La volontà del filosofo di affermare una condizione della morte in antitesi all'uomo e alla sua vita sociale, è una condizione estremamente offensiva. Non si tratta solo della negazione della funzione del corpo nella vita, ma della trasformazione del corpo in uno strumento di tortura dell'anima mediante le torture che al corpo infligge il potere sociale di chi controlla i corpi.
Aprile 2019: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

Aprile 2019
la religione pagana su Facebook

Claudio Simeoni

La Religione Pagana e Facebook

 

01 aprile 2019

Franco Santin Europa Pagana

Commento alle istruzioni di Gesù agli apostoli in Matteo

Commento alle istruzioni di Gesù agli apostoli in Matteo

YOUTUBE.COM

"Il fratello denuncerà il fratello perché lo si condanni a morte, e il padre il figlio, e i figli si solleveranno contro i genitori e li faranno morire." Vangelo di Matteo ed effetti sociali.

 

 

02 aprile 2019

Il pensiero religioso in Seneca

Quando parliamo di Seneca, parliamo di un individuo la cui religione afferma:

Oltre al fatto che tutto il futuro è incerto e ne è abbastanza certa la propensione al peggio, è estremamente facile il cammino verso il cielo per le anime che si sono congedate presto dai rapporti con gli uomini: esse, infatti, portano con sé una zavorra minima di feccia. Liberati prima di fare il callo, prima di impregnarsi a fondo della terrenità, spiccano più leggeri il volo verso la loro origine e si spogliano con maggiore facilità di ciò che costituisce sozzura o incrostazione. Inoltre, ai grandi spiriti non è mai cara una lunga dimora nel corpo: sono impazienti d'uscire, di balzar fuori, non riescono a sopportare queste strettoie, avvezzi come sono ad innalzarsi al cielo, per spaziarvi e guardare dall' alto le vicende umane. E' questo il motivo per cui Platone proclama che l'animo del saggio si eleva tutto verso la morte; questa è la sua volontà, la passione che continuamente lo trascina nella sua tensione verso l'esterno.

Seneca, Lettera a Marcia, 39-40 d.c. tratto da Seneca, Tutti gli scritti, Rusconi, 1994, a cura di Giovanni Reale, pagina 198.

Secondo Seneca, tanto presto le persone muoiono e con maggior facilità raggiungono il regno dei cieli.

Questa capacità del filosofo di affermare una condizione della morte in antitesi all'uomo e alla sua vita sociale, è una condizione estremamente offensiva. Non si tratta solo della negazione della funzione del corpo nella vita, ma della trasformazione del corpo in uno strumento di tortura dell'anima mediante le torture che al corpo infligge il potere sociale di chi controlla i corpi.

Siamo davanti alla bassezza morale del filosofo che trasforma l'umanità in bestiame buono per un padrone ma prospetta una vita inutile per i singoli individui.

Queste idee in Seneca saranno fatte proprie dai cristiani che in questo modo giustificheranno il macello dei popoli. Tipica è la frase del vescovo contro i Catari che, nell'ordinare il genocidio totale, afferma: "Ammazzateli tutti, poi Dio sceglierà i suoi!".

 

 

03 aprile 2019

Con Seneca tratto il I° secolo d. c., il così detto "secolo del cristianesimo". Solo che fino al 65 d.c., alla morte di Seneca il cristianesimo non c'è. La rivolta degli ebrei, che diventeranno cristiani, è del 66 d.c., un anno dopo la morte di Seneca, la distruzione di Gerusalemme è del 70 d. c. e la fine di Masada si ha nel 73 ad opera di Tito Flavio Vespasiano con l'arrivo, subito dopo a Roma, degli ebrei schiavizzati fra cui c'è Giuseppe Flavio.

I tempi della formazione del cristianesimo sono questi. Pertanto, non possiamo parlare di cristianesimo, come ideologia della fine del mondo, se non dopo il I° secolo d. c..

 

 

04 aprile 2019

C'è Tacito che parla bene di Seneca in opposizione a Nerone e c'è Dione Cassio (che viene circa un secolo dopo Tacito) che lancia feroci accuse a Seneca.

La domanda è: chi dei due dice il vero?

Io uso il testo di Giovanni Reale che fa il tifo per Seneca. Per lui Seneca è un grande uomo e gli altri tutti dei pazzi e scellerati.

Il problema è che nel testo di Seneca "La vita felice" del 58 d. c. è Seneca stesso che rivendica il diritto di commettere alcune azioni (come l'arricchimento personale, il voler vivere a corte e non uscire dal palazzo, l'essere smodato nei vizi ecc.) di cui viene accusato. Pertanto è più credibile Dione Cassio che non Tacito che "sputtana" tutti gli imperatori del periodo e per denigrarli contrappone loro Seneca e la sua morale. Recentemente gli studiosi hanno molto riabilitato Nerone. Nerone, a quel tempo, aveva 20 anni, Seneca aveva oltre 60 anni e lo stava manipolando alla grande.

 

 

 

04 aprile 2019

Seneca e i complotti di palazzo

Nella biografia che sto facendo di Seneca, sto scoprendo che Seneca era il protagonista di tutte le trame del palazzo imperiale di Roma. Istigava contro Caligola, sputtanava Claudio dopo che è stato avvelenato, era complice di Messalina, cercava di controllare Nerone e contro Nerone ordiva complotti. Tacito (56-120) e Svetonio (70-140) quando parlano di Seneca lo fanno per contrapporlo ad imperatori di parte politica avversa e, per quanto non molto lontani dal tempo in cui è vissuto Seneca, non sono totalmente attendibili. Probabilmente non fu Seneca ad avvelenare l'imperatore Claudio, ma Seneca aveva interesse che Nerone diventasse imperatore al posto di Germano figlio di Claudio e sicuramente ha ordito il complotto con Messalina che lo fece uscire dall'esilio della Corsica. D'altronde, le ambiguità sono chiare nei suoi scritti e volerle confinare nell'opportunismo politico indica una volontà degli storici di voler salvaguardare un pensiero sociale distruttivo. Commenti M. C. In vista di queste informazioni nessuna meraviglia che Nerone gli chiese gentilmente di suicidarsi.

 

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L'odio per i poveri è feroce in Seneca che devono rispettare i ricchi

Scrive Seneca:

E' impresa sublime non solo il praticare, ma anche il proporsi la virtù

"I filosofi non mettono in pratica ciò che dicono".

E' già un buon metterlo in pratica il parlarne ed il concepirlo con onestà di mente; se, per giunta, le loro azioni corrispondessero ai loro discorsi, quale essere risulterebbe più felice di loro? Dunque non E' giustificato il tuo disprezzo per i buoni discorsi e per i cuori colmi di buoni pensieri. La meditazione sulle proprie aspirazioni al bene E' già lodevole, anche a prescindere dai risultati. E' meraviglia se non raggiungono la vetta, avviati come sono su un sentiero scosceso?
Se sei uomo, ammira il loro generoso tentativo, anche quando li vedi cadere. E' impresa nobile il tentare non a misura delle proprie forze, ma di quelle della propria natura, l'attaccare vette eccelse ed il concepire disegni superiori anche alle capacità di chi E' naturalmente magnanimo.
Un uomo si è proposto: "Guarderò la morte con lo stesso volto che ho quando ne sento parlare. Mi assoggetterò alle fatiche, per gravose che siano, sorreggendo il corpo con l'animo. Disprezzerò ugualmente le ricchezze che ho e quelle che non ho, senza rattristarmi se si trovano in casa d'altri, senza imbaldanzirmi se splendono attorno a me. Non risentirò della fortuna, né quando viene né quando se ne va. Guarderò tutte le terre come mie e le mie come di tutti. Vivrò con la coscienza d'essere nato per gli altri e sarà questo il mio titolo di gratitudine alla natura: in quale altro modo, infatti, essa avrebbe potuto curare meglio il mio interesse? Ha donato me singolo a tutti e tutti a me singolo.
"Del mio patrimonio non sarò né avaro custode né prodigo scialacquatore. Non riterrò di possedere nessun bene più sicuro di quelli che ho donato a proposito. Non valuterò i benefici a numero o a peso, ma soltanto in base alla stima di chi li riceve; non mi parrà mai grande un dono fatto a persona degna. Non agirò per ottenere stima, ma soltanto per la mia coscienza; mi vedrò sotto gli occhi del popolo, quando compirò singole azioni delle quali sono conscio soltanto io.
"Mangerò e berrò per soddisfare il bisogno della natura, non per riempirmi e vuotarmi il ventre. Cordiale con gli amici, mite ed accessibile ai nemici, accoglierò le richieste prima che mi siano fatte e verrò incontro alle preghiere oneste. Saprò che la mia patria E' il mondo ed i miei governanti sono gli Dèi, e che essi stanno attorno a me e sopra di me con funzione di censori di quanto faccio e dico.
"E quando la natura mi toglierà il respiro o la ragione lo congederà da me, me ne andrò rendendo testimonianza d'aver amato la buona coscienza e le buone aspirazioni, e che nessuno ha subìto da parte mia diminuzioni della sua libertà, meno ancora io".
L'uomo che si proporrà, deciderà, tenterà di attuare questo programma, camminerà verso gli Dèi e certo, anche se non li raggiunge, almeno cade nell'ardita impresa.
Voi invece, con il vostro odio per la virtù e per chi la onora, non fate nulla di nuovo. Anche gli occhi deboli temono il sole e gli animali notturni aborriscono lo splendore del giorno; al suo primo sorgere, restano abbacinati e si ritirano in disordine nei loro nascondigli, si nascondono in qualche crepaccio, per timore della luce. Gemete e tenete in esercizio la vostra miserabile lingua, insultando i buoni. Spalancate la bocca, mordete: vi spezzerete i denti molto prima di lasciare la traccia di un morso.

Seneca, Tutti gli scritti, Vita Felice, Rusconi, 1994, Pag. 230 - 231

L'odio per gli uomini in Seneca è fortissimo. Lui è l'uomo ricco a cui qualcuno rimprovera di non vivere secondo quanto egli proclama. Ma Seneca non proclama la morigeratezza delle ricchezze per sé stesso, ma affinché gli altri siano morigerati e, in questo modo, non anelino ad essere anch'essi ricchi in modo da poterli dominare.

Seneca chiama "odio" il desiderio degli altri mentre, lui che si ritiene naturalmente ricco è uno moderato nel mangiare, nel bere e non ama particolarmente la sua ricchezza. Dunque, gli altri dovrebbero rispettarlo, ma quella ricchezza, legalmente o illegalmente che sia, l'ha sottratta alla società civile. In sostanza, l'ha rubata. Diventa logico che qualcuno possa desiderare di rubargliela.

Lo stesso discorso lo fa Gesù nella parabola del "giovane ricco". Gli "apostoli" chiedono a Gesù "Se è più facile che un camelo passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli, noi, come ci salveremo?" La risposta di Gesù e quella di Seneca esprimono la stessa idea. In Seneca "L'uomo che si proporrà, deciderà, tenterà di attuare questo programma, camminerà verso gli Dèi...", Gesù dice: "Tutto è possibile per Dio...". Né Gesù né Seneca rinunciano alla ricchezza, ma chiedono agli uomini di non desiderare la loro ricchezza.

Seneca è furbo, come Gesù, e difende la sua ricchezza con la filosofia morale che impone agli altri, esattamente come le chiese cristiane impongono alle persone, di pensare come buono il loro Dio mentre macella uomini e popoli.

Lo schema, inventato da Seneca (o, comunque riproposto da Seneca) viene assunto pari pari dal cristianesimo, da qui il sospetto in molti studiosi che Seneca abbia auto un ruolo non indifferente nella costruzione dell'ideologia cristiana sia direttamente, nei rapporti con Filone d'Alessandria, sia indirettamente dopo la caduta di Gerusalemme e l'arrivo a Roma di Giuseppe Flavio.

 

 

 

05 aprile 2019

Sono in ritardo di alcuni mesi per la pubblicazione rispetto al programma che mi ero prefissato, ma ora è pronto.

Informazioni editoriali

Titolo: La religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna

Autore: Claudio Simeoni

Data di uscita: 2019

Pagine: 340

Copertina: morbida

Editore: Youcanprint

ISBN: 9788831609241

Presentazione del libro:

Il libro "La Religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna" non è una ricerca culturale di uno studioso che fa ricerche in biblioteca. Il libro è un libro di una persona religiosa che vive nel mondo e che nel mondo ha incontrato gli Dèi dell'antica Roma. Li ha praticati e vissuti e li ha espressi nelle sue azioni. Quegli Dèi dimenticati hanno preso vita, forma e senso della loro esistenza diventando i protagonisti della vita stessa. Il concetto che dentro di noi ci sono frazioni di un infinito numero di divinità capaci di evocare il potere di quella stessa divinità fuori di noi è un concetto nuovo nella storia religiosa dell'uomo ed è un modo nuovo di affrontare la propria vita quotidiana.

 

05 aprile 2019

Seneca e l'incendio di Roma

Se oggi come oggi qualcuno mi chiedesse: chi bruciò Roma nel 64 d. c. Non avrei dubbi nel dire che a bruciare Roma è stato Seneca.

Nella biografia di Seneca che sto scrivendo, mi sono soffermato sulle condizioni degli anni in cui si verifica l'incendio di Roma in concomitanza della congiura di Gaio Calpurnio Pisone. Può essere che l'incendio fosse stato provocato da un qualche incidente (ammesso ma non concesso), il ritorno a Roma di Nerone e i provvedimenti presi da Nerone avevano fermato l'incendio (che fra l'altro aveva bruciato anche il suo palazzo) che era durato 6 giorni. Ma poi, dalla vitta di Tigellino (un fedelissimo di Nerone) parte un altro incendio (sono più di uno i focolai che si accendono all'improvviso) che interessa gli edifici pubblici esattamente mentre i seguaci di Gaio Calpurnio Pisone stanno mettendo in giro la voce che Roma bruciava e Nerone cantava mentre, al contrario, Nerone stava organizzando i soccorsi per gli sfollati e abbassava il prezzo del grano per fermare gli speculatori. Fra i congiurati di Gaio Calpurnio Pisone c'era Seneca che proprio all'inizio dell'organizzazione del colpo di Stato nel 62, cioè due anni prima dell'incendio, aveva abbandonato il palazzo ufficialmente ritirandosi per scrivere.

Seneca non è stato suicidato da Nerone per capriccio, ma perché con Gaio Calpurnio Pisone ha partecipato ad un tentativo di colpo di stato con decine di migliaia di morti.

Gli scritti di Seneca rivelano ampiamente questo tipo di propensione di Seneca che fra il 41 e il 62 è stato uno dei "padroni di Roma" con un controllo assoluto dell'imperatore fino a quando gli ormoni del diciannovenne Nerone non hanno incominciato a ribellarsi alle pretese moralistiche di Seneca.

 

05 aprile 2019

Franco Santin Europa Pagana

Commento alle istruzioni di Gesù agli apostoli in Matteo, V parte

YOUTUBE.COM

Commento alle Istruzioni agli apostoli nel vangelo di Matteo, V Parte

E voi sarete odiati da tutti a causa mia...

 

 

06 aprile 2019

Sono particolarmente contento di aver pubblicato questo libro che si affianca ad altri due già pubblicati in precedenza "La creazione nella religione pagana" e "La stirpe dei Titani" che definiscono cosa noi Pagani prendiamo e interpretiamo delle antiche religioni precristiane. Si tratta di un'elaborazione, a cui si affiancano altri libri presenti in internet ma non ancora pubblicati in cartaceo, (Oracoli Caldaici, l'Inno omerico a Demetra e Inni Orfici) di quanto ci è rimasto degli antichi in funzione della costruzione della Religione Pagana.

Si tratta di emancipare la Religione Pagana dalla filosofia monoteista e riprendere il discorso sugli Dèi e sul mondo che l'ebraismo e il platonismo hanno violentemente interrotto. Si tratta di riportare il Mito nella quotidianità dell'uomo in funzione della trasformazione del mondo e della società in cui l'uomo vive.

I cristiani tentano di far passare i Pagani come degli individui addomesticati, più buoni e più devoti degli stessi cristiani. Ma noi non siamo individui addomesticati, siamo diversi. Pensiamo il mondo e la vita in modo diverso e percepiamo le sollecitazioni del mondo in maniera diversa perché noi abitiamo il mondo con le nostre emozioni e non con la parola. Noi Pagani non anteponiamo la parola all'azione, ma agiamo e usiamo la parola solo come strumento di relazione umana.

 

 

07 aprile 2019

Ho terminato di preparare la 43esima biografia dei filosofi che partecipano alla partita mondiale di calcio della filosofia.

Manca nel panorama delle biografie una biografia critica di Seneca. Chi è il responsabile dell'incendio di Roma?

Qual è il ruolo di Seneca nella distruzione di Roma?

Perché gli scritti di Seneca sono infarciti di principi cristiani quando i cristiani non c'erano a Roma?

Seneca ci ha permesso di analizzare la prima parte del 1° secolo d.c. scoprendo alcune cose interessanti sulla formazione del pensiero.

La biografia di Lucio Anneo Seneca

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di Lucio Anneo Seneca

 

 

08 aprile 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

https://youtu.be/njnHOKsGSks

Commento alle istruzioni di Gesù agli apostoli in Matteo, VI parte

YOUTUBE.COM

Commento alle Istruzioni agli apostoli nel vangelo di Matteo, VI Parte.

Se hanno chiamato Beelzebub...

 

 

09 aprile 2019

L'idea di provvidenza nella religione dell'Antica Roma tradotta in Portoghese da Dante Lioi Filho.

O conceito de providência na religião da Antiga Roma

FEDERAZIONEPAGANA.IT

O conceito de providência na religião da Antiga Roma

 

09 aprile 2019

Giambattista Vico

Parlare di Giambattista Vico significa parlare della reazione cattolica al giansenismo di Cartesio. Siamo all'inizio del 1700 pur rimanendo circoscritto all'ambiente napoletano. Vico ci presenta il concetto di evoluzione cristiano e, per quanto io sono in possesso, la visione cristiana del Mito e di Omero.

La biografia di Vico ci permette di mettere un altro tassello su quel processo storico che ha liberato il Mito dall'oblio della storia cristiana.

Archiviato Seneca della squadra di calcio dei fondamentalisti, ripulita la scrivania dai testi su cui ho lavorato, ora passiamo a Vico della squadra di calcio dei rinascimentali.

 

 

10 aprile 2019

Un'altra pagina della partita di calcio mondiale fra i filosofi tradotta in lingua Portoghese da Dante Lioi Filho.

Jogadores fundamentalistas: Tomás de Aquino, Aristóteles e Marco Túlio Cícero

RELIGIONEPAGANA.IT

Jogadores fundamentalistas: Tomás de Aquino, Aristóteles e Marco Túlio Cícero

 

 

12 aprile 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

L'ideologia del possesso imposta dalla chiesa cattolica

YOUTUBE.COM

L'ideologia del possesso imposta dalla chiesa cattolica

Cosa comporta nella società l'ideologia del possesso imposta dalla chiesa cattolica. Cosa è necessario insegnare ai bambini per la chiesa cattolica.

 

12 aprile 2019

Ho tentato di iscrivermi a Istagram, ma non sono riuscito a caricare nulla. Probabilmente non so come funziona.

Commenti

Francesco Scanagatta

Claudio è dal 1999 che sei in Internet...

Claudio Simeoni

In vent'anni di internet abbiamo fatto la storia della Religione Pagana. Su Istagram non mi permettevano di usare il mio nome e cognome, così appaio come "Religione Pagana".

William Masiero

Sì ma nel tuo profilo compari anche come "Claudio Simeoni". Se qualcuno ti cerca per nome e cognome ti trova.

Claudio Simeoni

Adesso devo solo imparare a caricare.

William Masiero

Se ti sei scaricato la app nello smartphone, vai nel tuo profilo, clicca in basso in centro su + poi su GALLERIA poi clicca sulla foto che vuoi e poi su Avanti

Claudio Simeoni

Fatto, ho messo una foto di prova.

 

 

13 aprile 2019

Principi di scienza nuova

Per capire Giambattista Vico e il senso del suo "Principi di scienza nuova", riporto il paragrafo 512. Questo ci permette di capire che cosa Vico pensasse della mitologia antica alla quale Vico applica il sistema del "significato letterale" come i cristiani impongono che sia applicato alla loro bibbia.

Se trasformi il Mito in una bibbia cristiana, non solo non cogli l'orrore della bibbia cristiana, ma quell'orrore lo applichi anche al Mito in quanto questo ti consente di giustificare l'orrore della bibbia cristiana.

Scrive Giambattista Vico:

[512] Onde Venere eroica, in quanto nume anch'essa de' matrimoni solenni, detta «pronuba» si cuopre le vergogne col cesto; il quale, dopo, i poeti effemminati ricamarono di tutti gl'incentivi della libidine. Ma poi, corrotta la severa istoria degli auspici, come Giove con le donne, così Venere fu creduta giacer con gli uomini, e di Anchise aver fatto Enea, che fu generato con gli auspici di questa Venereo Ed a questa Venere sono attribuiti i cigni, comuni a lei con Apollo, che cantano di quel «canere» o «cantare» che significa «divinari» o «predire» in forma d'uno de' quali Giove giace con Leda, per dire che Leda con tali auspici di Giove concepisce dalle uova Castore, Polluce ed Elena.

Giambattista Vico, Principi di scienza nuova, Einaudi, 1976, pag. 217

Tutt'oggi il Mito viene letto ed interpretato in questo modo, come se gli antichi fossero tanti cristiani incapaci di leggere simboli o di discutere in astratto.

Commenti

F. C.

Agostino di Tagaste insegna!

 

 

14 aprile 2019

La pagina di presentazione del libro appena pubblicato. La pagina contiene la presentazione, la quarta di copertina e l'indice del libro.

Presentazione del libro: La Religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna di Claudio Simeoni

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Presentazione del libro: La Religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna di Claudio Simeoni

Presentazione del libro: La Religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna di Claudio Simeoni Dalla Religione di Roma al Paganesimo Moderno.

 

14 aprile 2019

Questa è la quarantaquattresima biografia dei giocatori della partita mondiale della filosofia.

Scopo delle biografie è quello di entrare nel pensiero del filosofo e nella sua pratica di vita quotidiana che ci permette di conoscere la qualità delle sue idee e di come queste hanno influito nella storia o sono state forgiate dalla storia.

Giambattista Vico, ignorato nel suo tempo, un secolo dopo sarà citato in vari sistemi filosofici come un'autorità che conferma quelle teorie filosofiche. Fra gli altri il De Sanctis, Gramsci e Croce.

Conoscere Giambattista Vico significa conoscere la qualità della formazione di gran parte dei sistemi filosofici del XX secolo alla perenne ricerca di un padre dal quale farsi legittimare. Ma è sempre positiva la ricerca di un padre? Non è che per caso si finisce per essere dei figli di....?

La biografia di Giambattista Vico

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di Giambattista Vico

 

14 aprile 2019

NAPOLI. FANPAGE. IT

"Ci picchiano sui genitali": così le 4 suore maltrattavano i bambini dell'asilo

Commenti

M. C.

L'importante è fare figli (gregge umano), i genitali non servono

 

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Come Giambattista Vico pensa il venir in essere del mondo

Si tratta della conclusione della "Scienza Nuova" in cui Giambattista Vico esprime la sua idea sul divenuto del mondo e dell'intervento della provvidenza del Dio dei cristiani che interviene sugli uomini dopo il diluvio universale. Il punto di partenza è l'idea di Platone che Giambattista Vico considera "divino" e portatore di verità.

Le idee di Vico sono le idee accolte dai cristiani e nessuno osa metterle in discussione. Vico combatteva il razionalismo moderno come veniva proposto dagli illuministi e dal giansenismo cartesiano. Al tentativo di interpretare la realtà, Vico contrappone l'ideologia dell'eterno ritorno dei cicli storici con processi di sviluppo e di decadimento delle civiltà per effetto della volontà di Dio.

In questo modo Giambattista Vico pensa le trasformazioni e il divenuto del mondo.

Nota: ho voluto ritoccare alcuni vocaboli arcaici (Vico scrive nella prima metà del 1700) per rendere il testo un po' più scorrevole nella lettura. Ho cambiato pochi vocaboli, non tutti.

SOPRA UN'ETERNA REPUBBLICA NATURALE, IN CIASCHEDUNA SUA SPECIE OTTIMA, DALLA DIVINA PROVVEDENZA ORDINATI

[1097] Conchiudiamo adunque quest'opera con Platone, il quale fa una quarta spezie di repubblica, nella quale gli uomini onesti e dabbene fussero supremi signori: che sarebbe la vera aristocrazia naturale. Tal repubblica, la qual intese Platone, così condusse la provvidenza da' primi incominciamenti delle nazioni, ordinando che gli uomini di gigantesche stature, più forti, che dovevano divagare per l'alture de' monti, come fanno le fiere che sono di più forti nature.[.] eglino [vedono], a' primi fulmini dopo l'universale diluvio, da se stessi atterrandosi per entro le grotte de' monti, s'assoggettassero ad una forza superiore, ch'immaginarono Giove, e, tutti stupore quanto erano tutti orgoglio e fierezza, essi s'umiliassero ad una divinità: ché, 'n tale ordine di cose umane, non si può intender altro consiglio essere stato adoperato dalla provvidenza divina per fermarli dal loro bestial errore entro la gran selva della terra, alfine d'introdurvi l'ordine delle cose umane civili.

[1098] Perché quivi si formò uno stato di repubbliche, per così dire, monastiche, ovvero di solitari sovrani, sotto il governo d'un Ottimo Massimo, ch'essi stessi si finsero e si credettero al balenar di que' fulmini, tra' quali rifulse loro questo vero lume di Dio: - ch'egli governi gli uomini; - onde poi tutte l'umane utilità loro somministrate e tutti gli aiuti porti nelle lor umane necessità immaginarono esser dèi, e, come tali, li temettero e riverirono. Quindi, tra forti freni di spaventosa superstizione e pungentissimi stimoli di libidine bestiale (i quali entrambi in tali uomini dovettero esser violentissimi), perché sentivano l'aspetto del cielo esser loro terribile e perciò impedir loro l'uso della venere, essi l'impeto del moto corporeo della libidine dovettero tener in conato; e sì, incominciando ad usare l'umana libertà (ch'è di tener in freno i moti della concupiscenza e dar loro altra direzione, che, non venendo dal corpo, da cui vien la concupiscenza, dev'essere della mente, e quindi proprio dell'uomo), divertirono in ciò: ch'afferrate le donne a forza, naturalmente ritrose e schive, le strascinarono dentro le loro grotte e, per usarvi, le vi tennero ferme dentro in perpetua compagnia di lor vita; e sì, co' primi umani concubiti, cioè pudichi e religiosi, diedero principio a' matrimoni, per gli quali con certe mogli fecero certi figliuoli e ne divennero certi padri; e sì fondarono le famiglie' che governavano con famigliari imperi ciclopici sopra i loro figliuoli e le loro mogli, propri di sì fiere ed orgogliose nature, acciocché poi, nel sorgere delle città, si trovassero disposti gli uomini a temer gl'imperi civili. Così la provvidenza ordinò certe repubbliche economiche di forma monarchica sotto padri (in quello stato prìncipi), ottimi per sesso, per età, per virtù; i quali, nello stato che dir debbesi "di natura" (che fu lo stesso che lo stato delle famiglie), dovettero formar i primi ordini naturali, siccome quelli ch'erano pii, casti e forti, i quali, fermi nelle lor terre, per difenderne sé e le loro famiglie, non potendone più campare fuggendo (come avevano innanzi fatto nel loro divagamento ferino), dovettero uccider fiere, che l'infestavano, e, per sostentarvisi con le famiglie (non più divagando per trovar pasco), domar le terre e seminarvi il frumento; e tutto ciò per salvezza del nascente genere umano.

Giambattista Vico, Principi di scienza nuova, Einaudi, 1976, p. 497 e 498

Giambattista Vico non fa altro che riprodurre la descrizione della bibbia immaginando che cosa avrebbero potuto fare i primi uomini dopo il diluvio universale.

La banalità delle idee di Giambattista Vico si commentano da sole. L'uomo esce dal diluvio universale e diventa un primitivo che si rifugia nelle caverne, ma sotto la spinta della provvidenza di Dio inizia il processo evolutivo. Tutta la teoria dell'evoluzione cristiana, inventata nel 1700, si sovrapporrà all'evoluzione darwiniana che sarà stuprata nei contenuti fino alla fine del XX secolo quando la biologia interverrà a costruire l'evoluzione della vita come la pensiamo oggi.

Va da sé che immaginare una situazione non consente ad un filosofo l'affermazione della realtà di tale situazione, nemmeno nel 1700. Le affermazioni di Vico sono pura propaganda della teologia cristiana che cerca di spiegare ciò che il cristianesimo ha distrutto nelle idee sul divenire del mondo. Mentre altri filosofi tentano di portare l'uomo fuori dal terrore della provvidenza di Dio, Giambattista Vico tenta di ricacciarvelo con tutta la violenza di cui è capace.

Per farlo, ricorre al sanguinario Platone, l'ideologo della dittatura, giustificando l'uomo sottomesso per volontà della provvidenza divina.

 

 

15 aprile 2019

Nella lingua inglese "io" si scrive sempre con la maiuscola "I". Dove "io sono" diventa "I'm".

Io sono l'unica persona che descrive coerentemente il mondo a me stesso. In altre parole, Io sono il Dio che definisce la forma del mondo.

Nella lingua italiana "io" si scrive in minuscolo perché nel cattolicesimo l'uomo deve essere umile davanti a Dio che, al contrario di "io", va scritto con la D maiuscola.

Vale la pena di fare una piccola riflessione su che cosa una società ritiene importante: l'uomo o il Dio cristiano. Alla fine, per una società assolutista, la cosa importante è sottomettere e umiliare l'uomo a Dio.

 

15 aprile 2019

Il prossimo filosofo che partecipa alla partita mondiale di calcio della filosofia di cui devo scrivere la biografia è Josif Stalin. Questa sarebbe la 45^ biografia. Ogni filosofo presenta dei problemi specifici e quelli che presenta Josif Stalin sono piuttosto importanti anche perché coinvolge sentimenti di orientamento politico molto simili a quelli dei tifosi di calcio.

A me dei partiti politici non interessa. Nelle biografie dei filosofi io mi chiedo: che cosa è utile all'uomo? Nel caso di Josif Stalin c'è anche la domanda: che cos'è la violenza?

Questa biografia dovrà rispondere a parecchi quesiti che sono diventati importanti nel XX° secolo.

 

15 aprile 2019

Riflessione sui filosofi

I filosofi si dividono in due categorie: quelli che studiano filosofia e quelli che vivendo nel quotidiano elaborano l'astratto del loro agire che diventa filosofia.

I primi si limitano ad elaborare quanto altri hanno fatto o detto, i secondi a quanto fatto o detto aggiungono qualche cosa di nuovo e qualche volta, molte cose nuove.

I secondi a loro volta si dividono in due categorie, quelli che agiscono in funzione del dominio e del possesso e costruiscono filosofie che legittimano il dominio e il possesso dell'uomo sull'uomo e i secondi quelli che si ribellano al dominio e al possesso e costruiscono filosofie che esprimono le ragioni della libertà dell'uomo.

Questi ultimi si dividono in due categorie, i filosofi che combattono un potere per un diverso potere che possieda gli uomini (magari più "liberale") e i filosofi che combattono il potere a prescindere e che progettano diverse relazioni fra gli uomini. Questo schema va letto anche nelle categorie della propaganda politica. C'è chi usa slogan della libertà dell'uomo per combattere l'uomo e ridurlo ad un oggetto di possesso buono per ogni mafia chiamata potere ed esprimono ragioni di libertà per ridurre l'uomo ad un oggetto di possesso. Poi, gli uomini ridotti ad un oggetto di possesso vengono via via controllati mediante ragioni filosofiche che parteggiano per questa o quella fazione fazione politica. Purtroppo, questo gioco di agire per questo o quella fazione politica (che non è il partito come Costituzionalmente inteso), oggi è l'unica condizione che si esprime nella politica nella politica perché l'uomo deve essere ridotto a puro oggetto di possesso e basta e per coronare il tutto si aspettano solo la costruzione dei campi di sterminio.

 

 

16 aprile 2019

Nella Religione Pagana, parlare degli uomini è parlare degli Dèi.

Per parlare di "che cosa vogliono gli Dèi" dobbiamo parlare di "che cosa vuole l'uomo". Perché è ciò che vuole l'uomo, inteso come insieme dell'umanità, che è ciò che vogliono gli Dèi. Se così non fosse, faremmo come i cristiani che separano il "Dio" dagli uomini e poi sottomettono gli uomini alla volontà del loro Dio.

Le biografie dei filosofi che sto scrivendo hanno assunto questo punto di vista che non è il punto di vista del "Dio" dei cristiani, ma è il punto di vista dell'uomo che dà l'assalto al cielo della vita.

 

 

 

17 aprile 2019

Il mondo si muove per emozione e gli uomini sono controllati attraverso le emozioni!

 

17 aprile 2019

Emoziona gli uomini e aderiranno ad ogni progetto, anche se questo li distruggerà

 

 

18 aprile 2019

Un'altra pagina tradotta da Dante Lioi Filho sull'Istituto degli Auguri nell'antica religione di Roma Antica.

Os Áugures, na Religião da Antiga Roma

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Os Áugures, na Religião da Antiga Roma

 

18 aprile 2019

E con questa pagina tradotta in Portoghese, Dante Lioi Filho ha tradotto la presentazione dei calciatori della partita mondiale di calcio della filosofia.

Jogadores fundamentalistas: Anício Mânlio Severino Boécio, Platão filho de Aristão, Plotino e Proclo Lício Diadoco

RELIGIONEPAGANA.IT

Jogadores fundamentalistas: Anício Mânlio Severino Boécio, Platão filho de Aristão, Plotino e Proclo Lício Diadoco

 

 

 

20 aprile 2019

Un'altra pagina della partita mondiale di calcio della filosofia tradotta da Dante Lioi Filho. Si tratta della prima decisione degli arbitri.

O direito sacro à blasfêmia decidido por Yahweh, Fanes, Beppi di (ou da) Lusiana e Allahu Akbar

RELIGIONEPAGANA.IT

O direito sacro à blasfêmia decidido por Yahweh, Fanes, Beppi di (ou da) Lusiana e Allahu Akbar

 

 

21 aprile 2019

Happy celebration of Birth of Roma (Dies Romana).

 

21 aprile 2019

http://www.religionepagana.it/assassinou-bola-filosofos...

Un'altra pagina sulle decisioni arbitrali della partita mondiale di calcio della filosofia tradotta in Portoghese da Dante Lioi Filho.

A função da bola na partida de futebol entre filósofos decidido por Yahweh, Fanes, Beppi di (ou da) Lusiana e Allahu Akbar

RELIGIONEPAGANA.IT

A função da bola na partida de futebol entre filósofos decidido por Yahweh, Fanes, Beppi di (ou da) Lusiana e Allahu Akbar

 

21 aprile 2019

Prova per postare concetti semplici in Inglese:

The Pagan Religion thinks all objects of the world are self-aware.

All objects in the world live in the conditions they were born.

All objects in the world have their will and desire to exist.

The Pagan Religion thinks every woman and every man are objects who have desire to exist and the will to live in the world where they were born.

The Pagan Religion thinks every object in the world desires to be a God. These Gods live and transform themselves, action after action.

The Human Beings, like all Beings of Nature that live in the world, are Gods. The Gods use their desire and will to build relationships with every God in the world. Some Gods actively participate to the life of Human Beings. These Gods feel the objects through the Human Beings and participate to the same actions and to the same projects. Others Gods are far away from Human Beings' life.

The sea is a God inhabited by men. Men transform the sea with their life, but not all modifications by men are in tune with what the sea thinks they are useful according to its desire and will.

So the sea answers men, it transforms and adapts. The sea transforms the men' thought before the sea and their activity in the sea.

The Earth is a God inhabited by men. Men transform the Earth with their life but not all men's transformations are in harmony with what the Earth thinks can be useful for its desire.

to be continued...

Commenti

Claudio Simeoni

C'erano molti errori corretti da Manuela.

 

 

23 aprile 2019

Se non mi vedete molto presente, non fateci caso. Sto facendo la biografia di Stalin e preferisco postare l'intera biografia quando ho finito di scriverla piuttosto che postare singoli passi.

Stalin non è un soggetto considerato nella storia della filosofia. Però il suo pensiero è l'artefice della sconfitta della Germania nazista e anche della sconfitta del socialismo sovietico.

La propaganda occidentale vuole attribuire la vittoria sul nazismo agli USA e all'Inghilterra, ma il loro intervento fu tardivo nell'attesa che Hitler occupasse Mosca, Leningrado e Stalingrado. Gli USA e gli inglesi sbarcarono in Normandia solo quando fu chiaro che l'esercito sovietico stava marciando verso la Germania.

C'è sempre qualcuno a cui piace etichettare le persone perché, alla discussione sulla storia e sulla filosofia, preferisce la propaganda.

 

23 aprile 2019

Il Crogiolo dello Stregone, indice, quarta di copertina

STREGONERIAPAGANA.IT

Il Crogiolo dello Stregone, indice, quarta di copertina

 

23 aprile 2019

Franco Santin Europa Pagana

Cos'è la religione in L'essenza della religione di Ludwig Feuerbach

YOUTUBE.COM

Cos'è la religione in L'essenza della religione di Ludwig Feuerbach

La religione come forma di dipendenza...

 

 

24 aprile 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

L'inganno nella formazioni di corsi per insegnare le pratiche degli sciamani

YOUTUBE.COM

L'inganno nella formazioni di corsi per insegnare le pratiche degli sciamani

Sciamanesimo: regole e principi per comprendere lo sciamanesimo. Cultura e società sciamanica. L'inganno di chi promette apprendimento di tecniche...

 

24 aprile 2019

Questa notte ho finito la biografia di Stalin. La difficoltà maggiore per scrivere la biografia di Stalin è che Stalin non aveva una vita privata. Stalin era la rivoluzione russa prima e poi l'URSS. La biografia di Stalin coincide con la storia dell'URSS. Per questo aspetto nella storia della filosofia è un soggetto molto particolare. Stalin è colui che ha portato un paese da "servi della gleba" (Stalin era figlio di servi della gleba) ad assumere un'identità nazionale che ha sconfitto il nazismo lasciando sul campo di battaglia 8.000.000 di soldati morti e 17.000.000 di civili trucidati e una devastazione delle città che non ha precedenti nella storia su una popolazione di 168.000.000 di abitanti. Per fare un confronto della devastazione subita dall'URSS, nella seconda guerra mondiale la Francia ebbe 560.000 vittime di cui 210.000 militari, l'Inghilterra ebbe 365.000 vittime di cui 272.000 militari, gli USA ebbero 413.000 vittime di cui 408.000 militari.Le perdite dell'URSS erano su una popolazione complessiva di 220.000.000 di persone. E' inimmaginabile per un europeo occidentale o uno statunitense che cosa significhi gestire un fronte militare che va da Leningrado al Caucaso.

Per fare la biografia di Stalin ho dovuto allargare la visione del mondo moltiplicando per 100 il mio modo di pensare la realtà. Da Leningrado a Vladivostok ci sono 6600 chilometri (linea d'aria) mentre io penso a Roma come una città lontana da Venezia e dista solo 394 chilometri in linea d'aria.

Questa è la quarantacinquesima biografia della partita mondiale di calcio della filosofia. Ora mi prenderò un paio di giorni per correggerla e sistemarla al meglio prima di pubblicarla. Poi mi mancheranno ancora 15 biografie dei giocatori.

 

 

25 aprile 2019

Questa è la quarantacinquesima biografia dei giocatori che partecipano alla partita mondiale di filosofia.

Come per ogni filosofo la biografia comprende l'analisi del periodo storico in cui è vissuto e Stalin, al di là delle opinioni, della trasformazione sociale che va dal 1800 ai giorni nostri.

Dopo questa fatica (ho dovuto analizzare la storia dell'URSS in meno di 10 giorni), adesso mi prendo un giorno di pausa.

Se all'inizio del lavoro pensavo che le biografie brevi fossero abbastanza semplici, più sono andato avanti con il lavoro e più mi rendo conto quanto sia complesso mettere in relazione l'individuo e la sua storia.

In ogni caso, sono uno Stregone e prendo quanto la realtà mi presenta. Ora mi mancano 15 biografie per terminare questo progetto. Il prossimo filosofo è Bergson. Il 46esimo della lista.

La biografia di Josif Stalin

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di Josif Stalin

 

25 aprile 2019

www. repubblica. it/ .../usa _dossier _sui _boy _scout .../

Si è riaccesa la questione perché stanno arrivando le condanne e le condanne risarcitorie negli USA sono molto pesanti. La violenza sui bambini fra i boy scout ha affiancato la chiesa cattolica, i centri ebraici e cristiani nella sistematica violenza sui bambini per costringerli alla sottomissione (leggi fede cristiana).

Se oggi viviamo in una società in cui una percentuale consistente della popolazione è "alla ricerca di Dio", cioè del "suo padrone più potente di chi li ha violentati", questo é dovuto alle violenze esercitate sui minori e al desiderio di esercitare violenza sui minori.

Far comprendere gli effetti dell'ideologia cristiana sulle persone è l'unico modo per limitare i danni sociali.

REPUBBLICA.IT

Stati Uniti, scandalo sui boy scout coperti migliaia di casi di pedofilia

 

25 aprile 2019

Buona festa di Liberazione dal nazi-fascismo

 

[inserito nella pagina, non condiviso in Facebook]

Il significato della rivoluzione proletaria in Stalin

Scrive Stalin in "Questioni del Leninismo" pag. 121- 122:

Il problema di Stalin consiste nel fatto che, al di là delle affermazioni "rivoluzionarie", Stalin crede che l'uomo sia creato ad immagine e somiglianza di Dio e, pertanto, il conflitto che si ingenera fra gli uomini è solo un conflitto di "potere" e non esiste, nella sua struttura di pensiero, un conflitto volto alla trasformazione dell'uomo.

Stalin, come Lenin, non si chiedono: "Qual è la qualità degli uomini che hanno fatto la rivoluzione russa." E nemmeno si chiede: "come questi uomini pensano il futuro e che cosa vogliono una volta vinta la rivoluzione.

La rivoluzione russa trasforma la struttura economica e sociale della Russia. L'uomo esce dal feudalesimo imposto dallo zarismo, ma l'uomo che fa la rivoluzione russa è l'uomo educato nello zarismo, non è un uomo nato, vissuto e adattato in una società collettivista. La rivoluzione russa non cambia solo le strutture economiche, ma cambia anche l'uomo che ha fatto la rivoluzione liberando delle forze psichiche che, inevitabilmente varieranno la sensibilità dell'uomo e delle sue strategie esistenziali.

La rivoluzione russa di Lenin e di Stalin modifica la struttura di potere in Russia, modifica la struttura economica, modifica la struttura della società, ma non modifica l'uomo sovietico che rimane, fin dalla primissima infanzia educato dalla chiesa ortodossa con l'ideale di identificazione col Dio padrone.

Paradossalmente, la rivoluzione di Lenin e di Stalin rimuovono il controllo della borghesia sulla Russia, ma non rimuovono il padrone di tutti i padroni, Dio, la cui azione, attraverso la chiesa ortodossa, consisterà nell'alimentare la nascita di una nuova e diversa borghesia pronta a prendere il controllo sociale ed economico della società ripristinando i rapporti di dominio sul "proletariato" e su una nuova schiera di "emarginati".

Scrive Stalin:

LA RIVOLUZIONE PROLETARIA E LA DITTATURA DEL PROLETARIATO

In che cosa consistono i tratti caratteristici che distinguono la rivoluzione proletaria dalla rivoluzione borghese?
La differenza tra la rivoluzione proletaria e la rivoluzione borghese potrebbe essere riassunta in cinque punti fondamentali:
1) La rivoluzione borghese incomincia, di solito, quando le forme della struttura capitalista, sorte e maturate in seno alla società feudale prima ancora di una rivoluzione aperta, sono già più o meno. pronte; mentre invece la rivoluzione proletaria incomincia quando mancano del tutto, o quasi del tutto, le forme già pronte della struttura socialista.
2) Il compito fondamenta le della rivoluzione borghese si riduce a conquistare il potere e a metterlo in accordo con l'economia borghese esistente; mentre invece il compito fondamentale della rivoluzione proletaria consiste, dopo la conquista del potere, nell'edificare una economia nuova, socialista.
3) La rivoluzione borghese si conclude, di solito, con la conquista del potere; mentre invece per la rivoluzione proletaria la conquista del potere è soltanto l'inizio, e il potere viene utilizzato come leva per la trasformazione della vecchia economia e l'organizzazione di un'economia nuova.
4) La rivoluzione borghese si limita a sostituire al potere un gruppo di sfruttatori con un altro gruppo di sfruttatori: perciò non ha bisogno di demolire la vecchia macchina statale; mentre invece la rivoluzione proletaria caccia dal potere tutti, senza eccezione, i gruppi di sfruttatori, e porta al potere il capo di tutti i lavoratori e di tutti gli sfruttati, la classe dei proletari; perciò non può fare a meno di demolire la vecchia macchina statale e di sostituirla con una nuova.
5) La rivoluzione borghese non può raccogliere attorno alla borghesia, per un periodo di una certa durata, masse di milioni di lavoratori e di sfruttati, appunto perché essi sono lavoratori e sfruttati, mentre invece la rivoluzione proletaria, se vuole assolvere il proprio compito essenziale, che è di consolidare il potere proletario e di edificare una nuova economia socialista, può e deve legare i lavoratori e gli sfruttati al proletariato, in un'alleanza durevole, appunto perché essi sono degli sfruttati e dei lavoratori.

Ecco alcune tesi fondamentali di Lenin a questo proposito:

Una delle differenze fondamentali, - dice Lenin, - tra la rivoluzione borghese e la rivoluzione socialista consiste nel fatto che per la rivoluzione borghese, che nasce dal feudalesimo, in seno al vecchio regime si creano progressivamente delle nuove organizzazioni economiche, le quali trasformano gradualmente tutti i lati della società feudale. La rivoluzione borghese aveva davanti a sé un compito solo: spezzare, gettar via, distruggere tutte le catene della vecchia società. Assolvendo questo compito, ogni rivoluzione borghese fa tutto quel che le è richiesto: essa stimola lo sviluppo del capitalismo. La rivoluzione socialista si trova in una situazione del tutto diversa. Quanto più è arretrato il paese nel quale, in virtù degli zig-zag della storia, ha dovuto incominciare la rivoluzione socialista, tanto più è per essa difficile il passaggio dai vecchi rapporti capitalistici ai rapporti socialisti. Ai compiti della distruzione si aggiungono qui nuovi compiti, di una difficoltà inaudita, compiti di organizzazione. (Rapporto sulla guerra e sulla pace al VII Congresso del P.C.(b)R, VoI. XXII, p. 315 ed. russa).
• Se il genio creatore popolare della rivoluzione russa, - continua Lenin, - passato attraverso la grande esperienza del 1905, non avesse creato i Soviet sin dal febbraio 1917, in nessun caso questi avrebbero potuto prendere il potere in ottobre, perché il successo dipendeva soltanto dall'esistenza di una forma già pronta che permettesse di organizzare un movimento di milioni di uomini. Questa forma già pronta furono i Soviet, e se nel campo politico ci attendevano i brillanti successi, la vera marcia trionfale che abbiamo compiuto, ciò fu perché la nuova forma del potere politico era già pronta e a noi non rimase altro che trasformare con alcuni decreti il potere dei Soviet, dallo stato embrionale in cui si trovava nei primi mesi della rivoluzione, in un'entità riconosciuta legalmente, affermatasi nello Stato russo, di trasformarlo nella Repubblica sovietica della Russia (Ibidem) .
• Restavano ancora, - dice Lenin, - due compiti di una difficoltà gigantesca, la soluzione dei quali non poteva essere in nessun modo una marcia trionfale come lo furono i primi mesi della nostra rivoluzione (Ibidem).
"In primo luogo si trattava di compiti d'organizzazione interna che si pongono a ogni rivoluzione socialista. La differenza tra la rivoluzione socialista e la rivoluzione borghese consiste precisamente nel fatto che nel caso di quest'ultima sono già pronte le forme dei rapporti capitalistici, mentre il potere sovietico, - proletario, - non eredita dei rapporti già pronti, se non si tien conto delle forme più sviluppate del capitalismo, le quali, in sostanza, hanno abbracciato alcune sommità ristrette dell'industria e ben poco sinora hanno toccato l'agricoltura. L'organizzazione di una statistica, il controllo delle aziende più importanti, la trasformazione di tutto il meccanismo economico statale in una sola grande macchina, in un organo economico operante in modo che centinaia di milioni di uomini siano diretti secondo un piano unico: ecco il gigantesco compito d'organizzazione che veniva a gravare sulle nostre spalle. Nelle condizioni di lavoro attuali esso non poteva assolutamente venir risolto con un "attacco alla baionetta", cosi come siamo riusciti a risolvere i compiti della guerra civile. (lb., p. 3Hi).
-La seconda difficoltà gigantesca ... sta nella questione internazionale. Se ci è stato facile aver ragione delle bande di Kerenski, se cosi facilmente abbiamo creato il potere sovietico nel nostro paese, se abbiamo ottenuto, senza la minima fatica, i decreti sulla socializzazione della terra, sul controllo operaio, - se abbiamo ottenuto tutto questo così facilmente, ciò è dovuto unicamente al fatto che una situazione favorevole ci salvò, per breve tempo, dall'Imperialismo internazionale. L'imperialismo internazionale, con tutta la potenza del suo capitale, con la sua tecnica militare organizzata in modo superiore, la quale costituisce una forza effettiva, una effettiva fortezza del capitale internazionale, non poteva in nessun caso e a nessuna condizione convivere a lungo con la Repubblica sovietica, e ciò, tanto per la sua situazione oggettiva quanto per gli interessi economici di quella classe capitalista di cui l'Imperialismo stesso è l'incarnazione. Glielo impedivano sia i legami commerciali quanto i rapporti finanziari internazionali. In questo campo il conflitto è inevitabile. Qui sta la più grande difficoltà della rivoluzione russa, il suo più grande problema storico: la necessità di risolvere i compiti internazionali, la necessità di suscitare la rivoluzione Internazionale» (Ib., p. 317).
E' possibile compiere una simile trasformazione radicale dei vecchi ordinamenti borghesi senza rivoluzione violenta, senza dittatura del proletariato?

E' chiaro che non è possibile pensare che una rivoluzione simile possa compiersi pacificamente, nel quadro della democrazia borghese, adattata al dominio della borghesia, significa o aver perduto la ragione e ogni nozione del senso comune, oppure rinnegare in modo aperto e brutale la rivoluzione proletaria.
Occorre insistere tanto più fortemente e categoricamente su questa affermazione in quanto ci troviamo in presenza di una rivoluzione proletaria la quale ha vinto per ora in un solo paese, circondato da paesi capitalistici nemici e la cui borghesia non può non essere appoggiata dal capitale internazionale.

Stalin in "Questioni del Leninismo" pag. 121- 122

Paradossalmente la struttura sociale pensata, sia pur con i diversi distinguo, ricalca lo stesso meccanismo con cui Platone progetta La Repubblica.

Non comprendere che l'uomo viene adattato mediante l'educazione e il nuovo sociale pensato viene attuato da persone che si sono adattate ad un sistema educativo e che non possono, salvo una notevole violenza costrittiva, far altro che riprodurre la situazione che hanno vissuto e alla quale si sono adattati, significa creare delle illusioni.

Anche se Lenin e Stalin vogliono cambiare la struttura economica della Russia per promuovere il proletariato come "classe" centrale, gli uomini con cui operano sono ortodossi che hanno come fine delle loro azioni la libertà di Dio nei confronti degli uomini e non la libertà degli uomini nei confronti di Dio.

Inoltre, il servo della gleba che viene liberato dal servaggio non è colui che si congratula per la "fortuna" che ha avuto, ma è colui che, una volta liberato dalle costrizioni, anela ad essere come Dio, anela ad essere padrone di altri uomini perché questo è l'ideale che i cristiani gli hanno imposto.

Concludendo, l'errore di Lenin e Stalin è stato quello di agire come se l'uomo fosse creato ad immagine di Dio e il non aver individuato i meccanismi del divenuto e della trasformazione psichica dell'uomo ha portato al fallimento dell'intero esperimento di socialismo sovietico per quanto, alcune libertà sociali imposte da Lenin, hanno rivoluzionato i rapporti fra gli uomini in tutto il mondo.

 

 

26 aprile 2019

La biografia di Henrì Bergson è sicuramente meno impegnativa della biografia di Stalin. In fondo è solo un ebreo votato al cattolicesimo che alimenta l'esoterismo biblico introducendovi l'evoluzionismo di Spencer (che poi è .... ). Più che filosofo andrebbe catalogato fra gli "studiosi universitari di filosofia".

C'è un confine ambiguo fra il filosofo e lo studioso di filosofia. Fra chi fa filosofia e chi studiando filosofia pensa di avere idee filosofiche.

 

26 aprile 2019

Roma: a fuoco libreria antifascista a Centocelle

SOLOLIBRI. NET

Roma: a fuoco libreria antifascista a Centocelle

Incendio presumibilmente doloso nella notte presso la caffetteria/libreria La pecora elettrica a Centocelle, Roma.

 

26 aprile 2019

Distruggono la scuola facendo diminuire il carico di lavoro agli studenti: che si divertano, poverini!

Poi scopriranno che la vita richiede impegno e non saranno preparati per affrontarla. Quando questi studenti si scopriranno disarmati, allora accuseranno gli extracomunitari di porlare via il lavoro.

 

 

27 aprile 2019

Spesso vedo dei vecchi.
Un tempo erano bambini urlanti
che non sono mai diventati uomini.

 

27 aprile 2019

Un giorno Marchionne chiese agli operai di aiutarlo perché l'azienda era in crisi. Gli operai dissero a Marchionna: "Noi ti aiutiamo, ci abbassiamo gli stipendi e facciamo degli straordinari per permettere all'azienda di uscire dalla crisi". E così fecero gli operai.

Quando l'azienda uscì dalla crisi, Marchionne scrisse lettere di licenziamento per il 40% degli operai. Gli operai dissero: "Perché ci licenzi? Noi abbiamo fatto sacrifici per far uscire l'azienda dalla crisi e ora che l'azienda ha superato la crisi, ci licenzi?"

Marchionne, rivolto agli operai, disse: "Cosa volete farci, è la mia natura! Fintanto che ero in crisi temevo la vostra reazione, ora che la crisi è superata vi posso licenziare."

Morale della favola: se hai un vantaggio, per quanto piccolo, non cederlo mai!

 

 

28 aprile 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

La gestione della fabbrica nel Nord-est e organizzazione mafiosa.

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La gestione della fabbrica nel Nord-est e organizzazione mafiosa.

Iniziato il lavoro di commento all'enciclica Spe Salvi e suoi incitamenti all'odio sociale. I limiti della gestione ideologica della fabbrica nel nord-est italiano.

 

28 aprile 2019

Per la biografia di Bergson non dispongo di molti testi originali di Henrì Bergson. Questo mi richiederà più tempo perché devo raccogliere gli elementi ideologici dalle varie storie della filosofia in cui viene trattato il pensiero di Bergson.

Oggi il pensiero di Bergson è usato dai cattolici per confermare il loro "credo" tuttavia è un pensiero che fu alla base dell'esistenzialismo usato da James e diffuso negli USA.

 

 

29 aprile 2019

Eccitare per dominare

Tutte le forme ideologiche che si diffondono fra le "masse", che avviene perché hanno la capacità di eccitare gli animi, sono riconducibili tutte al medesimo meccanismo emotivo. "Ha da venir Gesù con grande potenza dalle nubi a risolvere i problemi!" Solo che Gesù non viene e i problemi vissuti si aggravano perché non sono stati affrontati.

Così l'eccitazione delle masse passa e vien sostituita dal risentimento per chi ha mancato la promessa messianica. E' stato così per Berlusconi, Bossi, Fini, Renzi, Salvini e Di Maio.

Alla fine, ciò che resta, sono i danni fatti da chi, usando il delirio messianico, ha impedito di affrontare i problemi reali del paese.

E' il meccanismo dell'insorgere dell'emozione che, giunta al suo culmine, deve scaricare la tensione procedere ad una fase di rilassamento. Così è per la propaganda elettorale.

 

 

30 aprile 2019

La partita mondiale di calcio della filosofia si svolge fuori dal tempo e in questo senso l'ordine sparso con cui tratto i filosofi è perfettamente logico. Se io pubblicassi tutte e 60 le biografie dei filosofi in ordine cronologico, magari in base alla data di nascita, verrebbe fuori una storia della filosofia, dal punto di vista della Religione Pagana, in due volumi. Ci sto pensando, ma per farlo devo finire tutte e 60 biografie.

 

30 aprile 2019

Franco Santin Europa Pagana

https://youtu.be/BTj8ZvnAX

Presentazione del commento alla Spe Salvi di Ratzinger

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Presentazione del commento alla Spe Salvi di Ratzinger

 

30 aprile 2019

Un capitolo del libro "La religione di Roma Antica nella Religione Pagana moderna" tradotto in Portoghese da Dante per tutti gli amici di lingua Portoghese.

A peculiaridade dos Livros Sibilinos, na Religião da Antiga Roma

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A peculiaridade dos Livros Sibilinos, na Religião da Antiga Roma

 

Le infinite vie delle acque

 

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I temi trattati da Claudio Simeoni

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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della Federazione Pagana

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Tel. 3277862784

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