L'Assoluto nella Religione Pagana
e nella pratica di Stregoneria

Di Claudio Simeoni

 

L'assoluto come presente
L'assoluto come possibilità
Dal Caos primordiale all'infinito dei mutamenti.

Se io, come Pagano Politeista, dovessi usare il termine Assoluto che cosa intenderei?

Per un cristiano, appare ovvio, l'assoluto è il suo dio da cui tutto proviene e a cui tutto tende. Per alcune religioni tipo il Buddismo, l'Assoluto è il Nirvana, comunque inteso. In linea generale possiamo dire che per ogni credo l'Assoluto è ciò a cui quel credo tende. In una visione Panteista è la presenza della volontà divina nelle cose e negli Esseri e la loro trasformazione altro non è che la trasformazione del loro essere come parte dell'Assoluto cui comunque appartengono e che, comunque, non si modifica.

Al di là della Consapevolezza dell'Assoluto possiamo dire che questo è Assoluto in quanto presente o in essere (come Coscienza) o in potenza (come formazione). La stessa trasformazione del presente (tento di interpretare il concetto che mi hai esposto dell'eterno presente) è determinata in quanto catena infinita di presenti comunque presenti nel medesimo momento (la pagina del libro in relazione al libro). Così l'Assoluto è presente sia nell'attimo presente che in tutti i presenti all'interno della sequenza che forma l'insieme.

A prescindere che nel Paganesimo ciò che si crede non è il frutto di un ragionamento ma è il frutto della trasformazione di sé stessi, di autodisciplina. Io se dovessi dare un significato all'Assoluto nella Religione Pagana, quale significato darei?

Non la Coscienza Universale che l'oggettività del momento sta costruendo. Per un Pagano è vero che è presente in potenza ma è altrettanto vero che la qualità di tale Coscienza dipende dalle scelte che le singole Coscienze e i singoli Esseri mettono in atto affrontando le contraddizioni della loro esistenza. Io so che è in formazione la Coscienza Universale, ma non mi è dato conoscere la sua qualità, né i suoi attributi in quanto questi sono il risultato delle azioni di ogni Essere presente che agisce e sceglie in questo momento, dalla singola Galassia al singolo virus del più sperduto pianeta nelle profondità dello spazio, alle azioni del singolo Essere di sola Energia Vitale.

Pertanto, non posso considerare la Coscienza Universale come Assoluta in quanto, per un Pagano Politeista, non esiste. Verrà costruita, ma ora non esiste. Anche se la tendenza delle azioni di ogni soggetto, di ogni Essere, che agisce ora è quella di diventare la Coscienza Assoluta, in quanto parte e partecipe della futura coscienza universale. In sostanza, per i singoli Esseri della Natura, esistono dei percorsi di trasformazione, ma non esiste una meta. E’ il percorso l’assoluto del singolo Essere.

Per lo stesso motivo non posso considerare come Assoluto il Caos primordiale in quanto privo di Coscienza e Consapevolezza pur comprendendo tutta la potenzialità generante delle Coscienze e delle consapevolezze che da esso si generano.

Per lo stesso motivo non posso considerare come Assoluta la Coscienza Universale la cui distruzione ha dato origine al Caos primordiale. Ha cessato di essere per poter rinnovarsi e rinascere. Quella Coscienza Universale ha risolto sé stessa nel nulla. Si è annientata per poter ricostruirsi e nel momento in cui ha risolto sé stessa nel nulla ha cessato di essere un assoluto. Il processo di rinascita è in corso e tutte le Coscienze di Sé, che da quel nulla germinano, vi partecipano qualunque siano le loro nature, i loro percorsi, le loro trasformazioni.

Cosa mi rimane? Necessità? Non posso, in quanto Necessità manca di Coscienza e Consapevolezza! Se avesse Coscienza non sarebbe più Necessità, ma sceglierebbe attraverso Volontà al di là del campo di scelte che avrebbe a disposizione.

Non posso scegliere nessun dio Pagano. Io sono un dio circondato da dèi. Per quanto grande, un dio del circostante, è comunque uno che come me marcia, mutamento dopo mutamento, nel tentativo di diventare eterno.

Non posso scegliere l'Energia Vitale. E' come se scegliessi la materia come assoluto. L'una e l'altra sono elementi costituenti la Coscienza. Essi diventano Coscienza e senza di essi la Coscienza non esiste al di là di quanto sottile sia la sensazione nella percezione di un corpo di Energia Vitale e quanto pesante è la sensazione di un corpo materiale. L'Energia Vitale permea l'universo, ma è sempre spinta da Necessità e spesso è senza Coscienza.

Apparentemente nulla è assoluto nella Religione Pagana! Dunque nel Paganesimo non esiste un significato di Assoluto?

Dopo lunga riflessione sono giunto alla conclusione che esiste: Terminius!

Terminius è una divinità del Paganesimo Romano che sta ad indicare termine. Non un termine. Non quel termine. Ma termine!

Qualunque cosa che una Coscienza, esercitando la propria volontà, intraprende ha un termine. Qualunque azione ha un termine. L'azione trasforma la volontà che l'ha intrapresa e la trasformazione ha un termine. Ogni fase dell'esistenza ha un termine.

Il punto di partenza è la decisione del soggetto: l'esercizio del suo essere dio! L'azione giunge al termine.

Il termine ha portato alla trasformazione del soggetto che da quel "termine" parte per una nuova azione; per giungere ad un altro termine.

Quando il soggetto giunge al termine; termine non c'è! Ha costruito un nuovo inizio. Allora termine era in potenza all'inizio dell'azione? No! All'inizio dell'azione c'era il soggetto formato dalla precedenti trasformazioni; dai precedenti termini! Come il soggetto, qualunque soggetto nell'universo, giunge al termine, termine si dissolve in quanto l'inizio non è termine, ma il soggetto trasformato.

Terminius non è né in essere né in potenza. Non è né dentro di noi né fuori di noi. Non è né nelle nostre azioni né nei nostri intenti. Infatti noi non puntiamo a Terminius quando esercitiamo l'azione: pensiamo all'azione in quanto tale. Solo portando a termine l'azione noi completiamo la trasformazione. Terminius chiude quella trasformazione.

Se questo appartiene al soggetto motore dell'azione, appartiene anche ad ogni soggetto dell'universo, al di là delle sue specificità, in quanto motore della sua azione e delle sue trasformazioni che tendono al termine.

Il termine di ogni termine è la formazione nella Coscienza universale: il termine di ogni trasformazione di ogni Consapevolezza!

Come può un soggetto riconoscere la propria tensione verso l'Assoluto? Riconoscendo le spinte che portano alla sua trasformazione. Riconoscendo le spinte che lo portano a generare azione per giungere ad un termine nel quale la quantità di sapere e conoscenza accumulati attraverso l'azione, generano la qualità della sua trasformazione. Il momento in cui la quantità si manifesta nella qualità della trasformazione soggettiva l'individuo riconosce la presenza di TERMINIUS. Egli è TERMINIUS. Come può cessare di essere TERMINIUS? Quando diventa incapace di trasformare il punto d'arrivo in un punto di partenza. Quando è incapace di trasformare il suo essersi fatto TERMINIUS nel farsi GIUNONE (la nascita di una nuova trasformazione) o in HEKATE il passaggio dalla vita fisica allo sviluppo della Coscienza di Sé attraverso il corpo luminoso!

Quando l'Universo diventa TERMINIUS immediatamente trasforma il proprio divenuto in una nuova rinascita; l'Universo diventa TERMINIUS quando ogni singola Coscienza di Sé dell'Universo diventa Universo e l'Universo diventa la più infima Coscienza di Sé che concorre a formarlo. In quel momento l'UNIVERSO marcia in una nuova direzione attraverso il respiro di EROS!

TERMINIUS è dunque l'Assoluto! L'immancabile, l'inconoscibile, l'indescrivibile, sfuggente e sempre immanente e presente: l'ASSOLUTO!

Marghera, 14 aprile 1998

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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