Aureliano Paciolla, psicologo e teologo dell'Università pontificia
Paciolla premette che le esperienze EPM (NDE italianizzato) rappresentano dei vissuti che precedono la morte; non la seguono. Ciò che maggiormente interessa della relazione di Paciolla sono le 14 ipotesi di interpretazione chimica dei fenomeni NDE. Queste 14 risposte possibili, date da Paciolla, sulle possibili cause a fondamento della presenza di NDE (Esperienze di premorte), sono il riassunto ideale che ci permette di chiudere gli interventi congressuali:1) Disfunzioni al lobo limbico;
2) Allucinazioni;
3) Deprivazione sensoriale;
4) Anossia cerebrale;
5) S.C.A.; (Stato di Coscienza Alterato);
6) Riattivazione del ricordo di nascita;
7) Regressione al servizio dell'io;
8) Difesa contro la minaccia di morte;
9) Depersonalizzazione;
10) Gli archetipi junghiani
11) Psicodinamica;
12) Esistenziale;
13) Dissociazione;
14) Trance ipnotica;
Le spiegazioni scientifiche sono spiegazioni che non spiegano ma in compenso forniscono rifugio ai cervelli per bloccare ogni ricerca. La ricerca è tale solo se esiste un dato oggettivo, un dato valido e riproducibile. Come si può riprodurre la soggettività di un Essere? Si può rappresentare statisticamente, ma il soggetto che forma la statistica in qual gruppo si colloca?
Con queste 14 ipotesi scatenanti le NDE chiudo le riflessioni sui relatori del Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine tenuto a S. Marino il 16-18 maggio 1997.
Soltanto in stato vicino alla morte lo può sapere e comunque, troppe cose, in questo congresso non sono state dette.
In questo modo concludo le osservazioni in relazione ai relatori che sono intervenuti. Seguiranno le conclusioni della Stregoneria.
Scritto nel 1997
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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Le persone non si rendono conto che quando stanno per morire, non sono morte. In ogni caso noi disponiamo di strumenti mentali con cui possiamo afferrare aspetti inusuali del mondo che ci circonda. Questi strumenti non ci dicono com'è il mondo dopo la morte, ma ci indicano possibilità esistenziali e opportunità diverse da quelle che immaginiamo.