Davvero erano sconosciuti i Misteri Eleusini?

La via Iniziatica dei Misteri di Eleusi
Risolvere la contraddizione nel presente per fondare il futuro
Terza riflessione

Claudio Simeoni

I Misteri di Eleusi

Inno Omerico a Demetra
capitolo ventinovesimo

 

Scrive l'Inno Omerico a Demetra:

Obbedì Ermes, e subito verso le profondità della terra
si slanciò rapidamente, lasciando le dimore dell'Olimpo.
Trovò il dio che stava nella sua casa
e sedeva sul trono con la sua nobile compagna
piena d'inquietudine per la nostalgia della madre - e la madre per l'agire
intollerabile degli dèi immortali, meditava il suo tremendo disegno.
E, fermandosi presso di loro, così parlò il possente uccisore di Argo:
"O Ade dalle cupe chiome, che regni sui morti,
Zeus, il padre, mi ordina di condurre fuori dall'Erebo,
fra gli dèi, l'augusta Persefone, affinché la madre
rivedendola con i suoi occhi ponga fine al rancore e all'ira inesorabile
contro gl'immortali; poiché medita un grave progetto:
sterminare la debole stirpe degli uomini nati sulla terra
tenendo il seme celato sotto la zolla, e distruggendo le offerte
che spettano agl'immortali. Tremendo è il suo rancore; e non si unisce
agli dèi, ma, in disparte, entro il tempio odoroso d'incenso
siede, e abita l'aspra rocca di Eleusi".
Così diceva; e il signore dei morti, Aidoneo, accennò un sorriso
con le sopracciglia: né si ribellò all'ordine di Zeus, il sovrano.

Da: Inno Omerico a Demetra

Dai mezzi che scegliamo per risolvere la contraddizione, si stabilirà la qualità del futuro che vogliamo costruire!

E' iniziata la costruzione del nuovo futuro. Come Metanira costringe Demetra ad istituire i riti ad Eleusi, così tutti gli attori della storia pongono il loro seme nel futuro nascente.

Ade ha avuto la sua occasione con Persefone; ora è necessario ripristinare le regole. Quelle regole che nemmeno gli Dèi possono violare.

L'ordine di Zeus è quello di condurre Persefone fuori dall'Erebo. Zeus vuole accontentare Demetra affinché ponga fine al tormento per le sorti della figlia.

Le parole alate di Ermes sono parole che fondano il futuro: sia attento l'Iniziato alle parole! L'iniziato impari ad ascoltare.

Imparare ad ascoltare è l'arte che Ade esercita ascoltando Ermes quando porta gli ordini di Zeus. Iniziato, ferma il tuo desiderio dentro il cuore, per un attimo ferma il tuo respiro; ferma il flusso delle parole che occupano ogni angolo della tua testa; fermati e ascolta.

Ogni parola ha un peso: ogni parola nasconde un inganno; ogni parola è un messaggio che devi penetrare con tutto te stesso.

Il messaggero è il messaggio e il messaggio è filtrato dal messaggero affinché il messaggio si adatti alle condizioni incontrate e venga, da queste, assimilato e recepito senza che debba creare conflitto nell'ascoltatore. Se il messaggio fosse ostile, l'Iniziato deve aggredire il messaggero è l'aggressore che si qualifica attraverso il messaggio. Il messaggero può solo portare un messaggio di mediazione perché la mediazione qualifica il messaggero. E' l'insegnamento di Hermes.

Il messaggio si penetra e si interpreta con l'Ade che è dentro di noi. Con quel signore antico che portò i nostri antenati ad uscire dal nero Erebo che fu il brodo primordiale e li attende con Hekate e Persefone nel lucente Tartaro. Ed è dal Tartaro che nasce l'intuizione capace di superare le parole e giungere a portare a termine il progetto.

Il sorriso di Ade è l'intuizione che emerge dentro di lui.

Le condizioni sono terribili: la crescita non vuole esprimersi dentro gli Esseri della Natura! Ade ne è consapevole, ma l'intuizione soccorre sempre l'impavido che progetta il presente perché l'intuizione è quanto gli Dèi alimentano dentro di lui.

Dopo che hai ascoltato le parole; dopo che ti sei fatto travolgere dalle emozioni; dopo che hai superato l'apparenza che le parole esprimono; allora il tuo progetto si dispiega sorretto dall'intuizione con la quale l'impavido affronta il futuro che gli viene incontro.

Ed è il sorriso che disegna la bocca del costruttore il segno dell'emergere dell'intuizione.

In Ade c'è forza e Potere di Essere.

Non c'è il deridere delle azioni e degli intenti degli Esseri Umani. Non c'è il riso sprezzante per le sofferenze della madre di Persefone. Non c'è nulla in Ade che possa offendere, c'è solo il sorriso. Il sorriso del guerriero che dice: "Bene, queste sono dunque le condizioni: ora so cosa devo fare!"

I mezzi che scegliamo per risolvere la contraddizione nel presente, determineranno la qualità del futuro che vogliamo costruire.

Tutto, nell'Inno Omerico a Demetra, è trasformazione, divenire, modificazione costante del presente vissuto. E' il grande segreto di Eleusi che completa l'Orfismo e il Dionisismo nella costruzione di un possibile futuro.

L'insegnamento all'Iniziato è chiaro: tutto si trasforma, tutto diviene, l'Iniziato stesso è un soggetto in trasformazione. Pertanto, non si attende la trasformazione, ma si agisce per intervenire nella trasformazione prima che la trasformazione abbia inizio per concorrere alla formazione del futuro che la trasformazione, comunque, presenterebbe all'Iniziato e al mondo.

Marghera, 03 dicembre 2024

Il testo dell'Inno Omerico a Demetra è tratto da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa edizione Fondazione Lorenzo Valla

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I Misteri Eleusini

Nell'Inno Omerico a Demetra sono racchiusi tutti i misteri di Eleusi. Costruire il dio che cresce dentro ad ogni uomo e, nello stesso tempo, costruire le condizioni affinché le persone possano costruire più facilmente il dio che cresce dentro di loro.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Demetra al museo di Roma

 

 

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