In Italia la giustizia è negata dall'esposizione del crocifisso nei tribunali. Ci sono solo rari casi in cui il magistrato antepone la dignità del proprio ufficio all'asservimento ad un padrone che esalta esponendo il crocifisso. Ragusa è uno di questi.">

Tribunale e crocifissi
Il caso di Ragusa

di Claudio Simeoni

Idee e riflessioni sulla società

 

Nella società italiana i cittadini subiscono la violenza dell'ideologia fascista. Un'ideologia che non è mai stata rimossa e che De Gasperi con la Democrazia Cristiana, fin dal genocidio di Portella della Ginestra, ha coniugato con il clericalismo nazi-fascista.

"Tra Roosvelt che sosteneva "l'integrale epurazione dei funzionari, dai gradi più elevati ai più bassi, appartenenti al partito fascista" e il Dipartimento di Stato Americano che "era invece propenso a rimuovere tutti i gerarchi e i rappresentanti politici fascisti lasciando al loro posto, per i servizi esecutivi, giudici, di polizia, finanziari e sanitari, i funzionari minori anche se erano stati iscritti... al partito fascista" (Di Mattao). L'orientamento che prevalse in seno all'A.M.G.O.T. fu il secondo. Ma la cosa più grave fu che il tipo di scelte fatte dall'amministrazione alleata per le cariche pubbliche rese, di fatto, impossibile qualsiasi tentativo serio di defascistizzazione." Tratto da "La democrazia bloccata" di Umberto Santino ed. Rubettino

L'Italia passò dal Fascio Littorio accompagnato dal crocifisso cattolico, al Fascio Littorio accompagnato dal crocifisso cattolico e dalla croce uncinata di Hitler per arrivare, dopo l'arrivo degli alleati, al crocifisso che riassumeva, nella sua rappresentazione ideologica, non solo l'orrore dell'ideologia religiosa cristiana, ma anche le sue veicolazioni in fascismo e nazismo.

La Democrazia, nonostante la Costituzione della Repubblica, non ruppe mai la continuità con l'ideologia fascista finendo per imporre agli italiani l'orrore dell'ideologia del crocifisso in contrapposizione ai diritti della Costituzione che avrebbero dovuto ottenere.

Solo la Corte Costituzionale e dopo lunghi anni iniziò quell'epurazione dell'ideologia nazi-fascista che attraverso le leggi del codice Rocco erano diventate offesa e ingiuria nei confronti della Costituzione. Nonostante questo, decine di migliaia di cittadini furono offesi, ingiuriati, perseguitati e condannati, in disprezzo del dettato Costituzionale che le Istituzioni continuavano, in nome dell'ideologia clericale-fascista, negare loro.

Si passò dal crocifisso alla croceuncinata+crocefisso per tornare al crocifisso mantenendo invariata l'ideologia.

Il cittadino che entra in un tribunale ha il diritto di entrare in relazione con la legge in quanto legge e non con le paranoie mistiche di chi usa la legge in funzione di desideri liturgici o fideistici.

Questo problema si sta ponendo con sempre più forza.

Da un lato magistrati cattolici che stuprano la legge e dall'altro magistrati consapevoli della centralità della Costituzione che ritengono di mettere la Costituzione al centro della vita dei cittadini e non il macellaio di Sodoma e Gomorra o i deliri di genocidio dei cattolici:

2008-12-02 12:41

CROCIFISSO: NO IN AULE TRIBUNALE RAGUSA

ROMA - Non c'é il crocefisso nelle aule dove si amministra la giustizia civile e penale nel Tribunale di Ragusa: Michele Duchi, il presidente del Tribunale, ha infatti respinto la richiesta inoltrata dal locale Ordine degli avvocati, nel 2005, affinché venisse riappeso il simbolo religioso della cristianità. E quando, a Ragusa, è stata edificata la sezione distaccata del Tribunale di Vittoria, Duchi ha fatto togliere i crocefissi appesi nelle nuove aule da un cancelliere. "La giustizia deve essere amministrata in modo laico - spiega Duchi all'ANSA - e non sarebbe rispettoso della Costituzione amministrarla con appeso alle pareti un simbolo religioso che potrebbe essere discriminatorio nei confronti di chi osserva un altro credo". "Qui a Ragusa - prosegue Duchi - non ci sono mai stati problemi per la mancanza del crocefisso nelle aule di giustizia, io presiedo il tribunale da sette anni e quando sono arrivato i crocefissi già non c'erano. Nel 2005, l'Ordine degli avvocati mi ha scritto affinché fossero rimessi ma io ho spiegato che sarebbe stato lesivo dei nostri principi costituzionali. Questa di Ragusa è una realtà laica e senza fondamentalismi, né estremismi, e la mia risposta è stata capita, è stato riconosciuto che era giusto così". Per quanto riguarda il 'blitz' fatto da un cancelliere nella nuova sede distaccata di Vittoria, Duchi sottolinea che "quella non era stata una mia disposizione e quindi ho disposto la rimozione dei crocefissi". L'ufficio guidato da Duchi conta 16 magistrati sulla carta, in realtà sono 14. L'ufficio del Pm - che non è diretto da lui - ha sette magistrati, ma in realtà ce ne sono solo tre. "Quello dell'organico - conclude Duchi - é il nostro vero problema. Ragusa è stata inclusa tra le sedi disagiate e vengono dati incentivi ai magistrati che decidono di venire qui. Ma per ora il problema della scopertura c'é ed è grave". I reati più frequenti, per i quali si svolgono processi a Ragusa, riguardano "la droga, gli stranieri, le truffe, qualche rapina, estorsioni e qualche problema di mafia anche se - rileva Duchi - ci sono state molte buone operazioni delle forze dell'ordine ed ora la situazione è abbastanza calma".

Tratto da:

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_821630105.html

Il fondamentalismo cattolico muoverà guerra a questo magistrato.

La ricostruzione dello Stato nazi-fascista in contrapposizione allo Stato democratico è la priorità di politici, mafiosi e chiesa cattolica (non ben distinti e non necessariamente in quest'ordine).

Dalla parte del magistrato c'è la sentenza della Corte Costituzionale sui crocefissi. Una Corte Costituzionale che ha già dichiarato che non esiste nessuna legge che obbliga a mettere i crocefissi e che, se ci fosse stata una legge, Lei avrebbe sentenziato!

Cosa significa? Che chi mette i crocefissi in luoghi pubblici, siano essi tribunali, scuole, ospedali e quant'altro, commette un atto di violenza terrorista in quanto impone alle persone quegli ideali di morte e genocidio manifestati dall'ideologia nazista ed elevati dal suo cristo Gesù a principi fondamentali della religione cattolica. La Costituzione, mediante il concordato, sottrae la chiesa cattolica dal processo penale per i gravissimi reati che commette nell'esercizio del suo culto, ma solo a patto che tale culto resti confinato nell'ambito strettamente religioso e non interferisca con la società civile. E' un reato l'esaltazione di un criminale come cristo Gesù che pretende di essere il padrone delle persone e pretende che le persone rinuncino ad essere delle persone per trasformarsi in bestie.

Questo magistrato ha dalla sua parte la legge: ma i terroristi della chiesa cattolica e i suoi complici politici hanno dimostrato di sputarci sulle leggi dello Stato quando devono imporre la loro morale. Ci sputano sulla legge dello Stato consapevoli che la maggior parte dei poliziotti, dei magistrati e dei politici sono solo servi deferenti che si arruffianano il dio padrone anziché cittadini consapevoli del loro ruolo Istituzionale.

Nonostante questo, ancora una volta, onore a chi ribadisce la priorità della Costituzione su ogni altro interesse personale.

Marghera, 03 dicembre 2008

Idee e riflessioni sulla societa'

La lotta del cristianesimo contro le antiche religioni non è una lotta di idee, ma un insieme di crimini che oggi classificheremmo come terroristici e mafiosi. Tutt'oggi tali crimini continano nonostnte le leggi democratiche. Leggi che vengono disattese da cattolici che occupano ruoli Istituzionali.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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Società civile e libertà

La società, in cui viviamo è importante e permettere ai cristiani di distruggere i sacri principi Costituzionali è un delitto la cui pena sarà pagata dai nostri figli.