al gregge che se Groer stupra bambini è per volere di Gesù di cui i vescovi sono espressione. Ha detto al gregge che deve essere sottomesso e non deve chiedere giustizia. Ha detto al gregge che non si deve permettere di sindacare sulla strada che conduce al macello in quanto sta ai vescovi determinare quella strada.

A pranzo, insieme ai vescovi, Wojtyla li incoraggia nella loro iniziativa di dialogo con tutte le componenti ecclesiali e incita: "Attenti a sorvolare sulle differenze di fondo. Attenti ai mass-media. Attenti a cedere alle interferenze dell'opinione pubblica!". In altre parole, a Wojtyla interessa esclusivamente mettere in guardia gli stupratori di bambini dall'intervento dell'opinione pubblica e dei mass-media. Sono loro, per Wojtyla, i responsabili dei nostri guai, non il vescovo Groer che stuprava ragazzini e gli altri preti che fanno questo. Per Wojtyla i criminali sono coloro che denunciano i crimini, non chi i crimini li commette.

Tutti i presupposti del diritto internazionale e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo vengono stravolti, offesi. Nel desiderio di mettere in ginocchio chi non si può difendere Wojtyla si identifica col dio padrone e non tollera nessuna critica al suo operato in quanto il suo operato è l'operato del suo dio in terra.

Wojtyla ci dimostra qual è la reale interpretazione dei vangeli ufficiali a proposito di toccare i bambini e del ragazzino che fugge nudo col lenzuolo addosso che si legge in Marco al momento dell'arresto di Gesù. La reale interpretazione è data dalle decisioni prese da Wojtyla e dal suo desiderio di sottomettere chi non si può difendere. Il suo desiderio di stuprare chi non si può difendere.

Dal momento che la nostra interpretazione dei vangeli coincide con l'interpretazione dei vangeli che ne dà la chiesa cattolica, appare del tutto ovvio che Wojtyla non può condannare Groer. Groer si è comportato esattamente come gli ha insegnato il suo Gesù e Wojtyla se la prende con i mass-media in quanto, avendo divulgato l'attività pederastica di Groer ad imitazione di cristo che dovevano restare riservate, hanno messo in pericolo la propaganda della chiesa cattolica fatta di stupro e di violenza sui bambini. Infatti, alla richiesta che la chiesa cattolica diventi una casa di vetro Wojtyla afferma che "ci devono essere stanze particolari, che all'inizio non sono aperte a tutti gli ospiti, per colloqui da svolgere con la dovuta riservatezza". Questa riservatezza consiste nel stuprare bambini. La dovuta riservatezza nella quale i mass-media non possono intervenire per impedirglielo.

Se qualcuno avesse dei dubbi sull'esatta interpretazione dei vangeli deve guardare i comportamenti delle gerarchie ecclesiastiche mentre affrontano i problemi di cui i vangeli sono espressione.

L'intera ideologia dei vangeli è fatta in modo tale da costruire sottomissione degli Esseri Umani ad un dio adrone di cui la chiesa cattolica, e le varie chiese cristiane, si reputano le rappresentanti in terra: padrone di uomini. Questa sottomissione è l'arte con cui i cristiani si separano dalla società in cui vivono pretendendo di dominare i comportamenti degli uomini. I cristiani si impossessano della società, impongono i principi ideologici della monarchia assoluta come volere del loro dio padrone, e con la violenza, impediscono al loro interno ogni respiro di libertà. I non cristiani, i non adoratori del dio monoteista, i democratici che ritengono che stuprare un bambino per sottolinearne il possesso sia una cosa abietta subiscono l'intimazione e le violenze cristiane e per convenienza sociale non accusano Gesù di stupro e di violenza sociale permettendo ai cristiani di stuprare e violentare i cittadini socialmente più fragili. Non mettono in discussione il pensiero cristiano che fa della sottomissione, per cui della violenza sessuale alle donne e dello stupro dei bambini, un mezzo con cui sancire il proprio potere e il proprio dominio. In tutta la giurisdizione cattolica la donna come oggetto di possesso è uno dei motivi ricorrenti tant'è che la violenza coercitiva cattolica, nel tentativo di ricostruire la schiavitù dell'Essere Umano femminile, combatte ferocemente il divorzio prima e l'aborto oggi.

Trafficare in schiavi non ha nulla di umano ma molto del cristiano che imita Gesù!

Wojtyla col suo comportamento ci dice che il Gesù dei vangeli ufficiali era un pederasta ed egli non può condannare un vescovo perché si richiama agli insegnamenti di Gesù. Per contro, può condannare con estrema durezza e decisione il frate Leonardo Boff, l'estensore della teoria della liberazione in sud America. Quest'uomo, come quasi tutti i cristiani, ha dato una propria interpretazione degli insegnamenti di Gesù. Boff riteneva che gli uomini dovevano essere uguali per il fatto che il pazzo di Nazareth affermava: "Io dico a voi che dovete amare i vostri nemici!" solo che non si era reso conto che Gesù affermava anche: "Ecco ora portate i miei nemici, quelli che non hanno voluto che io regnassi su di loro e sgozzateli in mia presenza!".

In realtà il pazzo di Nazareth dice che gli uomini devono essere uguali in ginocchio davanti a lui e la chiesa, che lo rappresenta in terra, deve pretendere che gli Esseri Umani siano in ginocchio davanti a lei. Non uguali in quanto uguali, ma uguali in quanto ugualmente schiavi. Dunque, la chiesa cattolica, che non può condannare al rogo Boff in base alle leggi civili, gli intima di non parlare, di non scrivere e di non apparire in pubblico.

Boff, anziché andare da Wojtyla e intimargli l'uso criminale di Gesù, con l'atteggiamento di viltà che caratterizza ogni cristiano, è andato dai poveri a raccontare loro fandonie e costringerli ad accettare la violenza di Gesù di cui Wojtyla si serve per distruggere le società umane.

I trafficanti di schiavi usano sempre gli stessi metodi e Wojtyla non è da meno!

Luglio 1998

Quanto scritto deve essere riaffermato in tutta la sua manifestazione. Oggi, ottobre 2001, dobbiamo registrare altri avvenimenti che confermano quanto si è detto di Wojtyla e l'uso della pederastia da parte della chiesa cattolica.

Prima di tutto il processo che ha portato alla condanna il vescovo di Bayeux-Lisieux tale Pierre Pican di 66 anni per aver coperto le attività di pedofilia dei preti di cui era a conoscenza. La cosa più importante, nello svolgimento di questo processo, è stato il suo ASSOLUTO DISPREZZO per le vittime delle violenze e l'emergere, nel corso del processo, di direttive specifiche impartite dal Vaticano il cui fine è coprire le attività di pedofilia dei preti cattolici. Wojtyla, manifestando un assoluto disprezzo per gli Esseri Umani e in particolare per i bambini di cui lui è responsabile della violenza che hanno subito, si è rifiutato di deporre al processo: LUI E' CREATO AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DEL DIO PADRONE! LUI AI BAMBINI VIOLENTATI GLI SPUTA IN FACCIA!!!

L'altro episodio che merita di essere citato, sono le dichiarazioni di tale Murphi-O'Connor arcivescovo cattolico inglese e riportate dal giornale La Repubblica in data 07.09.2001 secondo cui la complicità delle gerarchie della chiesa cattolica con la pratica della pedofilia e pederastia dei preti ha contribuito ad allontanare le persone dalla chiesa cattolica. Peccato che, come individuo che pratica la vigliaccheria sociale, non abbia condannato e cacciato dalla chiesa cattolica chi mantiene in essere quelle pratiche in nome e per conto di Gesù! Può la chiesa cattolica allontanare dalla chiesa cattolica chi agisce AD IMITAZIONE DEL GESU' DI NAZARETH DI CUI LA CHIESA CATTOLICA SI RITIENE LA RAPPRESENTANTE?

Ottobre 2001

Prendiamo atto che la Corte di Cassazione afferma che non si possono indicare all'infinito i colpevoli di reati, ma questo vale solo nei casi in cui i reati sono ascrivibili alla sola persona, non quando sono ascrivibili a bande o ad ideologia, come il cristianesimo, che vogliono reiterare il reato. Quando la commissione di un reato serve a giustificare altri reati la regola non vale! Noi, come Pagani Politeisti, stiamo aspettando la condanna della dottrina della Chiesa Cattolica finalizzata allo stupro dei minori. Solo quando quella condanna sarà giuridica; solo quando i responsabili (Wojtyla prima, Ratzinger oggi) saranno rinchiusi nelle galere e indicati come responsabili di stage e genocidio al pari di Hitler, del Macellaio di Sodoma e Gomorra, allora, e solo allora, cambieremo il nostro punto di vista. Ciò che noi, come Pagani Politeisti, non vogliamo è che la nostra società sia trasformata in un campo di sterminio in cui alcuni si arrogano il diritto di aprire i rubinetti del gas.

Noi, come Pagani Politeisti, ricordiamo le parole di Pericle che Tucidide ci ha trasmesso:

"La nostra costituzione non calca l'orma di leggi straniere. Noi piuttosto siamo d'esempio agli altri senza imitarli. Il suo nome è democrazia, perché affidiamo la città non ad un'oligarchia, ma ad una più vasta cerchia di cittadini; ma in realtà le sue leggi danno a tutti indistintamente i medesimi diritti nella vita privata; e per quanto riguarda gli onori, ognuno viene prescelto secondo la fama che gode, non per appartenere all'uno o all'altro partito a preferenza del valore. Né avviene che la povertà offuschi il prestigio e arresti la carriera di chi può rendere buoni servigi alla città. Libera si svolge la vita politica nella nostra città, e quanto a quel sospettoso inquisire nelle quotidiane abitudini dei concittadini, non ci si irrita col vicino, se anche in qualche cosa si comporta a piacer suo, né lo si rattrista col dispettoso cipiglio, pur senza colpirlo direttamente. Senza alcuna costrizione nella vita privata, nei rapporti pubblici non trasgrediamo la legge soprattutto per reverenza verso di essa: ubbidendo ai magistrati in carica e alle diverse leggi, SPECIALMENTE a quante proteggono gli offesi e a quante, senza essere scritte, recano come universale sanzione il disonore."

Senza la pratica della pederastia e la violenza sui minori, non esisterebbe il cristianesimo e la chiesa cattolica. Tale violenza si fissa nella struttura emotiva del bambino e ne condiziona l'intera esistenza. Ogni decisione futura, ogni mezzo che quel bambino, una volta adulto, adotterà per interpretare i problemi della sua vita e i mezzi che sceglierà per risolverli, saranno una proiezione dell'idea che la violenza cristiana gli ha imposto nell'infanzia.

Per questo motivo, le responsabilità della società che consente ai cristiani di far violenza ai bambini sono "colpe senza perdono", marchi d'infamia che rimarranno su quelle società in futuro. Quei delitti contro l'umanità per i quali non esiste prescrizione.

26 agosto 2005

Indice del primo Male.

 

L'odio di Gesù, continua in questa pagina.

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

Gesù e il cristianesimo

Il cristianesimo è un modo per distruggere il divenire degli uomini. Per capire la strategia di distruzione dell'uomo del cristianesimo è necessario leggere i vangeli e interpretarli alla luce dell'uomo ridotto in schiavo obbediente, oggetto di possesso e privato della propria capacità di vivere e abitare il mondo in nome del dio cristiano che altri non è che il Macellaio di Sodoma e Gomorra, il criminale che ha distrutto l'umanità e la Natura col Diluvio Universale e che ordina il genocidio dei popoli per favorire i criminali del Popolo Eletto.