Davvero erano sconosciuti i Misteri Eleusini?

La via Iniziatica dei Misteri di Eleusi
L'azione di Demetra e l'azione del Dio dei cristiani

Claudio Simeoni

I Misteri di Eleusi

Inno Omerico a Demetra
capitolo diciannovesimo

 

Scrive l'Inno Omerico a Demetra:

"E lo avrebbe reso immune da vecchiezza, e immortale,"

Da: Inno Omerico a Demetra

Voglio soffermarmi solo su questa frase perché, da sola, è in grado di tracciare il solco fra le Antiche Religioni e il cristianesimo.

Demetra attende ad un "lavoro" e lo fa bene. Talmente bene da trasformare il "mortale" in un DIO. L'Intento di Demetra era quello di trasformarlo facendolo diventare un suo "pari".

D'altronde, Demetra è la Coscienza di Sé della tensione della Crescita e la crescita esalta la sua rappresentazione divina quando il soggetto in cui si esprime diviene un Dio continuando nel suo cammino di trasformazioni in quella condizione.

Demetra esalta sé stessa proprio nella trasformare (stiamo parlando di noi), gli Esseri della Natura, in Dèi. La sorella, ESTIA esalta sé stessa impedendo che gli Esseri della Natura peggiorino le loro condizioni d'esistenza.

Il fine dei Misteri di Eleusi è l'elevazione degli Esseri della Natura. Questo fine, ideologicamente determinato, verrà cancellato dai cristiani che, ad una vita finalizzata all'espansione degli Esseri della Natura, opporranno l'atteggiamento ideologico del Dio degli ebrei e dei cristiani che distruggeranno il divenire dell'uomo in nome della "verità rivelata" che impone sottomissione all'uomo.

Il Dio dei cristiani dice:

"Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male: che non stenda ora la sua mano e non colga dall'albero della vita, per mangiare e vivere in eterno"

Genesi 3,22

Come viene veicolata questa direttiva dal Gesù di Nazareth? L'esempio viene da quello che stava facendo Gesù di Nazareth quando lo arrestarono, come descritto dal Vangelo di Marco:

"Vi fu però un giovinetto che lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, e lo presero. Ma lui, lasciato il lenzuolo scappò via nudo."

Vangelo di Marco 14, 50-52

Quali sono i risultati tradotti nell'ideologia dogmatica cristiana?

Leggiamo da Giovanni Gersenio o, secondo altri, da Tommaso da Kempis:

"Dice Gesù "Figlio, fammi fare di te ciò che voglio; io so quello che va bene per te. Tu hai pensieri umani e i tuoi sentimenti sono guidati da affetti umani." Dice la Suora: "Signore, ciò che dici è vero. La cura che tu hai nei miei riguardi è più grande di ogni premura che io possa avere per me. Davvero chi non abbandona a te le proprie preoccupazioni va allo sbando. Signore, purché il mio volere si conservi saldo in te, fa' di me ciò che ti piacerà. Tutto ciò che farai di me, infatti non può essere altro che bene. Se mi vuoi nelle tenebre sii benedetto; se mi vuoi nella luce sii ancora benedetto. Se ti degni di consolarmi, sii benedetto; se mi vuoi nella sofferenza, sii ugualmente sempre benedetto."

La macellaia dell'India, detta Teresa di Calcutta, si compiaceva a seminare sofferenza. Per questo i cristiani ne santificarono l'attività volta a diffondere il dolore fra poveri e derelitti.

Tutto il cerchio dei quattro esempi, che abbiamo assunto, ha un solo fine: impedire agli Esseri Umani di diventare degli Dèi. Impedire loro di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso: esattamente come ogni cristiano non riuscirà mai a fare.

L'ordine del dio dei cristiani è quello di impedire che gli Esseri Umani si prendano nelle proprie mani la responsabilità della loro vita affinché non siano in grado di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. Per farlo, è necessario stuprarli, come insegna nella sua imitazione Gesù di Nazareth, in modo tale che lo stupro venga soggettivato e fatto proprio dallo stuprato, come indica Gersenio, e poi diffuso fra i Sistemi Sociali, fra gli Esseri Umani più deboli, distruggendo la ricchezza dei Sistemi Sociali come fanno i missionari cristiani di cui, la macellaia dell'India, chiamata Madre Teresa di Calcutta ha fatto con tanta infame passione.

Stuprare non è inteso solo come atto fisico di violenza sessuale, che è un aspetto dello stuprare, ma è inteso come una violenza psico-emotiva così profonda da modificare la sfera emotiva dell'individuo rendendolo incapace di veicolare le proprie emozioni nel mondo perché prigioniero di ansia, paura, sensi di colpa, dubbi, incertezze e fragilità prodotte dallo stupro che ha subito.

Demetra è parte del cuore di ogni individuo, ogni soggetto della Natura, ma noi ci riferiamo essenzialmente agli Esseri Umani, mentre, il Dio dei cristiani, si erge a padrone di ogni individuo e, pertanto, in diritto di stuprarlo. Il Dio dei cristiani è esterno ed estraneo agli individui; non ha nulla a che fare con loro; per lui le persone sono giocattoli che egli possiede.

Demetra è parte integrante dell'individuo; l'individuo la manifesta nelle sue azioni finalizzate a vivere strategicamente nel mondo in cui è venuto in essere. Per questo motivo i cristiani hanno macellato per 1600 anni i pagani e non può esserci nessun punto d'incontro fra i cristiani e i pagani.

I Pagani pagarono cara la loro ingenuità tollerando il cristianesimo e la sua ideologia dell'odio e della sottomissione in funzione della gloria del loro Dio. La pagarono tanto che per 1600 anni i cristiani hanno macellato e distrutto popoli e individui per compiacere il loro Dio: affinché nessuno potesse trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

La cosa tragica è che i cristiani, nel compiacersi di distruggere gli Esseri Umani e il loro divenire nell'eternità dei mutamenti, hanno annientato il loro divenire nell'eternità dei mutamenti: hanno sprecato l'unica possibilità che avevano per diventare eterni.

Demetra immerge uomini e donne nel fuoco della vita e questo rende uomini e donne "immune da vecchiezza e immortali"; trasforma la morte del corpo fisico in nascita del loro corpo luminoso. C'è un universo, un immenso davanti a noi che i cristiani vogliono rendere invisibile agli uomini ergendo barriere di odio e sottomissione affinché nessun uomo e nessuna donna possano cogliere dall'albero della vita e vivere in eterno.

Marghera, 21 ottobre 2024

Il testo dell'Inno Omerico a Demetra è tratto da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa edizione Fondazione Lorenzo Valla

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I Misteri Eleusini

Nell'Inno Omerico a Demetra sono racchiusi tutti i misteri di Eleusi. Costruire il dio che cresce dentro ad ogni uomo e, nello stesso tempo, costruire le condizioni affinché le persone possano costruire più facilmente il dio che cresce dentro di loro.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Demetra al museo di Roma

 

 

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