La danza che porta all'eternità del Pagano Politeista
nella Religione di Roma

Capitolo decimo - affrontare l'eternità

di Claudio Simeoni

indice di ciò che porta a diventare eterni
nella religione di Roma antica

 

Quanto si è appena scritto "I Guardiani che portano a diventare eterni della Specie Umana", rappresenta quanto va sotto il nome della danza dello Psichista o del Pagano o danza della vita o, ancora, i passi della conoscenza come individuabili nella religione romana. Lo Psichista in Stregoneria è colui che affronta la vita trasformandola in un cammino di eternità. Ogni cultura religiosa afferma di presentare pratiche che predispongono l'individuo per accedere alla "vita eterna".

Dalle pratiche devozionali del cristianesimo alle pratiche della religione ebraica, dalle pratiche di autoannientamento buddista alle pratiche di rispetto dei precetti dei musulmani. Dalle pratiche che i Taoisti integrano con l'esercizio fisico, alle pratiche di astinenza sessuale o di esaltazione del sesso come nel tantrismo. Dalle pratiche dello yoga alla preghiera di sottomissione spinta fino a creare ossessione psicologica nel devoto.

Sono tutte pratiche molto valide per la manipolazione della struttura emotiva dell'individuo. Pratiche che modificano l'individuo adattandolo alla dimensione morale e sociale imposta da quell'insieme religioso.

Tutte queste pratiche alimentano la contraddizione fra ciò che l'individuo sente di volere per sé stesso e ciò che, al contrario, vuole la struttura religiosa che impone quelle pratiche impedendo all'individuo di vivere la propria vita fuori da quelle condizioni morali e sociali imposte.

La contrapposizione sta fra armonia e compattazione. Fra una condizione psicologica richiesta di passività percettiva e la necessità di esercitare la propria volontà nelle relazioni fra soggettività ed oggettività che si presentano nella vita quotidiana. Quelle pratiche religiose sono valide fintanto che tendono a compattare l'individuo rispetto all'oggettività. L'individuo che nasce in una religione istituzionalizzata ha bisogno di regole entro le quali condurre la sua azione nella vita di tutti i giorni. Le regole delle religioni istituzionalizzate non hanno lo scopo di favorire lo sviluppo dell'individuo, ma quello di costruire un individuo che soddisfi le esigenze delle Istituzioni in cui viene educato. Ne segue che all'inizio della sua vita l'individuo, seguendo quelle regole imposte si sente abbastanza bene perché conosce esattamente che cosa può fare e che cosa non può fare ricevendo dal mondo in cui vive delle risposte positive.

In fondo, il bambino è si al centro delle attenzioni dell'educazione Istituzionale, ma nel bambino le pulsioni possono facilmente essere controllate perché la struttura intima del bambino il sistema pulsionale non mette in primo piano l'individualità sessuale e l'indipendenza del soggetto che vive nel mondo. Il bambino non si contrappone alla struttura sociale, dipende dalla struttura sociale e alla struttura sociale tende ad adattarsi.

Le religioni monoteiste e i buddisti hanno successo solo nella manipolazione dell'infanzia perché l'infanzia tende ad adattarsi all'insieme sociale in cui è venuta in essere. Poi, quando l'individuo diventa adulto, o continua ad essere un eterno bambino immaturo o si ribella, magari solo reinterpretando le norme religiose per adattarle ad esigenze che quelle norme vorrebbero reprimere. In altre parole, la pratica delle religioni Istituzionalizzate ha successo solo fintanto che è utile la bambino (e per gli adulti per distruggere la sua vita) e viene rifiutata o modificata per essere adattata quando l'individuo cessa di essere passivo rispetto al mondo in cui vive e deve agire consapevolmente nella società.

La danza dello Psichista è la vita. E' il modo con la quale l'Essere Umano uscito dalla vagina della propria madre affronta il mondo per diventare eterno. Non esiste nessun altro motivo per cui l'Essere Umano affronta il mondo. Non esiste una motivazione della vita se non la vita stessa che va dalla nascita del corpo fisico alla morte del corpo fisico. La qualità di quel fine, di quella morte, sarà determinato dai mezzi che ogni soggetto sceglie per giungere a quel fine. I mezzi e le scelte che fa l'individuo per giungere alla fine delle sue trasformazioni sono i passi di danza dello Psichista. La danza dell'eternità. La Danza dello Psichista.

E' necessario immaginare un corridoio in cui sono disegnati per terra le posizioni che il piede deve prendere per eseguire quella danza. Le posizioni del piede sono mediazioni fra ciò che l'individuo è divenuto come specie e le condizioni imposte dal Sistema Sociale. Si nasce da una specie della Natura in un mondo in cui l'oggettività determina una realtà che si presenta agli individui. Le posizioni del piede sono disegnate come tante sfide che la Natura e la società portano all'esistenza dell'individuo. In quelle sfide ogni soggetto rappresenta sé stesso mediante le scelte che fa nell'affrontarle.

Ogni volta che un Essere Umano mette il piede in una di quelle posizioni diventa uno di questi Guardiani. Nella sfida alimenta quel Guardiano e da quel Guardiano è alimentato. Qui si evoca Onore, là si evoca Fuga, ora si evoca Venere, per alimentare Diana nell'attimo seguente. Ed ecco evocare Semo Sanco mentre, un attimo dopo Summano mette forza alle nostre azioni. Quando Incubi tenta di impadronirsi delle nostre azioni, ecco farci Marte ed esprimere i suoi figli Pallor e Pavor.

Il Guardiano corrispondente a quella posizione diventa quell'Essere Umano. In quel momento l'Essere Umano scambia Energia Vitale con quel Guardiano. Posizione dopo posizione l'Essere Umano giunge al suo fine. Al suo divenire eterno. I passi della danza devono essere fatti tutti. Ma all'interno del percorso noi possiamo scegliere. Possiamo scegliere quanta volontà impiegare. Possiamo scegliere la qualità che vogliamo costruire per la nostra vittoria o sconfitta. Possiamo decidere quali sfide affrontare e quali abbandonare.

Ci sono pertanto delle danze maestose e delle danze misere. L'Essere Umano comunque farà la sua danza dell'esistenza. Le scelte che egli può fare sono quelle di costruire delle relazioni attraverso le proprie necessità con i suoi "passi di danza" oppure essere distaccato, pretenzioso, superiore come il dio davanti al quale i cristiani vogliono metterlo in ginocchio.

E' necessario, inoltre, immaginare come ognuno di quei passi costruisca una relazione fra il "dio" espresso dall'individuo (manifestare quel frammento che siamo come il Giove che abbiamo entro o la Venere che abbiamo dentro, ecc.) e l'oggettività di quel "dio" (Venere, Giove, Diana, Giunone, Minerva, ecc.) come uno dei soggetti che formando l'oggettività intervengono nella relazione modificando sia i soggetti che entrano in relazione che il "dio" stesso in quanto artefice della relazione in atto. Le Coscienze, i Centri di Energia Vitale, gli Dèi (chiamateli come volete) che non si limitano a rispondere ai richiami o alle relazioni imposte, ma attuano richiami e impongono relazioni per costringere gli Esseri a mettere in atto le loro trasformazioni come adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate.

In altre parole, io posso anche essere disperato e invocare l'aiuto di Speranza. Speranza risponde alla mia invocazione in quanto la fondazione del mio sperare alimenta il divenire di Speranza, ma se io non metto in atto azioni attraverso le quali "posso sperare" di risolvere la situazione, speranza non è l'intervento del Dio, ma è solo attesa desiderante di uno sconfitto dalla vita. Ho scelto di fare un passo di danza, ma non avevo l'energia né la volontà per mettere in atto strategie che coinvolgessero gli Dèi.

La risposta di Speranza è in relazione al mio divenuto (al mio essere diventato disperato), all'oggettività in cui mi muovo e alla forza che ha Speranza di modificare o alterare la mia Attenzione in funzione delle azioni che metto in atto. Posso invocare l'aiuto di qualsiasi Guardiano concentrando la mia Attenzione. E' come se i passi della danza della vita anziché attendere di essere calpestati decidono di venirmi incontro per farsi calpestare.

Quei Guardiani possono essere identificati fisicamente in vari modi. Intanto fanno parte del patrimonio genetico della specie. Essi sono i momenti attraverso cui il singolo individuo diviene in funzione del divenire della specie. Dal momento che la specie diviene all'interno del divenire dell'Essere Natura, molti di quei Guardiani sono comuni a molte specie. Si ricorda inoltre come l'agire sia atto dell'Io-psichistico mentre la descrizione dell'agire è attività della ragione. Quando si delimita l'azione entro le condizioni della descrizione si mette fine a tutta una serie di relazioni emotive col pericolo di rendere cieco e vulnerabile l'individuo nell'oggettività in cui vive

Per mettere in ginocchio gli Esseri Umani davanti al loro dio assassino i cristiani, e prima di loro l'imperatore dio Augusto con Platone gli ebrei, sono stati costretti a distruggere, attribuendo significati diversi, ogni Guardiano che la cultura aveva fino allora sviluppato. L'annientamento totale dei Guardiani può avvenire soltanto con l'annientamento totale dell'Essere Umano. Pertanto, né i cristiani né altri poterono distruggere completamente il richiamo dei Guardiani ma poterono soltanto tentare di limitare la loro azione nello sviluppo dell'Essere Umano attraverso l'imposizione della paura e della sottomissione.

La vita va vissuta attraverso dei veri e propri passi di danza: "LA DANZA DEL PAGANO PSICHISTA". A differenza delle religioni rivelate e delle variabili orientaleggianti che sottomettono l'uomo ad un padrone che determina morale e destino, la vita è un processo attraverso il quale si accumula esperienza, conoscenza e consapevolezza in una continua trasformazione di sé stessi. Noi possiamo parlare degli strumenti attraverso i quali realizziamo la nostra danza, ma solo il danzatore sa quante emozioni, quanta volontà, quanto impegno e quanta autodisciplina è disposto ad investire nella sua attività esistenziale.

Noi possiamo parlare degli strumenti e delle tecniche con cui affrontare al meglio la vita. Ma una tecnica o uno strumento tende ad appropriarsi dell'Essere Umano quando l'Essere Umano fa dello strumento il fine della sua esistenza. Come la ragione che da strumento usato nella società pretende di diventare la padrona dell'individuo. In quel momento è necessario saper rinunciare a quel strumento per poter continuare il cammino dell'esistenza nell'esistente.

Invocare un Guardiano significa pretendere Potere di Essere per sé e per il Guardiano stesso. Fintanto che l'invocazione tende a sviluppare il Potere di Essere dell'individuo il Guardiano, anche nelle peggiori condizioni di vita, accorre sempre in aiuto perché questo alimenta e favorisce la sua trasformazione.

Ogni "paganesimo" ha sviluppato questa "DANZA DEL PAGANO PSICHISTA" anche se spesso i suoi passi sono andati perduti. La "DANZA DEL PAGANO PSICHISTA" può modificarsi in relazione alle varie scelte del singolo individuo, alle varie culture, ma le danze della vita si assomigliano tutte adattandosi alle condizioni imposte dalle culture specifiche. Proprio perché si assomigliano tutte, le immagini degli Dèi dei Greci si sovrapposero a quelle dei Romani. I Greci dettero il nome alle immagini sovrapponendole a quelle dei Romani, ma non lo fecero perché i Romani trovarono nel "paganesimo" Greco una migliore percezione del circostante, ma perché le immagini del "paganesimo" greco erano molto più ricche di forma a differenza di quelle di Roma che erano più ricche di azione. La forma prese il sopravvento sull'azione. La bella forma finì per nascondere le Azioni Sacre che avrebbero dovuto compiere Greci e Romani per costruire la loro eternità.

 

Marghera, 1996

 

Revisione gennaio 2018

NOTA: La revisione ha lo scopo di rendere i concetti un po' più leggibili. Non modifica né lo spirito, né la forma né l'impatto emotivo del momento in cui questo libro è stato scritto. Per questo motivo, molte difficoltà espressive, non sono state modificate.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

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Guardiano dell'Anticristo

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

 

L'antica religione di Roma

Due elementi fondamentali caratterizzano la religione di Roma Antica. Il mutamento e il patto con gli Dèi. Il mutamento e il patto con gli Dèi appartengono anche alla religione pagana attuale. Il mutamento lo individuiamo in "Ciò che porta a diventare eterni..." e il patto con gli Dèi lo individuiamo nel "Sentiero d'Oro".