Sondaggi, sondaggisti
la presa in giro dei cittadini

Riflessione della Religione Pagana sulla politica dei partiti politici

Simeoni Claudio

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Chiede il sondaggista all'intervistato: "Lei per chi vota?". L'intervistato risponde: "Voto per questo [nome del partito o di quello che volete] partito!". Pensa l'intervistato: "E io, brutto stronzo, vengo a dire a te che cosa voto? Povero deficiente, manco mi pagassi per dirtelo!".

E' lo stesso meccanismo per il quale nelle manifestazioni contro la mafia, i mafiosi partecipano in prima linea. E' lo stesso meccanismo per cui chi è propenso a delinquere tenta di arruolarsi fra i carabinieri e la polizia di Stato.

In tutto lo studio della sociologia e della filosofia, in generale, si è sempre sottovalutato l'uomo sociale. Si è sottovalutato l'essere nel mondo del singolo uomo e della singola donna in relazione alle costrizioni e alla violenza imposta da un sistema sociale dal quale vuole sottrarsi.

Ad esempio.

Nella prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, più di mezzo milione di italiani si sono sparati nelle gambe, nelle mani o, comunque, hanno messo in atto comportamenti tali da allontanarli dai "doveri del fronte". Questi italiani, con i loro comportamenti, hanno costruito la base di massa dalla quale è scaturita la nostra Costituzione. Mentre il regime monarchico prima e il regime fascista poi esaltarono il coraggio degli "audaci" che ubriachi uscivano dalle trincee per farsi ammazzare, una pulsione sotterranea di tipo emotivo veniva alimentata da chi si rifiutava di essere "servo obbediente del monarca per volontà di dio".

Voi non troverete mai in Italia un monumento al "disertore ignoto" perché l'eroismo del "disertore ignoto" si manifesta nella Costituzione della Repubblica che per la prima volta nella storia attribuisce doveri alle Istituzioni e, anche se le Istituzioni non ottemperano ai doveri imposti dalla Costituzione per volontà e scelte eversive di chi ne è responsabile per preservare i diritti dei cittadini, tuttavia la Costituzione impone obblighi alle Istituzioni e diritti ai cittadini. Le Istituzioni preferiscono esaltare il servo obbediente al re perché, esaltando il servo obbediente agli ordini della monarchia, rivendicano, di fatto, il loro diritto di essere monarchia nei confronti dei cittadini dai quali pretendono obbedienza in disprezzo alle norme Costituzionali.

Per questo, in giro troverete monumenti al "Milite ignoto" che ha obbedito agli ordini di regimi monarchici e fascisti. Il monumento al "milite ignoto" esalta l'obbedienza, la sottomissione, l'individuo ridotto a bestiame umano che può essere usato da qualsiasi regime o Istituzione per devastare la società degli uomini.

I sociologi, legati all'ideologia del dio padrone, trattano gli uomini alla stregua del bestiame, del gregge che il padrone, ogni padrone sul modello di Gesù, porta al macello della vita.

Gran parte delle tecniche di indagine sociologica proviene dagli USA dove l'educazione alla massificazione degli individui in nome di Dio e della bibbia raggiunge l'ossessione che si manifesta nella violenza contro l'infanzia. Una violenza di natura familiare e sociale. Dalla violenza in famiglia alla violenza del bullismo, all'umiliazione degli allievi nelle scuole, all'alimentazione che fa ammalare il corpo alla mancanza di un'assistenza sanitaria che dia garanzie aprioristiche al singolo anziché doversela comprare pagando un'assicurazione. La violenza dell'educazione porta ad una massificazione delle persone generando una grossa percentuale di comportamenti omogenei davanti ai problemi sociali. La violenza dell'educazione massifica gli individui nella società. Individui che vengono sconvolti quando sono costretti a prendere decisioni, in quanto individui, in presenza di situazioni drammatiche. E' il caso di malattie psichiatriche proprie dei "veterani di guerra USA". Individui massificati, ammalati da delirio di onnipotenza in quanto appartenenti alla superpotenza mondiale, che vedono il proprio delirio di superuomini frustrato davanti a vietnamiti, sudamericani, iracheni o afgani che considerano una razza inferiore. Lo studio dei comportamenti di massa negli USA, in presenza di una grande violenza con cui massificare gli individui, possono portare a dei risultati coerenti nella previsione dei comportamenti. Ma vale solo per gli USA.

Ed ecco i sociologi nostrani fare delle "indagini". Su un campione di mille persone selezionate a seconda dei loro criteri soggettivi che servono solo per confermare le loro idee apriori. Opinioni soggettive uguali al sondaggio che conferma le loro opinioni soggettive. Così, l'opinione soggettiva, legittimata da un sondaggio "fra il ridicolo e il faceto", diventa atto di propaganda che permette al "sondaggista" di auspicare i risultati che si era premesso di ottenere.

Lo sviluppo delle idee dell'uomo è un lungo processo di uscita dall'assolutismo cristiano. Per i sociologi la questione non consiste nell'uscita dall'assolutismo cristiano, ma consiste esclusivamente da come l'assolutismo cristiano si articola in quei diversi aspetti fra i cittadini che loro definiscono profetizzando movimenti sociali e movimenti politici.

L'uscita dall'assolutismo cristiano in un primo momento porta la massa (la grande maggioranza) di una società a scegliere fra l'offerta di movimenti sociali o partiti politici cercando quelli più affini al proprio sentire, alle proprie aspettative. Nelle fasi successive del processo di liberazione c'è la distruzione, da parte delle masse, sia dei movimenti sociali che dei partiti politici ai quali avevano aderito. Questo perché sia i movimenti sociali che i partiti politici sono dei mezzi con cui catalizzare delle tensioni mentre, per effetto dell'assolutismo cristiano, costoro, dopo la prima fase, si pongono davanti alle "masse" che rappresentano, come i "proprietari" e i "gestori" di quelle masse. In altre parole, il partito si trasforma da mezzo con cui le persone cercano di costruire il loro futuro a padrone delle persone che vengono usate, da quel partito, per i rapporti di forza economica all'interno di quello Stato.

Il sondaggista deve riportare tutto ad un modello, alla dimensione degli uomini-gregge che, a differenza del sondaggista, continuano a pensare a sé stessi come a dei soggetti che cercano, nei modelli sociali presentati, solo degli strumenti con cui raggiungere dei fini personali.

Il raggiungere dei fini personali all'interno di un sistema ideologico che tende ad appiattirne le aspirazioni all'interno di modelli di greggi, crea necessariamente un conflitto fra le possibilità del sondaggista di individuare i risultati dei comportamenti sociali e le aspirazioni dei cittadini che antepongono la loro percezione dei bisogni (e delle soluzioni) alla forma con cui quelle soluzioni sono socialmente presentate.

Ne segue che nella società umana vige uno stridere fra quello che pensa il "padrone" del gregge, che il sondaggista cerca, e ciò che gli uomini, che non si considerano gregge, vogliono e cercano.

Un esempio particolare lo abbiamo nel caso della brexit, il recente referendum con il quale la Gran Bretagna ha decretato la sua uscita dall'Europa.

I capi dei greggi si sono accapigliati in un tifo in cui gli antieuropeisti furono fatti passare dall'informazione come dei progressisti che volevano costruire un futuro luminoso per la Gran Bretagna mentre, i favorevoli all'Europa venivano dipinti come delle sanguisughe che derubavano la Gran Bretagna per favorire il continente. In questo contesto i sondaggi giocavano a dire chi vince e chi perde tenendo presente l'idea che degli effetti del vincere e del perdere ne avevano i sondaggisti stessi dimenticandosi, o non hanno finto di dimenticare, di fare sondaggi all'interno del contesto ideologico presentato. In sostanza, il sondaggista sapeva che uscire dall'Unione Europea era un disastro per la Gran Bretagna e tendeva a cercare i dati che gli consentivano di dire che: "No! La Gran Bretagna non sarebbe uscita dall'Unione!".

Gli uomini che hanno votato per l'uscita dall'Unione Europea erano uomini e donne che pensavano che tutti i loro problemi fossero dovuti all'Unione Europea e non ai loro politici che, al contrario, creavano continuamente problemi attribuendone la responsabilità all'Europa.

Vi ricordate quando il movimento cinque stelle ebbe un successo elettorale non preventivato dai sondaggisti? E quando Matteo Renzi alle elezioni europee raggiunse il 40% non preventivato. O quando Trump vinse le elezioni in USA contro la maggioranza dei sondaggi. O quando Matteo Renzi perse il referendum contro tutti i pronostici che, comunque, lo davano quasi alla pari con i no. Oppure quando Corbin ebbe un inaspettato successo elettorale in Gran Bretagna.

Ormai i sondaggisti sono individui usati per una propaganda per distruggere la democrazia e costruire un regime fascista. Agiscono favoriti da un contesto in cui la democrazia fatica ad imporsi per gli interessi privati di troppe persone che usano le Istituzioni come arma di distruzione della Costituzione.

Il distacco fra cittadini che agiscono per sopravvivere e strumenti di controllo dei cittadini, come i partiti politici, diventa sempre maggiore e i cittadini trovano le loro strategie d'esistenza disarticolando la propaganda di regime in funzione dell'organizzazione della loro vita. Molte migliaia di persone, culturalmente preparate, sono andate all'estero. Le famiglie non fanno più figli per non essere vessate e ricattate attraverso i figli. Le persone riducono i consumi e comprimono le spese mentre il regime crea insicurezza nel lavoro e comprime i salari portandoli a livello di pura sopravvivenza in disprezzo delle norme Costituzionali che dovrebbero garantire salari dignitosi.

E in tutto questo, i sondaggisti continuano con la loro propaganda esaltando principi ideologici fascisti e blaterando su che cosa pensano gli "italiani" che, tradotto nella realtà, significa "quanto la propaganda ha preso per i "fondelli" gli italiani".

Marghera, 09 agosto 2017

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Ultima modifica 10 febbraio 2022

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