Il lavoro come magia
nella Religione di Roma

Capitolo dodici - diventare eterni

di Claudio Simeoni

indice di ciò che porta a diventare eterni
nella religione di Roma antica

 

E' necessario chiarire il concetto di lavoro. Il lavoro è la capacità umana di trasformare merci in prodotti atti a soddisfare i bisogni umani. Tale attività diventa atto di magia emotiva quando l'Essere Umano che opera tale trasformazione non si limita ad espletare delle funzioni ma, nell'espletamento di tali funzioni, mette sé stesso. Mette la propria Attenzione, la propria volontà, la propria passione, il suo desiderio e il proprio intento modificando, allargandoli, i confini della sua ragione. Il lavoro è magia emotiva soltanto nella misura in cui tende a sviluppare il Potere di Essere dell'Essere Umano diventando esperienza. In ogni altro caso può essere fatica o mansione sociale, ma non è lavoro né contribuisce alla trasformazione dell'uomo. Lo schiavo costretto al lavoro coatto, non trasforma sé stesso, ma vive il lavoro come un'oppressione.

La dilatazione dell'individuo nel mondo in cui è nato è il fine di ogni azione dell'Essere Umano che risponde ai suoi bisogni soggettivi. Non esistono azioni nella vita dell'uomo che non provochino una trasformazione della coscienza dell'uomo. Ogni azione che risponde ai bisogni e alle necessità dell'uomo, dilata l'uomo nel mondo; ogni azione che reprime i bisogni dell'uomo costruisce le condizioni affinché l'uomo si autodistrugga. Ogni altra azione che non porti a dilatare l'individuo nell'esistente è espressione della magia emotiva nera. In altre parole è espressione di chi ruba lavoro di altre mani incapace di usare le proprie per soddisfare i propri bisogni. E' azione dello schiavista.

A cosa serve oggi come oggi individuare gli elementi che caratterizzano il lavoro come magia? Serve a ricordare la qualità delle azioni che costruiscono l'Essere Umano identificando le azioni che tendono a distruggere l'Essere Umano. Significa identificare il fare differenziandolo dalle azioni che possono essere identificate col non-fare. Il non-fare sono quelle azioni che vengono imposte agli individui e che non solo non modificano gli individui perché non sono espressione dei loro desideri, ma tendono a distruggere l'individuo costringendolo ad agire contro sé stesso e per interessi diversi da lui.

Nella religione dell'antica Roma c'erano delle attività sacre. C'era un insieme di azioni in grado di manifestare la magia della trasformazione del presente. La magia emotiva non era l'attività del servo mentre serviva un padrone, ma poteva essere l'attività del servo mentre manipolava la materia. Un conto è essere nella posizione sociale di servaggio o di schiavitù e un conto è far propria, interiorizzandola, tale condizione. Chi fa propria tale condizione non è più in grado di palpare il mondo. Al massimo può palpare, venerandolo, il proprio padrone mentre si distrugge, ma non è più in grado praticare magia attraverso le sue azioni. Chi subisce una condizione di schiavitù o di servaggio ma non la fa propria può praticare la magia emotiva in ogni istante della sua esistenza e nell'esecuzione di ogni attività.

Un servo così è sempre pronto a distruggere il padrone non appena questo gli volterà le spalle. Questo servo palpa il mondo, è parte del mondo ed anela all'interazione col mondo. Il suo principale nemico è il suo stesso padrone. Per questo motivo l'attività magica eseguita attraverso la palpazione del mondo può essere eseguita soltanto da Esseri Umani liberi. La libertà è una condizione materiale, fisica, come una condizione intellettuale e psichica. Quando non è fisica che almeno continui ad essere intellettuale e psichica alimentando il principio speranza. Ed è esattamente questo che indica Minerva.

Minerva, portata a Roma in catene come conquista, i conquistatori gli eressero immediatamente un tempio. Il Sapere e la Conoscenza possono essere conquistati ma non possono essere incatenati. Il Sapere e la Conoscenza si sviluppano attraverso le mani degli Esseri Umani, le loro azioni, la loro capacità di manipolare merci trasformandole in prodotti. Le azioni con cui gli Esseri Umani diventano essi stessi Minerva possono essere fatte solo in risposta ai loro desideri e ai loro bisogni. Minerva è sia la trasformazione alchemica degli Esseri Umani sia l'ansia, il desiderio e la sete di conoscenza della ragione.

Minerva è il potere stesso della trasformazione degli Esseri Umani. Un potere con gli stessi occhi di fuoco che caratterizzano Diana in quanto il Sapere e la Conoscenza sono il risultato dell'attività con la quale l'individuo ha spezzato le catene in cui legava i limiti della sua ragione

L'Essere Minerva è il grande mare a cui gli Esseri Umani tendono per potersi alimentare. Il suo potere è muto e immoto, diventa dinamico quando un Essere Umano vi affonda le mani. Minerva stimola gli Esseri Umani ad affondarvi le mani agendo sui loro bisogni, ma non può donare nulla. La via alla Conoscenza e alla Consapevolezza è la rivendicazione di un diritto. Il diritto di ogni Essere della Natura di prendere la conoscenza là dove la trova perché prendere o rubare la conoscenza non impoverisce il derubato e rende il ladro consapevole del valore di quanto ha preso.

Un dono viene imposto; la rivendicazione del diritto di prendere implica un processo di trasformazione dell'Essere Umano in funzione della fondazione del proprio divenire. Il lavoro è magia emotiva quando porta l'Essere Umano a diventare Minerva; quando manipolando la materia, mediante la sua azione, manipola la propria Attenzione. Manipola e trasforma sé stesso.

Nella religione dell'antica Roma molte vie portavano a Minerva. Oggi le vie sono molto maggiori. Le vie alla conoscenza sono soffocate e nascoste da non-vie il cui scopo è quello di impedire agli Esseri Umani l'esercizio della magia emotiva attingendo dalla conoscenza di Minerva. Le non vie sono fatte di illusioni, di speranze, di fede e di credenze. Quel "io credo" implica sempre l'impedimento all'analisi della realtà vissuta. Implica sempre la rinuncia alla conoscenza.

Quando gli uomini percorrono una non-via che apparentemente dovrebbe portare alla conoscenza? Quando dalla manipolazione delle merci per trasformarle in prodotti si toglie l'Attenzione dell'Essere Umano che opera. In altre parole quando il fine assoluto della manipolazione delle marci diventa la quantità di prodotto e non la fusione fra merce trasformata ed Essere Umano trasformatore che si trasforma a sua volta. Quando la via della trasformazione delle merci porta al sacchetto di denaro di Mercurio anziché portare a Minerva. I prodotti devono soddisfare bisogni umani.

Soltanto il corpo luminoso può agire attraverso quello che la ragione chiama "non-fare". Solo dal suo punto di vista la ragione chiama il fare del corpo luminoso "non-fare". Nell'ambito della ragione il Potere di Essere si costruisce attraverso le azioni e quelle azioni trasformano merci in prodotti in funzione della soddisfazione dei bisogni umani. Se il corpo luminoso concentra la sua Attenzione sull'aspetto emotivo della realtà vissuta è solo perché il corpo luminoso non soddisfa i propri bisogni mediante merci e prodotti. Il divenire del corpo luminoso si costruisce mediante le relazioni emotive e quanto emerge dalle relazioni emotive, il corpo luminoso comunica alla coscienza mediante l'insorgere dell'emozione. Il lato nero della magia consiste nel bloccare le relazioni emotive fra il soggetto e il mondo in cui vive privando il soggetto delle trasformazioni della sua Attenzione.

Mercurio è il viaggiatore. Mercurio è il mercante. Mercurio è la Conoscenza e il Sapere che viaggia sulle Linee di Tensione.

Qual è l'aspetto di Mercurio?

Quello con cui gli Esseri Umani si relazionano. Quello che ogni singolo Essere Umano vuole che sia in relazione a sé stesso. Mercurio è oggettività che invita a relazionarsi. Mercurio è una possibilità di scegliere. Mercurio si presenta con molti aspetti e ognuno di quegli aspetti invita i viaggiatori della vita a scegliere.

Mercurio è lo Stregone che estende sé stesso lungo tutte le direzioni delle Linee di Tensioni che attraversano l'esistente. Mercurio è splendente quando è alimenta la ricerca della conoscenza dello Stregone che si modifica conquista dopo conquista. Mercurio è distruzione quando la sua presunta azione viene interpretata dai maghi neri. Lo Stregone col suo corpo luminoso trasposta Conoscenza, Coscienza, Sapere e Consapevolezza; ma cosa trasporta chi non è in grado di estendere sé stesso oltre la descrizione della ragione? Trasporta quanto gli permette di arricchirsi dando a qualcuno per ricevere di più. In altre parole, usa le informazioni per piazzare i prodotti ricevendone un profitto.

Lo Stregone usa il lato luminoso per diffondere Conoscenza e Consapevolezza maneggiando le Linee di Tensione; i maghi neri usano Mercurio, il viaggiatore, per procurarsi vantaggi sociali: per rubare prodotti costruiti da altre mani! Quando la via dell'Essere Umano che trasforma le merci in prodotti anziché portare a Minerva porta a Mercurio, l'Essere Umano sta perdendo un'opportunità per arricchire sé stesso e il suo futuro.

I simboli sono ambigui e cambiano valore a seconda di chi li interpreta proiettando su di loro i suoi bisogni e i suoi desideri, le sue tensioni, la sua conoscenza, la sua verità o significato del momento.

Il caduceo è il simbolo della Conoscenza e del Sapere dello Stregone che si fa Mercurio (Mercurio dà ad Esculapio il caduceo, il simbolo della conoscenza; nel tempio di Esculapio si usava il morso della serpe per curare le ferite la cui saliva conteneva il fattore di crescita che accelerava la cicatrizzazione di ferite molto gravi, oltre 2.500 anni prima della sua scoperta), il caduceo è il simbolo del corpo luminoso dello Stregone; col caduceo Mercurio addormentava gli uomini e comunicava con le Coscienze di Sé del circostante. Il suo opposto è la borsa di denari. Uno è il lato luminoso e l'altro è il lato nero. Gli Esseri Animali attribuiti a Mercurio indicano le qualità che i veggenti attribuiscono a Mercurio: il Gallo annuncia il giorno della nascita dell'indipendenza del corpo luminoso nello Stregone; lo scorpione indica l'ambiguità e la doppiezza di chi ha solo il denaro come fine della propria esistenza; la sfinge rappresenta lo sconosciuto che ci circonda in cui l'Essere Umano deve operare le sue scel te fra la Conoscenza e il denaro; fra Potere di Essere e Potere di Avere.

Agenorea è un potere di Minerva. E' un suo fenomeno attraverso il quale Minerva stimola gli Esseri Umani ad affrontare l'ignoto, a provare, a sperimentare. Ad essere intrepidi sia nell'azione, attraverso la quale trasformare merci in prodotti, sia nell'accettare sviluppi inconsueti del pensiero. Ci vuole molto coraggio per dilatare il pensato della ragione, per non chiudersi in sé stessi.

Non è solo l'azione del falegname sul legno, del fabbro sul metallo, dello scalpellino sulla pietra; è la mano che mentre manipola la materia proietta il pensiero immaginando e progettando ciò che costruisce agendo per interferire nei mutamenti azione dopo azione. La pietra può essere parte della costruzione, ma la pietra può rompersi ed essere adattata per una costruzione diversa o per fini diversi. Chi spacca la pietra, il legno e il metallo conosce la sequenza dei mutamenti in relazione gli intenti che si prefigge.

Chi assiste come spettatore loda l'idea che la pietra informe diventa edificio; loda l'idea che un albero diventi carro; loda l'idea che pietra fusa diventi aratro. Chi vive da spettatore e non da artefice finisce per costruirsi e proiettare l'idea di un architetto, di un artefice universale, che costruisce il suo presente e non coglie, perché non li vive a sua volta, nelle cose e nei loro mutamenti il Potere di Essere di Agenorea. Non vede l'Essere Umano farsi Agenorea mentre adattamento dopo adattamento struttura la materia attraverso la quale soddisfa bisogni e necessità umane e non vede Minerva nel costruttore.

Lo spettatore vede solo l'idea di cui si appropria per controllare Minerva. Lo spettatore pensa: "Se io mi impossesso del costruttore, posso disporre di ciò che lui costruisce!". Lo spettatore tenta di incatenare Minerva e metterla al proprio servizio. Il costruttore, colui che manipola la materia, si fa egli stesso Minerva quando guida i mutamenti delle trasformazioni di quella materia.

Così lo spettatore, non coinvolto nel mutamento della materia, scorgeva l'uso del controllo sociale che poteva ottenere controllando chi era in grado di mutare la materia. Lo spettatore agiva in modo tale da fondere i propri bisogni col lato nero di Argentinus. Argentinus è il Potere di Essere determinato dall'arte "leggera" della fusione e lavorazione di metalli che fondono a basse temperature. Non richiede lo sforzo fisico del fabbro (La via alchemica del fabbro è una caratteristica del post-impero romano. Anche se la lavorazione del ferro è antica, questa si trasforma in via alchemica quando il ferro comincerà ad abbondare. Durante l'impero romano era ancora abbastanza raro), richiede perizia e Attenzione. In tutte le sue fasi.

Questa perizia e Attenzione fonde l'Energia Vitale dell'operatore con quella della materia. La materia trasforma l'operatore. Lo spettatore si appropria della materia trasformata e la usa per il controllo degli Esseri Umani. Quel tipo specifico di materia diventa uno strumento attraverso il quale impadronirsi del lavoro di altre mani ottenendo dei vantaggi che non vengono ripagati con lavoro. Questo è il lato nero di Argentinus. Nel corso delle vicende storiche umane si assiste all'appropriazione dei mezzi di controllo degli Esseri Umani ogni qual volta si vuole distruggerne il divenire. O meglio, per distruggere il divenire degli Esseri Umani è necessario impossessarsi dei sistemi di controllo sociale. Questo in ogni Sistema Sociale da parte di ogni Comando Sociale.

Il lato nero di Argentinus è sempre coinvolto. Il dio dei cristiani dice agli ebrei di raccogliere più oro e argento possibile, chiedendolo agli amici e ai vicini, prima di andarsene dall'Egitto. Quando si pone l'accento sul lato nero di Argentinus c'è sempre un progetto di distruzione del divenire umano. Mentre chi trasforma oro e argento può sviluppare il proprio Potere di Essere, chi si appropria dell'oggetto trasformato lo fa soltanto per appropriarsi degli Esseri Umani in quanto fuso col Potere di Avere.

Il Potere di Essere di Mamurio supera quello degli Dèi. La sua abilità di agire sulla materia percependone i mutamenti è tale da ingannare chiunque. L'artigiano Mamurio è dio fra gli Dèi. Mamurio è un Potere di Essere e il suo regalo agli Esseri Umani è sé stesso. "Attraverso il mio cammino sono diventato eterno! Provateci anche voi, soprattutto, ricordate!". Per la sua abilità chiede di essere ricordato nei canti Salii, il primo giorno di marzo, alla nascita dell'antico nuovo anno.

Meditrina è un altro campo di intervento del Potere di Essere di Minerva. Coinvolge un aspetto particolare del lavoro. Il lavoro è l'attività atta a trasformare merci in prodotti per soddisfare i bisogni umani, Meditrina è il potere che alimenta l'esistenza di quei bisogni quando il deperimento del corpo fisico potrebbe bloccare la sequenza dei mutamenti dell'Essere Umano. Meditrina aiuta a superare le crisi che potrebbero bloccare la sequenza dei mutamenti. Parlando di Meditrina potremmo dire che è il potere della manutenzione. Sia dell'Essere fisico sia dell'oggettività in cui vive come dei mezzi di cui si servono per vivere gli Esseri Umani.

Ripristinare lo stato ottimale di funzionamento. A questo spinge il Centro di Energia Vitale Meditrina. Meditrina viene scambiata per arte medica soltanto perché il "meccanismo" da riparare, al tempo dell'antica Roma, erano essenzialmente i corpi fisici degli Esseri Umani. Meditrina coinvolge un aspetto particolare dell'azione per modificare il presente dell'Essere Umano. Non è l'Essere Umano che costruisce, ma è l'Essere Umano che affronta una trasformazione in un presente che non gli dà felicità, ma dolore o difficoltà. Meditrina è il potere della guarigione dalla sofferenza soggettiva. Una sofferenza che blocca le trasformazioni e i mutamenti e che deve essere immediatamente eliminata per poter affrontare il mondo in cui l'Essere Umano vive.

In medicina era necessario affrontare i malesseri del corpo fisico senza conoscere perfettamente il corpo fisico. La magia emotiva porta a scorgere dei rimedi e questi ottengono dei risultati; è la ragione che non è in grado di descrivere i meccanismi per cui quei risultati si producono. E' la descrizione della ragione che deve definire il problema al quale la magia emotiva (l'alterazione della percezione, o l'intuizione, o un guizzo dell'Attenzione) ha scorto il rimedio. "Avviene per volontà di dio" dicono i cristiani e soci; "Osserva, elabora, sospendi il giudizio, acuisci l'Attenzione, anche se la descrizione del problema è impropria aggiungendo nuovi elementi si può perfezionare: la conoscenza e lo sviluppo della descrizione sono dei processi in divenire. Non arrenderti mettendoti in ginocchio davanti ad un fantasioso e folle volere di dio" dice Minerva attraverso Agenorea all'Essere Umano. Davanti al meccanismo, quando la descrizione dello stesso non è assoluta, la sospensione del giudizio permette all'Essere Umano che lo manipola di trasformarsi, articolando la sua Attenzione e dilatando la capacità descrittiva della sua ragione. Meditrina è anche manipolazione del meccanismo. Una migliore efficienza del meccanismo "umano".

A questo proposito è necessario parlare di Unxia: l'unguento. Gli oli rappresentano un Potere di Essere particolare. Spesso sono le caratteristiche fisico-biologiche delle piante (gli oli essenziali). Gli oli agiscono sul corpo umano provocando effetti a seconda di come sono manipolati e composti. Unxia è il potere della manipolazione degli oli. E' un potere alchemico spesso sottovalutato ma un tempo era importantissimo e attraverso esso si sono costruite molte vie verso l'eternità.

La trasformazione alchemica avviene quasi sempre col fuoco, comunque, in presenza di variazioni di calore. Il fuoco per la fusione dei metalli, il calore per far essiccare il legno, le scintille sprigionate dallo scalpello del tagliapietre, il forno del fornaio e il forno del ceramista.

Il forno è un centro di magia emotiva per eccellenza.

Come il fuoco che brucia nel camino assume le tensioni e le specificità della casa (il fuoco sacro di Vesta riassume tutte le tensioni e le predilezioni della città) così il forno diventa un Centro di Energia Vitale che viene alimentato dagli Esseri Umani che lo adoperano. Nel forno si cuoce il pane, si cuociono le ceramiche e il vasellame. Il Forno acquista una propria Coscienza di Sé e imbocca un proprio cammino per diventare eterno in relazione agli Esseri Umani che lo usano. Il forno assume le caratteristiche non solo della materia che vi viene messa a cuocere, ma anche dell'Attenzione specifica degli Esseri Umani che lo usano e del luogo in cui è costruito.

Fornax è la coscienza che caratterizza quel luogo e quegli Esseri Umani trasformandoli attraverso la relazione che instaura con la loro Attenzione. Il forno e il crogiolo diventano simboli essenziali dell'alchimista. Ogni via che trasforma gli Esseri attraverso la loro attività nella manipolazione delle merci, passa attraverso la manipolazione della loro Attenzione da parte delle merci che manipolano.

Solo il lato nero del lavoro considera l'attività umana soltanto dal punto di vista del "profitto" che ne può ottenere ignorando ogni altro aspetto del lavoro. Distrugge ogni altro aspetto, ad eccezione del profitto accumulato mediante il lavoro perché, ogni altro effetto che emerge dall'attività risulta d'ostacolo alla quantità del profitto. Così come oggi si usano i forni dimenticando il potere (considerato inutile perdita di tempo) di Fornax, così si getta cemento per costruire edifici senza edificare il centro di Energia Vitale Prodomea.

I Centri di Energia Vitale Prodomea si formano comunque come forza d'insieme dell'edificio, ma con caratteristiche diverse: chissà se i loro mutamenti potranno proseguire per duemila anni!

Semitale è un Centro di Energia Vitale proprio della strada. Dove porta Semitale? Dove viene portato Semitale da chi costruisce la strada o la percorre? Qual è la qualità del suo divenire? Eppure il suo divenire è legato a quella strada. E' legato all'Attenzione che gli Esseri Umani hanno messo per costruirla. Pietra dopo pietra, azione dopo azione. Nella costruzione della ferrovia Transiberiana o nella costruzione della ferrovia transamericana (da costa a costa) o nella costruzione della Grande muraglia cinese si racconta che vi è sepolto un Essere Umano sotto ogni traversina o ogni pietra. Sembra eccessivo, ma l'Attenzione, la fatica, la rabbia e il dolore che gli Esseri Umani hanno espresso hanno qualificato quei Semitali. Ne hanno costruito la carica di Energia Vitale iniziale. Con quella carica, quei Semitali, hanno iniziato il loro cammino nella loro sequenza dei mutamenti. Con quella carica, quei Semitali, si relazionano con gli Esseri Umani.

Teatrica, secondo Domiziano, avrebbe dovuto proteggere gli spettatori dal crollo del teatro. Dal momento che il crollo di un teatro fece morire molte persone, Domiziano ne distrusse il tempio sulla via Cornelia. Teatrica non proteggeva un bel niente: Teatrica era il teatro. Era i muri, era i costruttori, era l'oggettività in cui il teatro era sorto. Perché crollò quel teatro e perché in quel momento, non è dato sapere. Ma le cose accadono o perché gli Esseri Umani si sono dimenticati di farsi Tutano o perché non hanno saputo proiettare la loro Attenzione nei mutamenti.

Tutano è il Centro di Energia Vitale che permette all'Essere Umano di comprendere quanto, di ciò che sta facendo, sia pericoloso o meno e quanto pericolo la sua azione deve affrontare. E' necessaria una grande capacità di estendere la percezione oltre il descritto della ragione per viaggiare lontano in Tutano e scorgere quanto è nascosto. Non sempre i messaggi di Tutano sono legati alla ragione, ai suoi mutamenti, ai suoi tempi, spesso obbediscono a mutazioni in divenire, a tempi non ancora maturi, a trasformazioni probabili in quanto dipendenti da variabili ancora sconosciute. Tutano è un grande potere, soltanto chi trasforma le merci in prodotti è in grado di usarlo opportunamente. Ed ecco che qualcuno si identifica col "grande architetto" e a sé stesso piega il volere e la capacità delle mani che trasformano merci. Non sono le mani a produrre merci ed incidere sui mutamenti ma "il grande architetto" che si è appropriato di quelle mani. Non sono più quelle mani le costruttrici, ma è "il grande architetto" c he di quelle mani si serve (le sue sono paralizzate!). A quel punto Teatrica non è più il teatro in quanto Energia Vitale dei suoi costruttori, ma è l'idea che il "grande architetto" mette a protezione della "sua" costruzione. Per il "grande architetto" Teatrica deve proteggere la sua costruzione perché egli non è in grado di farsi Tutano: ha le mani paralizzate. Di conseguenza ha informazioni ma non ha conoscenza né percezione del circostante. Per questo a Domiziano non resta che distruggere il tempio di Teatrica quale vendetta per le morti umane nel crollo del teatro. Quanta miseria negli uomini dio! Non sempre l'attore si assoggetta allo spettatore. Non sempre chi trasforma le merci in prodotti atti a soddisfare bisogni umani accetta la tirannia delle informazioni attraverso le quali qualcuno si appropria del prodotto del suo lavoro.

La Conoscenza e il Sapere scavano nell'Essere Umano. Ne allargano la descrizione. Quando il costruttore scopre l'inganno, quando il costruttore scopre quanta parte di quello che trasforma gli viene sottratta, allora si fa Furrina e dopo aver pazientato, verificato, dedotto, esplode tutta la sua collera. La collera del costruttore ha il potere del mutamento, la sua espressione nella descrizione della sua ragione. Troncare i mutamenti per cambiare la situazione è un atto della Furia che esplode dentro l'Essere Umano. Quando la Furia esplode dentro un costruttore si fa Furrina, la volontà del mutamento quando si fa Furia e l'azione che mette in atto cambia definitivamente la sequenza dei mutamenti.

Non lascia nulla per il futuro, non ne ha bisogno: "il costruttore può distruggere tutto (e di questo ne è cosciente) perché tutto ha costruito e tutto è in grado di ricostruire"!

 

Marghera, 1996

 

Revisione giugno 2018

NOTA: La revisione ha lo scopo di rendere i concetti un po' più leggibili. Non modifica né lo spirito, né la forma né l'impatto emotivo del momento in cui questo libro è stato scritto. Per questo motivo, molte difficoltà espressive, non sono state modificate.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

 

L'antica religione di Roma

Due elementi fondamentali caratterizzano la religione di Roma Antica. Il mutamento e il patto con gli Dèi. Il mutamento e il patto con gli Dèi appartengono anche alla religione pagana attuale. Il mutamento lo individuiamo in "Ciò che porta a diventare eterni..." e il patto con gli Dèi lo individuiamo nel "Sentiero d'Oro".