Presentazione dei libri

 

“La magia dei celti” di Laura Rangoni

 

e

 

“Reitia, Dea dei Veneti” di Pier Favero

 

 

Nell’ambito delle attività attraverso le quali diffondere il Paganesimo e la curiosità fra le persone, la Federazione Pagana ha supportato l’iniziativa dell’associazione “Culturale Celtico Venetica Mata Ciancia” che con il supporto del Comune di Saonara – Padova ha organizzato un incontro per presentare il libro di Laura Rangoni “La magia dei Celti” e, con l’occasione è stato presentato anche il libro di Pier Favero “Reitia, Dea dei Veneti”. La conferenza è stata introdotta, con la nota abilità ed efficacia espositiva da Francesco Scanagatta della Federazione Pagana.

L’incontro si è tenuto:

 

Sabato 10 FEBBRAIO 2007, ore 21

presso l'AUDITORIUM

delle Scuole Medie

di VILLATORA di Saonara (Padova)

in Via Don Milani

 

 

Laura Rangoni ha esposto i criteri che lei ha adottato nella sua ricerca e come ha dedotto quella che lei ha definito “La magia dei Celti” davanti ad un pubblico attento di oltre quaranta persone.

La conferenza di Laura Rangoni è stata segnalata anche dal quotidiano di Padova “Il mattino di Padova”.

Vivace il dibattito con il pubblico sui vari aspetti esposti da Laura Rangoni e largo interesse hanno suscitato le tesi di Pier Favero. Tesi alle quali gran parte del pubblico presente era particolarmente sensibile.

Della conferenza di Laura Rangoni ho la registrazione sonora, mentre, in coda a questa pagina pubblico il testo che Pier Favero ha usato per esporre alcune tesi del suo libro e la presentazione della conferenza che Francesco Scanagatta ha pubblicizzato sia in internet che attraverso comunicati stampa.

Della Conferenza Ferdinando e Alessandro sono riusciti a fare un piccolo video, sufficiente per dare un'idea della Conferenza stessa:

http://video.google.it/videoplay?docid=-7431843528326264001&hl=it

Di seguito, alcune foto di qualche momento della conferenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

La diffusione e lo sviluppo del Paganesimo avverrà soltanto perché nelle persone nascerà l’esigenza di guardare con occhi diversi alla vita. Questa esigenza viene suscitata facendo comprendere che esistono modi diversi attraverso i quali rapportarci col mondo che ci circonda.

Per ulteriori precisazioni c’è il sito di Laura Rangoni: www.laurarangoni.com

Nel suo sito, Laura Rangoni, descrive la sua attività e il suo pensiero.

 

 

 



 

LE PRESENTAZIONI DELLA CONFERENZA

 

presentazione libro: REITIA, Dea dei Veneti.

Sabato 10 FEBBRAIO 2007, ore 21

presso l'AUDITORIUM

delle Scuole Medie

di VILLATORA di Saonara (Padova)

in Via Don Milani

 

oltre all'incontro con Laura Rangoni, che presenterà il libro: "La Magia dei Celti", vi sarà anche una breve presentazione del libro "Reitia, Dea Dei Veneti" scritto dall'amico Pier Favero.

Il libro è la sintesi di 15 anni di studio e di ricerca sulla Dea Reitia.

saluti.

francesco scanagatta

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Alcuni flash dal libro: REITIA, Dea dei Veneti.

 

Reitia è la divinità somma nella religione dei Veneti,

 

ciò significa che abbraccia tutta la natura e che non esiste nulla al di fuori né al di sopra di lei.

Oltre il nome e la forma, oltre il tempo e lo spazio, è l’Unica Forza che trae sostegno in se stessa e dalla quale ogni altra è nata e ciclicamente ritorna.

Ha il dominio sul succedersi delle stagioni ed è chiamata tessitrice, cioè colei che tesse la tela della vita.

E’ la Dea madre del parto; signora degli animali selvaggi, dei boschi e delle acque. Risanatrice e compassionevole, la dea Reitia è una dea della scrittura e i suoi compagni inseparabili sono il lupo mite, l’anatra e la chiave magica.

 

   Questo testo tratta dei miti e delle leggende legate a Reitia e al culto veneto. Premesso che esistono due realtà: la “realtà dell’archeologia scientifica” nella quale gli studiosi credono solo a quello che vedono, e tuttavia sono completamente sordi a delle voci che da millenni ripetono le stesse cose… I Veneti vengono dalla Paflagonia… Tito Livio, Strabone, Sofocle, Catone, Plinio, il geografo Scimno.

Esiste dunque “l’altra realtà degli Autori classici”

che però, essendo morti, non possono vedere con i loro occhi le sensazionali scoperte della scienza. Si può dunque capire la difficoltà di comunicazione tra un gruppo di sordi da una parte e un gruppo di ciechi dall’altra. L’archeologia afferma categoricamente che i Veneti sono un popolo “autoctono” e chiude definitivamente l’argomento delle migrazioni venete dalla Paflagonia (Anatolia settentrionale) e da ogni altra sede europea.

 

   Allora significa che i Veneti sono popolo perseguitato dalla coincidenze, perché in Europa ci sono ben sette popoli con un nome venetico: Veneti dell’Adriatico, Veneti di Paflagonia, Pelagoni della Macedonia, Reti della Retia, Vindelici della Retia secunda (Baviera), Veneti di Bretagna, Wendi del Baltico. Puro capriccio del caso quasi tutti hanno il culto del cavallo, sono navigatori e commercianti d’ambra. In quasi tutte le sedi venete, a differenza del resto d’Europa, c’è una divinità somma di tipo

femminile: nel Veneto c’è Reitia, lo stesso nella Retia e nella Retia secunda; nel Baltico, tra Germania e Polonia, le tribù Wendi hanno la somma dea Razivia.

Infine Strabone conferma l’assorbimento del culto di Cibele in Paflagonia; ebbene Cibele era chiamata Rea e nella vicina isola di Samotracia c’era la dea Retia, compagna del dio nordico Apollo: da Retia a Reitia il passaggio è breve.

 

  Il libro è sottotitolato Iliade svelata, perché?

   Agamennone, colui che pose l’assedio a Troia, aveva un figlio di nome Pelope a memoria del nonno Pelope, che regnò in Paflagonia ed ebbe la reggia a Enete, sul Mar Nero. Esiste la leggenda, precedente l’Iliade, di una guerra tra il padre di Pelope e i Troiani. Questa volta la guerra non fu scatenata dal ratto della donna più bella del mondo, Elena, ma, visti i gusti un po’

particolari del padre di Pelope, dal ratto del più bello dei mortali, Ganimede. Ilo, fondatore di Troia e fratello di Ganimede, alquanto irritato scacciò Pelope e tutto il suo popolo dalle loro terre. Pelope si rifugiò nel Peloponneso e da lì proseguì verso l’Oceano occidentale… Suo figlio Atreo invece preferì fermarsi a Micene, dove fece fortuna e diede alla luce Agamennone.

 

   Agamennone aveva anche una figlia di nome Elettra, che significa ambra. Esiodo, Erodoto e Apollonio Rodio dicono che gli Achei, il popolo di Agamennone, venivano dalla zona del fiume Eridano (Po) da dove portavano l'ambra presa nel Baltico. Fatalità, il culto acheo dei roghi votivi e dei banchetti votivi è perfettamente identico a quello dei Veneti di Este.

Del resto Omero nell’Iliade chiama Elleni, cioè Greci, solamente gli uomini di Achille e Achille notoriamente tradì Agamennone. Il vero protagonista dell’Iliade è invece Ulisse, l’iniziato ai misteri, solo lui supererà con ingegno i nodi enunciati dagli oracoli quali condizioni imprescindibili per la caduta della

città: prima fra tutte il ritrovamento dell’osso di

Pelope.        

 

 

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Conferenza di Laura Rangoni a Saonara (Padova) CICLO DI CONFERENZE SAONARA, INCONTRI DI CULTURE

 

Sabato 10 FEBBRAIO 2007, ore 21

 

INCONTRO CON LAURA RANGONI

presentazione del libro "La Magia dei Celti"

(edizioni Xenia)

 

presso l'AUDITORIUM

delle Scuole Medie di VILLATORA di Saonara (Padova) in Via Don Milani

 

Introduce Ettore Ruzza,

presenta Francesco Scanagatta

Accompagnamento musicale con l'arpa di Giulia Rettore.

 

organizza il Comune di Saonara, Assessorato alla Cultura -Biblioteca Civica, in collaborazione con l'associazione Culturale Celtico Venetica Mata Ciancia.

 

coordinate: Villatora di Saonara si trova vicinissima all'uscita Padova Z.I. dell'autostrada Padova-Bologna.

 

 

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