Abu al-Walid Muhammad
ibn Ahmad ibn Muhammad ibn Rushd
detto Averroè

1126 - 1198

Il filosofo del secolo 1100
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1100 - Le crociate degli straccioni e dei bambini

La storia della Stregoneria dall'800 al 1800
Quarta parte - Il filosofo rappresentativo

di Claudio Simeoni

Storia della Stregoneria

 

Abu al-Walid Muhammad ibn Ahmad ibn Muhammad ibn Rushd detto in occidente Averroè

Averroè è un giurista, medico e filosofo nato nel 1126 e morto nel 1198, riformatore e amministratore di giustizia a Marrakech.

Ha insegnato filosofia a Cordova e, accusato di eterodossia, fu costretto a fuggire, incarcerato, esiliato e poi richiamato, poco prima di morire, a Marrakech a gestire la giustizia.

Comincia il suo lavoro come filosofo commentando Aristotele e cercando di ripulire gli scritti aristotelici dalle influenze neoplatoniche. Verrà conosciuto in occidente come il commentatore.

Il suo sforzo è quello di separare la filosofia dall'assoggettamento al corano. Un processo che in occidente avverrà in epoca molto tarda e che ancor oggi non è concluso del tutto.

Al fideismo di al-Ghazali che, nel suo "la distruzione dei filosofi", sosteneva la soggettività e l'arbitrarietà dell'intervento divino nelle cose (concetto che sarà ripreso da Occam, il quale parlerà dell'assoluta libertà di dio che agisce indipendentemente dai meriti e dalle colpe - il padrone che agisce in funzione di sé stesso e la chiesa o l'organizzazione religiosa musulmana che agisce in funzione di sé stessa), Averroè oppone il concetto (nel suo trattato "La distruzione della distruzione") di un dio che garantisce l'ordine e la razionalità del mondo, come eterno principio di movimento che mantiene il mondo in eterno essendo il principio eterno.

Anche Averroè considera l'intelletto come specchio dell'anima. Era eccessivo pensare che Averroè trovasse il principio agente in tutti gli esseri. Egli riprende da Aristotele il concetto di intelletto materiale col quale si congiunge ad ogni altro uomo attraverso le immagini e senza che questo alteri la sua unicità. Averroè parla di intelletto immortale mentre l'anima e il corpo umano sono mortali.

Per superare lo scoglio religioso, egli afferma che il corano è scritto in realtà in forma allegorica e simbolica e che soltanto gli stolti e gli ignoranti lo leggono letteralmente.

La sua necessità era quella di separare l'articolazione del suo pensiero dalle sbarre che il corano poneva. E' il primo sforzo che troviamo nella storia di liberare il pensiero dalle catene di morte dei libri sacri della pulsione di morte.

Quando la chiesa cattolica condannò Galileo volle interpretare alla lettera la frase di Giosuè "Fermati sole". La paura della chiesa era quella di interpretare. Dare una parte della bibbia come falsa significava affermare che l'intera bibbia era letteralmente falsa e andava interpretata, e la chiesa cattolica non si può permettere di interpretare la parola biblica, dopo che sulla bibbia ha fondato secoli di terrore. Dovrebbe ammettere di aver ingannato l'umanità, da cui si dovrebbe dedurre che la sta ancora ingannando.

Oggi i cattolici preferiscono lasciar tutto in sospeso usando questo o quello a seconda di cosa convenga loro nel processo coercitivo umano.

Gli intellettuali hanno da secoli svelato la menzogna, ma la vera posta in gioco non sono gli intellettuali, è il bestiame umano, le braccia che nutrono l'orrore cattolico in ginocchio e supplici.

Averroè fu attaccato da molti lati, sia da parte musulmana che da quella cristiana (i fini coercitivi sono uguali), ma il suo pensiero esercitò un notevole influsso sull'intera Europa per molti secoli. Gli stregoni avevano capito come gli sprazzi di liberazione possono aprirsi solo se si libera il pensiero partendo dall'esistente. L'esistente fa schifo ed è una galera? Ebbene partiamo da questo schifo, mangiamo questa merda, per costruire il futuro!

1997

 

Diventare uno stregone

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Storia della Stregoneria

La storia della Stregoneria non è una storia di uomini o di capi. La storia della Stregoneria è la storia del divenire delle idee, del modo con cui gli uomini guardano al mondo e alla vita sociale. La storia della Stregoneria è la storia della modificazione del presente in cui il cristianesimo ha rinchiuso il divenire dell'umanità.