Zeus e Demetra: Persefone nella
Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana parla della realtà degli Dèi

di Claudio Simeoni

Se qualcuno vuole il libro cartaceo

 

Zeus e Demetra: Persefone

La Religione Pagana e la Teogonia di Esiodo

Persefone figlia della Libertà e dell'Atmosfera.

Demetra è la libertà. La libertà che si esprime come crescita e dilatazione dei soggetti nel mondo. La nata da Demetra, Persefone, è la figlia della crescita, la piccola crescita, Core, la fanciulla.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

E poi nel letto entrò dell'alma Demètra, che vita

diede alla Diva dal candido braccio, Persèfone. E lungi

poi la rapiva Edonèo dalla madre: cosi volle Giove.

Esiodo, Teogonia 912 – 914

L'azione di Zeus è molto semplice: alla sua creazione aggiunge un nuovo elemento. Demetra è la crescita e Persefone diventa la crescita che produce la nascita per poter crescere come Demetra.

Gli Esseri della Natura cresceranno prima di nascere. Sia che crescano nascendo per scissione, sia che crescano come semi, embrioni in uova o uteri, c'è una crescita che prelude ad una ulteriore crescita.

Questo è il meccanismo con cui divengono gli Esseri della Natura, qualunque sia la loro specie.

La crescita è Coscienza divina che appartiene all'esistente della Natura: di Era! La Crescita, come liberazione del soggetto dallo stato in cui sta vivendo, deve essere trasferita negli Esseri della Natura per porre il fondamento della loro costruzione. Zeus e Demetra trasferiscono il loro essere divini nelle Coscienze di Sé che nell'Essere Natura germinano affinché queste possano a loro volta costruirsi in quanto Dèi e divenire nell'infinito dei mutamenti. Prima che Era si arricchisca delle Coscienze di Sé che in Essa germinano, vengono poste le basi per il loro divenire in quanto Dèi. Persefone nasce da Zeus, il padre dell'esistente, e si cala nell'oscuro sposando Ade. Non rimane confinata nell'oscuro, emerge dall'oscuro ogni sei mesi. Non è proprietà dell'oscuro, ma alimenta la crescita nell'oscuro: nell'utero, nel seme, nell'uovo, nella cellula per scissione.

Luce e oscuro sono percezioni soggettive di chi dializza quanto percepisce e come lo percepisce mantenendo inalterato il senso con cui percepisce. In realtà l'uno e l'altro sono luce e oscuro nel medesimo tempo. Nell'uno e nell'altro le Coscienze di Sé germinano. Noi siamo Esseri Umani legati alle interpretazioni della ragione e, pertanto, dividiamo e discriminiamo. Proprio perché discriminiamo e dividiamo percepiamo e assistiamo al calarsi di Demetra nell'oscuro sotto forma di Persefone e, in quell'oscuro, alimentare la crescita delle Coscienze di Sé che noi, da questa parte della ragione, vediamo sbocciare in quella che noi definiamo luce.

Sgorga alla luce, per effetto di Persefone, l'Essere Feto che si trasforma in bambino; sgorga alla luce quanto contiene l'uovo quando si schiude; sgorga alla luce la cellula che si separa; sgorga alla luce la gemma uscita dal seme.

Persefone è un guardiano di Zeus a fondamento degli Esseri della Natura affinché, quando l'Essere della Natura sboccia in Era, sia attrezzato per affrontare le condizioni che per il suo sviluppo pone Era stessa. Uno sviluppo che condiziona Era e che Era condiziona a sua volta scegliendo le direzioni nelle quali condurre le proprie trasformazioni.

Persefone viene ripresa da Roma col nome di Proserpina. Proserpina è la forza che alimenta le trasformazioni degli Esseri della Natura tentando di impedire il disperdersi della loro consapevolezza e portandoli ad integrarla con quella dell'Essere Terra. Questo permette loro di continuare a trasformarsi e a divenire come parte dell'Essere Terra: di Rea! Rea accoglie quanto è troppo "piccolo" per la grande Era che non si "abbassa" a fagocitare così poco, ma che tuttavia esprime una Consapevolezza sufficiente da essere raccolta da Proserpina e accompagnata in un nuovo ciclo di trasformazioni. Quanto sfugge ad Era, perché "troppo grande", viene accolta da Elios a meno che la sua forza non sia tale da aver fagocitato Libertà e, con essa, continuare per un'altra via.

Tutta la storia del rapimento di Persefone ad opera di Ade non è altro che la storia del mito con cui Zeus introdusse la crescita nella Natura. Ade non è il luogo oscuro dove vanno i morti; Ade è il luogo da cui provengono le nascite e Ade è l'intelligenza che conserva la vita.

Demetra è la libertà che porta a crescere. Demetra è un Titano e, come tale, nel mondo del tempo, Demetra è oggetto in sé che si esprime in un perpetuo presente di trasformazione permanente. Demetra è tempo che si dispiega nella materia portandola non solo a trasformarsi, ma a trasformarsi liberandosi dei legamenti che la tengono fissata nel tempo presente. Demetra è azione di una materia divenuta consapevole di sé stessa e che lotta per persistere e dilatarsi.

La materia diventata cosciente deve replicare.

Non basta che la forza della crescita sia in atto, è necessario che l'oggetto della crescita, la coscienza di sé, venga in essere. Solo allora la forza della crescita può liberarsi dentro a quell'Essere.

Per farlo è necessaria la piccola crescita, Core. E' necessario che Core scenda nell'Ade e se Ade vuole diventare l'utero della vita degli Esseri della Natura, deve rapire Persefone.

Allora inizia il viaggio di Demetra alla ricerca di sé stessa. Deve cercare Persefone e trova Persefone nei soggetti che nascono nella Natura. Persefone, come Proserpina, sono potenze divine che concorrono alla nascita di vegetazione e animali. La piccola Demetra che rende vivo l'Ade.

Questa è la legge divina, divinità essa stessa, che Zeus Egioco impose agli Esseri della Natura affinché accedessero all'Olimpo. Questa fu la determinazione che Demetra donò ai figli di Era affinché potessero bussare alle porte dell'Olimpo.

E' rabbiosa Demetra per quanto Ade fece, ma se Ade non avesse portato Persefone nell'Ade, l'Ade sarebbe rimasto infecondo; Rea non sarebbe divenuta ed Era non sarebbe mai uscita dal ventre di Cronos.

Zeus, amplesso dopo amplesso, costruisce le condizioni e i meccanismi attraverso i quali gli Esseri della Natura possono diventare Dèi. Non poteva farne a meno, solo attraverso questo poteva costruire ed alimentare il suo Potere di Essere.

NOTA: Le citazioni della Teogonia di Esiodo sono tratte dalla traduzione di Ettore Romagnoli "Esiodo i poemi" Edito da Nicola Zanichelli Bologna 1929

Appunto trasmissione radiofonica del 2000 – inizio revisione 18 settembre 2014

Revisione

Marghera, 07 novembre 2014

Pagina tradotta in lingua Portoghese.

Tradução para o português 40/B) Zeus e Deméter: Perséfone na Teogonia de Hesíodo

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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L'analisi della Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana ha forgiato una propria visione del mondo, della vita e del venir in essere delle coscienze fin dalle origini del tempo. Tali idee collimano nel tempo presente con le idee delle religioni e dei culti prima dell'avvento della filosofia e furono osteggiate militarmente dall'odio cristiano contro la vita. Analizzare Esiodo ci permette di chiarire il punto di vista della Religione Pagana.