Il buddismo e il concetto di potere

Le quattro basi del potere nel buddismo

Dal Janavasabhasuttanta
(lo spirito di Janavasabha)

il buddismo e la Religione Pagana

di Claudio Simeoni

Argomenti sul buddismo

 

volontà fortemente concentrata,
sforzo fortemente concentrato,
mente fortemente concentrata,
investigazione fortemente concentrata

Come il cristianesimo, il buddismo è un'ideologia del dominio dell'uomo sull'uomo.

Il concetto di potere nel buddismo è il concetto del possesso dell'uomo da parte di altri uomini. Non è un caso che la maggior festa nazionale tibetana è la festa della liberazione dalla schiavitù del Dalai Lama.

Il potere come dominio che millanta una capacità di operare.

Il potere che costringe le persone ad immaginare ciò che il potere vuole che si immagini di sé stesso affinché i dominati, mediante l'immaginare, alimentino la sottomissione dentro sé stessi.

Dice il testo del potere dei buddisti:

""Che pensano, o signori, i trentatré dèi? Che ben sistemate furono dal Sublime, Sapiente, Veggente, Santo, Perfetto, perfettamente Svegliato, le quattro basi dei poteri, del potere comune, del potere diffuso, del potere miracoloso. Quali quattro? Ecco un monaco dotato di volontà fortemente concentrata, di sforzo fortemente concentrato, di mente fortemente concentrata, di investigazione fortemente concentrata: queste sono le basi del potere. Queste sono le discipline ben sistemate del Sublime Sapiente, Veggente, Santo, Perfetto, Perfettamente Svegliato, sulle quattro basi del potere, del potere comune, del potere diffuso, del potere miracoloso. E tutti quei molteplici sistemi di potere che nel passato Ascheti o brahamani realizzarono, furono conseguenza e pratica delle quattro basi del potere. E tutti quei molteplici insiemi di poteri, che nel futuro asceti o brahamani realizzeranno, saranno conseguenza e pratica delle quattro basi del potere. Non vedono forse, o signori, i trentaré dèi che proprio di siffatta origine è il mio grande potere?" "Si, o Brahma""

Come Pagani Politeisti affermiamo che ogni Coscienza di Sé si fa un DIO quando alla Necessità che l'ha portata a generarsi somma la propria volontà! Se uso i termini di VOLONTA' FORTEMENTE CONCENTRATA, SFORZO FORTEMENTE CONCENTRATO, MENTE FORTEMENTE CONCENTRATA e INVESTIGAZIONE FORTEMENTE CONCENTRATA altro non faccio che descrivere l'AUTODISCIPLINA della Stregoneria che praticata nel Paganesimo Politeista porta a riconoscere gli DEI negli oggetti del mondo e a costruire, attraverso le attività "fortemente concentrate" il corpo luminoso che cresce all'interno del corpo fisico dell'Essere della Natura. Il corpo luminoso è costruito dalla quantità di sforzi che mettiamo in atto per vivere strategicamente, per vivere per sfida, per soddisfare i nostri bisogni, le nostre tensioni e i nostri desideri nella direzione del Potere di Essere.

Autodisciplina e Intento costruiscono quanto stiamo incubando dentro di noi: il nostro immenso potere. L'immenso Potere degli DEI!

Solo che detto in questo modo è accettabile per tutti. Tutti hanno necessità di individui che praticano l'IMPECCABILITA' con una volontà inflessibile: tutti vogliono servirsi di individui così! Il fatto è che, nel Paganesimo Politeista, questo Potere è il Potere della Costruzione di sé stessi! Infatti, anche se noi usciamo il termine svegliato o svegliare il dormiente dentro di noi, per noi è solo un modo di dire. Si tratta piuttosto di svegliare la consapevolezza che le nostre azioni devono andare nella direzione della costruzione di noi stessi. Diventare consapevoli dell'impatto che le nostre azioni hanno sulla nostra trasformazione. Nella capitalizzazione della Conoscenza e della Consapevolezza che si traduce in tesaurizzazione quale accumulo di Energia e Potere nella costruzione del nostro corpo luminoso. Quello è il tesoro che accumuliamo. Lo accumuliamo ogni volta che facciamo degli sforzi per vivere strategicamente e tanto più la nostra autodisciplina ci costringe ad usare la nostra attenzione, la nostra passione e il nostro Intento e tanto più plasma e compatta la nostra Energia Vitale nel mettere in atto quegli sforzi. Tanto più quegli sforzi soggettivano le tensioni che Intento esprime attraverso gli DEI del mondo e tanto più quegli sforzi arricchiscono il nostro patrimonio che alto non è che il corpo luminoso che costruiamo.

In tutta la descrizione del Crogiolo dello Stregone si descrivono le tecniche per vivere praticamente investigazione, risveglio, riconoscimento di sé stessi, azione nella vita e nell'esistenza. Le quattro basi del potere sono rappresentate attraverso l'IMPECCABILITA' del Pagano Politeista o, se vogliamo, la sua autodisciplina con la quale affronta il mondo.

Il testo buddista qualifica le proprie intenzioni con l'ultima affermazione: "Si, o Brahma".

L'obbedienza e la sottomissione necessita di "di volontà fortemente concentrata, di sforzo fortemente concentrato, di mente fortemente concentrata, di investigazione fortemente concentrata". Ci vuole altrettanta volontà per obbedire e sottometteri quanta ne serve per costruire la propria libertà o la libertà sociale.

Nel buddismo il dolore è la condizione d'esistenza che i monaci buddisti impongono agli uomini e, per farlo, necessita loro "di volontà fortemente concentrata, di sforzo fortemente concentrato, di mente fortemente concentrata, di investigazione fortemente concentrata". In questo modo, privando gli uomini della loro volontà, possono imporre sé stessi e usare gli uomini per le loro necessità.

Le quattro basi del potere possono essere usate anche per l'autodistruzione sia fisica che psichica degli individui per impedire la costruzione del loro corpo luminoso. Quelle quattro basi del potere sono usate, tanto per fare un esempio, anche dalle persone anoressiche per imporsi di non mangiare e costruire delle strategie finalizzate a non mangiare e ad autodistruggersi. Le quattro basi del potere sono usate anche dai cattolici per costringere i bambini in ginocchio e garantirsi il diritto di continuare a farlo. Le quattro basi del potere possono essere usate anche per annientare la fisicità, la mente, la capacità investigativa o la volontà dell'individuo. Usare la volontà di un individuo per distruggere la volontà di vivere!

Ci vuole molta volontà per annientare un individuo e la sua volontà di esistenza come necessità di dilatarsi nel mondo in cui è nato. Il condizionamento educazionale, quando agisce sugli individui, costruisce strani e precari equilibri fra la volontà di affrontare l'esistenza e la volontà di abbandonare tutto e di autoannientarsi. Dall'eroina, all'accettazione alla sottomissione, siamo circondati da individui che manifestano esempi del genere!

Quelle quattro basi del potere devono essere espresse all'interno di un Intento, all'interno di scopi e di fini. Non definire fini e scopi rimangono quattro affermazioni che inserite all'interno della concettualità secondo cui la vita è dolore quale manifestazione della vecchiaia e della morte, servono solo come metodi per annientare la volontà di vivere, seminare la paura dell'esistenza, per annientare gli individui con il terrore del dolore e della morte.

Eppure non è esattamente così, infatti dal MAHA NIDANA SUTTANTA abbiamo le otto liberazioni e ci dicono qualche cosa di diverso:

(data file del 16 aprile 2002)

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il termine paganesimo

Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.